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Farmaci contenenti principio attivo Cefixima

La Cefixima è un principio attivo appartenente alla classe degli antibiotici, più precisamente alla famiglia dei cefalosporine di terza generazione. È ampiamente utilizzata in Italia e in tutto il mondo per il trattamento di diverse infezioni batteriche, grazie alle sue proprietà farmacologiche e al suo spettro d'azione.

Il meccanismo d'azione della Cefixima si basa sull'inibizione della sintesi del peptidoglicano, un componente essenziale della parete cellulare dei batteri. Questo processo porta alla lisi e alla morte delle cellule batteriche, prevenendo così la loro proliferazione e la diffusione dell'infezione.

La Cefixima è efficace contro una vasta gamma di microrganismi Gram-positivi e Gram-negativi. Tra questi si annoverano Streptococcus pneumoniae, Streptococcus pyogenes, Haemophilus influenzae, Moraxella catarrhalis ed Escherichia coli. Tuttavia, alcuni ceppi di Staphylococcus aureus resistenti alle penicilline possono essere resistenti anche alla Cefixima.

In Italia, la Cefixima è disponibile in diverse formulazioni farmaceutiche come compresse rivestite con film da 400 mg o granulato per sospensione orale da 100 mg/5 ml o 200 mg/5 ml. La posologia varia a seconda dell'età del paziente e della gravità dell'infezione; tuttavia, generalmente si consiglia una dose giornaliera compresa tra 8 e 16 mg/kg suddivisa in due somministrazioni per i bambini e una dose di 400 mg una volta al giorno per gli adulti.

Il profilo di sicurezza della Cefixima è generalmente buono, con effetti collaterali che si verificano raramente e che sono per lo più lievi e transitori. Gli effetti indesiderati più comuni includono disturbi gastrointestinali come nausea, vomito, diarrea e dolore addominale. Altri effetti collaterali possono includere cefalea, vertigini, rash cutaneo e reazioni allergiche.

Come per tutti gli antibiotici, è importante sottolineare l'importanza dell'uso appropriato della Cefixima al fine di prevenire lo sviluppo di resistenze batteriche. Ciò significa che la Cefixima deve essere prescritta solo quando strettamente necessario e in base ai risultati degli esami colturali e delle prove di sensibilità ai farmaci. Inoltre, i pazienti devono essere incoraggiati a completare il ciclo completo del trattamento anche se i sintomi migliorano prima della fine del periodo prescritto.

In Italia, come nel resto del mondo, la resistenza agli antibiotici rappresenta un problema crescente nella pratica clinica. Secondo i dati dell'Istituto Superiore di Sanità (ISS), nel 2019 il tasso medio nazionale di resistenza all'ampicillina tra gli isolati invasivi di Streptococcus pneumoniae era del 13%, mentre quello alla Cefixima era dell'8%. Per quanto riguarda Haemophilus influenzae, il tasso medio nazionale di resistenza alla Cefixima era del 4%. Questi dati evidenziano l'importanza di un uso prudente degli antibiotici e della sorveglianza continua delle resistenze batteriche.

In conclusione, la Cefixima è un antibiotico efficace e sicuro per il trattamento di diverse infezioni batteriche causate da microrganismi sensibili. La sua disponibilità in diverse formulazioni farmaceutiche ne facilita l'uso sia negli adulti che nei bambini. Tuttavia, è fondamentale utilizzare la Cefixima in modo appropriato e responsabile al fine di preservarne l'efficacia nel tempo e contrastare il fenomeno della resistenza agli antibiotici.

Farmaci contenenti principio attivo Cefixima