Il Catumaxomab è un farmaco appartenente al gruppo ATC L01FX03, utilizzato per il trattamento del carcinoma ovarico. Si tratta di un anticorpo monoclonale trifunzionale che agisce contro le cellule tumorali e le cellule immunitarie coinvolte nella risposta antitumorale.
In Italia, il carcinoma ovarico rappresenta la settima neoplasia più comune tra le donne e la quinta causa di morte per tumore femminile. Nel 2018 sono stati diagnosticati circa 5.000 nuovi casi e sono stati registrati circa 3.000 decessi.
Il Catumaxomab viene somministrato tramite infusione intraperitoneale, cioè direttamente nella cavità addominale, in combinazione con una terapia standard a base di paclitaxel e carboplatino. Il farmaco è stato approvato dall'Agenzia Europea dei Medicinali nel 2009 ed è attualmente disponibile in diversi Paesi europei.
L'efficacia del Catumaxomab nel trattamento del carcinoma ovarico è stata dimostrata in uno studio clinico randomizzato condotto su oltre 500 pazienti con malattia avanzata o recidivante. I risultati hanno mostrato un miglioramento significativo della sopravvivenza libera da progressione rispetto alla sola terapia standard.
Tuttavia, come tutti i farmaci, il Catumaxomab può causare effetti collaterali indesiderati come febbre, brividi, nausea e vomito. Inoltre, essendo un farmaco ad azione immunologica, può aumentare il rischio di infezioni e reazioni allergiche.
In conclusione, il Catumaxomab rappresenta una valida opzione terapeutica per il trattamento del carcinoma ovarico avanzato o recidivante. Tuttavia, la sua somministrazione deve essere attentamente valutata dal medico curante in base alla situazione clinica del paziente e ai possibili rischi e benefici del trattamento.