Il Ruxolitinib è un farmaco appartenente al gruppo ATC L01EJ01, utilizzato per il trattamento della mielofibrosi primaria e della policitemia vera.
In Italia, la mielofibrosi primaria colpisce circa 1-2 persone ogni 100.000 abitanti all'anno, mentre la policitemia vera ha una prevalenza di circa 2-3 casi ogni 100.000 abitanti.
Il Ruxolitinib agisce inibendo le proteine JAK1 e JAK2, che sono coinvolte nella crescita e nella sopravvivenza delle cellule ematiche anormali presenti in queste patologie.
Il farmaco viene somministrato per via orale, sotto forma di compresse da assumere due volte al giorno. La dose raccomandata varia in base alla gravità della malattia e alle condizioni del paziente.
Gli effetti collaterali più comuni del Ruxolitinib includono anemia, trombocitopenia (riduzione dei livelli di piastrine nel sangue), nausea, vomito e diarrea. Inoltre, il farmaco può aumentare il rischio di infezioni opportunistiche come la tubercolosi o l'herpes zoster.
È importante che i pazienti che assumono Ruxolitinib siano monitorati regolarmente dal proprio medico curante per valutare l'efficacia del trattamento e controllare eventuali effetti collaterali.
In conclusione, il Ruxolitinib rappresenta una valida opzione terapeutica per i pazienti affetti da mielofibrosi primaria e policitemia vera, ma richiede una stretta supervisione medica per minimizzare i rischi associati alla sua assunzione.