Il Ponatinib è un farmaco antitumorale appartenente alla classe degli inibitori della tirosin-chinasi. Il suo principio attivo agisce bloccando l'attività di alcune proteine coinvolte nella crescita e nella diffusione delle cellule tumorali.
In Italia, il Ponatinib è utilizzato principalmente per il trattamento della leucemia mieloide cronica (LMC) e della leucemia linfoblastica acuta (LLA) a cellule B positive. Secondo i dati del Registro Italiano LMC, nel 2019 sono stati trattati con Ponatinib circa il 7% dei pazienti con LMC in fase avanzata.
Il farmaco viene somministrato per via orale, sotto forma di compresse da 15 mg o da 45 mg. La dose giornaliera raccomandata varia a seconda del tipo di tumore e delle caratteristiche del paziente.
Come tutti i farmaci antitumorali, il Ponatinib può causare effetti collaterali. I più comuni sono la stanchezza, la nausea, la diarrea e l'ipertrigliceridemia. In alcuni casi possono verificarsi anche complicanze cardiovascolari o emorragie.
Per minimizzare questi rischi, è importante che il paziente segua scrupolosamente le indicazioni del medico curante e si sottoponga regolarmente a controlli medici durante la terapia.
In generale, il Ponatinib rappresenta una valida opzione terapeutica per i pazienti affetti da LMC o LLA avanzate che non hanno risposto ad altre terapie o che presentano mutazioni genetiche particolari.
Tuttavia, come per tutti i farmaci antitumorali, è necessario un attento bilanciamento tra i benefici terapeutici e i possibili effetti collaterali. Per questo motivo, la scelta del trattamento più adeguato deve essere sempre valutata caso per caso dal medico curante in collaborazione con il paziente.