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Farmaci contenenti principio attivo Ribavirina

La Ribavirina è un principio attivo antivirale ad ampio spettro, utilizzato principalmente nel trattamento delle infezioni da virus dell'epatite C (HCV) e del virus respiratorio sinciziale (RSV). La sua azione si basa sull'inibizione della replicazione virale, interferendo con la sintesi degli acidi nucleici all'interno delle cellule infette. In Italia, la Ribavirina è disponibile in diverse formulazioni farmaceutiche, tra cui compresse, capsule e soluzioni iniettabili.

La Ribavirina agisce attraverso diversi meccanismi d'azione per esercitare il suo effetto antivirale. Uno di questi meccanismi consiste nell'inibizione dell'enzima RNA polimerasi virale, che è essenziale per la replicazione del genoma virale. Un altro meccanismo coinvolge l'induzione di mutazioni letali nel genoma virale, portando alla produzione di particelle virali non funzionali. Inoltre, la Ribavirina potenzia l'attività delle cellule immunitarie dell'ospite contro il virus.

Nel trattamento dell'HCV, la Ribavirina viene solitamente somministrata in combinazione con altri farmaci antivirali come l'interferone pegilato o i più recenti agenti ad azione diretta (DAA). Questa combinazione terapeutica ha dimostrato una maggiore efficacia rispetto alla monoterapia con interferone pegilato nella riduzione della carica virale e nel miglioramento dei parametri biochimici epatici nei pazienti affetti da epatite C. In Italia, l'incidenza dell'HCV è stimata intorno al 3% della popolazione, con circa 200.000 persone affette da infezione cronica.

Per quanto riguarda il trattamento delle infezioni da RSV, la Ribavirina viene somministrata principalmente sotto forma di aerosol per via inalatoria. Il virus respiratorio sinciziale è una delle principali cause di bronchiolite e polmonite nei bambini al di sotto dei due anni di età e può causare gravi complicanze nei pazienti con malattie polmonari croniche o immunodeficienze. In Italia, si stima che il RSV sia responsabile del 50-80% dei casi di bronchiolite nei bambini.

La Ribavirina presenta un profilo di sicurezza generalmente buono, ma può causare alcuni effetti collaterali. Gli effetti indesiderati più comuni includono anemia emolitica (diminuzione del numero dei globuli rossi), astenia (stanchezza), cefalea (mal di testa) e disturbi gastrointestinali come nausea e vomito. L'anemia emolitica è l'effetto collaterale più grave associato all'uso della Ribavirina ed è dose-dipendente; pertanto, la dose del farmaco deve essere attentamente monitorata e adeguata in base alla risposta individuale del paziente.

Inoltre, la Ribavirina è controindicata durante la gravidanza a causa del suo potenziale teratogeno (capacità di causare malformazioni fetali). Pertanto, sia le donne che gli uomini devono adottare misure contraccettive efficaci durante il trattamento con Ribavirina e per almeno sei mesi dopo la conclusione della terapia.

In conclusione, la Ribavirina è un farmaco antivirale ad ampio spettro utilizzato nel trattamento delle infezioni da HCV e RSV. La sua azione antivirale si basa sull'inibizione della replicazione virale e sulla stimolazione dell'immunità dell'ospite contro il virus. In Italia, la Ribavirina viene somministrata in combinazione con altri farmaci antivirali per il trattamento dell'epatite C e come aerosol per le infezioni da RSV nei bambini. Il suo profilo di sicurezza è generalmente buono, ma può causare alcuni effetti collaterali, tra cui anemia emolitica e disturbi gastrointestinali. La Ribavirina è controindicata durante la gravidanza a causa del suo potenziale teratogeno.

Farmaci contenenti principio attivo Ribavirina