L'influenza è una malattia infettiva causata da virus appartenenti alla famiglia degli Orthomyxoviridae. Si tratta di un'affezione respiratoria acuta che colpisce annualmente una larga parte della popolazione mondiale, Italia compresa. La vaccinazione antinfluenzale è il metodo più efficace per prevenire l'infezione e le sue possibili complicanze. In questo articolo viene descritto il principio attivo utilizzato nei vaccini antinfluenzali: l'antigene purificato.
L'antigene purificato è un componente fondamentale dei vaccini contro l'influenza, in quanto stimola la risposta immunitaria dell'organismo contro il virus. Esso deriva dalla purificazione dei virus influenzali inattivati o dalle proteine virali prodotte attraverso tecniche di ingegneria genetica.
La composizione del vaccino antinfluenzale viene aggiornata ogni anno in base alle previsioni dell'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) riguardo ai ceppi virali più probabili di circolare nella stagione successiva. In Italia, come nel resto del mondo, la copertura vaccinale è fondamentale per ridurre l'impatto dell'influenza sulla popolazione e sul sistema sanitario.
Le statistiche italiane mostrano che durante la stagione influenzale 2019-2020, la copertura vaccinale nella popolazione generale è stata del 19,2%, con un aumento rispetto all'anno precedente (16,8%). Tuttavia, questi dati sono ancora al di sotto dell'obiettivo del 75% stabilito dall'OMS per le persone a rischio, come gli anziani e i soggetti con patologie croniche.
L'antigene purificato contenuto nei vaccini antinfluenzali agisce stimolando la produzione di anticorpi specifici contro il virus dell'influenza. Questi anticorpi sono in grado di neutralizzare il virus e prevenire l'infezione o ridurne la gravità. La risposta immunitaria indotta dal vaccino dura solitamente per tutta la stagione influenzale, ma può variare in base all'età e alle condizioni di salute dell'individuo.
I vaccini antinfluenzali contenenti l'antigene purificato sono generalmente ben tollerati dalla maggior parte delle persone. Gli effetti collaterali più comuni sono lievi e temporanei, come dolore e gonfiore nel sito di iniezione, febbre bassa o malessere generale. Tuttavia, in rari casi possono verificarsi reazioni allergiche gravi o altre complicanze.
La somministrazione del vaccino antinfluenzale è raccomandata ogni anno per le persone a rischio, come gli anziani (oltre i 65 anni), i bambini (dai 6 mesi ai 5 anni), le donne in gravidanza e i soggetti affetti da patologie croniche che aumentano il rischio di complicanze influenzali. Inoltre, il vaccino è consigliato anche per gli operatori sanitari e per coloro che vivono o lavorano a stretto contatto con persone a rischio.
In conclusione, l'antigene purificato è un principio attivo fondamentale per la prevenzione dell'influenza e delle sue complicanze. La vaccinazione antinfluenzale rappresenta un intervento sanitario efficace e sicuro, che contribuisce a ridurre l'impatto della malattia sulla popolazione e sul sistema sanitario. In Italia, è importante continuare a promuovere la copertura vaccinale, soprattutto tra le persone a rischio, per raggiungere gli obiettivi stabiliti dall'OMS e garantire una protezione ottimale contro l'influenza stagionale.