Il gruppo ATC B01AC10 comprende il principio attivo Indobufene, un farmaco antitrombotico che agisce inibendo la sintesi di trombossano A2 e la formazione di aggregati piastrinici.
In Italia, l'Indobufene è utilizzato principalmente per la prevenzione della trombosi arteriosa nei pazienti con fibrillazione atriale non valvolare. In particolare, è indicato per ridurre il rischio di ictus e embolia sistemica.
Secondo le statistiche, l'Indobufene ha dimostrato una buona efficacia nella prevenzione degli eventi tromboembolici in pazienti con fibrillazione atriale non valvolare. In uno studio clinico randomizzato condotto su oltre 1.200 pazienti italiani, l'Indobufene ha ridotto significativamente il rischio di ictus e embolia sistemica rispetto al placebo.
L'Indobufene viene somministrato per via orale in compresse da 200 mg due volte al giorno. La dose può essere adattata in base alla funzionalità renale del paziente.
Come tutti i farmaci antitrombotici, l'Indobufene può aumentare il rischio di sanguinamento. Pertanto, è importante monitorare regolarmente la coagulazione del sangue durante il trattamento e prestare attenzione ai segni di sanguinamento anomalo come ematomi o sanguinamenti gastrointestinali.
Inoltre, l'Indobufene può interagire con altri farmaci antitrombotici o antiaggreganti piastrinici aumentando ulteriormente il rischio di sanguinamento. Pertanto, è importante informare il medico di tutti i farmaci in uso prima di iniziare il trattamento con Indobufene.
In conclusione, l'Indobufene è un farmaco antitrombotico efficace nella prevenzione della trombosi arteriosa nei pazienti con fibrillazione atriale non valvolare. Tuttavia, come tutti i farmaci antitrombotici, può aumentare il rischio di sanguinamento e richiede una stretta supervisione medica durante il trattamento.