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Farmaci contenenti principio attivo Elettroliti ()

Gli elettroliti sono sostanze chimiche che, quando disciolte in acqua, si dissociano in ioni carichi positivamente (cationi) e negativamente (anioni). Essi svolgono un ruolo fondamentale nel mantenimento dell'equilibrio idroelettrolitico nell'organismo umano. Tra gli elettroliti più importanti troviamo sodio, potassio, calcio, magnesio, cloruro, fosfato e bicarbonato.

In Italia, come nel resto del mondo, gli squilibri elettrolitici sono una problematica comune che può colpire individui di tutte le età. Essi possono essere causati da diverse condizioni patologiche o situazioni fisiologiche particolari come disidratazione, malattie renali o gastrointestinali, farmaci diuretici o chemioterapici.

Il sodio è il principale catione presente nel liquido extracellulare ed è responsabile della regolazione del volume plasmatico e della pressione osmotica. La sua concentrazione normale nel siero varia tra 135-145 mmol/L. L'iponatriemia (concentrazione di sodio inferiore a 135 mmol/L) è la più comune alterazione degli elettroliti in Italia. Essa può essere causata da un'eccessiva perdita di sodio attraverso sudore, urine o vomito oppure da un aumento dell'apporto idrico senza adeguato apporto di sodio.

Il potassio è il principale catione intracellulare ed è coinvolto nella trasmissione degli impulsi nervosi e nella contrazione muscolare. La sua concentrazione normale nel siero varia tra 3,5-5,0 mmol/L. L'ipokaliemia (concentrazione di potassio inferiore a 3,5 mmol/L) è un'altra alterazione elettrolitica frequente in Italia. Può essere causata da un'eccessiva perdita di potassio attraverso urine o vomito, dall'uso di farmaci diuretici o da una ridotta assunzione alimentare.

Il calcio è un altro catione fondamentale per la funzione muscolare e nervosa, oltre che per la coagulazione del sangue e la formazione delle ossa. La sua concentrazione normale nel siero varia tra 2,1-2,6 mmol/L (8,5-10,5 mg/dL). L'ipocalcemia (concentrazione di calcio inferiore a 2,1 mmol/L) può essere causata da una ridotta assunzione alimentare di calcio o vitamina D oppure da malattie renali o paratiroidee.

Il magnesio è coinvolto in numerosi processi metabolici e nella regolazione della funzione neuromuscolare. La sua concentrazione normale nel siero varia tra 0,65-1,05 mmol/L (1,5-2,5 mg/dL). L'ipomagnesiemia (concentrazione di magnesio inferiore a 0,65 mmol/L) può essere causata da una ridotta assunzione alimentare oppure dall'uso di farmaci come i diuretici.

Per quanto riguarda gli anioni principali presenti nell'organismo umano troviamo il cloruro, il fosfato e il bicarbonato. Il cloruro è il principale anione extracellulare ed è coinvolto nella regolazione dell'equilibrio acido-base. La sua concentrazione normale nel siero varia tra 95-105 mmol/L.

Il fosfato è un anione intracellulare fondamentale per la produzione di energia cellulare e la formazione delle ossa. La sua concentrazione normale nel siero varia tra 0,81-1,45 mmol/L (2,5-4,5 mg/dL). L'ipofosfatemia (concentrazione di fosfato inferiore a 0,81 mmol/L) può essere causata da una ridotta assunzione alimentare oppure da malattie renali o paratiroidee.

Infine, il bicarbonato è un anione coinvolto nella regolazione dell'equilibrio acido-base e nella tamponatura degli acidi prodotti dal metabolismo cellulare. La sua concentrazione normale nel siero varia tra 22-28 mmol/L.

In conclusione, gli elettroliti sono essenziali per il corretto funzionamento dell'organismo umano e la loro alterazione può causare gravi conseguenze sulla salute. In Italia si riscontra una frequente incidenza di squilibri elettrolitici dovuti a diverse cause patologiche o fisiologiche che richiedono un adeguato monitoraggio ed intervento terapeutico da parte del medico o del farmacista.

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