Il gruppo ATC B01AF comprende gli inibitori diretti del fattore Xa, farmaci utilizzati per prevenire la formazione di coaguli di sangue. Questi farmaci agiscono bloccando l'attività del fattore Xa, una proteina coinvolta nella cascata di coagulazione del sangue.
In Italia, gli inibitori diretti del fattore Xa sono ampiamente utilizzati per la prevenzione dell'ictus e dell'embolia sistemica nei pazienti affetti da fibrillazione atriale non valvolare. Secondo le statistiche, circa il 5% della popolazione italiana sopra i 65 anni è affetta da questa patologia.
Gli inibitori diretti del fattore Xa sono anche utilizzati nella prevenzione della trombosi venosa profonda e dell'embolia polmonare nei pazienti sottoposti a interventi chirurgici ortopedici maggiori come la sostituzione totale dell'anca o del ginocchio. In Italia, ogni anno vengono eseguiti circa 200.000 interventi chirurgici ortopedici maggiori.
Gli inibitori diretti del fattore Xa sono considerati una valida alternativa agli anticoagulanti orali tradizionali come il warfarin, poiché hanno un profilo di sicurezza migliore e richiedono meno monitoraggio dei livelli ematici. Tuttavia, come tutti i farmaci anticoagulanti, gli inibitori diretti del fattore Xa possono causare sanguinamento e devono essere usati con cautela nei pazienti con un elevato rischio di emorragia.
Gli inibitori diretti del fattore Xa sono disponibili in diverse formulazioni, tra cui compresse orali e soluzioni iniettabili. La scelta della formulazione dipende dalle esigenze del paziente e dalla gravità della patologia.
In conclusione, gli inibitori diretti del fattore Xa rappresentano una classe di farmaci anticoagulanti efficaci e sicuri utilizzati per prevenire la formazione di coaguli di sangue. In Italia, questi farmaci sono ampiamente utilizzati nella prevenzione dell'ictus e dell'embolia sistemica nei pazienti affetti da fibrillazione atriale non valvolare e nella prevenzione della trombosi venosa profonda e dell'embolia polmonare nei pazienti sottoposti a interventi chirurgici ortopedici maggiori.