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Farmaci contenenti principio attivo Ropivacaina ()

La Ropivacaina è un principio attivo appartenente alla categoria degli anestetici locali ammidici, utilizzato per produrre anestesia locale e analgesia. La sua azione si basa sul blocco reversibile della conduzione nervosa, inibendo la propagazione degli impulsi nervosi attraverso le fibre nervose. In Italia, la Ropivacaina è disponibile in diverse formulazioni farmaceutiche e viene impiegata sia in ambito ospedaliero che ambulatoriale.

La Ropivacaina è stata introdotta nel mercato farmaceutico italiano negli anni '90 come alternativa alla Bupivacaina, un altro anestetico locale ammidico molto utilizzato. La principale differenza tra i due farmaci risiede nella minore cardiotoxicità della Ropivacaina rispetto alla Bupivacaina, rendendola più sicura per l'uso clinico.

La Ropivacaina agisce bloccando selettivamente i canali del sodio voltaggio-dipendenti presenti nelle membrane delle cellule nervose. Questo blocco impedisce l'ingresso di ioni sodio nella cellula nervosa e quindi la depolarizzazione della membrana cellulare. Di conseguenza, gli impulsi nervosi non possono essere trasmessi lungo le fibre nervose, determinando così l'effetto anestetico locale.

La durata dell'azione della Ropivacaina varia a seconda della concentrazione del farmaco utilizzata e del sito di somministrazione. In generale, l'anestesia locale prodotta dalla Ropivacaina ha una durata compresa tra 2 e 6 ore. Tuttavia, la durata dell'azione può essere prolungata mediante l'aggiunta di un vasoconstrittore, come l'adrenalina, che riduce la velocità di assorbimento del farmaco e ne aumenta la permanenza nel sito di somministrazione.

La Ropivacaina viene utilizzata per diverse tecniche anestetiche, tra cui infiltrazione locale, blocco nervoso periferico e anestesia epidurale o spinale. Le indicazioni cliniche per l'uso della Ropivacaina comprendono interventi chirurgici minori e maggiori, procedure diagnostiche e terapeutiche dolorose e il trattamento del dolore acuto postoperatorio o cronico.

In Italia, la Ropivacaina è disponibile in soluzione iniettabile a diverse concentrazioni (da 0,2% a 1%) per uso epidurale, spinale o periferico. La scelta della concentrazione appropriata dipende dalla tecnica anestetica utilizzata e dall'estensione dell'anestesia richiesta. Inoltre, il dosaggio deve essere adeguato in base all'età, al peso corporeo e alle condizioni generali del paziente.

La Ropivacaina è generalmente ben tollerata dai pazienti; tuttavia, come tutti gli anestetici locali ammidici può causare effetti collaterali. Gli effetti indesiderati più comuni sono reazioni nel sito di iniezione quali dolore o irritazione. Altri possibili effetti collaterali includono ipotensione arteriosa, bradicardia e reazioni allergiche.

Sebbene rari, sono stati segnalati casi di tossicità sistemica da Ropivacaina, principalmente a causa di un sovradosaggio o di una rapida assorbimento del farmaco nel circolo sistemico. I sintomi della tossicità sistemica possono includere convulsioni, depressione respiratoria e cardiovascolare e, nei casi più gravi, arresto cardiaco.

In conclusione, la Ropivacaina è un anestetico locale ammidico ampiamente utilizzato in Italia per produrre anestesia locale e analgesia. La sua minore cardiotoxicità rispetto ad altri anestetici locali ammidici come la Bupivacaina ne fa un'opzione sicura e efficace per l'uso clinico. Tuttavia, è importante che i professionisti sanitari siano consapevoli delle potenziali complicanze associate all'uso della Ropivacaina e che monitorino attentamente i pazienti durante il trattamento per garantire la sicurezza e l'efficacia del farmaco.

Farmaci contenenti principio attivo Ropivacaina ()