I farmaci appartenenti al gruppo ATC C09D sono gli antagonisti dell'angiotensina II, utilizzati principalmente per il trattamento dell'ipertensione arteriosa. Questi farmaci agiscono bloccando l'azione dell'angiotensina II, un ormone che causa la costrizione dei vasi sanguigni e aumenta la pressione arteriosa.
In Italia, l'ipertensione arteriosa è una patologia molto diffusa, che colpisce circa il 30% della popolazione adulta. L'utilizzo degli antagonisti dell'angiotensina II è molto comune nella terapia di questa patologia, sia in monoterapia che in associazione con altri farmaci antipertensivi.
Le associazioni di farmaci antipertensivi sono spesso utilizzate per ottenere un maggior controllo della pressione arteriosa e ridurre il rischio di eventi cardiovascolari. Gli antagonisti dell'angiotensina II possono essere associati ad altri farmaci come i diuretici tiazidici o i calcio-antagonisti per ottenere un effetto sinergico sulla riduzione della pressione arteriosa.
Gli antagonisti dell'angiotensina II sono anche utilizzati nel trattamento della nefropatia diabetica, una complicanza del diabete mellito che può causare danni ai reni. Questi farmaci hanno dimostrato di rallentare la progressione della malattia renale e ridurre il rischio di insufficienza renale.
Tra gli effetti collaterali più comuni degli antagonisti dell'angiotensina II si segnalano ipotensione ortostatica, tosse secca e iperkaliemia. È importante che il paziente sia monitorato regolarmente durante la terapia con questi farmaci per valutare l'efficacia e la tollerabilità del trattamento.
In conclusione, gli antagonisti dell'angiotensina II sono farmaci molto utilizzati nella terapia dell'ipertensione arteriosa e della nefropatia diabetica. Le associazioni di farmaci antipertensivi possono essere utilizzate per ottenere un maggior controllo della pressione arteriosa e ridurre il rischio di eventi cardiovascolari. Tuttavia, è importante che il paziente sia monitorato regolarmente durante la terapia con questi farmaci per valutare l'efficacia e la tollerabilità del trattamento.