Empagliflozin è un farmaco appartenente al gruppo ATC A10BK03, utilizzato per il trattamento del diabete mellito di tipo 2. Questo farmaco agisce riducendo l'assorbimento del glucosio a livello renale, aumentando così la sua escrezione attraverso le urine.
Secondo le statistiche italiane, il diabete mellito di tipo 2 colpisce circa il 10% della popolazione adulta italiana, con un aumento significativo negli ultimi anni. Questa patologia è caratterizzata da una resistenza all'insulina e da un'incapacità delle cellule pancreatiche di produrre abbastanza insulina per soddisfare le esigenze del corpo.
Empagliflozin è stato approvato dall'Agenzia Europea dei Medicinali (EMA) nel 2014 e dal Ministero della Salute italiano nel 2015. È disponibile in Italia sotto forma di compresse da 10 mg e viene somministrato una volta al giorno.
L'efficacia di Empagliflozin nel controllo della glicemia è stata dimostrata in numerosi studi clinici. In uno studio condotto su pazienti con diabete mellito di tipo 2 e malattia cardiovascolare preesistente, l'aggiunta di Empagliflozin alla terapia standard ha ridotto significativamente il rischio relativo del 38% per eventi cardiovascolari maggiori rispetto al placebo.
Inoltre, Empagliflozin ha dimostrato anche un effetto benefico sulla perdita ponderale e sulla pressione arteriosa nei pazienti con diabete mellito di tipo 2.
Come tutti i farmaci, Empagliflozin può causare effetti collaterali. I più comuni sono infezioni del tratto urinario e candidosi genitale. Tuttavia, questi effetti collaterali sono generalmente lievi e reversibili.
In conclusione, Empagliflozin rappresenta una valida opzione terapeutica per il trattamento del diabete mellito di tipo 2 in Italia. Grazie alla sua efficacia nel controllo della glicemia e ai suoi benefici sulla perdita ponderale e sulla pressione arteriosa, questo farmaco può migliorare significativamente la qualità della vita dei pazienti affetti da questa patologia.