Il gruppo ATC B01AC comprende gli antiaggreganti piastrinici, esclusa l'eparina. Questi farmaci sono utilizzati per prevenire la formazione di coaguli di sangue nelle arterie e nelle vene, riducendo il rischio di eventi cardiovascolari come infarto del miocardio e ictus.
In Italia, l'utilizzo degli antiaggreganti piastrinici è molto diffuso. Secondo le statistiche, nel 2019 sono stati prescritti oltre 22 milioni di confezioni di farmaci appartenenti a questo gruppo terapeutico.
Tra gli antiaggreganti piastrinici più utilizzati in Italia troviamo l'acido acetilsalicilico (aspirina), il clopidogrel e il ticlopidina. Questi farmaci agiscono bloccando l'attività delle piastrine, le cellule del sangue responsabili della coagulazione.
L'acido acetilsalicilico è il farmaco più comunemente prescritto tra gli antiaggreganti piastrinici. Viene utilizzato sia per la prevenzione primaria che per la prevenzione secondaria degli eventi cardiovascolari. Il clopidogrel e la ticlopidina sono invece riservati ai pazienti che non possono assumere acido acetilsalicilico o che non rispondono adeguatamente a questo farmaco.
Gli antiaggreganti piastrinici possono causare effetti collaterali come sanguinamento gastrointestinale, emorragie cerebrali e reazioni allergiche. È importante quindi che vengano prescritti con attenzione e monitorati regolarmente dal medico curante.
In conclusione, gli antiaggreganti piastrinici sono farmaci importanti per la prevenzione degli eventi cardiovascolari. Tuttavia, il loro utilizzo deve essere valutato caso per caso e sempre sotto la supervisione del medico curante.