Gli inibitori selettivi della serotonina-ricaptazione (SSRI) sono una classe di farmaci utilizzati per il trattamento della depressione, dei disturbi d'ansia e di altri disturbi psichiatrici. Il gruppo ATC N06AB comprende tutti gli SSRI.
In Italia, gli SSRI sono tra i farmaci più prescritti per la depressione e l'ansia. Secondo le statistiche del Ministero della Salute, nel 2019 sono stati dispensati oltre 11 milioni di confezioni di SSRI in Italia.
Gli SSRI agiscono aumentando la disponibilità di serotonina nel cervello, un neurotrasmettitore che regola l'umore, il sonno e l'appetito. Questo effetto si ottiene bloccando la ricaptazione della serotonina da parte delle cellule nervose che la rilasciano.
Gli SSRI hanno dimostrato di essere efficaci nel trattamento della depressione maggiore e dei disturbi d'ansia, come il disturbo ossessivo-compulsivo (DOC), il disturbo da attacchi di panico e il disturbo post-traumatico da stress (PTSD). Inoltre, possono essere utilizzati anche per altre patologie come i disturbi alimentari o i dolori cronici.
Gli effetti collaterali degli SSRI possono includere nausea, vomito, perdita di appetito e difficoltà a dormire. Tuttavia, questi sintomi solitamente scompaiono dopo poche settimane dall'inizio del trattamento. Altri effetti collaterali meno comuni ma più gravi possono includere pensieri suicidi o comportamenti autolesionistici.
È importante sottolineare che gli SSRI possono interagire con altri farmaci, come gli anticoagulanti o i farmaci per la pressione alta. Pertanto, è fondamentale informare il medico di tutti i farmaci assunti prima di iniziare il trattamento con SSRI.
In conclusione, gli inibitori selettivi della serotonina-ricaptazione sono una classe di farmaci efficaci e sicuri per il trattamento della depressione e dei disturbi d'ansia. Tuttavia, come per tutti i farmaci psicotropi, è importante utilizzarli sotto la supervisione del medico e informarlo di eventuali effetti collaterali o interazioni con altri farmaci.