Il gruppo farmacologico A10BD10 comprende la combinazione di metformina e saxagliptin, utilizzata per il trattamento del diabete mellito di tipo 2.
La metformina è un farmaco antidiabetico che agisce riducendo la produzione di glucosio nel fegato e aumentando l'utilizzo del glucosio da parte delle cellule muscolari. La saxagliptin invece è un inibitore della dipeptidil peptidasi-4 (DPP-4), un enzima che degrada gli ormoni incretine, responsabili della stimolazione dell'insulina dopo i pasti.
In Italia, il diabete mellito colpisce circa il 5% della popolazione adulta, con una prevalenza maggiore nelle persone anziane. Il controllo glicemico è fondamentale per prevenire le complicanze a lungo termine del diabete, come la retinopatia, la neuropatia e la nefropatia.
La combinazione di metformina e saxagliptin ha dimostrato efficacia nel ridurre i livelli di emoglobina glicata (HbA1c), parametro che indica il controllo glicemico a lungo termine. In uno studio clinico condotto su pazienti italiani con diabete mellito di tipo 2 non adeguatamente controllato con metformina sola, l'aggiunta di saxagliptin ha portato ad una riduzione significativa dell'HbA1c rispetto al placebo.
La terapia combinata è generalmente ben tollerata dai pazienti e gli effetti collaterali più comuni sono di natura gastrointestinale, come nausea, diarrea e flatulenza. Tuttavia, è importante monitorare la funzionalità renale dei pazienti in terapia con metformina, in quanto il farmaco può causare un accumulo di acido lattico nei casi di insufficienza renale.
In conclusione, la combinazione di metformina e saxagliptin rappresenta una valida opzione terapeutica per il trattamento del diabete mellito di tipo 2 in pazienti non adeguatamente controllati con metformina sola. La sua efficacia è supportata da studi clinici condotti anche in Italia e la sua tollerabilità è generalmente buona. Tuttavia, come per ogni terapia farmacologica, è importante che venga prescritta e monitorata dal medico curante.