Riassunto delle caratteristiche del prodotto - TERBINAFINA TEVA
1. denominazione del medicinale
Terbinafina Teva 250 mg compresse
2. composizione qualitativa e quantitativa
Ogni compressa contiene 281,3 mg di terbinafina cloridrato, equivalenti a 250 mg di terbinafina.
Per gli eccipienti vedere paragrafo 6.1.
3. forma farmaceutica
Compressa.
Compressa a forma di capsula biconvessa e di colore bianco-biancastro. Con linea di incisione su un lato e una “T” in rilievo ad ogni lato della linea di incisione. Liscia sull’altro.
4. informazioni cliniche
4.1 indicazioni terapeutiche
Infezioni micotiche della cute e delle unghie causate da Trichophyton (T. rubrum, T. mentagrophytes, T. verrucosum, T. violaceum ), Microsporum canis ed Epidermophyton floccosum.
1 Terbinafina compresse è indicato nel trattamento della tigna (tinea corporis, tinea cruris, tinea pedis e tinea manuum ) quando in base alla sede, alla gravità o all’estensione dell’infezione è ritenuta adeguata una terapia orale.
2 Terbinafina è indicata nel trattamento della onicomicosi. Si devono tenere in considerazione le linee guida ufficiali locali, per es. le raccomandazioni nazionali sull’uso appropriato e sulle prescrizioni di agenti antimicrobici.
4.2 posologia e modo di somministrazione
Adulti
250 mg una volta al giorno.
La durata del trattamento varia a seconda delle indicazioni e della gravità dell’infezione.
Infezioni cutanee
La durata probabile della terapia è la seguente:
Tinea pedis/manuum (interdigitale, da 2 a 6 settimane plantare/tipo mocassino):
Tinea corporis: da 2 a 4 settimane
Tinea cruris: da 2 a 4 settimane
Onicomicosi
La durata del trattamento (unghie delle mani e dei piedi) per gran parte dei pazienti varia da 6 settimane a 3 mesi. Periodi di trattamento inferiori a 3 mesi possono essere previsti in pazienti con infezioni nelle unghie delle dita delle mani, dei piedi, tranne l’alluce, o in pazienti più giovani. Nella terapia delle infezioni delle unghie dei piedi 3 mesi risultano di solito sufficienti, sebbene alcuni pazienti richiedano un trattamento di 6 mesi o più lungo. La crescita inadeguata dell’unghia nelle prime
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settimane di trattamento può permettere di identificare quei pazienti che richiedono una terapia prolungata.
La risoluzione completa dei segni e dei sintomi dell’infezione può verificarsi solo diverse settimane dopo l’eradicazione micologica.
Pazienti con compromissione epatica
Terbinafina compresse non è raccomandata per i pazienti con malattia epatica cronica o attiva (vedere paragrafo 4.4 Avvertenze speciali e precauzioni d'impiego).
Pazienti con compromissione renale
L'uso di terbinafina compresse non è stato adeguatamente studiato in pazienti con compromissione renale e non è pertanto raccomandato in questa popolazione di pazienti (vedere paragrafo 4.4 Avvertenze speciali e precauzioni d'impiego e paragrafo 5.2 Proprietà farmacocinetiche).
Pazienti anziani
Non vi sono evidenze che suggeriscono che i pazienti anziani richiedano un diverso dosaggio o che siano soggetti ad effetti indesiderati diversi da quelli riscontrati in pazienti più giovani. Nel prescrivere terbinafina compresse ai pazienti in questa fascia d’età, deve essere tenuta in considerazione la possibilità di una pre-esistente compromissione della funzionalità epatica o renale (vedere paragrafo 4.4. Avvertenze speciali e precauzioni d'impiego).
Popolazione pediatrica
La revisione dei dati sulla sicurezza d’uso della terbinafina orale nel bambino, basata sull’osservazione di 314 pazienti inclusi nello studio UK LAMISIL® Post Marketing Surveillance, ha dimostrato che il profilo delle reazioni avverse del bambino è simile a quello dell’adulto. Non si sono rilevate reazioni nuove, insolite o più gravi rispetto a quelle identificate nella popolazione adulta. Comunque, poiché i dati disponibili sono tuttora limitati, l’uso del farmaco non è raccomandato.
Modo di somministrazione
Uso orale.
4.3 controindicazioni
Ipersensibilità nota alla terbinafina o ad uno qualsiasi degli eccipienti di terbinafina compresse.
4.4 avvertenze speciali e opportune precauzioni d’impiegoterbinafina compresse non è raccomandata in pazienti con malattia epatica attiva o cronica. prima di prescrivere terbinafina compresse è necessario effettuare un test di funzionalità epatica. può verificarsi tossicità epatica in pazienti con e senza malattia epatica preesistente, pertanto si raccomanda il monitoraggio periodico (dopo 4-6 settimane di trattamento) con un test di funzionalità epatica. la terbinafina deve essere immediatamente interrotta in caso di aumento dei valori nei parametri di funzionalità epatica. sono stati segnalati in pazienti trattati con terbinafina compresse casi molto rari di grave insufficienza epatica (alcuni con esito fatale o che hanno richiesto il trapianto di fegato). nella maggior parte dei casi di insufficienza epatica, i pazienti presentavano pregresse patologie sistemiche gravi e la correlazione causale con l'assunzione di terbinafina compresse non era certa (vedere paragrafo 4.8 effetti indesiderati).
E' opportuno che i pazienti in trattamento con terbinafina compresse siano informati di comunicare prontamente al proprio medico curante qualsiasi segno e sintomo di
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nausea persistente senza causa apparente, diminuzione dell'appetito, stanchezza, vomito, dolore addominale nel quadrante superiore destro, ittero, urine scure o feci chiare. I pazienti che presentano questi sintomi devono interrompere la terapia con terbinafina orale e occorre valutare immediatamente la loro funzionalità epatica.
Sono stati segnalati in pazienti trattati con terbinafina compresse casi molto rari di gravi reazioni dermatologiche (es. sindrome di Stevens-Johnson, necrolisi epidermica tossica). Qualora si manifestasse rash cutaneo in progressivo peggioramento, il trattamento con terbinafina compresse deve essere interrotto.
Sono stati segnalati in pazienti trattati con terbinafina compresse casi molto rari di discrasie ematiche (neutropenia, agranulocitosi, trombocitopenia, pancitopenia).
Deve essere valutata l'eziologia di qualsiasi disturbo ematico che dovesse incorrere in pazienti in trattamento con terbinafina compresse e si devono considerare possibili cambiamenti del regime terapeutico, inclusa l'interruzione del trattamento con terbinafina compresse.
L'uso di terbinafina compresse in pazienti con ridotta funzionalità renale (clearance della creatinina inferiore a 50 ml/min o creatinina sierica superiore a 300 micromoli/1) non e stato adeguatamente studiato e non è pertanto raccomandato (vedere paragrafo 5.2 Proprietà farmacocinetiche).
La terbinafina deve essere somministrata con cautela ai pazienti con psoriasi o lupus eritematoso pregressi, poiché sono stati riportati casi molto rari di lupus eritematoso.
4.5 interazioni con altri medicinali e altre forme d’interazionela clearance plasmatica della terbinafina può essere accelerata da farmaci induttori del metabolismo e può essere inibita da farmaci che inibiscono il citocromo p450. nei casi in cui si renda necessaria la somministrazione contemporanea di questi farmaci, potrebbe essere necessario un adeguamento del dosaggio di terbinafina compresse.
I seguenti farmaci possono aumentare l'effetto o la concentrazione plasmatica della terbinafina
La cimetidina ha diminuito la clearance della terbinafina del 33%.
II fluconazolo ha aumentato la Cmax e I'AUC della terbinafina rispettivamente del 52% e del 69% in seguito all'inibizione di entrambi gli enzimi CYP2C9 e CYP3A4. Un simile aumento nell'esposizione si può verificare quando altri farmaci che inibiscono sia il CYP2C9 sia il CYP3A4, come ad esempio ketoconazolo e amiodarone, sono somministrati in concomitanza a terbinafina.
I seguenti farmaci possono diminuire l'effetto o la concentrazione plasmatica della terbinafina
La rifampicina ha aumentato la clearance della terbinafina del 100%.
In base ai risultati di studi condotti in vitro e sul volontario sano risulta che la terbinafina altera in modo irrilevante la clearance plasmatica della maggior parte dei
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farmaci che vengono metabolizzati tramite il sistema enzimatico del citocromo P450 (es. terfenadina, triazolam, tolbutamide o contraccettivi orali), ad eccezione di quelli metabolizzati attraverso il CYP206 (vedere sotto).
La terbinafina non interferisce con la clearance dell'antipirina o della digossina.
In pazienti che hanno assunto terbinafina compresse in concomitanza a contraccettivi orali sono stati riscontrati alcuni casi di mestruazioni irregolari, anche se l'incidenza di questi disturbi rientra in quella delle pazienti che assumono contraccettivi orali da soli.
La terbinafina può aumentare l'effetto o la concentrazione plasmatica dei seguenti farmaci
La terbinafina ha diminuito del 19% la clearance della caffeina somministrata per via endovenosa.
Studi in vitro e in vivo hanno evidenziato che la terbinafina inibisce il metabolismo mediato dall'enzima CYP206. Questo risultato potrebbe essere clinicamente significativo per i farmaci metabolizzati principalmente da CYP206, ad es. alcuni farmaci appartenenti alle seguenti classi: antidepressivi triciclici, beta-bloccanti, inibitori selettivi del reuptake della serotonina, antiaritmici (inclusi quelli della classe IA, IB e IC) e inibitori della monoaminoossidasi di tipo B, soprattutto qualora abbiano anche una finestra terapeutica stretta (vedere paragrafo 4.4 Avvertenze speciali e precauzioni d'impiego).
La terbinafina ha diminuito la clearance della desipramina dell'82%.
La terbinafina può diminuire l'effetto o la concentrazione plasmatica dei seguenti farmaci
La terbinafina ha aumentato la clearance della ciclosporina del 15%.
4.6 Fertilità, gravidanza ed allattamento
Studi di tossicità fetale e di fertilità nell'animale non hanno evidenziato alcun effetto avverso. Poiché l'esperienza clinica in donne in stato di gravidanza e molto limitata, terbinafina compresse non deve essere utilizzata durante la gravidanza a meno che le condizioni cliniche della donna non richiedano un trattamento per via orale con terbinafina e i potenziali benefici per la madre non superino i potenziali rischi per il feto.
La terbinafina è escreta nel latte materno; pertanto le pazienti trattate con terbinafina per via orale non devono allattare al seno.
Studi di tossicità e fertilità nell'animale non hanno evidenziato alcun effetto avverso.
4.7 effetti sulla capacità di guidare veicoli e di usare macchinari
Non sono stati effettuati studi sugli effetti di terbinafina compresse sulla capacità di guidare veicoli e di usare macchinari. I pazienti che presentano capogiri come effetto indesiderato, devono evitare di guidare veicoli o usare macchinari.
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4.8 effetti indesiderati
Le seguenti reazioni avverse sono state osservate durante gli studi clinici o nell'esperienza post-marketing.
Le reazioni avverse (Tabella 1) sono classificate in base alla frequenza, elencando per prima la più frequente ed utilizzando la seguente convenzione: molto comune (≥1/10); comune (≥1/100 e <1/10); non comune (≥1/1.000 e <1/100); raro (≥1/10.000 e <1/1.000); molto raro (<1/10.000) e non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili).
Patologie del sistema emolinfopoietico | |
Molto raro: Non nota: | Neutropenia, agranulocitosi, trombocitopenia, pancitopenia Anemia. |
Disturbi del sistema immunitario | |
Molto raro : Non nota: | Reazioni anafilattoidi, angioedema, Lupus eritematoso cutaneo e sistemico Reazioni anafilattiche, reazioni simili alla malattia da siero |
Disturbi del metabolismo e della nutrizione | |
Molto comune: | Diminuzione dell'appetito |
Disturbi psichiatrici | |
Non nota: | Ansia, depressione* |
Patologie del sistema nervoso | |
Comune: Non comune: Molto raro: Non nota: | Cefalea lpogeusia, ageusia Capogiri, parestesia e ipoestesia Anosmia |
Patologie dell'orecchio e del labirinto Non nota: | lpoacusia, alterazioni dell'udito, tinnito |
Patologie vascolari Non nota: | Vasculite |
Patologie gastrointestinali | |
Molto comune: Non nota: | Gonfiore addominale, dispepsia, nausea, dolore addominale, diarrea. Pancreatite |
Patologie epatobiliari | |
Raro: Non nota: | lnsufficienza epatica, aumento dei livelli degli enzimi epatici Epatite, ittero, colestasi |
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo | |
Molto comune: Molto raro: | Rash, orticaria Eritema multiforme, sindrome di Stevens-Johnson, necrolisi epidermica tossica, pustolosi esantematosa generalizzata acuta (AGEP) Eruzioni psoriasiformi o esacerbazioni di psoriasi Alopecia |
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Non nota: | Reazioni di fotosensibilità, fotodermatosi, reazioni di fotosensibilità allergica ed eruzione polimorfa da luce |
Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo Motto comune: Artralgia, mialgia Non nota: Rabdomiolisi Patologie sistemiche e condizioni relative alia sede di somministrazione | |
Molto raro: Non nota: | Affaticamento Sindrome simil-influenzale, piressia |
Esami diagnostici Non nota: | Aumento della creatinin fosfochinasi ematica, perdita di peso |
* Ansia e sintomi depressivi secondari a disgeusia.
** Ipogeusia, inclusa ageusia, che generalmente si risolve nell’arco di alcune settimane dopo l'interruzione del trattamento. Sono stati riportati casi isolati di ipogeusia prolungata.
Perdita di peso secondaria a ipogeusia.
Segnalazione delle reazioni avverse sospette
La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo:.
4.9 sovradosaggio
Sono stati segnalati alcuni casi di sovradosaggio (fino a 5 g), con comparsa di cefalea, nausea, dolore nella parte superiore dell’addome e capogiri.
In caso di sovradosaggio si raccomanda l'eliminazione del farmaco mediante la somministrazione di carbone attivo accompagnato, in caso di necessità, da un trattamento sintomatico di supporto.
5. proprietà farmacologiche
5.1 proprietà farmacodinamiche
Categoria farmacoterapeutica: antimicotici per uso sistemico.
Codice ATC: D01BA02.
La terbinafina è un’allilamina dotata di azione antimicotica ad ampio spettro. A basse concentrazioni esercita un’azione fungicida contro dermatofiti, muffe e alcuni funghi dimorfici. Sui lieviti ha un’attività fungicida o fungistatica, a seconda delle specie.
La terbinafina interferisce specificamente con una fase iniziale della biosintesi degli steroli fungini, il che determina un deficit di ergosterolo e un accumulo intracellulare di squalene, con conseguente morte delle cellule fungine. La terbinafina agisce inibendo l’enzima squalene-epossidasi nella membrana cellulare fungina.
Tale enzima non è legato al sistema del citocromo P450. La terbinafina non influenza il metabolismo degli ormoni o di altri farmaci.
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Se somministrato oralmente, il farmaco si concentra nella cute a livelli associati con un’attività fungicida.
5.2 proprietà farmacocinetiche
Una dose singola orale di 250 mg di terbinafina determina concentrazioni plasmatiche con picco medio 0,97 µg/ml nell’arco di 2 ore dalla somministrazione. L’emivita di assorbimento è di 0,8 ore, quella di distribuzione di 4,6 ore. La terbinafina si lega strettamente con le proteine plasmatiche. Diffonde rapidamente attraverso il derma e si concentra nello strato corneo lipofilo.
La terbinafina viene escreta anche col sebo e, pertanto, si presenta in concentrazioni elevate nei follicoli piliferi, nei capelli e nelle cuti ricche di sebo. È stato inoltre provato che il farmaco si distribuisce nel letto ungueale nelle prime settimane dopo l’inizio del trattamento. La biotrasformazione determina la produzione di metaboliti privi di attività antimicotica, che vengono escreti prevalentemente con l’urina. L’emivita di eliminazione è di 17 ore. Non c’è evidenza di accumulo del farmaco.
Non si sono osservate variazioni correlate all’età dei parametri farmacocinetici, anche se il tasso di eliminazione può risultare ridotto nei pazienti con compromissione della funzione renale o epatica, il che implica un conseguente aumento dei livelli ematici di terbinafina.
La biodisponibilità della terbinafina non è influenzata in maniera significativa dal cibo.
5.3 dati preclinici di sicurezza
Negli studi a lungo termine (fino a 1 anno) condotti su ratti e cani non si sono rilevati effetti tossici marcati sino a dosi orali di circa 100 mg/kg/die in nessuna delle due specie. A dosi orali elevate, il fegato ed eventualmente anche i reni, sono risultati essere potenziali organi bersaglio.
In uno studio della durata di 2 anni sulla carcinogenicità per via orale nel topo non si sono registrati insorgenza di neoplasie né altri reperti anomali attribuibili al trattamento fino a dosi di 130 (maschi) e 156 (femmine) mg/kg/die. In uno studio della durata di 2 anni sulla carcinogenicità per via orale nel ratto si è identificata una maggiore incidenza di tumori epatici nei maschi con il dosaggio massimo di 69 mg/kg/die. Le alterazioni potenzialmente correlate con la proliferazione del perossisoma sono specie-specifiche, poiché non sono state osservate negli studi di carcinogenicità nel topo, nel cane e nella scimmia.
Durante studi ad alte dosi nella scimmia sono state diagnosticate irregolarità rifrattive della retina con le dosi più elevate (livello privo di effetto tossico 50 mg/kg). Tali irregolarità sono risultate associate alla presenza nel tessuto oculare di un metabolita della terbinafina e sono scomparse dopo l’interruzione della terapia farmacologica. Esse non erano, tuttavia, correlate ad alterazioni istologiche.
Una batteria standard di test di genotossicità in vitro e in vivo non ha rivelato potenziale mutageno o clastogeno.
Nelle indagini effettuate su ratti e conigli non si sono rilevati effetti negativi sulla fertilità e su altri parametri riproduttivi.
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6. proprietà farmaceutiche
6.1 elenco degli eccipienti
Cellulosa microcristallina
Amido sodico glicolato tipo A)
Ipromellosa
Silice colloidale idrata
Magnesio stearato
6.2 incompatibilità
Non pertinente.
6.3 periodo di validità
3 anni
6.4. speciali precauzioni per la conservazione
Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conservazione.
6.5 natura e contenuto del contenitore
Confezioni con blister in PVC/alluminio trasparenti o PVC/PVdC/alluminio bianco-opachi contenenti 8, 14, 28, 30, 42, 50 (confezioni ospedaliere), 56 compresse.
E’ possibile che non tutte le confezioni siano commercializzate.
6.6 Istruzioni per l’impiego e la manipolazione
Nessuna istruzione in particolare.
7. titolare dell’autorizzazione all’immissione in commercio
Teva Italia S.r.l. – Via Messina, 38 – 20154 Milano
8. NUMERO DI AUTORIZZAZIONE ALL’IMMISSIONE IN COMMERCIO
A.I.C. n. 036773012 “250 mg | compresse” | 8 | compresse | in | blister | trasparente | ||
PVC/PVDC/Al | ||||||||
A.I.C. n. 036773024 PVC/PVDC/Al | “250 | mg | compresse” | 14 | compresse | in | blister | trasparente |
A.I.C. n. 036773036 PVC/PVDC/Al | “250 | mg | compresse” | 28 | compresse | in | blister | trasparente |
A.I.C. n. 036773048 PVC/PVDC/Al | “250 | mg | compresse” | 30 | compresse | in | blister | trasparente |
A.I.C. n. 036773051 PVC/PVDC/Al | “250 | mg | compresse” | 42 | compresse | in | blister | trasparente |
A.I.C. n. 036773063 PVC/PVDC/Al | “250 | mg | compresse” | 50 | compresse | in | blister | trasparente |
A.I.C. n. 036773075 PVC/PVDC/Al | “250 | mg | compresse” | 56 | compresse | in | blister | trasparente |
A.I.C. n. 036773087 PVC/PVDC/Al | “250 | mg | compresse” | 8 compresse in | blister bianco opaco |
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A.I.C. n. 036773099 “250 mg compresse” 28 compresse in blister bianco opaco PVC/PVDC/Al
A.I.C. n. 036773101 “250 mg compresse” 30 compresse in blister bianco opaco PVC/PVDC/Al
A.I.C. n. 036773113 “250 mg compresse” 42 compresse in blister bianco opaco PVC/PVDC/Al
A.I.C. n. 036773125 “250 mg compresse” 50 compresse in blister bianco opaco PVC/PVDC/Al
A.I.C. n. 036773137 “250 mg compresse” 56 compresse in blister bianco opaco PVC/PVDC/Al
A.I.C. n. 036773149 “250 mg compresse” 14 compresse in blister bianco opaco PVC/PVDC/Al
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11.10.2005 / 14.03.2014