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TRIZINA - foglio illustrativo, effetti collaterali, dosaggio

Contiene principio attivo :

Dostupné balení:

Foglio illustrativo - TRIZINA

TRIZINA

Capsule rigide – sospensione estemporanea

Cefatrizina

Composizione

Ogni capsula rigida contiene:

Principio attivo

Cefatrizina mg 500

(dosata sottoforma di

cefatrizina propilenglicole solvato mg 582)

Eccipienti

Lattosio, magnesio stearato, silice colloidale, gelatina, titanio biossido.

Ogni flacone da 100 ml contiene:

Principio attivo

Cefatrizina g 5,0

(dosata sottoforma di

cefatrizina propilenglicole solvato g 5,8)

Eccipienti

Saccarosio, aroma arancia, citrato sodico, acido citrico, carbossimetil­cellulosa sodica, metil p-idrossibenzoato, silice precipitata.

Forme farmaceutiche e confezioni.

8 capsule rigide da 500 mg.

Granulato per sospensione estemporanea al 5%, flacone da 100 ml.

Categoria farmacoterape­utica.

Antibatterico per uso sistemico.

Titolare A.I.C.

Francia Farmaceutici Industria Farmaco Biologica S.r.l. – Milano

Prodotto e controllato da:

Francia Farmaceutici S.r.l. – Via dei Pestagalli 7, 20138 Milano.

Indicazioni terapeutiche.

Nel trattamento delle infezioni localizzate agli apparati respiratorio, gastrointestinale ed urogenitale; della cute e dei tessuti molli, causate da microorganismi sensibili.

Controindicazi­oni.

Ipersensibilità verso il farmaco.

Precauzioni d'impiego.

In caso di marcata insufficienza renale, la posologia delle cefalosporine deve essere opportunamente ridotta sulla base dei risultati delle prove di funzionalità renale. L'uso prolungato dell'antibiotico può favorire lo sviluppo di microrganismi non sensibili. In tale evenienza adottare le opportune misure.

Interazioni medicamentose e di altro genere.

L'eventuale uso contemporaneo e ravvicinato di altri farmaci nefrotossici (kanamicina, streptomicina, colistina, viomicina, polimixina B, neomicina, gentamicina, etc) aumenta la tossicità renale e la funzione del rene va assiduamente controllata. La somministrazione delle cefalosporine può interferire con risultati di alcune prove di laboratorio, causando pseudopositività della glicosuria con i metodi Benedict, Fehling e „Clinitest“, ma non con i metodi enzimatici.

Avvertenze speciali.

Le cefalosporine vanno impiegate con cautela nei soggetti allergici alle penicilline. Sia a livello clinico che di laboratorio è stata accertata allergenicità crociata parziale tra penicilline e cefalosporine e, per quanto rari, sono stati segnalati casi di pazienti che hanno presentato reazioni ad entrambi i farmaci, talora anche di tipo anafilattico, specie dopo somministrazione parenterale.

Nelle donne in stato di gravidanza e nella primissima infanzia il prodotto va somministrato in caso di effettiva necessità, sotto il diretto controllo del medico.

Sono state segnalate, in corso di trattamento con cefalosporine, positività dei tests di Coombs (talora false).

Documento reso disponibile da AIFA il 29/04/2021

Esula dalla competenza dell’AIFA ogni eventuale disputa concernente i diritti di proprietà industriale e la tutela brevettuale dei dati relativi all’AIC dei medicinali e, pertanto, l’Agenzia non può essere ritenuta responsabile in alcun modo di eventuali violazioni da parte del titolare dell'autorizzazione all'immissione in commercio (o titolare AIC).

Il flacone è dotato di un sistema di chiusura di difficile apertura per i bambini (Cir. Min. San. 49/84). Osservare con attenzione le istruzioni.

  • 1. Per aprire il flacone, premere e contemporaneamente svitare il tappo.

  • 2. Per chiudere, premere e contemporaneamente avvitare il tappo.

Il prodotto deve essere impiegato entro la data di scadenza indicata sull'astuccio e sul blister; in nessun caso tale data dovrà essere superata.

La sospensione pronta all'uso si mantiene stabile per 5 giorni a temperatura ambiente e per 10 giorni in frigorifero (5 °C), a flacone ben chiuso.

Data di approvazione del presente foglio illustrativo da parte del Ministero della Sanità: 31/05/2000

Documento reso disponibile da AIFA il 29/04/2021

Esula dalla competenza dell’AIFA ogni eventuale disputa concernente i diritti di proprietà industriale e la tutela brevettuale dei dati relativi all’AIC dei medicinali e, pertanto, l’Agenzia non può essere ritenuta responsabile in alcun modo di eventuali violazioni da parte del titolare dell'autorizzazione all'immissione in commercio (o titolare AIC).