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Farmaci contenenti principio attivo Cefaclor ()

Il Cefaclor è un principio attivo appartenente alla classe degli antibiotici beta-lattamici, più precisamente alla famiglia delle cefalosporine di seconda generazione. È caratterizzato da un ampio spettro d'azione e viene impiegato per il trattamento di diverse infezioni batteriche, sia a livello delle vie respiratorie che urinarie, cutanee e dei tessuti molli.

Il Cefaclor agisce inibendo la sintesi del peptidoglicano, componente fondamentale della parete cellulare dei batteri. Questo porta alla lisi e alla morte del microrganismo responsabile dell'infezione. Il farmaco è attivo contro una vasta gamma di batteri Gram-positivi e Gram-negativi.

Tra i principali microrganismi sensibili al Cefaclor si annoverano: Streptococcus pneumoniae, Streptococcus pyogenes, Haemophilus influenzae, Moraxella catarrhalis, Escherichia coli, Klebsiella pneumoniae e Proteus mirabilis. Tuttavia, il farmaco non è efficace contro Pseudomonas aeruginosa e alcuni ceppi di Staphylococcus aureus resistenti alle penicilline.

In Italia, il Cefaclor è disponibile in diverse formulazioni farmaceutiche come capsule rigide a rilascio immediato (da 250 mg o 500 mg), granulato per sospensione orale (125 mg/5 ml o 250 mg/5 ml) e polvere per soluzione iniettabile (da 1 g). La scelta della formulazione dipende dalla gravità dell'infezione, dall'età del paziente e dalla presenza di eventuali comorbilità.

Il dosaggio del Cefaclor varia in base all'età, al peso corporeo e alla funzionalità renale del paziente. In generale, la posologia consigliata per gli adulti è di 250-500 mg ogni 8 ore per le infezioni lievi o moderate, mentre per quelle più gravi può essere necessario aumentare la dose fino a 1 g ogni 8 ore. Nei bambini, il dosaggio viene calcolato in base al peso corporeo (20-40 mg/kg/die suddivisi in tre somministrazioni giornaliere).

Il trattamento con Cefaclor deve essere protratto per un periodo adeguato, solitamente non inferiore ai 7-10 giorni, al fine di garantire l'eradicazione completa del microrganismo responsabile dell'infezione e prevenire il rischio di recidive o resistenze antibiotiche.

Come tutti gli antibiotici beta-lattamici, il Cefaclor può causare reazioni allergiche nei soggetti sensibili. I sintomi più comuni includono rash cutaneo, prurito e orticaria. In rari casi si possono verificare reazioni anafilattiche potenzialmente fatali. Pertanto, è importante informare il medico curante di eventuali precedenti reazioni allergiche a penicilline o cefalosporine prima di iniziare la terapia con Cefaclor.

Altri effetti collaterali possibili durante il trattamento con Cefaclor sono disturbi gastrointestinali come nausea, vomito e diarrea; questi sintomi tendono a risolversi spontaneamente al termine della terapia. In alcuni pazienti può verificarsi una riduzione temporanea dei globuli bianchi (leucopenia) o delle piastrine (trombocitopenia), che richiede un monitoraggio periodico degli esami ematici.

L'uso del Cefaclor è controindicato in caso di ipersensibilità nota al principio attivo o ad altri componenti del farmaco, nonché in presenza di allergie gravi a penicilline o cefalosporine. Inoltre, il farmaco deve essere somministrato con cautela nei pazienti con insufficienza renale e nelle donne in gravidanza e allattamento, valutando attentamente il rapporto rischio/beneficio.

In conclusione, il Cefaclor è un antibiotico efficace e ben tollerato per il trattamento di diverse infezioni batteriche. La sua somministrazione deve avvenire sempre sotto stretto controllo medico e seguendo scrupolosamente le indicazioni sulla posologia e la durata della terapia, al fine di garantire la massima efficacia del trattamento e ridurre il rischio di sviluppo di resistenze antibiotiche.

Farmaci contenenti principio attivo Cefaclor ()