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Farmaci contenenti principio attivo Ibuprofene

L'Ibuprofene è un principio attivo molto conosciuto e ampiamente utilizzato in Italia, appartenente alla categoria dei farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS). Il suo impiego è diffuso per il trattamento di diverse condizioni dolorose e infiammatorie, grazie alle sue proprietà analgesiche, antipiretiche e anti-infiammatorie.

La molecola dell'Ibuprofene fu scoperta nel 1961 da un gruppo di ricercatori britannici e fu introdotta sul mercato italiano nel 1969. Da allora, l'utilizzo di questo farmaco è cresciuto costantemente fino a diventare uno dei FANS più venduti nel nostro Paese.

L'Ibuprofene agisce inibendo la sintesi delle prostaglandine, sostanze chimiche responsabili della sensazione del dolore e dell'infiammazione. In particolare, il farmaco blocca l'azione dell'enzima cicloossigenasi (COX), che catalizza la conversione dell'acido arachidonico in prostaglandine. L'inibizione della COX riduce quindi la produzione di queste sostanze infiammatorie e allevia i sintomi associati al dolore.

In Italia, l'Ibuprofene è disponibile in diverse formulazioni farmaceutiche: compresse rivestite con film o capsule molli da 200 mg o 400 mg per uso orale; granulato per sospensione orale; supposte rettali da 60 mg o 125 mg; gel per uso topico al 5% o al 10%. La scelta della forma farmaceutica dipende dalla condizione da trattare, dall'età del paziente e dalle sue preferenze personali.

L'Ibuprofene è indicato per il trattamento di diverse condizioni dolorose e infiammatorie, tra cui:

  1. Cefalea e mal di denti: l'Ibuprofene è efficace nel ridurre il dolore causato da cefalee di varia origine, come l'emicrania o la cefalea tensiva, e dal mal di denti.

  2. Dolori muscolari e articolari: l'Ibuprofene è utilizzato per alleviare il dolore associato a condizioni come l'artrite reumatoide, l'osteoartrosi, la tendinite e la borsite.

  3. Dismenorrea: l'Ibuprofene può essere impiegato per ridurre il dolore mestruale in donne affette da dismenorrea primaria o secondaria.

  4. Febbre: grazie alle sue proprietà antipiretiche, l'Ibuprofene può essere somministrato per abbassare la temperatura corporea nei casi di febbre moderata o elevata.

La posologia dell'Ibuprofene varia in base all'età del paziente e alla gravità della condizione da trattare. In generale, si consiglia una dose iniziale di 200-400 mg ogni 4-6 ore per gli adulti; mentre nei bambini la dose viene calcolata in base al peso corporeo (5-10 mg/kg) ogni 6-8 ore. È importante non superare le dosi massime giornaliere raccomandate (1200 mg negli adulti; 30-40 mg/kg nei bambini) e consultare il medico o il farmacista in caso di dubbi sulla posologia.

L'Ibuprofene è generalmente ben tollerato dalla maggior parte dei pazienti, ma come tutti i FANS può causare effetti collaterali. I più comuni sono disturbi gastrointestinali (nausea, vomito, diarrea), cefalea, vertigini e rash cutaneo. In rari casi, l'Ibuprofene può provocare reazioni allergiche gravi o complicanze a livello renale, epatico o cardiovascolare. Per ridurre il rischio di effetti indesiderati, è importante seguire attentamente le indicazioni del medico o del foglietto illustrativo e informare il proprio sanitario di eventuali sintomi sospetti.

In conclusione, l'Ibuprofene rappresenta un'opzione terapeutica efficace e sicura per il trattamento di diverse condizioni dolorose e infiammatorie. La sua ampia diffusione in Italia testimonia la sua validità nel controllo del dolore e dell'infiammazione in vari ambiti clinici.

Farmaci contenenti principio attivo Ibuprofene