Riassunto delle caratteristiche del prodotto - VENTIZOLVE
Documento reso disponibile da AIFA il 22/12/2020
1.
Ventizolve 1,26 mg spray nasale, soluzione in contenitore monodose.
2. composizione qualitativa e quantitativa
Ogni contenitore di spray nasale rilascia 1,26 mg di naloxone (come cloridrato diidrato).
Eccipiente con effetti noti
Una dose rilascia 20 microgrammi di benzalconio cloruro.
Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.
3. forma farmaceutica
Spray nasale, soluzione (spray nasale).
Soluzione limpida, incolore.
4. informazioni cliniche
4.1 indicazioni terapeutiche
Ventizolve è destinato alla somministrazione immediata come terapia di emergenza per sovradosaggio noto o presunto di oppioidi, manifestato da depressione respiratoria e/o del sistema nervoso centrale, sia in contesto assistenziale che al di fuori di esso.
Ventizolve è indicato negli adulti.
Ventizolve non è sostitutivo delle cure mediche di emergenza.
4.2 posologia e modo di somministrazione
Posologia
Adulti
La dose raccomandata è 1,26 mg somministrati in una sola narice (uno spruzzo nasale).
Se la respirazione è stabilizzata, il paziente deve essere monitorato e posto in posizione laterale di sicurezza fino all’arrivo sul posto degli operatori sanitari.
Ventizolve viene somministrato in soggetti con dipendenza da oppioidi, in particolare quando si prevede che siano a rischio di gravi sintomi da astinenza. In alcuni casi potrebbero essere necessarie ulteriori dosi. La dose massima appropriata di Ventizolve varia in base alla situazione. Se il paziente non risponde, la seconda dose deve essere somministrata dopo 2–3 minuti. Se il paziente risponde alla prima somministrazione, ma manifesta una nuova depressione respiratoria, la seconda dose deve essere somministrata immediatamente. Ulteriori dosi (se disponibili) devono essere somministrate nelle narici in modo alternato e il paziente deve essere monitorato durante l’attesa dei servizi di pronto soccorso.
Popolazione pediatrica
La sicurezza e l’efficacia di Ventizolve nei bambini e negli adolescenti non sono state stabilite.
Anziani
Non è necessario alcun aggiustamento della dose.
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Modo di somministrazione
Uso nasale.
Ventizolve deve essere somministrato il più presto possibile per evitare danni al sistema nervoso centrale o il decesso.
Istruzioni dettagliate sulla modalità di utilizzo di Ventizolve sono fornite nel Foglio Illustrativo e una Guida Rapida è inclusa nella confezione. Inoltre, viene fornito un corso di formazione tramite un video e una scheda informativa per il paziente.
Il dispositivo contiene solo una dose. Non attivare o testare il dispositivo prima della somministrazione. Non riutilizzare il dispositivo dopo la somministrazione.
4.3 controindicazioni
Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.
4.4 avvertenze speciali e precauzioni di impiego
Istruzione dei pazienti/degli utenti sull’uso corretto di Ventizolve
Ventizolve è destinato a essere somministrato nell’ambito di un intervento di rianimazione in presunti casi di sovradosaggio con coinvolgimento certo o presunto di farmaci oppioidi, normalmente in un contesto non medico. Pertanto, il medico prescrittore deve intraprendere azioni appropriate per assicurarsi che il paziente e/o qualsiasi altra persona che potrebbe trovarsi nella condizione di somministrare Ventizolve comprenda a fondo le indicazioni e la modalità di utilizzo di Ventizolve.
Il medico prescrittore deve descrivere i sintomi che consentano una diagnosi presuntiva di depressione del sistema nervoso centrale (SNC)/ depressione respiratoria, l’indicazione e le istruzioni per l’uso al paziente e/o alla persona che potrebbe trovarsi nella condizione di dover somministrare questo prodotto a un paziente che manifesti un episodio noto o sospetto di sovradosaggio di oppioidi. Ciò deve essere eseguito in conformità con il programma di formazione per Ventizolve.
Ventizolve contiene una singola dose di naloxone. Pazienti e assistenti devono perciò ricevere adeguate istruzioni su come utilizzare il dispositivo, che non deve essere attivato o testato prima della somministrazione e che non può essere riutilizzato dopo somministrazione della dose (vedere paragrafo 4.2).
Monitoraggio del paziente per una risposta
Somministrare ulteriori dosi se necessario, se il paziente non risponde adeguatamente o risponde e poi manifesta una nuova depressione respiratoria. Vedere paragrafo 4.2
L'importanza di chiedere assistenza medica
I pazienti devono essere tenuti sotto osservazione fino a quando il personale sanitario qualificato sia presente sul posto. La durata d'azione della maggior parte degli oppioidi può superare quella di Ventizolve causando una ricomparsa della depressione respiratoria e / o del sistema nervoso centrale dopo un iniziale miglioramento dei sintomi. Pertanto è necessario cercare immediatamente assistenza medica di emergenza e mantenere il paziente sotto continua sorveglianza.
Efficacia del naloxone
Il naloxone non è efficace contro la depressione del SNC o la depressione respiratoria causate da farmaci non oppioidi. L'inversione della depressione respiratoria causata da agonisti parziali o agonisti / antagonisti, come buprenorfina e pentazocina, può essere incompleta e può richiedere dosi più elevate di naloxone cloridrato o somministrazioni ripetute. L'assorbimento intranasale e l'efficacia del naloxone possono essere alterati in pazienti con mucosa nasale danneggiata e difetti
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del setto nasale. Se si verifica una risposta incompleta, la respirazione deve essere assistita meccanicamente.
Sindrome da astinenza da oppioidi
L'improvvisa inversione degli effetti degli oppioidi nelle persone che dipendono fisicamente dagli oppioidi può scatenare una sindrome da astinenza acuta. La gravità e durata dell’astinenza dipendono dalla dose di naloxone e dal grado di dipendenza e tipo di oppioidi. Vedere il paragrafo 4.8. I pazienti che ricevono oppioidi per il sollievo dal dolore cronico possono avvertire dolore e sintomi da astinenza da oppioidi quando viene somministrato Ventizolve.
Ventizolve contiene il conservante benzalconio cloruro. Il benzalconio cloruro può causare irritazione e gonfiore all'interno del naso, specialmente se usato per lunghi periodi.
4.5 interazioni con altri medicinali ed altre forme di interazione
Naloxone suscita una risposta farmacologica grazie all’interazione con oppioidi o agonisti degli oppioidi. Non vi è alcuna interazione con barbiturici o tranquillanti quando si usano dosi standard di naloxone cloridrato. Quando somministrato in soggetti con dipendenza da oppiodi, in alcune persone il naloxone può provocare sintomi di astinenza acuta. Sono stati descritti ipertensione, aritmia cardiaca, edema polmonare e arresto cardiaco in particolare quando il naloxone viene utilizzato nella fase postoperatoria (vedere paragrafi 4.4 e 4.8).
La somministrazione di naloxone può ridurre l’effetto analgesico degli oppiodi utilizzati principalmente per alleviare il dolore a causa delle sue proprietà da antagonista (vedere paragrafo 4.4).
Quando il naloxone viene somministrato a pazienti che hanno ricevuto buprenorfina come analgesico, dovrebbe essere ripristinato il completo effetto analgesico della buprenorfina. Si ritiene che questo effetto sia il risultato di una curva di risposta a forma di U della buprenorfina con diminuzione dell'effetto analgesico in caso di dosi elevate. Tuttavia la neutralizzazione della depressione respiratoria causata dalla buprenorfina è limitata.
I dati riguardanti l'interazione con l'alcol non sono chiari. A seconda della causa dell'intossicazione, l'effetto dovuto alla somministrazione di naloxone può essere ritardato nei pazienti con multi-intossicazioni da oppioidi e sedativi o alcool.
E 'stata riportata grave ipertensione con l’uso di naloxone in caso di coma causato da sovradosaggio di clonidina.
4.6 fertilità, gravidanza e allattamento
Gravidanza
Non sono disponibili dati adeguati sull’uso di naloxone nelle donne in gravidanza. Gli studi sugli animali hanno dimostrato tossicità riproduttiva solo alle dosi tossiche per la madre. Non è noto il potenziale rischio per l’uomo. Ventizolve non deve essere utilizzato durante la gravidanza a meno che la condizione clinica della donna non richieda il trattamento con naloxone.
Nelle donne in gravidanza che sono state trattate con Ventizolve, il feto deve essere monitorato per rilevare eventuali segni di sofferenza.
Allattamento
Non è noto se il naloxone venga escreto nel latte materno e non è stato stabilito se provoca conseguenze nei neonati allattati al seno. Tuttavia, poiché la biodisponibilità di naloxone per via orale è praticamente nulla, le potenziali conseguenze in un neonato allattato al seno sono trascurabili.
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Bisogna prestare attenzione quando il naloxone viene somministrato a una donna che allatta al seno, ma non vi è alcuna necessità di interrompere l’allattamento. I neonati allattati al seno da madri trattate con Ventizolve devono essere monitorati per eventuali segni di sedazione o irritabilità.
Fertilità
Non sono disponibili dati clinici sugli effetti di naloxone sulla fertilità; tuttavia, i dati provenienti da studi sui ratti (vedere paragrafo 5.3) indicano l’assenza di qualsiasi effetto.
4.7 effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull’uso di macchinari
I pazienti che hanno ricevuto naloxone per neutralizzare gli effetti degli oppioidi devono essere avvisati di non guidare, azionare macchinari o eseguire altre attività che richiedono sforzi fisici o mentali per almeno 24 ore, poiché l’effetto degli oppioidi può ripresentarsi.
4.8 effetti indesiderati
Riassunto del profilo di sicurezza
La reazione avversa al farmaco (Adverse Drug Reaction, ADR) più comune osservata con la somministrazione di naloxone è la nausea (frequenza molto comune). L'improvvisa sospensione degli effetti degli oppioidi nelle persone che dipendono fisicamente dagli oppioidi può scatenare una sindrome da astinenza acuta.
Tabella delle reazioni avverse
Le seguenti reazioni avverse sono state segnalate con Ventizolve e/o altri medicinali contenenti naloxone durante gli studi clinici e l’esperienza post-marketing. Le reazioni avverse al farmaco sono elencate nella tabella sottostante secondo la classificazione per sistemi e organi e per frequenza.
Le categorie di frequenza sono assegnate a quelle reazioni avverse considerate come aventi almeno possibilmente un nesso di causalità con il naloxone e sono definite come molto comune: (≥1/10); comune: (≥1/100, <1/10); non comune: (≥1/1.000, <1/100); raro: (≥1/10.000, <1/1.000) molto raro: (<1/10.000); non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili).
Classificazione per sistemi e organi | Reazioni Avverse |
Disturbi del sistema immunitario | |
Molto raro: | Ipersensibilità, shock anafilattico |
Patologie del sistema nervoso | |
Comune: | Capogiro, cefalea |
Non comune: | Tremore |
Patologie cardiache | |
Comune: | Tachicardia |
Non comune: | Aritmia, bradicardia |
Molto raro: | Fibrillazione cardiaca, arresto cardiaco |
Patologie vascolari | |
Comune: | Ipotensione, ipertensione |
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche | |
Non comune: | Iperventilazione |
Molto raro: | Edema polmonare |
Patologie gastrointestinali | |
Molto comune: | Nausea |
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Comune: Non comune: | Vomito Diarrea, bocca secca |
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo | |
Non comune: Molto raro: | Iperidrosi Eritema multiforme |
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione | |
Non comune: | Sindrome da astinenza da stupefacenti (in pazienti con dipendenza da oppioidi) |
Descrizione di reazioni avverse selezionate
Sindrome da astinenza da stupefacenti
I segni e i sintomi della sindrome da astinenza da stupefacenti includono irrequietezza, irritabilità, iperestesia, nausea, vomito, dolore gastrointestinale, spasmi muscolari, disforia, insonnia, ansia, iperidrosi, piloerezione, tachicardia, ipertensione, sbadigli, piressia. Possono inoltre essere osservate variazioni comportamentali, tra cui comportamento violento, nervosismo ed eccitazione.
Disordini vascolari
Nelle segnalazioni sul naloxone somministrato per via endovenosa/intramuscolare si sono verificati: ipotensione, ipertensione, aritmia cardiaca (comprese tachicardia e fibrillazione ventricolari) ed edema polmonare con l’uso post-operatorio del naloxone. Effetti cardiovascolari avversi si sono manifestati con maggiore frequenza in pazienti in fase post-operatoria affetti da una patologia cardiovascolare preesistente o in coloro che ricevevano altri medicinali che producono effetti avversi cardiovascolari simili.
Segnalazione delle reazioni avverse sospette
La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo:
4.9 sovradosaggio
In considerazione dell’indicazione e dell’ampio indice terapeutico, non sono previsti casi di sovradosaggio. Sono state tollerate dosi singole di 10 mg di naloxone somministrate per via endovenosa senza reazioni avverse né cambiamenti nei valori clinici di laboratorio.
5. proprietà farmacologiche
5.1 proprietà farmacodinamiche
Categoria farmacoterapeutica: Antidoti, codice ATC: V03AB15
Meccanismo d’azione
Il naloxone è un derivato semisintetico della morfina (N-allil-nor-ossimorfone) e un antagonista specifico degli oppioidi che agisce in maniera competitiva a livello dei recettori oppioidi. L’effetto è dovuto all’antagonismo dei recettori per gli oppioidi mu, kappa, delta. L’antagonismo dei recettori mu ripristina la respirazione.
Effetti farmacodinamici
Il naloxone neutralizza gli effetti degli oppiodi, inclusa la depressione respiratoria, la sedazione e l’ipotensione. Possiede un’affinità molto elevata per i siti recettoriali degli oppioidi e, pertanto, è in grado di sostituirsi sia agli agonisti che agli antagonisti parziali, quali ad esempio pentazocina e nalorfina. Il naloxone non neutralizza la depressione del SNC causata dagli ipnotici o da altri non-
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oppioidi e non possiede le proprietà “agonistiche” o morfinosimili tipiche di altri antagonisti oppioidi.
In caso di dipendenza da oppioidi, la somministrazione di naloxone aumenta i sintomi della dipendenza fisica. Gli effetti farmacologici del naloxone si osservano tipicamente 2 minuti dopo la somministrazione. La durata dell’effetto antagonista dipende dalla dose ed è tipicamente di 1–4 ore. La necessità di ripetere la dose dipende dalla quantità, tipo e via di somministrazione dell’oppiode da antagonizzare.
5.2 proprietà farmacocinetiche
Assorbimento
In uno studio farmacocinetico in 22 adulti sani, la biodisponibilità relativa di uno spruzzo nasale in una narice (dose totale pari a 1,4 mg di naloxone cloridrato, equivalente a 1,26 mg di naloxone base, somministrato come 0,1 ml di naloxone cloridrato 14 mg/ml) e di due spruzzi nasali somministrati nella stessa narice (dose totale pari a 2,8 mg di naloxone cloridrato, equivalente a due volte 1,26 mg di naloxone base, somministrato come 2 × 0,1 ml di naloxone cloridrato 14 mg/ml) è stata confrontata a una dose singola di 0,8 mg di naloxone cloridrato iniettato per via intramuscolare e 0,4 mg di naloxone cloridrato iniettato per via endovenosa. La biodisponibilità assoluta dello spray nasale è stata in media 0,49 ±0,24. I risultati sono riportati nella seguente Tabella 1.
Parametro | 1,4 mg/dose intranasale – una dose | 1,4 mg/dose intranasale – due dosi | 0,8 mg iniezione intramuscolare | 0,4 mg iniezione endovenosa |
t max (min) | 20,16 | 20,7 | 13,62 | 3,48* |
C max (ng/ml) | 2,356 | 4,181 | 3,734 | 7,437* |
AUC 0-last (h*ng/ml) | 2,622 | 5,232 | 3,091 | 1,839 |
AUC 0-inf (h*ng/ml) | 2,842 | 5,469 | 3,431 | 2,087 |
t 1/2 (h) | 1,216 | 1,162 | 1,414 | 1,239 |
Biodisponibilità relativa normalizzata rispetto alla dose (%) IN vs. IM | 0,52 |
* Tempo e concentrazione al primo punto di campionamento = 2 minuti
La concentrazione media plasmatica di naloxone dopo 2 e 5 minuti dalla somministrazione intranasale di 1,4 mg di Ventizolve erano rispettivamente pari a 0,5475 ng/mL (23% di Cmax) e 0,9519 ng/mL (40% di Cmax). Si può ragionevolmente presumere che l’insorgenza d’azione a seguito della somministrazione per via intranasale si verifichi in ciascun individuo prima che venga raggiunto il tmax. La concentrazione media plasmatica di naloxone dopo 2 e 5 minuti dalla somministrazione IM di 0,8 mg di naloxone erano rispettivamente pari a 1,4979 ng/mL (40% di Cmax) e 3,1551 ng/mL (85% di Cmax).
Distribuzione
Il naloxone è un composto altamente lipofilo rapidamente e ampiamente distribuito nei fluidi e tessuti corporei, compreso il cervello, a seguito di somministrazione parenterale. Il naloxone attraversa prontamente la placenta. Non è noto se il naloxone sia escreto nel latte materno. Il legame con le proteine plasmatiche si verifica ma è relativamente debole (32–45%). Il legame avviene principalmente con l’albumina plasmatica, ma si verifica anche un legame significativo con costituenti plasmatici diversi dall’albumina.
Biotrasformazione
Documento reso disponibile da AIFA il 22/12/2020
Il naloxone è metabolizzato nel fegato, principalmente per glucuronazione, il metabolita principale è il naloxone-3-glucuronide.
Eliminazione
Nell’adulto, l’emivita di eliminazione dopo somministrazione parenterale è approssimatamente pari a 1– 1,5 ore. In uno studio farmacocinetico non si è riscontrata differenza significativa nell’eliminazione a seguito di somministrazione di Ventizolve e di formulazioni da 0,8 mg IM e 0,4 mg IV.
5.3 dati preclinici di sicurezza
I dati preclinici non rivelano rischi particolari per l’uomo sulla base di studi convenzionali di sicurezza, farmacologia, tossicità a dosi singole e ripetute.
Genotossicità e cancerogenicità
Il naloxone è risultato lievemente positivo nel test di mutagenesi di Ames e nel test di aberrazione cromosomica su linfociti umani in vitro ma è risultato negativo nel test di mutagenesi in vitro su cellule HGPRT di criceto V79 e nello studio in vivo di aberrazione cromosomica nel midollo di ratto.
Complessivamente, le evidenze indicano che il naloxone presenta un rischio minimo, se non nullo, di genotossicità e cancerogenicità nell’uomo.
Tossicità della riproduzione e dello sviluppo
Il naloxone non ha avuto effetti sulla fertilità e sulla riproduzione nel ratto né sullo sviluppo embrionale iniziale di ratti e topi. Il naloxone non è teratogeno negli animali.
6. informazioni farmaceutiche
6.1 elenco degli eccipienti
Povidone
Glicerolo
Disodio edetato
Benzalconio cloruro
Acido citrico monoidrato
Sodio citrato
Sodio idrossido (per l’aggiustamento del pH)
Acido cloridrico (per l’aggiustamento del pH)
Acqua per preparazioni iniettabili
6.2 incompatibilità
Non pertinente.
6.3 periodo di validità
2 anni
6.4 precauzioni particolari per la conservazione
Non congelare.
Tenere i contenitori monodose nell’involucro di plastica per proteggerli dalla luce.
6.5 natura e contenuto del contenitore
Il contenitore a contatto con il farmaco è costituito da un flaconcino di vetro tipo I con tappo in clorobutile inserito in un dispositivo spray che comprende l’attuatore in polipropilene, un perno per lo spruzzo e una cannula in acciaio inossidabile.
Documento reso disponibile da AIFA il 22/12/2020
Ogni confezione contiene due contenitori monodose da 0,1 ml di spray nasale, soluzione, confezionati in un involucro di plastica.
6.6 Precauzioni particolari per lo smaltimento
Il medicinale non utilizzato e i rifiuti derivati da tale medicinale devono essere smaltiti in conformità alla normativa locale vigente.
7. titolare dell’autorizzazione all’immissione in commercio
dne pharma as
Karihaugveien 22
NO-1086 OSLO
NORVEGIA
8. NUMERO(I) DELL’AUTORIZZAZIONE ALL’IMMISSIONE IN COMMERCIO
AIC 046624019 “1,26 mg spray nasale, soluzione” 2 contenitori monodose in vetro