La ciproeptadina è un farmaco antistaminico appartenente al gruppo ATC R06AX02. Viene utilizzata per il trattamento di diverse patologie allergiche, come rinite, congiuntivite e orticaria.
In Italia, la ciproeptadina è stata introdotta sul mercato nel 1985 e da allora ha avuto un uso limitato. Secondo le statistiche del Ministero della Salute, nel 2019 sono state vendute circa 10.000 confezioni di ciproeptadina.
Il meccanismo d'azione della ciproeptadina consiste nell'inibizione dei recettori dell'istamina H1, responsabili della risposta allergica. In questo modo si riducono i sintomi come prurito, gonfiore e arrossamento.
La posologia consigliata per gli adulti è di 4 mg tre volte al giorno, mentre per i bambini si consiglia una dose di 2 mg due o tre volte al giorno a seconda dell'età e del peso corporeo.
La ciproeptadina può causare effetti collaterali come sonnolenza, vertigini e secchezza delle fauci. È sconsigliato l'uso in soggetti affetti da glaucoma ad angolo chiuso o ipertrofia prostatica.
In caso di sovradosaggio possono verificarsi sintomi come agitazione psicomotoria, allucinazioni e convulsioni. In questi casi è necessario rivolgersi immediatamente al medico.
La ciproeptadina può interagire con altri farmaci come gli antidepressivi triciclici e gli inibitori delle monoamino ossidasi, aumentando il rischio di effetti collaterali.
In conclusione, la ciproeptadina è un farmaco antistaminico efficace nel trattamento di diverse patologie allergiche. Tuttavia, è importante utilizzarlo solo sotto prescrizione medica e seguendo attentamente le dosi consigliate per evitare effetti collaterali indesiderati.