Foglietti illustrativi Apri menu principale

VIZILATAN - riassunto delle caratteristiche del prodotto

Contiene principio attivo :

Dostupné balení:

Riassunto delle caratteristiche del prodotto - VIZILATAN

1. denominazione del medicinale

Vizilatan 50 microgrammi/ml+ 5 mg/ml collirio, soluzione

2. composizione qualitativa e quantitativa

Ogni ml di soluzione contiene 50 microgrammi di latanoprost e 5 mg di timololo (equivalenti a 6,8 mg di timololo maleato).

Una goccia di soluzione contiene approssimativamente 1,5 microgrammi di latanoprost e 0,15 mg di timololo (equivalenti a 0,204 mg di timololo maleato).

Eccipienti con effetti noti :

Ogni ml di soluzione contiene 25 mg di macrogolglice­roloidrossiste­arato 40 (vedere paragrafo 4.4).

Ogni ml di soluzione contiene 6,54 mg di fosfati.

Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.

3. forma farmaceutica

Collirio, soluzione.

Soluzione acquosa, trasparente ed incolore, priva di particelle visibili.

pH: 5,5–6,5

Osmolalità: 290 mOsmol/kg± 10%

4. informazioni cliniche

4.1 indicazioni terapeutiche

Vizilatan è indicato negli adulti (inclusi gli anziani) per la riduzione della pressione intraoculare (PIO) in pazienti con glaucoma ad angolo aperto e con ipertensione oculare che non rispondono sufficientemente ai beta-bloccanti ad uso topico o agli analoghi delle prostaglandine.

4.2 posologia e modo di somministrazione

Posologia

Adulti (inclusi gli anziani)

La terapia raccomandata è una goccia di collirio nell’occhio(i) da trattare, una volta al giorno.

In caso di mancata somministrazione di una dose, il trattamento deve continuare con la dose successiva, come prescritto. La dose non deve superare una goccia al giorno nell’occhio(i) da trattare.

Popolazione pediatrica

La sicurezza e l’efficacia di latanoprost/ti­mololo nei bambini e negli adolescenti non sono state stabilite.

Modo di somministrazione

Uso oftalmico.

Le lenti a contatto devono essere rimosse prima dell’instillazione del collirio e possono essere riapplicate dopo 15 minuti.

Documento reso disponibile da AIFA il 09/11/2021

Se si sta usando più di un medicinale oftalmico per uso topico, i prodotti devono essere somministrati a distanza di almeno cinque minuti l’uno dall’altro.

Con l’occlusione naso-lacrimale o con la chiusura delle palpebre per 2 minuti, si riduce l’assorbimento sistemico. Questo può favorire una riduzione degli effetti collaterali sistemici e un aumento dell’attività locale.

Vizilatan collirio, soluzione è una soluzione sterile che non contiene conservanti.

4.3 controindicazioni

Vizilatan è controindicato nei pazienti con:

– malattia reattiva delle vie aeree, inclusa asma bronchiale o anamnesi di asma bronchiale, broncopneumopatia cronica ostruttiva grave;

– bradicardia sinusale, sindrome del nodo del seno, blocco seno-atriale, blocco atrioventricolare di secondo o terzo grado non controllato con pace-maker, insufficienza cardiaca manifesta, shock cardiogeno;

– ipersensibilità ai principi attivi o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.

4.4 avvertenze speciali e precauzioni d’impiego

Effetti sistemici

Come altri agenti oftalmici ad applicazione topica, Vizilatan è assorbito a livello sistemico. A causa del timololo, componente beta-adrenergico, si può verificare lo stesso tipo di reazioni avverse cardiovascolari e polmonari e altre reazioni avverse osservate con i bloccanti beta-adrenergici sistemici. L’incidenza delle reazioni avverse al farmaco (ADRs) di tipo sistemico a seguito della somministrazione topica per via oftalmica è inferiore a quella associata alla somministrazione sistemica. Per la riduzione dell’assorbimento sistemico, vedere paragrafo 4.2.

Disturbi cardiaci

In pazienti affetti da patologie cardiovascolari (ad es. cardiopatia coronarica, angina di Prinzmetal e insufficienza cardiaca) e ipotensione, la terapia con beta-bloccanti deve essere attentamente valutata e deve essere considerata la terapia con altri principi attivi. I pazienti affetti da patologie cardiovascolari devono essere tenuti in osservazione per segni di peggioramento di tali patologie e reazioni avverse.

Considerato il loro effetto negativo sul tempo di conduzione, i beta-bloccanti devono essere prescritti solo con particolare cautela a pazienti con blocco cardiaco di primo grado.

In seguito alla somministrazione di timololo sono state riportate reazioni cardiache e, raramente, il decesso in associazione a insufficienza cardiaca.

Patologie vascolari

I pazienti affetti da patologie/disturbi gravi del sistema circolatorio periferico (ad es. forme gravi della malattia di Raynaud o sindrome di Raynaud) devono essere trattati con cautela.

Patologie respiratorie

A seguito di somministrazione di alcuni beta-bloccanti oftalmici, sono state riportate reazioni respiratorie, incluso il decesso causato da broncospasmo in pazienti con asma. Vizilatan deve essere somministrato con cautela a pazienti affetti da broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO) di grado lieve/moderato e solo se il potenziale beneficio è superiore al potenziale rischio.

Ipoglicemia/di­abete

I beta-bloccanti devono essere somministrati con cautela a pazienti soggetti a ipoglicemia spontanea o a pazienti con diabete labile, poiché i beta-bloccanti possono mascherare i segni e i sintomi di ipoglicemia acuta.

I beta-bloccanti possono mascherare anche i segni dell’ipertiro­idismo.

Documento reso disponibile da AIFA il 09/11/2021

Disturbi della cornea

I beta-bloccanti oftalmici possono indurre secchezza oculare. I pazienti con disturbi della cornea devono essere trattati con cautela.

Altri agenti beta-bloccanti

L’effetto sulla pressione intraoculare o gli effetti noti, prodotti dai beta-bloccanti sistemici, possono essere potenziati quando il timololo è somministrato a pazienti già trattati con un beta-bloccante sistemico. La risposta di questi pazienti deve essere tenuta sotto stretta osservazione. La somministrazione di due bloccanti beta-adrenergici per uso topico non è raccomandata (vedere paragrafo 4.5).

Reazioni anafilattiche

Durante il trattamento con beta-bloccanti, pazienti con un’anamnesi di atopia o di grave reazione anafilattica causata da allergeni di varia natura possono essere più reattivi a un contatto ripetuto con tali allergeni e non rispondere alla dose usuale di adrenalina usata per il trattamento di reazioni anafilattiche.

Distacco di coroide

Il distacco di coroide è stato riportato a seguito di somministrazione di terapia soppressiva acquosa (ad es. timololo, acetazolamide) dopo procedure di filtrazione.

Anestesia chirurgica

I preparati oftalmici beta-bloccanti possono bloccare gli effetti prodotti dai beta-agonisti sistemici, ad es. adrenalina. L’anestesista deve essere informato qualora il paziente fosse in terapia con timololo.

Terapia concomitante

Il timololo può interagire con altri farmaci (vedere paragrafo4.5).

Altri analoghi delle prostaglandine

L’uso concomitante di due o più prostaglandine, analoghi delle prostaglandine o derivati delle prostaglandine non è raccomandato (vedere paragrafo4.5).

Cambiamenti della pigmentazione dell’iride

Latanoprost può alterare gradualmente il colore dell’occhio, aumentando la quantità di pigmento marrone nell’iride. Similmente all’esperienza con latanoprost collirio, è stata osservata una aumentata pigmentazione dell’iride (basata su fotografie) nel 16–20% di tutti i pazienti trattati con latanoprost/ti­mololo, per un periodo superiore ad un anno. Questo effetto è stato notato soprattutto in pazienti con iridi di colore disomogeneo, ad es. verde-marrone, giallo-marrone o blu/grigio-marrone, ed è dovuto ad un aumento del contenuto di melanina nei melanociti dello stroma dell’iride. Di solito la pigmentazione marrone attorno alla pupilla si diffonde concentricamente verso la zona periferica dell’occhio interessato, ma può diventare marrone tutta l’iride o una parte di essa. Durante studi clinici di due anni di trattamento con latanoprost, questa alterazione si è riscontrata solo raramente in pazienti con occhi di colore omogeneo blu, grigio, verde o marrone.

Il cambiamento di colore dell’iride avviene lentamente e può non essere evidente per parecchi mesi o anni e non è stato associato ad alcun sintomo o alterazioni patologiche.

Dopo la sospensione del trattamento non si è riscontrato un ulteriore aumento del pigmento marrone dell’iride, ma il cambiamento di colore ottenuto può essere permanente.

Nevi o lentiggini dell’iride non sono stati influenzati dal trattamento.

Non è stato osservato accumulo di pigmento nel sistema trabecolare o in altre parti della camera anteriore, ma i pazienti devono essere controllati regolarmente e, in base alla situazione clinica, il trattamento può essere sospeso se si verificasse un aumento della pigmentazione dell’iride.

Documento reso disponibile da AIFA il 09/11/2021

Prima dell’inizio del trattamento, i pazienti devono essere informati della possibilità di un cambiamento del colore dell’occhio. Il trattamento unilaterale può causare una eterocromia permanente.

Cambiamenti della palpebra e delle ciglia

Associato all’uso di latanoprost è stato riportato un inscurimento della pelle delle palpebre, che può essere reversibile.

Latanoprost può cambiare gradualmente le ciglia e la peluria dell’occhio trattato; questi cambiamenti includono aumento di lunghezza, spessore, pigmentazione e numero di ciglia o peli, e crescita errata delle ciglia. Tali cambiamenti delle ciglia sono reversibili con la sospensione del trattamento.

Glaucoma

Non esiste esperienza documentata circa l’utilizzo di latanoprost in presenza di glaucoma infiammatorio, neovascolare o ad angolo chiuso cronico, nel glaucoma ad angolo aperto in pazienti pseudofachici e nel glaucoma pigmentario.

Latanoprost non ha alcuno o scarsi effetti sulla pupilla, ma non si ha alcuna esperienza documentata in merito ad attacchi acuti di glaucoma ad angolo chiuso. Pertanto, si raccomanda cautela nell’impiego di Vizilatan in queste circostanze, finché non sarà acquisita una maggiore esperienza.

Cheratite erpetica

Latanoprost deve essere somministrato con cautela a pazienti con storia di cheratite erpetica e deve essere evitato in casi di cheratite da herpes simplex e in pazienti con storia di cheratite erpetica ricorrente specificatamente associata ad analoghi delle prostaglandine.

Edema maculare

Durante il trattamento con latanoprost è stato riportato edema maculare, incluso edema maculare cistoide. Questi eventi si sono verificati principalmente in pazienti afachici, in pazienti pseudofachici con rottura della capsula posteriore del cristallino, o in pazienti con fattori di rischio accertati di edema maculare. Vizilatan deve essere usato con cautela in questi pazienti.

Eccipienti

Vizilatan contiene macrogolglicerolo idrossistearato 40, che può causare reazioni cutanee.

Vizilatan contiene 6,54 mg di fosfati in ogni ml di soluzione (vedere paragrafo 4.8).

4.5 interazioni con altri medicinali ed altre forme d’interazione

Non sono stati effettuati studi specifici di interazione con latanoprost/ti­mololo.

Sono stati riportati casi di innalzamento paradosso della pressione intraoculare in seguito alla somministrazione concomitante oftalmica di due analoghi delle prostaglandine. Pertanto, non è raccomandata la somministrazione di due o più prostaglandine, analoghi delle prostaglandine o derivati delle prostaglandine.

Esiste la possibilità di effetti additivi causanti ipotensione e/o bradicardia marcata quando la soluzione con beta-bloccanti oftalmici è somministrata in concomitanza a calcio-antagonisti orali, agenti bloccanti beta-adrenergici, antiaritmici (incluso amiodarone), glicosidi digitalici, parasimpatico­mimetici, guanetidina.

Un potenziamento del beta-blocco sistemico (ad es. calo della frequenza cardiaca, depressione) è stato riportato durante il trattamento combinato con gli inibitori del CYP2D6 (ad es. chinidina, fluoxetina, paroxetina) e timololo.

L’effetto sulla pressione intraoculare o gli effetti conosciuti dei beta-bloccanti sistemici possono essere potenziati quando latanoprost/ti­mololo è somministrato a pazienti che già ricevono un agente beta-bloccante adrenergico orale, e non è raccomandato l’uso topico di due o più beta-bloccanti adrenergici.

Occasionalmente è stata riportata midriasi dovuta all’uso concomitante di beta-bloccanti oftalmici e adrenalina (epinefrina).

Documento reso disponibile da AIFA il 09/11/2021

La reazione ipertensiva all’improvvisa eliminazione della clonidina può essere potenziata quando si assumono beta-bloccanti.

I beta-bloccanti possono potenziare l’effetto ipoglicemico degli antidiabetici. I beta-bloccanti possono mascherare segni e sintomi di ipoglicemia (vedere paragrafo 4.4).

4.6 fertilità, gravidanza e allattamento

Gravidanza

Latanoprost

Non ci sono dati adeguati relativi all’uso di latanoprost in donne in gravidanza.

Studi negli animali hanno mostrato tossicità riproduttiva (vedere paragrafo5.3). Il rischio potenziale per l’uomo non è conosciuto.

Timololo

Non ci sono dati adeguati sull’uso di timololo in donne in gravidanza. Il timololo non deve essere usato durante la gravidanza se non strettamente necessario. Per la riduzione dell’assorbimento sistemico, vedere paragrafo 4.2.

Gli studi epidemiologici non hanno rivelato effetti malformativi, ma mostrano il rischio di ritardo della crescita intrauterina in caso di somministrazione di beta-bloccanti per via orale. Inoltre, segni e sintomi di beta-blocco (ad es. bradicardia, ipotensione, difficoltà respiratoria e ipoglicemia) sono stati osservati nel neonato quando i beta-bloccanti sono stati somministrati fino al momento del parto. Se Vizilatan è somministrato fino al momento del parto, il neonato dovrà essere tenuto sotto stretto monitoraggio durante i primi giorni di vita.

Di conseguenza, Vizilatan non deve essere somministrato in gravidanza (vedere paragrafo 5.3).

Allattamento

I betabloccanti sono escreti nel latte materno. Tuttavia, a dosi terapeutiche di timololo in collirio, è improbabile che il latte materno ne contenga quantità sufficienti da produrre nel neonato sintomi clinici di beta-blocco. Per la riduzione dell’assorbimento sistemico, vedere paragrafo 4.2.

Latanoprost e i suoi metaboliti possono passare nel latte materno.

Vizilatan non deve quindi essere usato nelle donne che allattano con latte materno.

Fertilità

Negli studi su animali, né latanoprost né timololo hanno mostrato di avere alcun effetto sulla fertilità maschile o femminile.

4.7 effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull’uso di macchinari

Vizilatan altera lievemente la capacità di guidare veicoli e di usare macchinari.

Come le altre preparazioni oftalmiche, l’instillazione di collirio può causare un annebbiamento transitorio della vista. I pazienti non devono guidare o utilizzare macchinari fino a quando questo effetto non si sia risolto.

4.8 effetti indesiderati

Per il latanoprost, la maggioranza degli eventi avversi riguarda l’apparato oculare. Nei dati della fase di estensione degli studi clinici principali di latanoprost/ti­mololo, nel 16–20% dei pazienti è stato riscontrato un aumento della pigmentazione dell’iride, che può essere permanente. In uno studio in aperto di 5 anni sulla sicurezza di latanoprost, è stata riscontrata la pigmentazione dell’iride nel 33% dei pazienti (vedere paragrafo 4.4). Altri eventi avversi oculari sono in genere transitori e si manifestano alla somministrazione della dose. Per il timololo, gli eventi avversi più gravi sono di tipo

Documento reso disponibile da AIFA il 09/11/2021

sistemico e includono bradicardia, aritmia, insufficienza cardiaca congestizia, broncospasmo e reazioni allergiche.

Analogamente ad altri farmaci oftalmici per uso topico, il timololo è assorbito nella circolazione sistemica. Questo può dare luogo a effetti indesiderati simili a quelli osservati con la somministrazione di beta-bloccanti sistemici. L’incidenza di reazioni avverse sistemiche a seguito di somministrazione topica per via oftalmica è inferiore a quella associata a somministrazione sistemica. Le reazioni avverse elencate includono reazioni osservate nella classe dei beta-bloccanti per uso oftalmico.

Le reazioni avverse correlate al trattamento, osservate negli studi clinici con latanoprost/ti­mololo, sono elencate di seguito.

Le reazioni avverse sono classificate come segue secondo la loro frequenza: molto comune (≥1/10), comune (≥1/100, <1/10), non comune (≥1/1.000, <1/100), raro (≥1/10.000, <1/1.000) e molto raro (<1/10.000), non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili).

Tabella 1: Reazioni avverse osservate negli studi con latanoprost/ti­mololo

Classificazione per

sistemi e organi

Molto comune

Comune

Non comune

Patologie del sistema nervoso

Cefalea

Patologie dell’occhio

Iperpigmentazione dell’iride

Dolore oculare,

irritazione oculare

(incluso dolore

pungente, bruciore, prurito, sensazione di corpo estraneo negli occhi)

Disturbi corneali,

congiuntivite, blefarite, iperemia dell’occhio, visione offuscata,

lacrimazione aumentata

Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo

Eruzione cutanea,

prurito

Altri eventi avversi sono stati specificamente riportati con l’uso dei singoli componenti di Vizilatan in studi clinici, come segnalazioni spontanee o nella letteratura disponibile.

Per il latanoprost, queste sono:

Reazioni avverse Tabella 2: Latanoprost

Classificazione per sistemi e organi

Reazioni avverse

Infezioni ed infestazioni

Cheratite erpetica

Patologie del sistema nervoso

Capogiro

Patologie dell’occhio

Cambiamenti delle ciglia e della peluria (allungamento, ispessimento, pigmentazione e numero di ciglia), cheratite puntata, edema periorbitale, irite, uveite, edema maculare incluso edema maculare cistoide, occhio secco, cheratite, edema corneale, erosione corneale, trichiasi, cisti dell’iride, fotofobia, cambiamenti periorbitali e palpebrali che causano un aumento del solco palpebrale, edema delle palpebre, reazione cutanea localizzata sulle palpebre, pseudopemfigoide della congiuntiva oculare+, scurimento della pelle della palpebra

Patologie cardiache

Angina, angina instabile, palpitazioni

Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche

Asma, peggioramento dell’asma, dispnea

Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo

Mialgia, artralgia

Patologie generali e condizioni relative alla sede

Dolore toracico

Documento reso disponibile da AIFA il 09/11/2021

di somministrazione

+può essere potenzialmente correlato al conservante benzalconio cloruro, presente nella soluzione di alcuni colliri a base di latanoprost.

Per il timololo, queste sono:

Reazioni avverse Tabella 3: Timololo maleato (somministrazione oftalmica)

Classificazione per sistemi e organi

Reazioni avverse

Disturbi del sistema immunitario

Reazioni allergiche sistemiche inclusa reazione anafilattica, angioedema, orticaria, eruzione cutanea localizzata o generalizzata, prurito

Disturbi del metabolismo e della nutrizione

Ipoglicemia

Disturbi psichiatrici

Perdita di memoria, insonnia, depressione, incubi, allucinazione

Patologie del sistema nervoso

Accidente cerebrovascolare, ischemia cerebrale, capogiro, aumento di segni e sintomi di miastenia grave, parestesia, cefalea, sincope

Patologie dell’occhio

Distacco di coroide dopo intervento chirurgico di filtrazione (vedere paragrafo 4.4), erosione corneale, cheratite, diplopia, diminuzione della sensibilità corneale, segni e sintomi di irritazione oculare (ad es. bruciore, dolore pungente, prurito, lacrimazione e arrossamento), occhio secco, ptosi, blefarite, visione offuscata

Patologie dell’orecchio e del labirinto

Tinnito

Patologie cardiache

Arresto cardiaco, insufficienza cardiaca, blocco atrioventricolare, insufficienza cardiaca congestizia, dolore toracico, aritmia, bradicardia, edema, palpitazioni

Patologie vascolari

Mani e piedi freddi, ipotensione, fenomeno di Raynaud

Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche

Broncospasmo (principalmente in pazienti con broncospasmo pre-esistente), tosse, dispnea

Patologie gastrointestinali

Dolore addominale, vomito, diarrea, bocca secca, disgeusia, dispepsia, nausea

Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo

Eruzione cutanea, eruzione cutanea psoriasiforme, esacerbazione di psoriasi, alopecia

Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo

Mialgia

Patologie dell’apparato riproduttivo e della mammella

Disfunzione sessuale, diminuzione della libido

Patologie generali e condizioni relative alla sede di somministrazione

Astenia, affaticamento

In alcuni pazienti con danno grave della cornea, sono stati riportati casi molto rari di calcificazione della cornea, associata all’impiego di colliri contenenti fosfato.

Segnalazione delle reazioni avverse sospette

La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo avverse.

4.9 sovradosaggio

Documento reso disponibile da AIFA il 09/11/2021

Non sono disponibili dati riguardanti il sovradosaggio con latanoprost/ti­mololo nell’uomo.

Sintomi

I sintomi da sovradosaggio sistemico di timololo sono: bradicardia, ipotensione, broncospasmo e arresto cardiaco.

In caso di sovradosaggio di latanoprost non si conoscono altri effetti indesiderati oculari o sistemici, oltre ad irritazione oculare e iperemia congiuntivale.

Trattamento

Se verificano sintomi da sovradosaggio, il trattamento deve essere sintomatico e di supporto.

In caso di ingestione accidentale per via orale, possono essere utili le seguenti informazioni: gli studi hanno evidenziato che il timololo non si dializza prontamente. Ricorrere a lavanda gastrica se necessario. Latanoprost è ampiamente metabolizzato durante il primo passaggio nel fegato. L’infusione endovenosa di 3 microgrammi/kg in volontari sani non ha indotto sintomi, ma un dosaggio di 5,5–10 microgrammi/kg ha causato nausea, dolore addominale, vertigini, stanchezza, vampate di calore e sudorazione. Questi eventi sono stati di intensità da lieve a moderata e si sono risolti senza alcun trattamento, entro 4 ore dal termine dell’infusione.

5. proprietà farmacologiche

5.1 proprietà farmacodinamiche

Categoria farmacoterapeutica: agenti beta-bloccanti oftalmici – timololo, associazioni, codice ATC: S01ED51

Meccanismo d’azione

Vizilatan contiene due principi attivi: latanoprost e timololo maleato. Questi due componenti riducono la pressione intraoculare elevata (PIO) con meccanismi d’azione diversi e l’effetto combinato porta a una maggiore diminuzione della PIO rispetto ai componenti somministrati singolarmente.

Latanoprost, un analogo della prostaglandina F2α, è un agonista selettivo del recettore prostanoide FP che riduce la PIO aumentando il deflusso dell’umore acqueo. Il meccanismo d’azione principale consiste nell’aumento del deflusso uveosclerale. È stato inoltre riportato nell’uomo un aumento nella facilità di deflusso (riduzione della resistenza al deflusso trabecolare). Latanoprost non ha un effetto significativo sulla produzione di umore acqueo, sulla barriera emato-acquosa o sulla circolazione sanguigna intraoculare. Dall’angiografia con fluoresceina risulta che il trattamento cronico con latanoprost negli occhi di scimmie che abbiano subito l’estrazione, con tecnica extracapsulare, del cristallino non influisce sui vasi sanguigni della retina. Latanoprost non ha indotto perdita di fluoresceina nel segmento posteriore di occhi umani pseudofachici durante un trattamento a breve termine.

Timololo è un farmaco bloccante i recettori beta-1 e beta-2 adrenergici (non selettivo), privo di significativa attività simpaticomimetica intrinseca, di effetto sedativo diretto a livello del miocardio o di attività di stabilizzante di membrana. Timololo abbassa la PIO diminuendo la formazione di acqueo nell’epitelio ciliare. L’esatto meccanismo d’azione non è stato stabilito chiaramente, ma è probabile l’inibizione dell’aumentata sintesi di AMP ciclico causata da stimolazione endogena beta-adrenergica. Non è stato riscontrato che timololo influisca in modo significativo sulla permeabilità della barriera emato-acquosa a proteine plasmatiche. Nei conigli, dopo trattamento cronico, timololo si è dimostrato inefficace sul flusso ematico della regione oculare.

Effetti farmacodinamici

Efficacia e sicurezza clinica

In studi di “dose finding”, il collirio di latanoprost/ti­mololo ha portato a diminuzioni significativamente più elevate della PIO media diurna rispetto a latanoprost e a timololo somministrati una volta al giorno in monoterapia. In due studi clinici controllati a 6 mesi in doppio cieco sono stati paragonati gli effetti di riduzione della PIO di latanoprost/ti­mololo con quelli della monoterapia con latanoprost e timololo in pazienti con una PIO di almeno 25 mmHg o più elevata. Dopo un periodo di “run-in” di 2–4 settimane con timololo (diminuzione media di 5 mmHg di PIO dall’arruolamento) sono state osservate ulteriori riduzioni della PIO media diurna di 3.1, 2.0 e 0.6 mmHg dopo 6 mesi di trattamento con latanoprost/ti­mololo, con latanoprost e con timololo (due volte al giorno), rispettivamente. L’effetto di abbassamento della PIO con latanoprost/ti­mololo è stato mantenuto nei 6 mesi di estensione in aperto di questi studi.

I dati esistenti suggeriscono che, nella riduzione della PIO, la somministrazione alla sera può essere più efficace rispetto alla somministrazione al mattino. Tuttavia, quando si valuta se raccomandare la somministrazione al mattino o alla sera, si deve considerare in modo adeguato lo stile di vita del paziente e la probabilità che si attenga a quanto raccomandato.

In caso di insufficiente efficacia dell’associazione fissa, si deve prendere in considerazione che i risultati di studi clinici mostrano come la somministrazione separata di timololo, due volte al giorno, e di latanoprost una volta al giorno può comunque essere efficace.

L’inizio dell’azione di latanoprost/ti­mololo si osserva entro un’ora e l’effetto massimo si verifica entro 6–8 ore. Si è riscontrato che un adeguato effetto di riduzione della PIO è presente fino a 24ore dalla somministrazione dopo ripetuti trattamenti.

5.2 proprietà farmacocinetiche

Latanoprost

Assorbimento

Latanoprost è un profarmaco esterificato con un gruppo isopropile, di per sé inattivo, ma che, nella cornea dopo idrolisi enzimatica da parte delle esterasi nella forma acida di latanoprost, diventa biologicamente attivo. Il profarmaco è ben assorbito attraverso la cornea e tutto il principio attivo che entra nell’umore acqueo viene interamente idrolizzato durante il passaggio attraverso la cornea.

Distribuzione

Studi nell’uomo indicano che il picco di concentrazione nell’umore acqueo, circa 15–30 ng/ml, viene raggiunto circa 2 ore dopo la somministrazione topica di latanoprost da solo. Dopo instillazione topica nella scimmia, latanoprost si distribuisce principalmente nel segmento anteriore, nella congiuntiva e nelle palpebre.

La forma acida di latanoprost ha una clearance plasmatica di 0,40 l/h/kg e un basso volume di distribuzione 0,16 l/kg, con una breve emivita plasmatica, 17minuti. Dopo somministrazione oftalmica topica la biodisponibilità sistemica della forma acida di latanoprost è del 45%. La forma acida di latanoprost si lega alle proteine plasmatiche per l’87%.

Biotrasformazione ed eliminazione

In pratica non vi è metabolismo della forma acida di latanoprost nell’occhio. Il metabolismo principale avviene nel fegato. Studi nell’animale hanno dimostrato che i metaboliti principali, 1,2-dinor e 1,2,3,4-tetranor, non esercitano alcuna o solo una moderata attività biologica e sono escreti soprattutto nell’urina.

Timololo

Assorbimento e distribuzione

Si raggiunge la massima concentrazione di timololo nell’umore acqueo dopo circa un’ora dalla somministrazione topica del collirio. Parte della dose viene assorbita per via sistemica e la massima concentrazione plasmatica di 1 ng/ml si raggiunge 10–20 minuti dopo la somministrazione topica giornaliera di una goccia oftalmica per ogni occhio (300 microgram­mi/giorno).

Biotrasformazione

L’emivita plasmatica di timololo è di circa 6ore. Il timololo è metabolizzato principalmente nel fegato.

Documento reso disponibile da AIFA il 09/11/2021

Eliminazione

I metaboliti sono escreti nelle urine insieme alla parte di timololo non modificato.

Latanoprost/Ti­mololo

Relazione farmacocineti­ca/farmacodina­mica

Non sono state osservate interazioni farmacocinetiche tra latanoprost e timololo, sebbene vi sia un aumento di circa due volte della concentrazione della forma acida di latanoprost nell’umore acqueo da 1 a 4ore dopo la somministrazione di latanoprost/ti­mololo, rispetto alla monoterapia.

5.3 dati preclinici di sicurezza

Il profilo di sicurezza oculare e sistemica dei singoli componenti è ben stabilito. Non si sono osservati eventi avversi oculari o sistemici nei conigli trattati per via topica con l’associazione fissa o con le soluzioni oftalmiche latanoprost e timololo somministrate contemporaneamente.

Studi di sicurezza farmacologica, di genotossicità e di carcinogenesi condotti con ognuno dei componenti non hanno rivelato rischi particolari per l’uomo. Latanoprost non influenza la cicatrizzazione della ferita corneale nell’occhio del coniglio, mentre timololo inibisce questo processo nell’occhio del coniglio e della scimmia quando è somministrato più di una volta al giorno.

Per il latanoprost non è stato stabilito alcun effetto sulla fertilità maschile o femminile nel ratto e alcun potenziale teratogeno nel ratto e nel coniglio. Nel ratto non è stata riscontrata tossicità embrionale con dosi fino a 250 microgram­mi/kg/die per via endovenosa. Tuttavia, nel coniglio a dosi somministrate per via endovenosa di 5 microgrammi/kg/gi­orno (circa 100 volte la dose clinica) e oltre, latanoprost ha causato tossicità embrionale e fetale, caratterizzata dall’aumentata incidenza del ritardo nel riassorbimento, aborto e da peso fetale ridotto.

Timololo non ha evidenziato effetti sulla fertilità maschile e femminile nel ratto né potenziale teratogeno nel topo, ratto e nei conigli.

6. informazioni farmaceutiche

6.1 elenco degli eccipienti

Macrogolglicerolo idrossistearato 40

Sodio cloruro

Disodio edetato

Sodio fosfato monobasicodiidrato

Sodio fosfato dibasico

Acido cloridrico e/o sodio idrossido (per l’aggiustamento del pH)

Acqua per preparazioni iniettabili

6.2 incompatibilità

Studi in vitro hanno mostrato che quando colliri contenenti tiomersal sono mescolati a latanoprost si forma un precipitato. Se tali medicinali sono usati in concomitanza a Vizilatan, il collirio deve essere somministrato con un intervallo di almeno 5 minuti.

6.3 periodo di validità

2 anni

Dopo la prima apertura del contenitore: 4 settimane. Nessuna condizione particolare di conservazione richiesta.

6.4 precauzioni particolari per la conservazione

Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conservazione.

Per le condizioni di conservazione dopo la prima apertura del medicinale, vedere paragrafo 6.3.

6.5 natura e contenuto del contenitore

Vizilatan si presenta come 2,5 ml di soluzione acquosa, trasparente ed incolore, in una scatola di cartone contenente un contenitore bianco (HDPE), multidose, dalla capacità di 5 mL, dotato di pompa (PP, HDPE, LDPE) con cilindro arancione a pressione e tappo (HDPE).

Confezioni:1 o 3 flaconi contenenti 2,5 ml di soluzione.

È possibile che non tutte le confezioni siano commercializzate.

6.6 precauzioni particolari per lo smaltimento e la manipolazione

Nessuna istruzione particolare.

7. titolare dell’autorizzazione all’immissione in commercio

Bausch + Lomb Ireland Limited

3013 Lake Drive – Citywest Business Campus

Dublino 24 – D24 PPT3

Irlanda

8. NUMERO(I) DELL’AUTORIZZAZIONE ALL’IMMISSIONE IN COMMERCIO

048249015 – „50 microgrammi/ml + 5 mg/ml collirio, soluzione“ 1 contenitore in HDPE 2,5 ml con

pompa

048249027 – „50 microgrammi/ml + 5 mg/ml collirio, soluzione“ 3 contenitori in HDPE da 2,5 ml con pompa

9. data della prima autorizzazione/rinnovo dell’autorizzazione

Data della prima autorizzazione: 29/03/2021