Il cisatracurio è un principio attivo appartenente alla categoria dei bloccanti neuromuscolari non depolarizzanti. Questi farmaci agiscono inibendo la trasmissione dell'impulso nervoso ai muscoli, causando una temporanea paralisi muscolare. Il cisatracurio è utilizzato principalmente come coadiuvante durante interventi chirurgici, procedure diagnostiche e terapie intensive per facilitare l'intubazione endotracheale e il controllo della ventilazione meccanica.
Il cisatracurio si lega competitivamente ai recettori nicotinici dell'acetilcolina presenti sulla giunzione neuromuscolare, impedendo così l'interazione tra l'acetilcolina e i suoi recettori. Di conseguenza, si verifica un blocco della trasmissione dell'impulso nervoso al muscolo, che porta alla paralisi muscolare.
Una caratteristica distintiva del cisatracurio rispetto ad altri bloccanti neuromuscolari è la sua rapida eliminazione dall'organismo attraverso un processo chiamato "inattivazione di Hofmann". Questo processo avviene spontaneamente a temperatura e pH fisiologici, senza la necessità di enzimi o altre molecole biologiche. Grazie a questa modalità di eliminazione, il cisatracurio ha un'emivita breve e una durata d'azione limitata.
In Italia, il cisatracurio è disponibile in soluzione iniettabile per uso endovenoso sotto forma di besilato. La dose iniziale raccomandata per adulti varia tra 0,1 e 0,2 mg/kg di peso corporeo, mentre la dose di mantenimento è compresa tra 0,03 e 0,05 mg/kg. La durata dell'effetto paralizzante dipende dalla dose somministrata e dalle condizioni cliniche del paziente.
Il cisatracurio è generalmente ben tollerato dai pazienti. Tuttavia, come per tutti i farmaci, possono verificarsi effetti collaterali. Gli effetti indesiderati più comuni associati all'uso del cisatracurio includono ipotensione, bradicardia e rossore cutaneo. In rari casi, si possono verificare reazioni allergiche gravi come l'anafilassi.
È importante notare che il cisatracurio non ha alcun effetto sull'attività cerebrale o sulla percezione del dolore. Pertanto, deve essere sempre somministrato in combinazione con un anestetico generale o un sedativo per garantire che il paziente sia adeguatamente sedato durante la procedura chirurgica o diagnostica.
Il cisatracurio deve essere usato con cautela in pazienti con insufficienza renale o epatica avanzata, poiché la sua eliminazione potrebbe essere ridotta in queste condizioni. Inoltre, il farmaco può interagire con altri farmaci utilizzati durante l'anestesia generale o con alcuni antibiotici aminoglicosidici e tetracicline, potenziando l'effetto bloccante neuromuscolare.
La sicurezza e l'efficacia del cisatracurio nei bambini al di sotto dei due anni non sono state stabilite. Pertanto, il farmaco deve essere usato con cautela in questa popolazione. Inoltre, il cisatracurio è controindicato in pazienti con ipersensibilità nota al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti presenti nella formulazione.
In conclusione, il cisatracurio è un bloccante neuromuscolare non depolarizzante utilizzato per facilitare l'intubazione endotracheale e il controllo della ventilazione meccanica durante interventi chirurgici, procedure diagnostiche e terapie intensive. Il farmaco agisce inibendo la trasmissione dell'impulso nervoso ai muscoli e viene rapidamente eliminato dall'organismo attraverso l'inattivazione di Hofmann. Il cisatracurio deve essere somministrato con cautela in pazienti con insufficienza renale o epatica avanzata e in combinazione con un anestetico generale o un sedativo per garantire una sedazione adeguata del paziente.