L'acido zoledronico è un farmaco appartenente alla classe dei bifosfonati, utilizzato principalmente per il trattamento dell'osteoporosi e delle metastasi ossee. Il suo codice ATC è M05BA08.
In Italia, l'osteoporosi colpisce circa il 20% delle donne in post-menopausa e il 6% degli uomini sopra i 50 anni. L'acido zoledronico viene utilizzato per prevenire le fratture ossee in pazienti con osteoporosi grave o a rischio di frattura. Inoltre, viene impiegato nel trattamento delle metastasi ossee in pazienti affetti da tumori maligni.
Il farmaco agisce inibendo l'attività degli osteoclasti, cellule responsabili della riassorbimento osseo. Ciò porta ad un aumento della densità minerale dell'osso e ad una riduzione del rischio di fratture.
L'acido zoledronico viene somministrato per via endovenosa una volta all'anno o ogni due anni, a seconda della dose prescritta dal medico. La sua efficacia nel prevenire le fratture vertebrali e non vertebrali è stata dimostrata da numerosi studi clinici.
Tuttavia, come tutti i farmaci, l'acido zoledronico può causare effetti collaterali. I più comuni sono febbre, dolore muscolare e articolare transitorio dopo la somministrazione del farmaco. Inoltre, possono verificarsi reazioni allergiche gravi o rari casi di necrosi della mandibola (osteonecrosi) nei pazienti che assumono il farmaco per lungo tempo.
Per questo motivo, è importante che i pazienti siano monitorati attentamente durante il trattamento con acido zoledronico e che informino immediatamente il medico in caso di effetti collaterali o sintomi sospetti.
In conclusione, l'acido zoledronico rappresenta un importante strumento terapeutico per la prevenzione delle fratture ossee in pazienti con osteoporosi e nel trattamento delle metastasi ossee. Tuttavia, come tutti i farmaci, deve essere utilizzato sotto la supervisione del medico e con attenzione alla comparsa di eventuali effetti collaterali.