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Farmaci contenenti principio attivo Pseudoefedrina, associazioni

La pseudoefedrina è un principio attivo appartenente alla classe dei simpaticomimetici, che agisce come decongestionante nasale. È spesso utilizzata in associazione con altri farmaci per il trattamento di sintomi associati a raffreddore, influenza e allergie stagionali. In Italia, la pseudoefedrina è disponibile in diverse formulazioni farmaceutiche e combinazioni con altri principi attivi.

La pseudoefedrina agisce stimolando i recettori alfa-adrenergici presenti nella mucosa nasale, provocando una vasocostrizione locale. Questo effetto riduce l'ingorgo dei vasi sanguigni e diminuisce la produzione di muco, facilitando così la respirazione attraverso le vie aeree superiori. La sua azione decongestionante si manifesta rapidamente e può durare fino a 6-8 ore.

In Italia, la pseudoefedrina è comunemente associata ad antistaminici come loratadina o cetirizina per il trattamento delle manifestazioni allergiche quali rinite allergica stagionale o perenne. Queste associazioni risultano particolarmente efficaci nel controllo dei sintomi tipici delle allergie, come starnuti, prurito al naso e agli occhi, lacrimazione e congestione nasale.

Un'altra combinazione frequente prevede l'associazione della pseudoefedrina con analgesici ed antipiretici come paracetamolo o ibuprofeno. Queste formulazioni sono indicate nel trattamento sintomatico di raffreddore comune e influenza, poiché agiscono sia sulla congestione nasale che sul dolore e sulla febbre.

La pseudoefedrina può essere somministrata per via orale, sotto forma di compresse, capsule o sciroppo. La dose raccomandata per gli adulti e i bambini di età superiore ai 12 anni è di 60 mg ogni 4-6 ore, senza superare la dose massima giornaliera di 240 mg. Per i bambini di età compresa tra 6 e 12 anni, la dose consigliata è di 30-60 mg ogni 4-6 ore, mentre per i bambini tra i 2 e i 5 anni la dose varia dai 15 ai 30 mg ogni 4-6 ore.

Nonostante la sua efficacia nel trattamento dei sintomi associati a raffreddore e allergie, l'uso della pseudoefedrina non è privo di effetti collaterali. Tra questi si annoverano insonnia, nervosismo, vertigini, cefalea e aumento della frequenza cardiaca. Inoltre, l'uso prolungato del farmaco può causare tolleranza ed assuefazione.

In Italia, le statistiche relative all'utilizzo della pseudoefedrina sono difficili da reperire a causa della presenza del principio attivo in numerose combinazioni farmaceutiche. Tuttavia, si stima che il consumo sia piuttosto elevato soprattutto durante le stagioni caratterizzate da un aumento dei casi di raffreddore e influenza.

È importante sottolineare che l'uso della pseudoefedrina è controindicato in pazienti affetti da ipertensione arteriosa non controllata, angina pectoris o altre patologie cardiovascolari. Inoltre, il farmaco non deve essere assunto in concomitanza con alcuni antidepressivi, come gli inibitori delle monoamino ossidasi (IMAO), a causa del rischio di interazioni farmacologiche potenzialmente pericolose.

In conclusione, la pseudoefedrina è un principio attivo efficace nel trattamento della congestione nasale associata a raffreddore, influenza e allergie stagionali. La sua associazione con antistaminici o analgesici ne amplifica l'efficacia terapeutica, rendendola una scelta comune per il trattamento sintomatico di queste patologie. Tuttavia, è fondamentale prestare attenzione alle controindicazioni ed agli effetti collaterali associati al suo utilizzo e seguire le indicazioni del medico o del farmacista per un uso corretto e sicuro del farmaco.

Farmaci contenenti principio attivo Pseudoefedrina, associazioni