Il gruppo ATC A10BD21 comprende la combinazione di saxagliptin cloridrato e dapaglifozin propanediolo monoidrato, utilizzata nel trattamento del diabete mellito di tipo 2.
Secondo le statistiche italiane, il diabete mellito colpisce circa il 6% della popolazione italiana. Questa patologia è caratterizzata da un'elevata concentrazione di zuccheri nel sangue, che può causare danni ai vasi sanguigni e agli organi interni.
Saxagliptin cloridrato e dapaglifozin propanediolo monoidrato agiscono in modo complementare per ridurre la glicemia nei pazienti affetti da diabete mellito di tipo 2. Saxagliptin cloridrato agisce inibendo l'enzima DPP-4, responsabile della degradazione dell'ormone incretina. L'inibizione dell'enzima DPP-4 aumenta i livelli plasmatici dell'ormone incretina, che a sua volta stimola la secrezione insulinica e riduce la produzione di glucagone.
Dapaglifozin propanediolo monoidrato agisce invece bloccando il trasportatore SGLT2 presente nei reni. Questo trasportatore è responsabile del riassorbimento del glucosio filtrato dai reni. Bloccando il trasportatore SGLT2, dapaglifozin propanediolo monoidrato aumenta l'escrezione urinaria del glucosio e riduce i livelli plasmatici di glicemia.
La combinazione di saxagliptin cloridrato e dapaglifozin propanediolo monoidrato è stata studiata in diversi trial clinici, che hanno dimostrato la sua efficacia nel ridurre la glicemia nei pazienti affetti da diabete mellito di tipo 2. Tuttavia, come per tutti i farmaci, possono verificarsi effetti collaterali come ipoglicemia, infezioni del tratto urinario e candidosi genitale.
In conclusione, il gruppo ATC A10BD21 rappresenta una combinazione terapeutica efficace per il trattamento del diabete mellito di tipo 2. Tuttavia, è importante che i pazienti siano monitorati attentamente durante la terapia per prevenire eventuali effetti collaterali e garantire un'adeguata gestione della glicemia.