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Farmaci contenenti principio attivo Catumaxomab ()

Il catumaxomab è un anticorpo monoclonale biespecifico, che rappresenta una nuova classe di farmaci per il trattamento di tumori maligni. Questo principio attivo ha dimostrato la sua efficacia nel trattamento di diverse neoplasie, in particolare nel carcinoma ovarico e nella carcinomatosi peritoneale. In Italia, la prevalenza del carcinoma ovarico è stimata intorno a 6.000 nuovi casi all'anno, mentre quella della carcinomatosi peritoneale non è facilmente quantificabile a causa della sua natura multifattoriale.

Il catumaxomab agisce attraverso un meccanismo d'azione innovativo: essendo un anticorpo biespecifico, è in grado di legarsi contemporaneamente a due diversi antigeni presenti sulla superficie delle cellule tumorali e delle cellule immunitarie. In particolare, il catumaxomab si lega all'antigene EpCAM (Epithelial Cell Adhesion Molecule), espresso in modo selettivo sulle cellule tumorali epiteliali, e all'antigene CD3 presente sulle cellule T del sistema immunitario.

Grazie a questa doppia specificità, il catumaxomab favorisce l'interazione tra le cellule tumorali e le cellule T citotossiche del sistema immunitario. Queste ultime vengono così attivate e indotte ad attaccare e distruggere le cellule tumorali che esprimono l'antigene EpCAM.

Il catumaxomab viene somministrato mediante infusione intraperitoneale o intrapleurica, consentendo una maggiore concentrazione del farmaco nel sito di azione e riducendo gli effetti collaterali sistemici. La somministrazione avviene in genere in regime ospedaliero, sotto la supervisione di un medico specialista in oncologia.

Gli studi clinici condotti sul catumaxomab hanno dimostrato la sua efficacia nel ridurre il volume delle masse tumorali e nel migliorare la sopravvivenza dei pazienti affetti da carcinoma ovarico e carcinomatosi peritoneale. In particolare, è stato osservato un aumento della sopravvivenza libera da progressione (PFS) e della sopravvivenza globale (OS) nei pazienti trattati con catumaxomab rispetto ai pazienti sottoposti a terapie convenzionali.

Tuttavia, come per tutti i farmaci antitumorali, anche il catumaxomab può causare effetti collaterali. Gli effetti indesiderati più comuni associati all'uso del catumaxomab includono reazioni infusion-related (come febbre, brividi, nausea e vomito), dolore addominale o toracico, astenia e alterazioni del quadro ematico (anemia, leucopenia o trombocitopenia). In genere questi effetti sono di grado lieve-moderato e possono essere gestiti con l'uso di farmaci sintomatici.

È importante sottolineare che il catumaxomab è controindicato nei pazienti con ipersensibilità nota al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti presenti nella formulazione. Inoltre, il suo uso deve essere attentamente valutato nei pazienti con compromissione della funzionalità epatica o renale, in quanto non sono disponibili dati sufficienti sull'uso del catumaxomab in queste popolazioni.

In conclusione, il catumaxomab rappresenta un'opzione terapeutica innovativa per il trattamento di pazienti affetti da carcinoma ovarico e carcinomatosi peritoneale. Grazie al suo meccanismo d'azione biespecifico, questo farmaco è in grado di stimolare una risposta immunitaria diretta contro le cellule tumorali, migliorando la prognosi e la qualità di vita dei pazienti. Tuttavia, come per tutte le terapie antitumorali, è fondamentale valutare attentamente i benefici e i rischi associati all'uso del catumaxomab e monitorare attentamente i pazienti durante il trattamento.

Farmaci contenenti principio attivo Catumaxomab ()