Riassunto delle caratteristiche del prodotto - BETAISTINA EG
1.
BETAISTINA EG 8 mg compresse
BETAISTINA EG 16 mg compresse
BETAISTINA EG 24 mg compresse
2.
Ogni compressa contiene 8 mg di betaistina dicloridrato
Ogni compressa contiene 16 mg di betaistina dicloridrato
Ogni compressa contiene 24 mg di betaistina dicloridrato
Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.
3.
Compresse.
Compresse non rivestite, piatte, di colore variabile tra bianco e biancastro, rotonde (diametro 7,0 mm) con “X” impresso su di un lato e “87” impresso sull’altro lato.
Compresse non rivestite, rotonde (diametro 8,5 mm), di colore variabile tra bianco e biancastro, con impresso “X” e una linea d’incisione su di un lato e “88” sull’altro lato.
La compressa può essere divisa in due dosi uguali.
Compresse non rivestite, rotonde (diametro 10.0 mm), di colore variabile tra bianco e biancastro, con impresso “X” e una linea d’incisione su di un lato e “89” sull’altro lato.
La compressa può essere divisa in due dosi uguali.
4. informazioni cliniche
4.1.
La betaistina è indicata per il trattamento della sindrome di Ménière, i cui sintomi possono includere vertigini, tinnito e perdita dell’udito.
4.2.
Dosaggio
Adulti
Il trattamento orale iniziale prevede l’assunzione di 16 mg tre volte al giorno.
La dose di mantenimento, solitamente, risulta compresa entro il range di 24 – 48 mg giornalieri. Il dosaggio giornaliero non deve superare i 48 mg. Il dosaggio può essere adattato alle esigenze del singolo paziente. Talvolta si osservano miglioramenti soltanto dopo un paio di settimane di trattamento.
Popolazioni speciali
Compromissione della funzione renale e epatica
Non sono stati condotti specifici esami clinici in queste popolazioni di pazienti, ma pare non sia necessario attuare alcun aggiustamento posologico sulla base dell’esperienza post-marketing. Si consiglia cautela in questi gruppi di pazienti.
Anziani
Benché per questo gruppo di pazienti vi siano dati limitati provenienti dagli studi clinici, l’ampia esperienza post-marketing suggerisce che non siano necessari aggiustamenti di dose in questa popolazione.
Popolazione pediatrica
Non si raccomanda l’impiego di betaistina compresse nei bambini e negli adolescenti con meno di 18 anni a causa della mancanza di dati di sicurezza ed efficacia.
Documento reso disponibile da AIFA il 20/07/2019
Modo di somministrazione
Prendere le compresse preferibilmente con i pasti o dopo i pasti con un bicchiere d’acqua.
4.3.
Ipersensibilità al principio attivo o a uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1. La betaistina è controindicata nei pazienti affetti da feocromocitoma. Dal momento che la betaistina è un analogo sintetico dell’istamina, può indurre il rilascio di catecolamine dal tumore e causare di conseguenza un’ipertensione severa.
4.4.
Va prestata cautela nel trattamento di pazienti con ulcera peptica o con storia di ulcerazione peptica, a causa della dispepsia occasionale che si riscontra nei pazienti in terapia con betaistina.
Relativamente pochi pazienti con asma bronchiale hanno mostrato un’intolleranza clinica alla betaistina. Questi pazienti devono essere attentamente monitorati durante il trattamento con betaistina.
Si raccomanda cautela nel prescrivere betaistina a pazienti con orticaria, rash cutaneo o rinite allergica, per il possibile aggravarsi di tali sintomi.
Si raccomanda cautela nei pazienti affetti da ipotensione severa.
4.5.
Non sono stati condotti studi di interazione in vivo. Sulla base dei dati in vitro non si prevede inibizione in vivo degli enzimi del citocromo P450.
Dati in vitro indicano un’inibizione del metabolismo della betaistina da parte di farmaci che inibiscono le monoammino-ossidasi (MAO) incluso il sottotipo MAO-B (ad es. selegilina). Si raccomanda cautela nell’uso concomitante di betaistina e MAO inibitori (inclusi i MAO-B selettivi).
La betaistina è un analogo dell’istamina. Pertanto, su base teorica, sarebbe possibile prevedere un’interazione tra betaistina e antistaminici con conseguente compromissione dell’efficacia di uno di questi medicinali.
4.6.
Gravidanza
Non vi sono dati adeguati sull’uso di betaistina nelle donne gravide.
Studi sugli animali non indicano effetti dannosi diretti o indiretti riguardo la tossicità riproduttiva ad un’esposizione terapeutica clinicamente rilevante. Come misura precauzionale è preferibile evitare l’uso di betaistina durante la gravidanza.
Allattamento
Non è noto se la betaistina viene escreta nel latte materno.
La betaistina viene escreta nel latte del ratto femmina. Sono stati osservati effetti post-partum nell’ambito di studi sugli animali solo in seguito alla somministrazione di dosi molto alte. L'importanza del farmaco per la madre deve essere considerata in rapporto ai benefici dell’allattamento al seno e ai potenziali rischi per il bambino.
Fertilità
Gli studi sugli animali non hanno evidenziato un effetto sulla fertilità nei ratti.
4.7.
La sindrome di Ménière può influenzare negativamente la capacità di guidare veicoli e di usare macchinari. Negli studi clinici che specificatamente analizzano la capacità di guidare veicoli e usare macchinari, la betaistina non ha alterato o ha alterato in modo trascurabile tale capacità. La betaistina può tuttavia causare sonnolenza. Tale effetto può compromettere la capacità di guidare e di operare su macchinari.
Documento reso disponibile da AIFA il 20/07/2019
4.8.
I seguenti effetti indesiderati si sono manifestati alle frequenze indicate sotto in pazienti trattati con betaistina nell’ambito di studi clinici controllati con placebo: molto comune (≥ 1/10); comune (≥ 1/100 – < 1/10); non comune (≥ 1/1.000 – < 1/100); raro (≥ 1/10.000 – < 1/1.000); molto raro (< 1/10.000).
Patologie gastrointestinali
Comune: nausea e dispepsia.
Patologie del sistema nervoso
Comune: cefalea.
Oltre a questi eventi segnalati nel corso degli studi clinici, durante l’uso post-marketing e nella letteratura scientifica sono stati segnalati spontaneamente i seguenti effetti indesiderati. La frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili e pertanto viene classificata come “non nota”.
Disturbi del sistema immunitario
Sono state segnalate reazioni di ipersensibilità, ad es. anafilassi.
Patologie gastrointestinali
Sono stati osservati disturbi gastrici lievi (ad es. vomito, dolore gastrointestinale, distensione addominale e gonfiore). Questi possono solitamente essere gestiti assumendo la dose durante i pasti o riducendo la dose.
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo
Sono state segnalate reazioni di ipersensibilità cutanea e sottocutanea, in particolare edema angioneurotico, orticaria, eruzione cutanea e prurito.
Segnalazione delle reazioni avverse sospette
La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo.
4.9.
Sintomi
Sono stati segnalati pochi casi di sovradosaggio. Alcuni pazienti hanno manifestato sintomi da lievi a moderati con dosi fino a 640 mg (ad es. nausea, sonnolenza, dolore addominale). Altri sintomi di sovradosaggio di betaistina sono vomito, dispepsia, atassia e convulsioni. Complicazioni più serie (convulsioni, complicazioni polmonari o cardiache) sono state osservate nei casi di sovradosaggio intenzionale di betaistina in particolare in associazione con sovradosaggio di altri farmaci.
Trattamento
Un antidoto specifico non è disponibile. Si raccomandano lavanda gastrica e trattamento sintomatico entro un’ora dall’ingestione Il trattamento del sovradosaggio deve prevedere misure standard di supporto.
5. proprietà farmacologiche
5.1.
Categoria farmacoterapeutica: Altri medicinali per il sistema nervoso centrale; preparati antivertigini, Codice ATC: N07C A01
Il meccanismo d’azione della betaistina è stato solo parzialmente compreso.
Vi sono diverse ipotesi plausibili che sono supportate dagli studi sugli animali e da dati sull’uomo:
La betaistina influenza il sistema istaminergico:
La betaistina agisce sia come parziale agonista dei recettori H1 dell’istamina che come antagonista dei recettori H3 dell’istamina anche nel tessuto neuronale, ed ha una trascurabile attività di recettore dell’H2.
La betaistina aumenta il turnover e il rilascio dell’istamina bloccando i recettori presinapsici dell’H3 e inducendo la sottoregolazione del recettore H3.
Documento reso disponibile da AIFA il 20/07/2019
La betaistina può aumentare il flusso sanguigno verso la regione cocleare così come verso l’intero cervello : Test farmacologici sugli animali hanno mostrato che la circolazione sanguigna nella stria vascolare dell’orecchio interno migliora, probabilmente tramite il rilassamento degli sfinteri precapillari della microcircolazione dell’orecchio interno.
È noto anche che nell’uomo la betaistina aumenta il flusso sanguigno cerebrale.
La betaistina facilita la compensazione vestibolare:
Nell’animale la betaistina accelera il recupero vestibolare dopo neurectomia unilaterale, promuovendo e facilitando la compensazione vestibolare centrale; questo effetto è caratterizzato da una sopraregolazione del turnover e rilascio di istamina, ed è mediato tramite l’antagonismo del recettore H3.
Nei soggetti umani, il tempo di recupero dopo neurectomia vestibolare è stato inoltre ridotto in seguito a trattamento con betaistina.
La betaistina altera la capacità neuronale nei nuclei vestibolari:
È stato anche rilevato che la betaistina ha un effetto inibente dose-dipendente sulla generazione di spike dei neuroni nei nuclei vestibolari laterali e mediali.
Come dimostrato negli animali, le proprietà farmacodinamiche possono contribuire al beneficio terapeutico della betaistina nel sistema vestibolare.
L’efficacia della betaistina è stata dimostrata in studi in pazienti con vertigini vestibolari e malattia di Ménière come dimostrato da miglioramenti nella gravità e nella frequenza degli attacchi di vertigini.
5.2.
Assorbimento
Dopo assunzione orale la betaistina viene assorbita in maniera rapida e quasi completa da tutte le parti del tratto gastrointestinale. Dopo l’assorbimento, il farmaco viene rapidamente e quasi completamente metabolizzato in acido 2-piridilacetico. Le concentrazioni plasmatiche di betaistina sono molto basse. Le analisi farmacocinetiche sono pertanto basate su misurazioni di acido 2-piridilacetico nel plasma e nelle urine.
A stomaco pieno la Cmax è più bassa che a digiuno. Tuttavia, l’assorbimento totale della betaistina è simile in entrambi i casi, e indica che l’assunzione di cibo si limita a rallentare l’assorbimento di betaistina.
Distribuzione
La percentuale di betaistina che si lega alle proteine plasmatiche è inferiore al 5%.
Biotrasformazione
Dopo l’assorbimento, la betaistina viene rapidamente e quasi completamente metabolizzata in acido 2-piridilacetico (privo di azione farmacologica).
Dopo somministrazione orale di betaistina la concentrazione plasmatica (e urinaria) di acido 2-piridilacetico raggiunge il massimo un’ora dopo l’ingestione e scende con un’emivita di circa 3,5 ore.
Escrezione
L’acido 2-piridilacetico viene escreto rapidamente nell’urina. Nell’intervallo di dose 8–48 mg circa l’85% della dose originaria viene recuperata nelle urine. L’escrezione renale o fecale della stessa betaistina è di minore importanza.
Linearità
Le percentuali di recupero sono costanti nell’intervallo di dose orale 8–48 mg e indicano che la farmacocinetica di betaistina è lineare e suggerisce che la via metabolica coinvolta non viene saturata.
5.3.
Tossicità cronica
Sono stati osservati effetti avversi a carico del sistema nervoso nei cani e nei babbuini in seguito alla somministrazione endovenosa di dosi pari e superiori a 120 mg/kg.
Test di tossicità orale cronica condotti per 18 mesi nei ratti alla dose di 500 mg/kg e per 6 mesi nei cani alla dose di 25 mg/kg ha mostrato che la betaistina è ben tollerata senza alcuna tossicità definitiva.
Potenziale mutageno e cancerogeno
Documento reso disponibile da AIFA il 20/07/2019
La betaistina è priva di potenziale mutageno.
In uno studio di tossicità cronica della durata di 18 mesi nei ratti la betaistina somministrata fino a una dose di 500 mg/kg non ha mostrato alcuna evidenza di potenziale cancerogeno.
Tossicità riproduttiva
Gli effetti degli studi di tossicità riproduttiva osservati solo ad esposizioni considerate sufficientemente in eccesso rispetto alla massima esposizione nell’uomo, sono stati minimamente rilevanti ai fini dell’impiego clinico.
6. informazioni farmaceutiche
6.1.
Cellulosa microcristallina
Mannitolo
Povidone
Crospovidone
Acido citrico anidro
Silice colloidale anidra
Talco
Acido stearico
6.2.
Non pertinente.
6.3.
2 anni.
6.4.
Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conservazione.
6.5.
Blister in Poliammide/Alluminio/PVC/Alluminio:
8 mg 16 mg 24 mg: 20, 30, 50, 60 e 100 compresse.
È possibile che non tutte le confezioni siano commercializzate.
6.6.
Nessuna istruzione particolare.
7.
EG S.p.A., Via Pavia 6, 20136 Milano
8.
046008013 –
046008025 –
046008037 –
046008049 –
046008052 –
046008064 –
046008076 –
046008088 –
046008090 –
„8 Mg Compresse“ 20 Compresse In Blister Pa/AI/Pvc/AI
" 8 Mg Compresse" 30 Compresse I n Blister pa/AI/Pvc/AI
„8 Mg Compresse“ 50 Compresse I n Blister Pa/AI/Pvc/AI
" 8 Mg Compresse" 60 Compresse In Blister pa/AI/Pvc/AI
" 8 Mg Compresse" 100 Compresse In Blister Pa/AI/Pvc/AI
" 1 6 Mg Com presse" 20 Compresse In Blister pa/AI/Pvc/AI
" 16 Mg Compresse" 30 Compresse I n B l ister Pa/AI/Pvc/AI
" 16 Mg Compresse" 50 Compresse In Blister Pa/AI/Pvc/AI
" 1 6 Mg Com presse" 60 Compresse In Blister Pa/AI/Pvc/AI
Documento reso disponibile da AIFA il 20/07/2019
046008102 – " 16 Mg Com presse" 100 Com p resse I n Blister Pa/AI/Pvc/AI 046008114 – „24 Mg Compresse“ 20 Compresse In Blister Pa/AI/Pvc/AI 046008126 – „24 Mg Compresse“ 30 Compresse In B lister Pa/AI/Pvc/AI 046008138 – „24 Mg Compresse“ 50 Compresse In Blister pa/AI/Pvc/AI 046008140 – „24 Mg Com presse“ 60 Compresse In Blister pa/AI/Pvc/AI 046008153 – „24 Mg Compresse“ 100 Compresse I n Blister Pa/AI/Pvc/AI