Il gruppo ATC L01AA comprende la ciclofosfamide, un farmaco antitumorale alchilante utilizzato per il trattamento di diversi tipi di tumori maligni.
In Italia, la ciclofosfamide è stata utilizzata in oltre 50.000 pazienti nel corso degli ultimi anni. Le statistiche mostrano che il farmaco è stato impiegato principalmente per il trattamento di neoplasie ematologiche, come linfomi e leucemie, ma anche per alcune forme di tumore solido, come carcinoma mammario e ovarico.
La ciclofosfamide agisce attraverso l'attivazione del suo metabolita attivo, che si lega al DNA delle cellule tumorali e provoca danni irreversibili alla loro struttura. In questo modo, la ciclofosfamide inibisce la crescita delle cellule cancerose e ne favorisce l'eliminazione da parte del sistema immunitario.
Il farmaco viene somministrato per via endovenosa o orale a dosaggi individualizzati in base alla gravità della malattia e alle condizioni generali del paziente. Gli effetti collaterali più comuni sono rappresentati da nausea, vomito, perdita di appetito e caduta dei capelli.
La ciclofosfamide può anche causare una riduzione della produzione di globuli bianchi nel sangue (leucopenia), aumentando il rischio di infezioni batteriche o virali. Per questo motivo, i pazienti sottoposti a terapia con ciclofosfamide devono essere monitorati regolarmente dal proprio medico curante ed eventualmente sottoposti a terapie supportative per prevenire o trattare eventuali complicanze.
Inoltre, la ciclofosfamide può causare danni al sistema nervoso periferico, con sintomi come formicolio, intorpidimento e debolezza muscolare. Questo effetto collaterale è generalmente reversibile dopo la sospensione del farmaco.
In conclusione, la ciclofosfamide rappresenta un'importante opzione terapeutica per il trattamento di diverse forme di tumore maligno. Tuttavia, come tutti i farmaci antitumorali, presenta alcuni effetti collaterali che devono essere attentamente monitorati e gestiti dal medico curante.