La pilocarpina è un alcaloide naturale estratto dalle foglie di alcune piante del genere Pilocarpus, originario dell'America del Sud. È un farmaco colinergico diretto che agisce come agonista sui recettori muscarinici, stimolando la secrezione delle ghiandole esocrine e la contrazione della muscolatura liscia. La pilocarpina è utilizzata principalmente nel trattamento del glaucoma e della xerostomia.
Il glaucoma è una patologia oculare caratterizzata da un aumento della pressione intraoculare che può portare a lesioni irreversibili del nervo ottico e alla perdita progressiva della vista. In Italia, si stima che circa 1 milione di persone siano affette da glaucoma, con una prevalenza maggiore tra gli anziani.
La pilocarpina agisce sul glaucoma riducendo la pressione intraoculare attraverso due meccanismi principali: aumenta il flusso dell'umore acqueo fuori dall'occhio attraverso il trabecolato (un sistema di drenaggio presente nell'angolo irido-corneale) e diminuisce la produzione di umore acqueo da parte del corpo ciliare. Questi effetti sono mediati dalla stimolazione dei recettori muscarinici M3 presenti nella muscolatura ciliare e nel trabecolato.
La somministrazione di pilocarpina avviene solitamente per via topica sotto forma di collirio, con concentrazioni variabili tra lo 0,5% e il 4%. Il farmaco viene assorbito rapidamente attraverso la cornea e raggiunge il picco di concentrazione nel corpo ciliare entro 30-60 minuti dall'applicazione. La durata dell'effetto è di circa 4-8 ore, pertanto la frequenza di somministrazione può variare da 2 a 4 volte al giorno, a seconda della gravità del glaucoma e della risposta del paziente al trattamento.
La pilocarpina è anche impiegata nel trattamento della xerostomia, una condizione caratterizzata dalla riduzione o assenza di saliva che può causare difficoltà nella masticazione, deglutizione e fonazione, oltre ad aumentare il rischio di carie dentarie e infezioni orali. La xerostomia può essere dovuta a diverse cause, tra cui l'uso di alcuni farmaci (ad esempio antidepressivi triciclici), la radioterapia alla testa e al collo o malattie autoimmuni come la sindrome di Sjögren.
Nel caso della xerostomia, la pilocarpina viene somministrata per via sistemica sotto forma di compresse da 5 mg o soluzione orale. Il farmaco stimola i recettori muscarinici presenti nelle ghiandole salivari, aumentando così la produzione e il flusso salivare. La dose abituale è di una compressa da 5 mg tre volte al giorno durante i pasti; tuttavia, il dosaggio può essere adattato in base alla gravità dei sintomi e alla tollerabilità del paziente.
Gli effetti collaterali più comuni associati all'uso della pilocarpina includono bruciore o prurito agli occhi, visione offuscata, cefalea, sudorazione eccessiva e disturbi gastrointestinali come nausea e diarrea. Inoltre, la pilocarpina può causare una riduzione della frequenza cardiaca (bradicardia) e un aumento della pressione sanguigna in alcuni pazienti.
La pilocarpina è controindicata nei pazienti con ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti presenti nella formulazione del farmaco. Inoltre, il suo uso deve essere valutato attentamente nei pazienti con malattie cardiovascolari, asma bronchiale o ulcera peptica.
In conclusione, la pilocarpina è un farmaco colinergico diretto utilizzato nel trattamento del glaucoma e della xerostomia. Agisce stimolando i recettori muscarinici presenti nella muscolatura liscia dell'occhio e nelle ghiandole salivari, riducendo la pressione intraoculare e aumentando la produzione di saliva. La somministrazione avviene per via topica sotto forma di collirio nel caso del glaucoma e per via sistemica sotto forma di compresse o soluzione orale nel caso della xerostomia. Gli effetti collaterali più comuni sono bruciore agli occhi, visione offuscata, cefalea e disturbi gastrointestinali.