Il Natalizumab è un farmaco immunosoppressore utilizzato per il trattamento della sclerosi multipla. Appartiene al gruppo ATC L04AA23.
Il farmaco agisce legandosi alle molecole di adesione presenti sulla superficie dei leucociti, impedendo loro di attraversare la barriera emato-encefalica e di entrare nel sistema nervoso centrale, dove causerebbero danni alla mielina.
Secondo le statistiche italiane, il Natalizumab è stato prescritto a circa 10.000 pazienti affetti da sclerosi multipla nel 2019. Il farmaco viene somministrato per via endovenosa una volta al mese in ospedale o in ambulatorio specializzato.
Il Natalizumab può causare alcuni effetti collaterali, tra cui nausea, mal di testa e reazioni allergiche. In rari casi può verificarsi una grave infezione del sistema nervoso centrale nota come leucoencefalopatia multifocale progressiva (PML), che può essere fatale.
Per questo motivo, il Natalizumab è disponibile solo su prescrizione medica e deve essere somministrato sotto stretta supervisione medica. I pazienti che assumono il farmaco devono essere monitorati regolarmente per rilevare eventuali segni di PML o altri effetti collaterali.
In conclusione, il Natalizumab è un importante strumento terapeutico per la gestione della sclerosi multipla. Tuttavia, come con tutti i farmaci immunosoppressori, i pazienti devono essere consapevoli dei rischi associati all'assunzione del farmaco e seguire attentamente le istruzioni del medico per minimizzare questi rischi.