Il Dasatinib è un principio attivo utilizzato nel trattamento di alcune forme di leucemia, in particolare la leucemia mieloide cronica (LMC) e la leucemia linfoblastica acuta (LLA) con cromosoma Philadelphia positivo. Questo farmaco appartiene alla classe dei cosiddetti inibitori della tirosina-chinasi, enzimi che svolgono un ruolo cruciale nella regolazione della crescita e della proliferazione cellulare.
In Italia, la leucemia mieloide cronica rappresenta circa il 15% di tutte le neoplasie ematologiche maligne e colpisce principalmente gli adulti con un'età media al momento della diagnosi di 60 anni. La prevalenza annuale stimata è di circa 1-2 casi ogni 100.000 abitanti. Per quanto riguarda la leucemia linfoblastica acuta, si tratta del tipo più comune di leucemia nei bambini, ma può colpire anche gli adulti. In Italia, l'incidenza annuale è stimata intorno a 4 casi ogni 100.000 abitanti.
Il Dasatinib agisce inibendo l'attività delle tirosina-chinasi BCR-ABL, SRC, c-KIT e PDGFR-beta coinvolte nella patogenesi delle suddette forme di leucemia. In particolare, l'inibizione dell'enzima BCR-ABL previene la proliferazione delle cellule tumorali e induce l'apoptosi (morte programmata) delle stesse.
Il farmaco viene somministrato per via orale sotto forma di compresse rivestite con film da assumere una volta al giorno, preferibilmente alla stessa ora. La dose iniziale raccomandata di Dasatinib varia a seconda della patologia trattata e delle condizioni del paziente, pertanto è fondamentale seguire le indicazioni del medico curante.
Il Dasatinib è generalmente ben tollerato dai pazienti, tuttavia possono manifestarsi alcuni effetti collaterali. Tra i più comuni si annoverano diarrea, nausea, vomito, affaticamento e cefalea. In alcuni casi possono verificarsi anche effetti indesiderati più gravi come trombocitopenia (riduzione del numero delle piastrine nel sangue), neutropenia (diminuzione dei globuli bianchi) e anemia (riduzione dei globuli rossi). È importante informare il medico di qualsiasi sintomo o malessere avvertito durante il trattamento con Dasatinib.
Il farmaco può interagire con altri medicinali che il paziente sta assumendo contemporaneamente. Pertanto, è fondamentale informare il medico curante di tutti i farmaci in uso prima di iniziare la terapia con Dasatinib. Inoltre, alcune categorie di pazienti devono prestare particolare attenzione all'uso del farmaco: donne in gravidanza o che allattano al seno; persone con problemi renali o epatici; individui affetti da malattie cardiache o disturbi della coagulazione.
Il trattamento con Dasatinib ha dimostrato un'efficacia significativa nella gestione delle forme croniche e avanzate di leucemia mieloide cronica e leucemia linfoblastica acuta Philadelphia-positiva. Tuttavia, è importante sottolineare che il farmaco non è in grado di eradicare completamente la malattia e che il trattamento deve essere continuato indefinitivamente per mantenere la remissione.
In conclusione, il Dasatinib rappresenta una valida opzione terapeutica per i pazienti affetti da leucemia mieloide cronica e leucemia linfoblastica acuta Philadelphia-positiva. Grazie alla sua azione selettiva sulle tirosina-chinasi coinvolte nella patogenesi di queste neoplasie, il farmaco ha dimostrato un'efficacia significativa nel ridurre la proliferazione delle cellule tumorali e nel favorire l'apoptosi delle stesse. Nonostante gli effetti collaterali possano manifestarsi durante il trattamento, la maggior parte dei pazienti tollera bene il Dasatinib e riesce a gestire gli eventuali sintomi con l'aiuto del medico curante.