Il gruppo ATC J05AR19 comprende una combinazione di quattro farmaci antivirali: emtricitabina, rilpivirina, tenofovir e alafenamide. Questa combinazione è utilizzata per il trattamento dell'infezione da HIV-1 negli adulti che non hanno mai ricevuto terapia antiretrovirale o che hanno una carica virale inferiore a 100.000 copie/ml.
In Italia, l'incidenza dell'HIV è stata in costante aumento fino al 2016, quando si sono registrati circa 3.300 nuovi casi. Tuttavia, grazie alla diffusione della prevenzione e delle terapie antiretrovirali efficaci, la mortalità legata all'HIV è diminuita del 60% dal 2001 al 2016.
L'emtricitabina è un nucleoside analogo della citidina che agisce impedendo la replicazione del virus. La rilpivirina è un inibitore non nucleosidico della trascrittasi inversa che blocca l'enzima responsabile della sintesi del DNA virale. Il tenofovir è un analogo nucleotidico dell'adenosina che interferisce con la sintesi del DNA virale e impedisce la sua integrazione nel genoma umano. L'alafenamide è una prodroga del tenofovir che viene convertita in tenofovir all'interno delle cellule infette dal virus.
La combinazione di questi quattro farmaci ha dimostrato di essere altamente efficace nel ridurre la carica virale e migliorare lo stato immunitario dei pazienti affetti da HIV-1. In uno studio clinico di fase III condotto su 1.200 pazienti, la combinazione di emtricitabina/rilpivirina/tenofovir/alafenamide ha dimostrato una soppressione virale del 94% dopo 48 settimane di trattamento.
Tuttavia, come con tutti i farmaci antiretrovirali, possono verificarsi effetti collaterali. I più comuni sono nausea, mal di testa e diarrea. Inoltre, l'uso prolungato della terapia antiretrovirale può causare resistenza ai farmaci e compromettere l'efficacia del trattamento.
In conclusione, la combinazione di emtricitabina/rilpivirina/tenofovir/alafenamide è un'opzione terapeutica efficace per il trattamento dell'infezione da HIV-1 negli adulti. Tuttavia, è importante che i pazienti siano monitorati regolarmente per gli effetti collaterali e che rispettino scrupolosamente le istruzioni del medico per evitare la resistenza ai farmaci.