L'adenosina è un principio attivo di origine naturale che svolge un ruolo fondamentale nel metabolismo cellulare e nella trasmissione dei segnali all'interno delle cellule. È una molecola presente in tutte le cellule viventi, ed è costituita da una base azotata (adenina) legata ad uno zucchero (ribosio) e a tre gruppi fosfato.
In Italia, l'adenosina viene utilizzata principalmente come farmaco antiaritmico per il trattamento di alcune aritmie cardiache, in particolare la tachicardia sopraventricolare parossistica (TSVP). Questa condizione si manifesta con episodi improvvisi di battito cardiaco accelerato che possono durare da pochi minuti a diverse ore. La TSVP colpisce circa lo 0,1-0,2% della popolazione italiana.
L'adenosina agisce sul cuore rallentando la conduzione degli impulsi elettrici attraverso il nodo atrioventricolare (AV), un punto critico nel sistema di conduzione del cuore. In questo modo, l'adenosina può interrompere il circolo vizioso responsabile della tachicardia e ripristinare un ritmo cardiaco normale.
Il meccanismo d'azione dell'adenosina è legato alla sua capacità di legarsi a specifici recettori presenti sulla superficie delle cellule cardiache, chiamati recettori A1 dell'adenosina. Quando l'adenosina si lega a questi recettori, provoca una serie di reazioni chimiche all'interno delle cellule che portano alla diminuzione della velocità di conduzione degli impulsi elettrici e alla stabilizzazione del ritmo cardiaco.
L'adenosina viene somministrata per via endovenosa, in genere sotto forma di bolo rapido. La dose iniziale raccomandata è di 6 mg, seguita da una seconda dose di 12 mg se necessario. Poiché l'adenosina ha un'emivita molto breve (circa 10 secondi), gli effetti collaterali sono generalmente transitori e si risolvono rapidamente una volta interrotta la somministrazione del farmaco.
Gli effetti collaterali più comuni dell'adenosina includono sensazione di calore al viso, cefalea, vertigini, nausea e dolore toracico. In alcuni casi, l'adenosina può causare una brusca diminuzione della pressione arteriosa o un rallentamento eccessivo del battito cardiaco (bradicardia). Tuttavia, questi effetti sono generalmente transitori e si risolvono spontaneamente entro pochi minuti dall'interruzione della somministrazione.
L'adenosina è controindicata nei pazienti con ipersensibilità nota al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti contenuti nel farmaco. Inoltre, non deve essere utilizzata nei pazienti con sindrome del nodo sinuatriale (SNSA), blocco atrioventricolare di secondo o terzo grado senza pacemaker funzionante, asma bronchiale grave o insufficienza cardiaca congestizia.
Prima di iniziare il trattamento con adenosina, è importante informare il medico curante di eventuali altre patologie o terapie farmacologiche in corso, poiché l'adenosina può interagire con altri farmaci e causare effetti indesiderati. In particolare, l'adenosina può potenziare gli effetti dei farmaci antiaritmici e dei vasodilatatori, mentre alcuni farmaci come la teofillina e il dipyridamole possono ridurre l'efficacia dell'adenosina.
In conclusione, l'adenosina è un principio attivo utilizzato nel trattamento delle aritmie cardiache, in particolare la tachicardia sopraventricolare parossistica. Agisce rallentando la conduzione degli impulsi elettrici nel cuore attraverso il nodo atrioventricolare e stabilizzando il ritmo cardiaco. La somministrazione di adenosina è generalmente sicura e ben tollerata dalla maggior parte dei pazienti, anche se possono verificarsi effetti collaterali transitori come calore al viso, cefalea e vertigini.