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STRIASCAN - riassunto delle caratteristiche del prodotto

Contiene principio attivo:

Dostupné balení:

Riassunto delle caratteristiche del prodotto - STRIASCAN

ALLEGATO I

Documento reso disponibile da AIFA il 31/07/2019

1. denominazione del medicinale

Striascan 74 MBq/mL soluzione iniettabile.

2. composizione qualitativa e quantitativa

Ogni mL di soluzione contiene 74 MBq di ioflupane (123I) alla data e ora di riferimento

(da 0,07 a 0,13 µg/mL di ioflupane).

Ogni flaconcino monodose da 2,5 mL contiene 185 MBq di ioflupane (123I) (intervallo di attività specifica da 2,5 a 4,5 × 1014 Bq/mmol) alla data e ora di riferimento.

Ogni flaconcino monodose da 5 mL contiene 370 MBq di ioflupane (123I) (intervallo di attività specifica da 2,5 a 4,5 × 1014 Bq/mmol) alla data e ora di riferimento.

Lo Iodio-123 ha un’emivita fisica di 13,2 ore. Decade emettendo radiazioni gamma con un’energia predominante di 159 keV e raggi-X a 27 keV.

Eccipiente con effetti noti

Questo medicinale contiene 39,5 g/L di etanolo.

Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.

3. forma farmaceutica

Soluzione iniettabile.

Soluzione limpida incolore.

4. informazioni cliniche

4.1 indicazioni terapeutiche

Medicinale solo per uso diagnostico.

Striascan è indicato per rilevare la perdita di terminazioni neuronali dopaminergiche funzionali nel corpo striato:

In pazienti adulti affetti da sindromi parkinsoniane clinicamente incerte, ad esempio quelle con

sintomi precoci, al fine di agevolare la differenziazione del tremore essenziale dalle sindromi parkinsoniane correlabili al morbo di Parkinson idiopatico, atrofia multisistemica e paralisi sopranucleare progressiva.

Striascan non consente di discriminare tra morbo di Parkinson, atrofia multisistemica e paralisi sopranucleare progressiva.

In pazienti adulti, per agevolare la differenziazione della probabile demenza a corpi di Lewy dal

morbo di Alzheimer.

Striascan non consente di discriminare tra demenza a corpi di Lewy e demenza da morbo di Parkinson.

4.2 posologia e modo di somministrazione

Striascan deve essere utilizzato solamente in pazienti adulti seguiti da medici esperti nel trattamento dei disturbi del movimento e/o della demenza.

Questo medicinale è solo per uso ospedaliero o in strutture di medicina nucleare designate.

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Documento reso disponibile da AIFA il 31/07/2019

Posologia

L’efficacia clinica è stata dimostrata lungo l’intervallo tra 110 e 185 MBq. Non superare i 185 MBq e non utilizzare quando l’attività è inferiore a 110 MBq.

I pazienti devono essere sottoposti ad opportuno trattamento di blocco funzionale tiroideo prima dell'iniezione, al fine di ridurre al minimo l'assorbimento di iodio radioattivo da parte della tiroide, per esempio mediante somministrazione orale di circa 120 mg di ioduro di potassio 1–4 ore prima dell'iniezione di Striascan.

Popolazioni speciali

Compromissione renale ed epatica

Non sono stati condotti studi formali in pazienti con compromissione renale o epatica significativa. Non ci sono dati disponibili (vedere paragrafo 4.4).

È necessaria un’attenta valutazione dell’ attività da somministrare poiché in questi pazienti è possibile un’aumentata esposizione alle radiazioni.

Popolazione pediatrica

La sicurezza e l’efficacia di Striascan nei bambini e adolescenti di età compresa tra 0 e 18 anni non sono state stabilite. Non ci sono dati disponibili.

Modo di somministrazione

Striascan è per uso endovenoso.

Vedere il paragrafo 4.4 per la preparazione del paziente.

Precauzioni che devono essere prese prima della manipolazione o della somministrazione del medicinale

Striascan deve essere usato senza diluizione. Per ridurre al minimo il possibile dolore al sito di iniezione durante la somministrazione, si raccomanda un’iniezione endovenosa lenta (non meno di 15–20 secondi) in una vena del braccio.

Acquisizione delle immagini

È necessario effettuare una SPECT tra le tre e le sei ore dopo l’iniezione.

L’acquisizione delle immagini deve essere effettuata utilizzando una gamma camera dotata di un collimatore ad alta risoluzione e calibrata utilizzando il fotopicco a 159 keV ed una finestra energetica del ± 10%. Il campionamento angolare preferibilmente non deve essere meno di 120 immagini su 360 gradi.

Per i collimatori ad alta risoluzione il raggio di rotazione deve essere costante e scelto il più piccolo possibile (tipicamente 11 – 15 cm). Studi sperimentali con un fantoccio striatale, suggeriscono che per ottenere immagini ottimali la dimensione della matrice e i fattori di zoom devono essere selezionati per dare una dimensione di pixel di 3,5 – 4,5 mm per i sistemi attualmente in uso. Si devono raccogliere un minimo di 500.000 conteggi per immagini ottimali. Le immagini normali sono caratterizzate da due aree simmetriche a captazione crescente di uguale intensità. Le immagini anormali o sono asimmetriche o simmetriche con differente intensità e/o perdita di intensità di captazione.

4.3 controindicazioni

– Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1

– Gravidanza (vedere paragrafo 4.6).

Documento reso disponibile da AIFA il 31/07/2019

4.4 avvertenze speciali e precauzioni d’impiego

Potenziale insorgenza di reazioni di ipersensibilità o anafilattiche

Se si verificano reazioni di ipersensibilità o anafilattiche bisogna interrompere immediatamente la somministrazione del medicinale e, se necessario, istituire un trattamento per via endovenosa. Per consentire un intervento immediato in caso di emergenza, devono essere prontamente disponibili i farmaci e le apparecchiature necessari, come tubo endotracheale e ventilatore.

Giustificazione individuale del rapporto beneficio/rischio

Per ogni singolo paziente l’esposizione alle radiazioni deve essere giustificata dal beneficio previsto. In ogni caso l’attività somministrata deve essere la più bassa ragionevolmente ottenibile in grado di fornire l’informazione diagnostica richiesta.

Pazienti con compromissione renale/compro­missione epatica

Non sono stati condotti studi formali in pazienti con compromissione renale o epatica significativa. In assenza di dati, Striascan non è raccomandato nei casi di compromissione renale o epatica da moderata a grave.

In questi pazienti è necessario valutare attentamente il rapporto beneficio/rischio poichè è possibile un’aumentata esposizione alle radiazioni.

Preparazione del paziente

Il paziente deve essere ben idratato prima di iniziare l’esame e stimolato a svuotare la vescica il più spesso possibile durante le prime ore successive all’esame per ridurre l’esposizione alle radiazioni.

Avvertenze specifiche

Questo medicinale contiene 39,5 g/L di etanolo (alcool) al 5%, fino a 197 mg per dose, equivalenti a 5 mL di birra o 2 mL di vino. Dannoso per chi soffre di alcolismo. Occorre tenerne conto in caso di gruppi ad alto rischio, quali pazienti con malattia epatica o epilessia.

Questo medicinale contiene meno di 1 mmol (23 mg) di sodio per flaconcino, cioè è essenzialmente ‘senza sodio’.

Le precauzioni riguardanti il rischio ambientale sono riportate nel paragrafo 6.6.

4.5 interazioni con altri medicinali ed altre forme d’interazione

Nell’uomo non sono stati effettuati studi d’interazione.

Ioflupane si lega al trasportatore della dopamina. I principi attivi che formano un legame ad elevata affinità con il trasportatore della dopamina possono dunque interferire con la diagnosi effettuata tramite Striascan. Questi comprendono: – anfetamina,

– benzatropina,

– bupropione,

– cocaina,

– mazindolo,

– metilfenidato,

– fentermina e

– sertralina.

Documento reso disponibile da AIFA il 31/07/2019

Durante studi clinici è stato dimostrato che i principi attivi che non interferiscono con le immagini SPECT ottenute mediante Striascan comprendono: – amantadina,

– triesifenidile,

– budipina,

– levodopa,

– metoprololo,

– primidone,

– propranololo e

– selegilina.

Non ci si attende che gli agonisti e antagonisti della dopamina, che agiscono sui recettori post-sinaptici della dopamina, interferiscano con le immagini ottenute con Striascan e pertanto possono essere continuati se necessario. I medicinali che in studi sugli animali non hanno interferito con le immagini ottenute con Striascan comprendono pergolide.

4.6 fertilità, gravidanza e allattamento

Donne potenzialmente fertili

Quando è necessario somministrare radiofarmaci a donne potenzialmente fertili, è importante stabilire se vi sia una gravidanza in corso. Finché non sia provato il contrario, qualsiasi donna che abbia saltato un ciclo mestruale deve essere considerata in stato di gravidanza.

In caso di dubbio circa una possibile gravidanza (se la donna ha saltato un ciclo, se il ciclo è molto irregolare, ecc.) è opportuno offrire alla paziente il ricorso a metodi alternativi (se disponibili) che non impieghino radiazioni ionizzanti.

Gravidanza

Non sono stati condotti studi sulla tossicità riproduttiva dell'animale con questo medicinale. Le metodiche che utilizzano radionuclidi impiegate su donne in stato di gravidanza generano radiazioni che coinvolgono il feto. La somministrazione di 185 MBq di ioflupane (123I) implica un assorbimento da parte dell’utero di una dose di 2,6 mGy. Striascan è controindicato in gravidanza (vedere paragrafo 4.3).

Allattamento

Non è noto se lo ioflupane (123I) sia escreto nel latte umano. Prima di somministrare un radiofarmaco ad una donna che allatta, si dovrà considerare se sia possibile rinviare la somministrazione del radionuclide fino al termine dell’allattamento e quale sia il radiofarmaco più appropriato da scegliere, tenendo presente che la radioattività passa nel latte materno.

Se la somministrazione è ritenuta necessaria, l’allattamento materno deve essere interrotto per 3 giorni e sostituito con l’allattamento artificiale. Durante questo periodo, il latte materno deve essere prelevato a intervalli regolari e il latte prelevato deve essere scartato.

Fertilità

Non sono stati effettuati studi sulla fertilità. Non ci sono dati disponibili.

4.7 effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull’uso di macchinari

Striascan non ha alcuna influenza accertata sulla capacità di guidare veicoli e di usare macchinari.

Documento reso disponibile da AIFA il 31/07/2019

4.8 effetti indesiderati

Sono stati osservati i seguenti effetti indesiderati con ioflupane (123I).

Molto comune (1/10)

Comune

(1/100, <1/10)

Non comune

(1/1.000, <1/100)

Raro

(1/10.000, <1/1.000)

Molto raro

(<1/10.000)

Non nota

(la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili)

All’interno di ciascun gruppo di frequenza, gli effetti indesiderati sono riportati in ordine decrescente di gravità.

Classificazione per sistemi e organi secondo MedDRA

Reazioni avverse

Termine preferito

Frequenza

Disturbi del sistema immunitario

Ipersensibilità

Non nota

Disturbi del metabolismo e della nutrizione

Appetito aumentato

Non comune

Patologie del sistema nervoso

Cefalea

Comune

Capogiro, sensazione di formicolio (parestesia), disgeusia

Non comune

Patologie dell'orecchio e del labirinto

Vertigine

Non comune

Patologie vascolari

Pressione arteriosa ridotta

Non nota

Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche

Dispnea

Non nota

Patologie gastrointestinali

Nausea, bocca secca

Non comune

Vomito

Non nota

Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo

Eritema, prurito, eruzione cutanea, orticaria, iperidrosi

Non nota

Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione

Dolore in sede di iniezione (dolore intenso o sensazione di bruciore successivamente a somministrazione in piccole vene)

Non comune

Sensazione di caldo

Non nota

L'esposizione alle radiazioni ionizzanti è collegata all'induzione di tumori e al potenziale sviluppo di difetti ereditari. Dal momento che la dose effettiva è di 4,6 mSv quando viene somministrata l'attività massima raccomandata di 185 MBq, è atteso che questi eventi avversi si verifichino con bassa probabilità.

Documento reso disponibile da AIFA il 31/07/2019

Segnalazione delle reazioni avverse sospette

La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione riportato nell

4.9 sovradosaggio

In caso di sovradosaggio di radioattività si consiglia di indurre un aumento della diuresi e defecazione in modo da minimizzare la dose di radiazioni assorbita dal paziente. Si devono prendere precauzioni atte ad evitare contaminazione con la radioattività eliminata dal paziente utilizzando tali metodi.

5. proprietà farmacologiche

5.1 proprietà farmacodinamiche

Categoria farmacoterapeutica: radiofarmaceutici diagnostici sistema nervoso centrale, codice ATC: V09AB03.

Alle concentrazioni chimiche usate per gli esami diagnostici, Striascan non sembra avere attività farmacodinamica.

Meccanismo d’azione

Ioflupane è un analogo della cocaina. Studi condotti su animali hanno dimostrato che ioflupane forma un legame ad elevata affinità con il trasportatore pre-sinaptico della dopamina e così ioflupane (123I) radiomarcato può essere utilizzato come marcatore surrogato per esaminare l’integrità dei neuroni dopaminergici nigrostriatali. Ioflupane forma un legame anche con il trasportatore della serotonina sui neuroni 5-HT ma con una affinità di legame inferiore (circa 10 volte più bassa).

Non esiste esperienza clinica rispetto a tipi di tremore diversi dal tremore essenziale.

Efficacia clinica

Studi clinici condotti in pazienti con demenza a corpi di Lewy

In uno studio clinico, che comprendeva la valutazione di 288 soggetti affetti da demenza a corpi di Lewy (DLB, dementia with Lewy bodies ) (144 soggetti), morbo di Alzheimer (124 soggetti), demenza vascolare (9 soggetti) o altro (11 soggetti), i risultati di una valutazione visiva indipendente, condotta in cieco, delle immagini ottenute con ioflupane (123I) sono stati confrontati con la diagnosi clinica stabilita da medici esperti nel trattamento e nella diagnosi delle demenze. La classificazione clinica nel rispettivo gruppo di demenza si è basata su una valutazione clinica e neuropsichiatrica standardizzata e completa. I valori relativi alla sensibilità di ioflupane (123I) nel determinare la probabile DLB rispetto alla non-DLB variavano dal 75,0% all’80,2% e la specificità dal 88,6% al 91,4%. Il valore predittivo positivo variava dal 78,9% all’84,4%, mentre il valore predittivo negativo era compreso tra l’86,1% e l’88,7%. Le analisi in cui sia i pazienti con possibile DLB che quelli con probabile DLB sono stati confrontati con pazienti affetti da demenza non-DLB hanno dimostrato valori relativi alla sensibilità di ioflupane (123I) compresi tra il 75,0% e l’80,2% e specificità compresa tra l’81,3% e l’83,9%, quando i pazienti con possibile DLB sono stati inseriti come pazienti non-DLB. La sensibilità variava dal 60,6% al 63,4% e la specificità dall’88,6% al 91,4% quando i pazienti con possibile DLB sono stati inseriti come pazienti DLB.

Documento reso disponibile da AIFA il 31/07/2019

5.2 proprietà farmacocinetiche

Distribuzione

Lo ioflupane (123I) scompare dal sangue subito dopo l’iniezione endovenosa; solo il 5% dell’attività somministrata resta nel sangue intero fino a 5 minuti dopo l’iniezione.

Captazione dell’organo

La captazione da parte del cervello è rapida, raggiungendo il 7% della attività iniettata dopo

10 minuti dall’iniezione per calare al 3% dopo 5 ore. Circa il 30% della radioattività totale presente nel cervello è attribuita alla captazione dello striato.

Eliminazione

A 48 ore dall’iniezione, circa il 60% della radioattività iniettata è escreta nelle urine, e circa il 14% escreta con le feci.

5.3 dati preclinici di sicurezza

I dati preclinici per ioflupane non rivelano rischi particolari per l’uomo sulla base di studi convenzionali di sicurezza farmacologica, tossicità a dosi singole e ripetute e genotossicità. Non sono stati effettuati studi sulla tossicità riproduttiva o per la valutazione del potenziale cancerogeno di ioflupane.

Valutazione del rischio ambientale ( Environmental Risk Assessment , ERA)

Dopo l’uso, tutti i materiali impiegati nella preparazione e somministrazione di radiofarmaci, incluso qualsiasi prodotto inutilizzato e il suo contenitore, devono essere decontaminati o trattati come rifiuti radioattivi ed eliminati secondo le norme specifiche stabilite dall’autorità locale competente. Il materiale contaminato deve essere eliminato come rifiuto radioattivo tramite via autorizzata.

6. informazioni farmaceutiche

6.1 elenco degli eccipienti

Acido acetico glaciale (E 260)

Sodio acetato triidrato (E 262)

Etanolo anidro (E 1510)

Acido fosforico concentrato (E 338)

Acqua per preparazioni iniettabili

6.2 incompatibilità

In assenza di studi di compatibilità, questo medicinale non deve essere miscelato con altri medicinali.

6.3 periodo di validità

Flaconcino da 2,5 mL:

35 ore dalla fine della sintesi (7 ore dalla data e ora di riferimento dichiarate sull’etichetta).

Flaconcino da 5 mL:

48 ore dalla fine della sintesi (20 ore dalla data e ora di riferimento dichiarate sull'etichetta).

Documento reso disponibile da AIFA il 31/07/2019

6.4 precauzioni particolari per la conservazione

Non conservare a temperatura superiore ai 25 °C. Non congelare.

Conservare nell’involucro piombato originale

I radiofarmaci devono essere conservati in conformità alla normativa nazionale in vigore riguardante i materiali radioattivi.

6.5 natura e contenuto del contenitore

Flaconcino da 15 mL di vetro ambrato, sigillato con una chiusura di gomma e cappuccio metallico.

Il flaconcino è posto in un contenitore di piombo come schermatura protettiva e confezionato in una scatola di metallo.

Confezione : 1 flaconcino contenente 2,5 mL o 5 mL di soluzione.

È possibile che non tutte le confezioni siano commercializzate.

6.6 precauzioni particolari per lo smaltimento e la manipolazione

Avvertenza generale

I radiofarmaci devono essere ricevuti, usati e somministrati solo da personale autorizzato in strutture sanitarie appositamente designate. Il ricevimento, la conservazione, l’uso, il trasferimento e lo smaltimento devono essere eseguiti in conformità alle normative e/o alle appropriate autorizzazioni dell’Autorità competente locale.

I radiofarmaci devono essere preparati in modo da soddisfare le norme di radioprotezione e i requisiti di qualità farmaceutica. Devono essere adottate adeguate precauzioni di asepsi.

Se in qualsiasi momento della preparazione di questo prodotto l’integrità del flaconcino appare compromessa, il prodotto non deve essere utilizzato.

La somministrazione deve essere effettuata in modo da minimizzare il rischio di contaminazione del prodotto e l’esposizione dell’operatore alle radiazioni. È obbligatoria una schermatura adeguata.

La somministrazione di radiofarmaci presenta rischi per le persone a contatto con il paziente a causa dell’irradiazione esterna o della contaminazione prodotta da urina, vomito, ecc. Si devono pertanto adottare le opportune misure di protezione in conformità alle normative nazionali.

Il medicinale non utilizzato e i rifiuti derivati da tale medicinale devono essere smaltiti in conformità alla normativa locale vigente.

7. titolare dell’autorizzazione all’immissione in commercio

CIS bio international

RN 306 – Saclay

B.P. 32

F-91192 Gif-sur-Yvette Cedex

8. NUMERO(I) DELL’AUTORIZZAZIONE ALL’IMMISSIONE IN COMMERCIO

EU/1/19/1372/001 (2,5 ml)

EU/1/19/1372/002 (5 ml)

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Documento reso disponibile da AIFA il 31/07/2019

9. DATA DELLA PRIMA AUTORIZZAZIONE/RINNOVO DELL’AUTORIZZAZIONE

10. DATA DI REVISIONE DEL TESTO

11. DOSIMETRIA

Il modello biocinetico per ioflupane (123I) adottato da ICRP 128 (International Commission on Radiological Protection, 2015) assume un assorbimento iniziale dell’attività somministrata pari al 31% nel fegato, all’11% nei polmoni e al 4% nel cervello. Si assume che la parte restante sia distribuita uniformemente nei rimanenti organi e tessuti. Per tutti gli organi e tessuti si assume che l’80% sia escreto con un’emivita biologica di 58 ore, e il 20% con un’emivita di 1,6 ore. Si assume inoltre che il 60% dell’attività iniettata sia escreta nelle urine e il 40% sia escreta nel tratto gastrointestinale per tutti gli organi e tessuti. L’attività nel fegato è escreta in base alla Pubblicazione 53 modello cistifellea (ICRP, 1987), in cui il 30% è eliminato tramite la cistifellea e il restante passa direttamente nell’intestino te­nue.

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Documento reso disponibile da AIFA il 31/07/2019

Le dosi stimate di radiazioni assorbite da un paziente adulto (70 kg) dopo iniezione endovenosa di ioflupane (123I) sono elencate di seguito in base a ICRP 128.

I valori sono stati calcolati assumendo uno svuotamento della vescica ad intervalli di 4,8 ore ed un adeguato blocco funzionale della tiroide (è noto che lo Iodio – 123 emette elettroni Auger).

Organo

Dose di Radiazioni Assorbite μGy/MBq

Surreni

17

Superficie ossea

15

Cervello

16

Mammella

7,3

Parete della colecisti

44

Tratto gastro-intestinale

Parete dello stomaco

12

Parete dell’intestino tenue

26

Parete del colon

59

(Parete dell’intestino crasso superiore)

57

(Parete dell’intestino crasso inferiore)

62

Parete del cuore

32

Reni

13

Fegato

85

Polmoni

42

Muscoli

8,9

Esofago

9,4

Ovaie

18,0

Pancreas

17,0

Midollo rosso

9,3

Ghiandole salivari

41,0

Pelle

5,2

Milza

26,0

Testicoli

6,3

Timo

9,4

Tiroide

6,7

Parete della vescica

35,0

Utero

14,0

Rimanenti Organi

10,0

Dose efficace

25,0 (µSv/MBq)

La dose efficace (E) risultante dalla somministrazione di 185 MBq di Striascan per iniezione è

4,6 mSv (per un adulto di 70 kg). I dati sopra elencati sono validi in condizioni di comportamento farmacocinetico normale. Quando la funzionalità renale o epatica è alterata, la dose efficace e la dose di radiazione somministrata agli organi possono essere aumentate.

Per una attività somministrata di 185 MBq la tipica dose di radiazione all’organo bersaglio (cervello) è 3 mGy e le tipiche dosi di radiazione agli organi critici, fegato e colon, sono rispettivamente di 16 mGy e 11 mGy.

12. ISTRUZIONI PER LA PREPARAZIONE DI RADIOFARMACI

Non pertinente

Informazioni più dettagliate su questo medicinale sono disponibili sul sito web della Agenzia europea dei medicinali:

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ALLEGATO II

A. PRODUTTORE(I) RESPONSABILE(I) DEL RILASCIO DEI

LOTTI

B. CONDIZIONI O LIMITAZIONI DI FORNITURA E

UTILIZZO

C. ALTRE CONDIZIONI E REQUISITI

DELL’AUTORIZZA­ZIONE ALL’IMMISSIONE IN COMMERCIO

D. CONDIZIONI O LIMITAZIONI PER QUANTO RIGUARDA

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A. PRODUTTORE(I) RESPONSABILE(I) DEL RILASCIO DEI LOTTI

Nome e indirizzo del(dei) produttore(i) responsabile(i) del rilascio dei lotti

CIS bio international

Route Nationale 306

Saclay B.P. 32

91192 Gif-sur-Yvette Cedex

FRANCIA

B. CONDIZIONI O LIMITAZIONI DI FORNITURA E UTILIZZO