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Farmaci contenenti principio attivo Altri vasodilatatori periferici

Il principio attivo in esame, noto come "altri vasodilatatori periferici", è una categoria di farmaci utilizzati per migliorare la circolazione sanguigna e l'apporto di ossigeno ai tessuti. Questi farmaci agiscono principalmente sui vasi sanguigni periferici, ovvero quelli che si trovano al di fuori del cuore e dei principali organi interni. In Italia, come nel resto del mondo, questi farmaci sono ampiamente utilizzati per trattare diverse condizioni mediche.

I vasodilatatori periferici agiscono rilassando la muscolatura liscia delle pareti dei vasi sanguigni, permettendo così un aumento del flusso sanguigno e una riduzione della resistenza vascolare. Questo effetto può essere utile in diverse situazioni cliniche, tra cui l'ipertensione arteriosa, l'angina pectoris (dolore toracico causato da un insufficiente apporto di sangue al cuore), le ulcere cutanee causate da problemi circolatori e la claudicatio intermittens (dolore alle gambe durante il cammino dovuto a un insufficiente apporto di sangue).

In Italia, i vasodilatatori periferici sono disponibili in diverse forme farmaceutiche: compresse orali, capsule a rilascio prolungato, gel topici e soluzioni iniettabili. La scelta della forma più adatta dipende dalla condizione specifica da trattare e dalle esigenze individuali del paziente.

Tra i principali principi attivi appartenenti alla categoria degli altri vasodilatatori periferici, si possono citare il pentossifillina, il naftidrofuril e la buflomedil. Ognuno di questi farmaci presenta caratteristiche specifiche che lo rendono più o meno adatto a determinate situazioni cliniche.

Il pentossifillina è un derivato della xantina che agisce migliorando la deformabilità dei globuli rossi e riducendo la viscosità del sangue. Viene utilizzato principalmente per trattare la claudicatio intermittens e le ulcere cutanee causate da problemi circolatori. In Italia, il consumo di pentossifillina è piuttosto elevato: secondo i dati dell'Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA), nel 2019 sono state vendute oltre 2 milioni di confezioni di questo farmaco.

Il naftidrofuril è un vasodilatatore periferico con proprietà antiossidanti e antinfiammatorie. Viene impiegato soprattutto nel trattamento dell'angina pectoris e della claudicatio intermittens. In Italia, il consumo di naftidrofuril è in costante aumento: tra il 2015 e il 2019, le vendite sono cresciute del 14%.

La buflomedil è un altro vasodilatatore periferico utilizzato nel trattamento della claudicatio intermittens e delle ulcere cutanee causate da problemi circolatori. Tuttavia, a causa del rischio di effetti collaterali gravi (come convulsioni), l'uso di questo farmaco è stato sospeso in alcuni paesi europei, tra cui l'Italia.

I vasodilatatori periferici possono causare diversi effetti collaterali, tra cui cefalea, vertigini, ipotensione e disturbi gastrointestinali. Pertanto, è importante che il medico valuti attentamente il rapporto beneficio-rischio prima di prescrivere questi farmaci e monitori regolarmente i pazienti durante il trattamento.

In conclusione, gli altri vasodilatatori periferici rappresentano una categoria di farmaci utilizzati per migliorare la circolazione sanguigna e l'apporto di ossigeno ai tessuti. In Italia, questi farmaci sono ampiamente impiegati nel trattamento dell'ipertensione arteriosa, dell'angina pectoris e della claudicatio intermittens. Tuttavia, è fondamentale che il medico valuti attentamente il rapporto beneficio-rischio prima di prescrivere questi farmaci e monitori regolarmente i pazienti durante il trattamento.

Farmaci contenenti principio attivo Altri vasodilatatori periferici