Il gruppo ATC L04AB comprende gli inibitori del fattore di necrosi tumorale alfa (TNF-alfa), utilizzati principalmente nel trattamento della psoriasi a placche. In particolare, la DGR Puglia n.1188/2019 raccomanda l'utilizzo di biosimilari per questa patologia, ma suggerisce anche di prediligere il farmaco biologico con un costo terapeutico più favorevole.
In Italia, la psoriasi a placche colpisce circa il 2-3% della popolazione, con una prevalenza maggiore nella fascia d'età compresa tra i 15 e i 35 anni. Questa patologia si manifesta con lesioni cutanee eritematose e squamose che possono causare prurito e dolore.
Gli inibitori del TNF-alfa sono farmaci biologici che agiscono bloccando l'azione del TNF-alfa, una citochina pro-infiammatoria coinvolta nella patogenesi della psoriasi. Questi farmaci sono somministrati per via endovenosa o sottocutanea e possono avere effetti collaterali come reazioni allergiche, infezioni opportuniste e insufficienza cardiaca.
I biosimilari sono prodotti biologici simili ai farmaci biologici di riferimento già autorizzati, ma non identici dal punto di vista molecolare. Essi devono dimostrare di essere equivalenti al farmaco originale dal punto di vista dell'efficacia e della sicurezza attraverso studi clinici specifici.
La scelta tra biosimilari e farmaci biologici dipende da diversi fattori, tra cui il costo terapeutico e la disponibilità sul mercato. In ogni caso, è importante che il medico valuti attentamente le caratteristiche del paziente e la gravità della patologia prima di prescrivere un farmaco.
In conclusione, gli inibitori del TNF-alfa sono farmaci biologici utilizzati nel trattamento della psoriasi a placche. La DGR Puglia n.1188/2019 raccomanda l'utilizzo di biosimilari per questa patologia, ma suggerisce anche di prediligere il farmaco biologico con un costo terapeutico più favorevole. La scelta tra biosimilari e farmaci biologici dipende da diversi fattori e deve essere valutata dal medico caso per caso.