I derivati del butirrofenone sono una classe di farmaci utilizzati principalmente per il trattamento dei disturbi psicotici. Questi farmaci agiscono sul sistema nervoso centrale, bloccando i recettori della dopamina e riducendo così l'attività del sistema dopaminergico.
In Italia, i derivati del butirrofenone sono stati prescritti a circa 1,5 milioni di pazienti nel 2019. Questo rappresenta circa il 2,5% della popolazione italiana.
I principali derivati del butirrofenone utilizzati in Italia includono la haloperidolo e la bromperidolo. Questi farmaci sono disponibili in diverse forme farmaceutiche, tra cui compresse, capsule e soluzioni iniettabili.
La haloperidolo è uno dei farmaci antipsicotici più utilizzati al mondo ed è stato introdotto per la prima volta negli anni '60. È indicato per il trattamento di vari disturbi psicotici, tra cui la schizofrenia e il disturbo bipolare.
La bromperidolo è un altro derivato del butirrofenone che viene utilizzato principalmente per il trattamento della schizofrenia. È disponibile sia in forma orale che iniettabile.
Come tutti i farmaci antipsicotici, i derivati del butirrofenone possono causare effetti collaterali indesiderati. Tra questi ci sono sedazione, tremori muscolari e problemi di movimento involontario (discinesia). Tuttavia, questi effetti collaterali possono essere gestiti con una corretta titolazione della dose e un monitoraggio regolare da parte del medico curante.
In generale, i derivati del butirrofenone sono farmaci efficaci e sicuri per il trattamento dei disturbi psicotici. Tuttavia, come con tutti i farmaci, è importante che vengano prescritti solo da un medico qualificato e che il paziente segua attentamente le istruzioni sulla dose e l'assunzione.