Il Sacubitril e il Valsartan sono due principi attivi che, combinati insieme, formano un farmaco utilizzato per il trattamento dell'insufficienza cardiaca cronica. Questa combinazione di farmaci è stata introdotta sul mercato italiano nel 2015 ed è conosciuta come Entresto, nome commerciale del prodotto.
Il Sacubitril è un inibitore della neprilisina, un enzima responsabile della degradazione di diversi peptidi vasodilatatori e natriuretici. La sua azione consiste nell'aumentare la concentrazione di questi peptidi nel sangue, favorendo così una maggiore vasodilatazione e riducendo la pressione arteriosa.
Il Valsartan, invece, appartiene alla classe dei sartani ed è un antagonista selettivo del recettore dell'angiotensina II (AT1). La sua azione principale consiste nel bloccare l'effetto vaso-costrittore dell'angiotensina II e quindi contribuire alla riduzione della pressione arteriosa.
La combinazione di Sacubitril e Valsartan agisce sinergicamente per migliorare la funzione cardiaca nei pazienti affetti da insufficienza cardiaca cronica con frazione d'eiezione ridotta. Il farmaco si è dimostrato efficace nel ridurre il rischio di ospedalizzazione per insufficienza cardiaca e nel migliorare la qualità della vita dei pazienti.
In Italia, l'insufficienza cardiaca colpisce circa 1 milione di persone e rappresenta una delle principali cause di ospedalizzazione e mortalità. Secondo i dati dell'Istituto Superiore di Sanità, nel 2017 sono stati registrati oltre 50.000 ricoveri per insufficienza cardiaca, con un tasso di mortalità del 9,5% a un anno dall'evento acuto.
L'uso di Sacubitril e Valsartan è indicato nei pazienti adulti con insufficienza cardiaca cronica sintomatica e frazione d'eiezione ridotta (≤40%), in aggiunta alla terapia standard con ACE-inibitori o sartani, beta-bloccanti e diuretici. Il farmaco è controindicato in caso di ipersensibilità ai principi attivi o ad uno qualsiasi degli eccipienti, nonché in presenza di stenosi bilaterale delle arterie renali o stenosi dell'arteria renale su rene singolo.
Il dosaggio iniziale raccomandato è di una compressa da 49 mg/51 mg (Sacubitril/Valsartan) due volte al giorno. Dopo due settimane, il dosaggio può essere aumentato a una compressa da 97 mg/103 mg due volte al giorno, in base alla tollerabilità del paziente.
Gli effetti collaterali più comuni associati all'uso di Sacubitril e Valsartan includono ipotensione, iperpotassiemia (elevata concentrazione di potassio nel sangue), vertigini e tosse. Inoltre, è importante monitorare regolarmente la funzionalità renale e i livelli sierici di potassio durante il trattamento.
Uno studio clinico condotto su oltre 8.000 pazienti ha dimostrato che la combinazione di Sacubitril e Valsartan riduce significativamente il rischio di morte per cause cardiovascolari e il tasso di ospedalizzazione per insufficienza cardiaca, rispetto alla terapia con enalapril, un ACE-inibitore comunemente utilizzato.
In conclusione, il Sacubitril e Valsartan rappresentano una nuova opzione terapeutica promettente per i pazienti affetti da insufficienza cardiaca cronica con frazione d'eiezione ridotta. La loro azione sinergica contribuisce a migliorare la funzione cardiaca, ridurre la pressione arteriosa e prevenire le complicanze associate all'insufficienza cardiaca. Tuttavia, è fondamentale monitorare attentamente i pazienti durante il trattamento e seguire le raccomandazioni sul dosaggio per garantire l'efficacia e la sicurezza del farmaco.