La cloperastina è un principio attivo utilizzato per il trattamento della tosse, sia produttiva che secca. Essa appartiene alla classe dei farmaci antitussivi centrali, agendo sul centro della tosse situato nel bulbo encefalico. La cloperastina è commercializzata in Italia sotto diverse forme farmaceutiche, tra cui sciroppi e compresse.
La tosse è un sintomo comune a molte patologie respiratorie e può essere molto fastidiosa per il paziente. In Italia, si stima che circa il 30% delle visite mediche siano legate a problemi respiratori, tra cui la tosse. La cloperastina rappresenta una valida opzione terapeutica per alleviare questo disturbo.
Il meccanismo d'azione della cloperastina si basa sulla sua capacità di ridurre l'attività del centro della tosse nel sistema nervoso centrale. In particolare, essa agisce sui recettori N-metil-D-aspartato (NMDA), che sono coinvolti nella trasmissione degli impulsi nervosi legati alla percezione della tosse.
La cloperastina presenta un rapido assorbimento dopo somministrazione orale e raggiunge concentrazioni plasmatiche massime entro 1-2 ore dall'assunzione. La sua emivita plasmatica varia tra le 6 e le 12 ore, permettendo una copertura terapeutica prolungata nel corso della giornata.
Uno dei principali vantaggi dell'utilizzo della cloperastina rispetto ad altri antitussivi centrali è la sua minore incidenza di effetti collaterali a livello del sistema nervoso centrale. Infatti, la cloperastina non presenta proprietà sedative o narcotiche, a differenza di altri farmaci della stessa classe, come il destrometorfano e la codeina. Questo permette al paziente di mantenere una normale attività quotidiana senza compromettere la vigilanza e l'attenzione.
Gli effetti collaterali della cloperastina sono generalmente lievi e transitori. Tra questi, si possono riscontrare nausea, vomito, dolore addominale e diarrea. In rari casi, sono stati segnalati effetti collaterali a livello del sistema nervoso centrale come vertigini, cefalea e sonnolenza.
La cloperastina è controindicata in caso di ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti presenti nella formulazione del farmaco. Inoltre, non deve essere utilizzata nei pazienti affetti da insufficienza respiratoria grave o in presenza di tosse produttiva con secrezioni abbondanti.
La posologia della cloperastina varia in base all'età del paziente e alla forma farmaceutica utilizzata. Per gli adulti, la dose raccomandata è di 10-20 mg per somministrazione orale ogni 4-6 ore al bisogno. Nei bambini tra i 2 e i 12 anni, la dose deve essere ridotta proporzionalmente in base al peso corporeo.
È importante sottolineare che il trattamento con cloperastina deve essere limitato alla durata necessaria per alleviare il sintomo della tosse. Se dopo alcuni giorni di terapia non si osserva un miglioramento, è opportuno consultare il medico per valutare la necessità di modificare il trattamento o indagare ulteriormente la causa della tosse.
In conclusione, la cloperastina rappresenta un'opzione terapeutica efficace e sicura per il trattamento della tosse sia produttiva che secca. Grazie alla sua minore incidenza di effetti collaterali a livello del sistema nervoso centrale rispetto ad altri antitussivi centrali, essa può essere utilizzata con successo nella pratica clinica quotidiana per alleviare il fastidio causato dalla tosse nei pazienti italiani.