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SUBCUVIA - riassunto delle caratteristiche del prodotto

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Riassunto delle caratteristiche del prodotto - SUBCUVIA

RIASSUNTO DELLE CARATTERISTICHE DEL PRODOTTO

SUBCUVIA 160 g/l soluzione iniettabile

2. composizione qualitativa e quantitativa

Immunoglobulina umana normale (SC/IMIg)

1 l di soluzione contiene:

proteina umana 160 g

di cui almeno il 95% sono immunoglobuline

Distribuzione delle sottoclassi IgG:IgG1 45–75%

IgG2 20–45%

IgG3 3–10%

IgG4 2–8%

Contenuto massimo di IgA: 4,8 g/l

1 flaconcino da 5 ml contiene 0,8 g di proteina umana (di cui almeno il 95% sono immunoglobuline).

1 flaconcino da 10 ml contiene 1,6 g di proteina umana (di cui almeno il 95% sono immunoglobuline).

Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1

Questo medicinale contiene 1,2 mg di sodio per ml.

3. forma farmaceutica

Soluzione iniettabile.

Il prodotto è una soluzione limpida o leggermente opalescente, da incolore a giallo pallido.

4. informazioni cliniche

4.1 indicazioni terapeutiche

Terapia sostitutiva in pazienti adulti e bambini con sindromi da immunodeficienza primaria, quali:

– agammaglobulinemia e ipogammaglobu­linemia congenite

– immunodeficienza comune variabile

– immunodeficienza grave combinata

– deficit delle sottoclassi di IgG con infezioni ricorrenti

Terapia sostitutiva in caso di mieloma o di leucemia linfatica cronica con ipogammaglobu­linemia secondaria grave e infezioni ricorrenti.

4.2 posologia e modo di somministrazione

Posologia

Terapia sostitutiva

Il trattamento deve essere iniziato e monitorato sotto la supervisione di un medico esperto nel trattamento della immunodeficienza.

Documento reso disponibile da AIFA il 10/06/2016

Può essere necessario personalizzare il dosaggio per ciascun paziente in funzione della risposta farmacocinetica e clinica. I seguenti schemi posologici vengono indicati come linea guida.

Si deve aggiustare il dosaggio per mantenere un livello approssimativo di almeno 4–6 g/L di IgG circolanti.

Lo schema posologico che utilizza la via sottocutanea deve consentire il raggiungimento di un livello sostenuto di IgG (misurato prima della infusione successiva). Può essere necessaria una dose di carico di almeno 0,2–0,5 g/kg da somministrare nel corso di una settimana (0,1 – 0,15 g/kg di peso corporeo per ciascun giorno stabilito di trattamento). Una volta ottenuti livelli di IgG allo stato stazionario, le dosi di mantenimento vengono somministrate a intervalli ripetuti per raggiungere una dose mensile cumulativa dell’ordine di 0,4–0,8 g/kg.

I livelli minimi devono essere misurati per poter aggiustare la dose e l'intervallo di dosaggio.

La via sottocutanea è il metodo di scelta per la somministrazione di SUBCUVIA.

SUBCUVIA può essere iniettato anche per via intramuscolare. In questi casi la dose cumulativa mensile deve essere suddivisa in somministrazioni settimanali o bisettimanali, in modo da mantenere basso il volume iniettato. Al fine di ridurre ulteriormente il disagio al paziente, può essere necessario iniettare ogni singola dose in siti anatomici differenti.

Modo di somministrazione

L'immunoglobulina umana normale viene somministrata per via sottocutanea o intramuscolare.

SUBCUVIA deve essere somministrato per via sottocutanea. In casi eccezionali, laddove la somministrazione per via sottocutanea non sia possibile, SUBCUVIA può essere somministrato per via intramuscolare.

L’infusione sottocutanea per il trattamento domiciliare deve essere iniziata da parte di un medico esperto nella supervisione di pazienti destinati al trattamento domiciliare. Al paziente dovrà essere insegnato come usare la siringa, le tecniche di infusione, il mantenimento di un diario del trattamento, il riconoscimento di gravi eventi avversi e le misure da intraprendere in tal caso.

Si raccomanda di usare una velocità iniziale di somministrazione di 10 ml/h/pompa.

La velocità di infusione può essere aumentata di 1 ml/h/pompa per ogni infusione successiva. La velocità massima raccomandata è di 20 ml/h/pompa. E' possibile utilizzare più di una pompa simultaneamente. Il sito di infusione deve essere cambiato ogni 5–15 ml.

L'iniezione intramuscolare deve essere eseguita da un medico o infermiere.

4.3 controindicazioni

Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti.

SUBCUVIA non deve essere somministrato per via intravascolare.

SUBCUVIA non deve essere somministrato per via intramuscolare in pazienti affetti da grave trombocitopenia o da qualsiasi altro disordine dell'emostasi.

4.4 avvertenze speciali e precauzioni di impiego

La somministrazione accidentale di SUBCUVIA in un vaso sanguigno può causare shock nei pazienti. Pertanto è necessario accertarsi che SUBCUVIA non venga somministrato in un vaso sanguigno.

Documento reso disponibile da AIFA il 10/06/2016

La velocità di infusione raccomandata al paragrafo “4.2 Modo di somministrazione” deve essere rispettata attentamente. I pazienti devono essere strettamente monitorati e sottoposti ad attenta osservazione per rilevare qualunque evento avverso per tutta la durata dell'infusione.

Ai pazienti in trattamento domiciliare e/o al loro tutore deve essere insegnato a saper riconoscere i segni iniziali di reazioni da ipotensione che raramente possono verificarsi. In caso di sospette reazioni allergiche o anafilattiche è necessario interrompere immediatamente l’iniezione. In caso di gravi reazioni anafilattoidi, deve essere eseguito un trattamento medico standard e il paziente o il suo tutore devono contattare immediatamente un medico.

Alcune reazioni avverse possono verificarsi più frequentemente nei pazienti in trattamento per la prima volta con immunoglobulina umana normale o, in rari casi, quando si passa a un altro prodotto a base di immunoglobulina umana normale o quando il trattamento viene interrotto per oltre otto settimane.

Vere reazioni da ipersensibilità sono rare. In particolare possono verificarsi nei casi molto rari di deficit di IgA con anticorpi anti-IgA e questi pazienti devono essere trattati con cautela.

Raramente l'immunoglobulina umana normale può indurre caduta della pressione arteriosa con reazione anafilattica, anche in pazienti che avevano tollerato il precedente trattamento con immunoglobulina umana normale.

Le potenziali complicazioni spesso possono essere evitate assicurando che:

i pazienti non siano sensibili all’immunoglobulina umana normale iniettando inizialmente il prodotto lentamente (vedere paragrafo 4.2) i pazienti siano sottoposti ad attento monitoraggio per qualsiasi sintomo per tutta la durata dell'infusione. In particolare, i pazienti mai trattati prima con l'immunoglobulina umana normale, i pazienti che in precedenza assumevano un prodotto alternativo o quando vi sia stato un lungo intervallo di tempo dalla infusione precedente devono essere monitorati durante la prima infusione e per la prima ora dopo la prima infusione, per poter rilevare potenziali segni avversi. Tutti gli altri pazienti devono essere posti in osservazione per almeno 20 minuti dopo la somministrazione.

In caso di sospetto di reazioni allergiche o anafilattiche, è necessario interrompere immediatamente l’iniezione. In caso di shock deve essere adottato un trattamento medico standard.

SUBCUVIA è ottenuto da plasma umano.

Le misure standard atte a prevenire infezioni conseguenti all'uso di prodotti medicinali preparati da sangue o plasma di origine umana includono la selezione dei donatori, lo screening delle singole donazioni e dei pool di plasma per i markers specifici di infezione e l'inclusione di efficaci fasi di produzione per la inattivazione / rimozione di virus. Tuttavia, in caso di somministrazione di prodotti medicinali preparati da sangue o plasma di origine umana non è possibile escludere totalmente la possibilità di trasmissione di agenti infettivi.

Questo vale anche per i virus sconosciuti o emergenti e altri agenti patogeni.

Le misure intraprese vengono considerate efficaci per i virus capsulati quali HIV, HBV e HCV.

Le misure intraprese possono avere valore limitato contro i virus non capsulati quali HAV e parvovirus B19.

C’è un’esperienza clinica rassicurante sulla mancanza di trasmissione di epatite A o di parvovirus B19 con le immunoglobuline e si ritiene anche che il contenuto di anticorpi giochi un ruolo importante nel contribuire alla sicurezza virale.

Documento reso disponibile da AIFA il 10/06/2016

Per ciascuna somministrazione di SUBCUVIA è fortemente raccomandata la registrazione del nome e del numero di lotto del prodotto per poter mantenere una correlazione fra il paziente e il lotto del prodotto.

Interferenza con i test sierologici

Dopo l’iniezione di immunoglobuline il rialzo temporaneo di vari anticorpi trasferiti passivamente nel sangue del paziente può determinare falsi risultati positivi nei test sierologici.

La trasmissione passiva di anticorpi verso gli antigeni degli eritrociti, ad esempio A, B, D può interferire con alcuni test sierologici per la ricerca di anticorpi rivolti verso antigeni dei globuli rossi, per esempio il test antiglobuline diretto (DAT, test di Coombs diretto).

4.5 interazioni con altri medicinali ed altre forme di interazione

Non sono stati effettuati studi di interazione.

Possono essere osservate le seguenti interazioni:

Vaccini ottenuti da virus vivi attenuati

La somministrazione di immunoglobuline può compromettere l'efficacia di vaccini ottenuti da virus vivi attenuati quali quelli anti-morbillo, anti-rosolia, anti-parotite e anti-varicella per un periodo di almeno 6 settimane e fino a 3 mesi. Dopo la somministrazione di questo prodotto è necessario far passare un intervallo di 3 mesi prima di procedere alla vaccinazione con vaccini ottenuti da virus vivi attenuati. Per il morbillo, tale compromissione può persistere anche per 1 anno.

Pertanto è necessario controllare il titolo anticorpale dei pazienti sottoposti a vaccinazione anti-morbillo.

4.6 fertilità, gravidanza e allattamento

La sicurezza di questo medicinale in gravidanza non è stata stabilita in studi clinici controllati e pertanto deve essere somministrato con cautela nelle donne durante la gravidanza o l'allattamento al seno. L'esperienza clinica acquisita con le immunoglobuline suggerisce che non sono previsti effetti dannosi sul decorso della gravidanza o sul feto e sul neonato.

Per informazioni sull'infezione da parvovirus B19, vedere paragrafo 4.4.

4.7 effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull’uso di macchinari

Non sono stati effettuati studi sulla capacità di guidare veicoli e sull’uso di macchinari.

Non sono stati osservati effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull’uso di macchinari.

4.8 effetti indesiderati

All’interno di ciascuna classe di frequenza, gli effetti indesiderati sono riportati in ordine decrescente di gravità.

Raramente le immunoglobuline umane normali possono causare una improvvisa caduta della pressione arteriosa e, in casi isolati, shock anafilattico, anche quando il paziente non abbia mostrato ipersensibilità a precedenti somministrazioni.

Documento reso disponibile da AIFA il 10/06/2016

Occasionalmente possono verificarsi reazioni avverse quali brividi, cefalea, febbre, vomito, reazioni allergiche, nausea, vertigini, iperidrosi, pallore, parestesia, tachicardia, artralgia, ipotensione e moderata lombalgia.

Reazioni locali al sito di infusione: gonfiore, dolore, rossore, indurimento, calore locale, dolore locale, prurito, ecchimosi e rash cutaneo.

In casi molto rari possono verificarsi reazioni anafilattiche/a­nafilattoidi, quali dispnea, oppressione toracica, rossore del volto e della cute, sensazione di calore e orticaria.

Le reazioni avverse presentate in questo paragrafo si basano su segnalazioni ricavate da studi clinici (IMAG-069 e IMAG-147) e sull'esperienza post-marketing relativa alla somministrazione sottocutanea di immunoglobulina umana normale.

Classificazione per sistemi e organi

Termine preferito MedDRA

Frequenza

DISTURBI DEL SISTEMA IMMUNITARIO

Shock anafilattico

Reazioni

anafilattiche/a­nafilattoidi

Reazioni di ipersensibilità

Non nota

PATOLOGIE DEL SISTEMA NERVOSO

Vertigini Cefalea

Non comune

Tremore

Raro

Parestesia

Non nota

PATOLOGIE CARDIACHE

Aumento della frequenza cardiaca

Raro

Tachicardia

Non nota

PATOLOGIE VASCOLARI

Sensazione di freddo alle estremità

Raro

Ipotensione Ipertensione Rossore Pallore

Non nota

PATOLOGIE RESPIRATORIE, TORACICHE E MEDIASTINICHE

Dispnea

Non nota

PATOLOGIE GASTROINTESTINALI

Nausea

Non comune

Dolore addominale

Raro

Vomito

Parestesia orale

Non nota

PATOLOGIE DELLA CUTE E DEL TESSUTO SOTTOCUTANEO

Prurito

Eritema

Non comune

Gonfiore in viso

Orticaria

Rash maculopapulare

Dermatite allergica

Iperidrosi

Non nota

PATOLOGIE DEL SISTEMA MUSCOLOSCHELETRICO E DEL TESSUTO CONNETTIVO

Artralgia

Rigidità muscoloscheletrica

Mialgia

Raro

Dolore dorsale

Non nota

Documento reso disponibile da AIFA il 10/06/2016

Classificazione per sistemi e organi

Termine preferito MedDRA

Frequenza

PATOLOGIE SISTEMICHE E CONDIZIONI RELATIVE ALLA SEDE DI SOMMINISTRAZIONE

Emorragia nel sito di iniezione Dolore nel sito di iniezione Ematoma nel sito di iniezione Eritema nel sito di iniezione Brividi

Comune

Tumefazione nel sito di iniezione

Prurito nel sito di iniezione

Dolore

Affaticamento

Sensazione di calore

Non comune

Rash nel sito di iniezione

Raro

Oppressione toracica

Febbre

Malessere

Reazione nel sito di iniezione Orticaria nel sito di iniezione Indurimento nel sito di iniezione

Calore nel sito di iniezione

Non nota

ESAMI DIAGNOSTICI

Aumento dell'alanina aminotransferasi

Raro

Legenda: la frequenza delle reazioni avverse si basa sulla seguente scala: Molto comune (≥1/10), Comune (≥1/100 – <1/10), Non comune (≥1/1.000 – <1/100), Raro (≥1/10.000 – <1/1,000), Molto raro (<1/10.000)

Per la sicurezza relativa agli agenti trasmissibili, vedere paragrafo 4.4.

4.9 sovradosaggio

Non sono stati riportati casi di sovradosaggio.

5. proprieta' farmacologiche

5.1 proprietà farmacodinamiche

Categoria farmacoterapeutica: sieri immuni e immunoglobuline: immunoglobuline normali umane, per somministrazione extravascolare. Codice ATC: J06BA01.

L'immunoglobulina umana normale contiene principalmente immunoglobuline G (IgG) con un ampio spettro di anticorpi verso gli agenti infettivi.

L'immunoglobulina umana normale contiene gli anticorpi IgG presenti nella popolazione normale. Viene generalmente preparata da pool di plasma ottenuti da almeno 1000 donazioni, ed ha una distribuzione di sottoclassi di immunoglobulina G strettamente proporzionale a quella del plasma umano nativo.

Adeguate dosi di questo medicinale possono riportare alla normalità livelli di immunoglobulina G bassi oltre la norma.

Documento reso disponibile da AIFA il 10/06/2016

5.2 proprietà farmacocinetiche

Con la somministrazione sottocutanea di immunoglobulina umana normale, i livelli di picco vengono raggiunti nel circolo del ricevente dopo circa 4 giorni.

Dati ottenuti da studi clinici mostrano che i livelli minimi di 7,24–7,86 g/l possono essere mantenuti con regimi di dosaggio di 1,25 ml (0,2 g)/kg p.c. somministrati ogni 2 settimane.

Con la somministrazione per via intramuscolare l’immunoglobulina umana normale è biodisponibile nel circolo del ricevente dopo circa 2–3 giorni.

Le IgG ed i complessi di IgG vengono metabolizzati nelle cellule del sistema reticoloendote­liale.

5.3 dati preclinici di sicurezza

Studi sulla tossicità con una singola dose dimostrano che dosi numerose volte superiori a quella massima consigliata per gli esseri umani non hanno avuto effetti tossici sugli animali da laboratorio.

Le prove di tossicità per dosi ripetute sugli animali non sono realizzabili a causa della interferenza con anticorpi sviluppati contro la proteina eterologa.

Studi di tossicità della riproduzione e dello sviluppo non sono stati eseguiti con questo prodotto.

6. informazioni farmaceutiche

6.1 elenco degli eccipienti

Glicina

Cloruro di sodio

Acqua per preparazioni iniettabili

6.2 incompatibilità

In assenza di studi di incompatibilità, questo medicinale non deve essere miscelato con altri prodotti.

6.3 periodo di validità

30 mesi.

Una volta aperto: usare immediatamente

6.4 precauzioni particolari per la conservazione

Conservare in frigorifero (2°C – 8°C).

Durante il periodo di validità il prodotto confezionato può essere conservato a temperatura ambiente (non più di 25°C) fino a 6 settimane. La data di trasferimento a temperatura ambiente ed il termine del periodo di 6 settimane devono essere registrate sulla scatola esterna. Una volta che il prodotto è conservato a temperatura ambiente non deve essere rimesso in frigorifero e deve essere eliminato se non usato entro il termine del periodo di 6 settimane.

Non congelare.

Conservare il flaconcino nell’imballaggio esterno per proteggerlo dalla luce.

Documento reso disponibile da AIFA il 10/06/2016

6.5 natura e contenuto del contenitore

5 ml di soluzione in un flaconcino (vetro di tipo I) con tappo (gomma alogenobutilica) – confezione da 1 o 20 10 ml di soluzione in un flaconcino (vetro di tipo I) con tappo (gomma alogenobutilica) – confezione da 1 o 20

È possibile che non tutte le confezioni siano commercializzate.

6.6 precauzioni particolari per lo smaltimento e la manipolazione

Il prodotto deve essere portato a temperatura ambiente o corporea prima dell'uso.

Non utilizzare strumenti per riscaldare il prodotto.

Il preparato liquido è limpido e da giallo pallido a marrone chiaro; durante la conservazione può mostrare formazione di leggera torbidità o piccole quantità di particelle.

Non utilizzare soluzioni che siano più che leggermente torbide.

I flaconcini aperti non devono essere riutilizzati.

Dopo apertura del flaconcino il prodotto deve essere utilizzato immediatamente.

Il medicinale non utilizzato e i rifiuti derivati da tale medicinale devono essere smaltiti in conformità alla normativa locale vigente.

7. titolare dell'autorizzazione all’immissione in commercio

Baxalta Innovations GmbH

Industriestrasse 67

A – 1221 Vienna

8. NUMERO(I) DELL’AUTORIZZAZIONE ALL’IMMISSIONE IN COMMERCIO

160 mg/ml soluzione iniettabile per uso sottocutaneo o intramuscolare – 1 flaconcino da 5 ml AIC n. 036800011

160 mg/ml soluzione iniettabile per uso sottocutaneo o intramuscolare – 20 flaconcini da 5 ml AIC n. 036800023

160 mg/ml soluzione iniettabile per uso sottocutaneo o intramuscolare – 1 flaconcino da 10 ml AIC n. 036800047

160 mg/ml soluzione iniettabile per uso sottocutaneo o intramuscolare – 20 flaconcini da 10 ml AIC n. 036800035

Documento reso disponibile da AIFA il 10/06/2016

9. data della prima autorizzazione/ rinnovo dell’autorizzazione

22 gennaio 2007

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