Il sodio cloruro è un farmaco appartenente al gruppo ATC B05CB01, utilizzato per la terapia di sostituzione dei fluidi e degli elettroliti. Questo farmaco viene somministrato per via endovenosa e può essere utilizzato sia in situazioni di emergenza che in pazienti che necessitano di una terapia a lungo termine.
In Italia, il sodio cloruro è uno dei farmaci più prescritti in ospedale, con oltre 5 milioni di dosi somministrate ogni anno. La maggior parte delle prescrizioni riguarda pazienti ricoverati in reparti di terapia intensiva o in chirurgia.
Il sodio cloruro viene utilizzato per correggere le alterazioni degli equilibri idroelettrolitici dell'organismo. In particolare, questo farmaco viene impiegato nella terapia del deficit di volume ematico, dell'iponatriemia (basso livello di sodio nel sangue) e dell'ipocloremia (basso livello di cloro nel sangue).
Il sodio cloruro può essere somministrato anche come soluzione irrigante durante interventi chirurgici o come veicolo per la somministrazione di altri farmaci.
La dose raccomandata varia a seconda della gravità della condizione del paziente e delle sue necessità idroelettrolitiche. Il dosaggio deve essere attentamente calcolato dal medico curante e la somministrazione deve avvenire sotto stretto controllo medico.
Come tutti i farmaci, il sodio cloruro può causare effetti collaterali indesiderati. Tra questi rientrano la comparsa di edemi, ipertensione arteriosa, ipernatriemia (alto livello di sodio nel sangue) e ipercloremia (alto livello di cloro nel sangue).
In caso di somministrazione prolungata o in dosi elevate, il sodio cloruro può causare anche una serie di complicanze a carico del sistema cardiovascolare e renale.
In conclusione, il sodio cloruro è un farmaco fondamentale nella terapia dei disturbi idroelettrolitici. Tuttavia, la sua somministrazione deve avvenire sotto stretto controllo medico per evitare effetti collaterali indesiderati.