Il gruppo ATC L02BG comprende gli inibitori dell'aromatasi, farmaci utilizzati principalmente nel trattamento del cancro al seno nelle donne post-menopausa.
Gli inibitori dell'aromatasi agiscono bloccando l'enzima aromatasi, responsabile della produzione di estrogeni a partire dal testosterone. In questo modo, si riduce la quantità di estrogeni circolanti nel corpo e si contrasta la crescita delle cellule tumorali che dipendono da questi ormoni per proliferare.
In Italia, gli inibitori dell'aromatasi sono ampiamente utilizzati nella terapia adiuvante del cancro al seno ormono-sensibile, cioè quello che risponde alla terapia ormonale. Secondo le statistiche, il cancro al seno è il tumore più comune tra le donne italiane e rappresenta circa il 30% di tutti i tumori femminili. Fortunatamente, grazie ai progressi nella diagnosi precoce e nella terapia, la sopravvivenza a cinque anni dalla diagnosi è superiore all'80%.
Gli inibitori dell'aromatasi possono essere somministrati come monoterapia o in combinazione con altri farmaci antitumorali. Tra gli effetti collaterali più comuni vi sono disturbi muscolo-scheletrici (come dolori articolari e muscolari), secchezza vaginale e vampate di calore. Tuttavia, questi effetti tendono a essere meno gravi rispetto a quelli associati alla chemioterapia.
È importante sottolineare che gli inibitori dell'aromatasi non sono indicati per le donne in pre-menopausa, poiché in queste pazienti la produzione di estrogeni avviene principalmente a livello ovarico e non attraverso l'aromatasi. Inoltre, gli inibitori dell'aromatasi possono aumentare il rischio di osteoporosi e fratture ossee, soprattutto nelle donne anziane. Per questo motivo, è consigliabile monitorare regolarmente la densità minerale ossea durante la terapia.
In conclusione, gli inibitori dell'aromatasi rappresentano un importante strumento terapeutico nella lotta contro il cancro al seno ormono-sensibile nelle donne post-menopausa. Grazie alla loro efficacia e ai relativamente bassi effetti collaterali, questi farmaci sono ampiamente utilizzati anche in Italia. Tuttavia, è importante che la terapia venga sempre prescritta e monitorata da un medico specialista.