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STAQUIS - riassunto delle caratteristiche del prodotto

Contiene principio attivo:

Dostupné balení:

Riassunto delle caratteristiche del prodotto - STAQUIS

ALLEGATO I

1

Medicinale sottoposto a monitoraggio addizionale. Ciò permetterà la rapida identificazione di nuove informazioni sulla sicurezza. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta. Vedere paragrafo 4.8 per informazioni sulle modalità di segnalazione delle reazioni avverse.

1. denominazione del medicinale

Staquis 20 mg/g unguento

2. composizione qualitativa e quantitativa

indicazioni terapeutiche

1 g di unguento contiene 20 mg di crisaborolo.

Eccipienti con effetti noti

Glicole propilenico, 90 mg/g di unguento

Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.

3. FORMA FARMACEUTICA

Unguento.

Unguento da bianco ad avorio.

4.

INFORMAZIONI CLINICHE

4.1

Staquis è indicato per il trattamentoatopica da lieve a moderata nei pazienti e pediatrici adulti a partire dai 2 anni di età con ≤ 40% di superficie corporea (Body Surface Area , BSA) interessata.

4.2 posologia e modo di somministrazione

Posologia

Adulti

Applicare uno strato di unguento due volte al giorno sulle zone interessate.

L’unguento deve essere applicato solo sulle zone della pelle interessate per un massimo del 40% della BSA.

L’unguento può essere utilizzato su tutte le zone della pelle ad eccezione del cuoio capelluto. L’uso sul cuoio capelluto non è stato studiato.

L’unguento può essere utilizzato due volte al giorno per un massimo di 4 settimane per ogni ciclo di trattamento. Se alcuni segni e/o sintomi persistono, o se la dermatite atopica si manifesta in nuove zone, è possibile ripetere il ciclo di trattamento purché l’applicazione non superi il 40% della BSA (vedere paragrafo 5.1).

L’uso dell’unguento deve essere sospeso se i segni e/o sintomi sulle zone trattate persistono dopo 3 cicli di trattamento consecutivi di 4 settimane ciascuno o se i segni e/o sintomi peggiorano durante il trattamento.

2

Popolazione pediatrica

Per i bambini e gli adolescenti (2–17 anni), la posologia è la stessa di quella indicata per gli adulti.

La sicurezza e l’efficacia di Staquis nei bambini di età inferiore a 2 anni non sono state stabilite. Non ci sono dati disponibili.

Popolazioni particolari

Compromissione epatica

Non sono stati condotti studi clinici in soggetti con compromissione epatica. Tuttavia, non è previsto un aggiustamento del dosaggio nei soggetti con compromissione epatica da lieve a moderata.

Compromissione renale

Non sono stati condotti studi clinici in soggetti con compromissione renale. Tuttavia, non è previsto un aggiustamento del dosaggio in questa popolazione di pazienti.

Pazienti anziani

Nei pazienti con età pari o superiore a 65 anni, la dermatite atopica non è comunemente osservata. Gli studi clinici di Staquis non hanno incluso un numero sufficiente di soggetti di età pari o superiore a 65 anni per poter determinare se essi rispondano in modo diverso dai soggetti più giovani (vedere paragrafo 5.1). Tuttavia, non è previsto un aggiustamento del dosaggio in questa popolazione di pazienti.

Modo di somministrazione

L’unguento è solo per uso cutaneo.

L’unguento non è destinato all’uso oftalmico, orale o intravaginale (vedere paragrafo 4.4).

Staquis non è stato specificamente studiato in condizioni occlusive. Tuttavia, l’esperienza clinica disponibile sull’uso dell’unguento in occlusione (ovvero pannolini o indumenti) non ha dimostrato la necessità di modificare il dosaggio.

I pazienti devono essere istruiti a lavarsi le mani dopo aver applicato l’unguento, a meno che la parte del corpo trattata non siano le mani. Se l’unguento viene applicato al paziente da un’altra persona, chiunque lo applichi deve lavarsi le mani dopo l’applicazione.

4.3 controindicazioni

Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.

4.4 avvertenze speciali e precauzioni d’impiego

L’unguento non è destinato all’uso oftalmico, orale o intravaginale (vedere paragrafo 4.2). In caso di esposizione accidentale agli occhi o alle mucose, l’unguento deve essere accuratamente rimosso e/o risciacquato con acqua.

I dati disponibili indicano che reazioni cutanee locali, come bruciore o dolore pungente, hanno una maggiore probabilità di verificarsi sulle zone della pelle sensibili (come viso e collo).

Ipersensibilità

Si è verificata ipersensibilità, inclusa orticaria da contatto, in pazienti trattati con Staquis. L’insorgenza di prurito, gonfiore ed eritema severi in corrispondenza del sito di applicazione di un sito distante è un potenziale sintomo di ipersensibilità. Qualora si verificassero segni e sintomi di ipersensibilità, si deve immediatamente sospendere la terapia con Staquis e deve essere iniziata una terapia appropriata.

Eccipienti con effetti noti

3

Questo medicinale contiene 90 mg di glicole propilenico in ogni grammo di unguento.

4.5 interazioni con altri medicinali ed altre forme d’interazione

Si prevede che né il crisaborolo né i suoi due principali metaboliti causino interazioni farmacologiche per induzione o inibizione degli enzimi del citocromo P450 (CYP) sulla base di dati in vitro e in vivo (vedere paragrafo 5.2).

Sulla base di dati in vitro , l’utilizzo di Staquis in concomitanza con inibitori del CYP3A4 (ad esempio ketoconazolo, itraconazolo, eritromicina, claritromicina, ritonavir) o inibitori del CYP1A2 (ad esempio ciprofloxacina, fluvoxamina) può aumentare le concentrazioni sistemiche di crisaborolo (vedere paragrafo 5.2).

Staquis non è stato valutato in associazione con altri medicinali cutanei usati per il trattamento della dermatite atopica da lieve a moderata e l’applicazione concomitante sulle stesse zone della pelle non è raccomandata. È possibile utilizzare emollienti su altre zone della pelle non interessate dalla dermatite atopica; l’applicazione di emollienti in concomitanza con Staquis sulle stesse zone della pelle non è raccomandata.

4.6 fertilità, gravidanza e allattamento

Gravidanza

I dati relativi all’uso di crisaborolo in donne in gravidanza non esistono o sono in numero limitato. Gli studi sugli animali non indicano effetti dannosi diretti o indiretti di tossicità riproduttiva (vedere paragrafo 5.3). A scopo precauzionale, è preferibile evitare l’uso di Staquis durante la gravidanza.

Allattamento

Non sono stati condotti studi sugli animali relativi all’escrezione nel latte dopo l’applicazione topica. Staquis viene assorbito per via sistemica. Non è noto se il crisaborolo o i suoi metaboliti o eccipienti siano escreti nel latte umano a seguito dell’applicazione topica dell’unguento o se questo abbia effetti sulla produzione di latte umano. La mancanza di dati clinici durante l’allattamento al seno preclude una chiara determinazione del rischio connesso a Staquis per un lattante. Pertanto, a causa delle potenziali reazioni avverse nei lattanti, Staquis non deve essere utilizzato nelle donne che allattano.

Fertilità

Non sono stati evidenziati effetti sulla fertilità in studi sulla riproduzione condotti su ratti maschi o femmine mediante somministrazione orale di crisaborolo (vedere paragrafo 5.3).

4.7 effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull’uso di macchinari

Staquis non altera o altera in modo trascurabile la capacità di guidare veicoli e di usare macchinari.

4.8 effetti indesiderati

Riassunto del profilo di sicurezza

Le reazioni avverse più comuni sono state reazioni in sede di applicazione (6,0%), incluso dolore in sede di applicazione, ad esempio bruciore o dolore pungente (4,4%). Generalmente, il dolore in sede di applicazione è stato notato all’inizio del periodo di trattamento ed era di natura transitoria, risolvendosi spontaneamente.

Tabella delle reazioni avverse

Le reazioni avverse sono classificate in base alla frequenza, a partire dalla reazione avversa più frequente utilizzando la seguente convenzione: molto comune (≥ 1/10); comune (≥ 1/100, < 1/10); non comune (≥ 1/1.000, < 1/100); rara (≥ 1/10.000, < 1/1.000); molto rara (< 1/10.000); non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili).

4

Tabella 1: Reazioni avverse

Disturbi del sistema immunitario

Non comune

Ipersensibilità

Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo

Non comune

Orticaria da contatto

Patologie sistemiche e condizioni relative alla sed

e di somministrazione

Comune

Reazioni in sede di applicazione (ad esempio dolore in sede di applicazione1, prurito in sede di applicazione, dermatite in sede di applicazione, eritema in sede di applicazione, irritazione in sede di applicazione, orticaria in sede di applicazione)

1 Si riferisce a sensazione come bruciore o dolore pungente.

Segnalazione delle reazioni avverse sospette

La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione riportato nell’.

4.9 sovradosaggio

Il sovradosaggio in seguito a somministrazione cutanea è improbabile. Se è stata applicata una quantità eccessiva di unguento, la parte in eccesso può essere rimossa.

In caso di esposizione accidentale oftalmica, sulla mucosa orale o intravaginale, l’unguento deve essere accuratamente rimosso e/o risciacquato con acqua (vedere paragrafi 4.2 e 4.4).

5.  proprietà farmacologiche

5.1 proprietà farmacodinamiche

Categoria farmacoterapeutica: altri preparati dermatologici, agenti per la dermatite, esclusi corticosteroidi, codice ATC: D11AH06

Meccanismo d’azione

Il crisaborolo è un benzoxaborolo inibitore della fosfodiesterasi 4 (PDE4) antinfiammatorio che sopprime la secrezione di alcune citochine, come il fattore di necrosi tumorale α (TNF-α), le interleuchine (IL-2, IL-4, IL-5) e l’interferone gamma (IFNγ), e migliora la funzione della barriera cutanea misurata mediate la perdita di acqua transepidermica (Transepidermal Water Loss , TEWL). Il crisaborolo applicato sulle lesioni nei pazienti affetti da dermatite atopica riduce l’espressione delle chemochine associate all’infiammazione atopica, incluse CCL17, CCL18 e CCL22.

Efficacia e sicurezza clinica

Due studi multicentrici, randomizzati, in doppio cieco, a gruppi paralleli, controllati con veicolo (Studi 1 e 2), con disegno identico, hanno incluso un totale di 1.522 soggetti di età compresa tra 2 e 79 anni. Il 61,9% dei soggetti aveva un’età compresa tra 2 e 11 anni, il 24,4% dei soggetti aveva un’età compresa tra 12 e 17 anni, il 13,3% dei soggetti aveva un’età compresa tra 18 e 64 anni e lo 0,5% dei soggetti aveva almeno 65 anni o più. Il numero di soggetti ≥ 18 anni di età era limitato. La BSA trattabile era compresa tra il 5% e il 95% (media = 18,3%, deviazione standard [DS] = 17,8%; il 9,6% dei soggetti aveva una BSA trattabile > 40%). Gli studi non hanno incluso un numero sufficiente di soggetti con una BSA trattabile > 40% tale da poter determinare la sicurezza e l’efficacia di Staquis in questa sottopopolazione. Al basale (dati di studi congiunti), il 38,5% dei soggetti aveva un punteggio di Valutazione globale statica dello Sperimentatore (Investigator’s Sta­tistic Global Assessment , ISGA) pari a 2 (Lieve) mentre il 61,5% aveva un punteggio ISGA pari a 3 (Moderato), nella valutazione complessiva della dermatite atopica (eritema, indurimento/pa­pulazione e gemizio/croste) su una scala di gravità da 0 a 4.

5

In entrambi gli studi, i soggetti sono stati randomizzati 2:1 a ricevere Staquis o veicolo mediante applicazione due volte al giorno per 28 giorni. L’endpoint primario di efficacia era la proporzione di soggetti al Giorno 29 che aveva raggiunto un ISGA di grado “Clear” (punteggio pari a 0) o “Almost Clear” (punteggio pari a 1) con un miglioramento di almeno 2 gradi rispetto al basale, confrontando i soggetti trattati con Staquis con i soggetti trattati con il veicolo. In entrambi gli studi, una percentuale maggiore statisticamente significativa di soggetti ha raggiunto questo endpoint nel gruppo trattato con Staquis rispetto al gruppo trattato con il veicolo.

Gli endpoint secondari di efficacia erano la proporzione di soggetti al Giorno 29 con un grado ISGA di “Clear” o “Almost Clear” e il tempo per ottenere un grado ISGA “Clear” o “Almost Clear” con un miglioramento di almeno 2 gradi rispetto al basale.

La sicurezza e l'efficacia di Staquis su aree cutanee sensibili (come viso e collo) rispetto ad aree cutanee non sensibili (come braccia e gambe) non sono state valutate separatamente negli studi clinici.

I risultati di efficacia dei due studi sono riassunti nelle Tabelle 2 e 3. Le curve di Kaplan-Meier relative al tempo necessario per ottenere un punteggio ISGA di “Clear” o “Almost Clear” con un miglioramento di almeno 2 gradi rispetto al basale sono riportate nella Figure 1 e 2. I valori p del test dei ranghi logaritmici per entrambi gli studi sono stati < 0,001.

Tabella 2: Esiti dell’efficacia in soggetti con dermatite atopica da lieve a moderata

Studio 1

Studio 2

Staquis (N= 503)

Veicolo (N = 256)

Staquis (N = 513)

Veicolo (N = 250)

Punteggio ISGA di “Clear” o “Almost Clear” con un miglioramento di almeno 2 gradi rispetto al basale al Giorno 29

32,8%

25,4%

31,4%

18,0%

95% ICa

(28,6; 37,0)

(19,9; 30,9)

(27,3; 35,5)

(13,2; 22,9)

Valore p

0,03 8b

< 0,001b

ISGA di “Clear” o “Almost Clear” al Giorno 29

51,7%

40,6%

48,5%

29,7%

95% ICa

(47,2; 56,1)

(34,4; 46,8)

(44,1; 52,9)

(23,9; 35,5)

Valore p

0,005b

< 0,001b

a Intervallo di confidenza (IC) da normale approssimazione

b Valore p di una prova di regressione logistica (con opzione Firth) con fattori del gruppo di trattamento e del centro di analisi dopo aggiustamento per imputazione multipla.

6

Tabella 3: Esiti dell’efficacia post-hoc in soggetti con dermatite atopica da lieve a moderata con BSA≤ 40%

Studio 1

Studio 2

Staquis (N = 446)

Vehicle (N = 231)

Staquis (N = 465)

Vehicle (N = 234)

Punteggio ISGA di “Clear” o “Almost Clear” con un miglioramento di almeno 2 gradi rispetto al basale al Giorno 29

34,1%

25,5%

32,6%

18,8%

95% ICa

(29,7; 38,6)

(19,7; 31,3)

(28,3; 36,9)

(13,7; 24,0)

Valore p

0.022b

<0.0001b

ISGA di “Clear” o “Almost Clear” al Giorno 29

53,8%

41,9%

51,0%

30,9%

95% ICa

(49,1; 58,5)

(35,3; 48,4)

(46,4; 55,6)

(24,8; 37,0)

Valore p

0,0041b

<0,0001b

a Intervallo di confidenza (CI) da normale approssimazione.

Valore p di una prova di regressione logistica (con opzione Firth) con fattori del gruppo di trattamento e del centro di analisi dopo aggiustamento per imputazione multipla.

7

Figura 1: Curva di Kaplan-Meier relativa al tempo necessario per ottenere un punteggio ISGA di “Clear” o “Almost Clear” con un miglioramento di almeno 2 gradi rispetto al basale in soggetti con dermatite atopica da lieve a moderata

Staquis (N=503) ○ Staquis

Veicolo (N=256) □ Veicolo

Studio 2

Giorni dopo la somministrazione

Gruppo di trattamento: Censore:

Staquis (N=513) ○ Staquis

Veicolo (N=250) □ Veicolo

Figura 2: Curva di Kaplan-Meier post-hoc relativa al tempo necessario per ottenere un punteggio ISGA di “Clear” o “Almost Clear” con un miglioramento di almeno 2 gradi rispetto al basale in soggetti con dermatite atopica da lieve a moderata con BSA ≤ 40%

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Studio 1

Gruppo di trattamento:

Staquis (N=446)

Veicolo (N=231)

Giorni dopo la somministrazione Censore: ○ Staquis □ Veicolo

Veicolo (N=234)

□ Veicolo

I risultati primari di efficacia congiunti per etnia sono riassunti nella Tabella 4.

Tabella 4: Riassunto dei soggetti che hanno raggiunto un punteggio ISGA di “Clear” o “Almost Clear” con un miglioramento di almeno 2 gradi rispetto al basale dopo 29 giorni raggruppati in base all’etnia – Studi 1 e 2 congiunti

Staquis (N = 1016)

Veicolo (N = 506)

Etnia

n Percentuale

n Percentuale

Nativi indiani

11 18,0%

5 0,0%

americani o dell’Alaska

Documento reso disponibile da AIFA il 16/02/2022

Esula dalla competenza dell’AIFA ogni eventuale disputa concernente i diritti di proprietà industriale e la tutela brevettuale dei dati relativi all’AIC dei medicinali e, pertanto, l’Agenzia non può essere ritenuta responsabile in alcun modo di eventuali violazioni da parte del titolare dell'autorizzazione all'immissione in commercio (o titolare AIC).

Tabella 4: Riassunto dei soggetti che hanno raggiunto un punteggio ISGA di “Clear” o

“Almost Clear” con un miglioramento di almeno 2 gradi rispetto al basale dopo 29 giorni raggruppati in base all’etnia – Studi 1 e 2 congiunti

Staquis (N = 1016)

Veicolo (N = 506)

Etnia

n

Percentuale

n

Percentuale

Asiatici

52

17,7%

27

13,4%

Neri o

285

32,1%

139

24,6%

afroamericani

Nativi hawaiani

7

42,9%

8

17,0%

o di altre isole

del Pacifico

Bianchi

617

33,5%

306

22,3%

Altro

44

31,9%

21

16,3%

N = Numero di soggetti in ciascun gruppo di trattamento

n = Numero di soggetti in ciascun sottogruppo per gruppo di trattamento

Uno studio di sicurezza a lungo termine multicentrico, a braccio singolo, in aperto (Studio 3) ha incluso un totale di 517 soggetti di età compresa tra 2 e 72 anni (il 59,6% dei soggetti aveva un’età compresa tra 2 e 11 anni, il 28,2% dei soggetti aveva un’età compresa tra 12 e 17 anni, l’11,8% dei soggetti aveva un’età compresa tra 18 e 64 anni e lo 0,4% dei soggetti aveva almeno 65 anni) con una BSA trattabile dal 5% al 95%. Erano ammissibili i soggetti presso i centri degli sperimentatori partecipanti (un sottoinsieme di centri che ha partecipato agli studi 1 e 2) che avevano completato gli studi 1 o 2 senza eventi relativi alla sicurezza che avessero precluso ulteriori trattamenti con Staquis.

I soggetti hanno partecipato allo studio in cicli di trattamento di 28 giorni per un massimo di 48 settimane. I soggetti hanno ricevuto Staquis per un numero variabile di cicli di trattamento a intermittenza in base alla severità della malattia come determinato dall’ISGA all’inizio di ciascun ciclo di trattamento di 28 giorni: i soggetti hanno ricevuto un trattamento con Staquis in aperto due volte al giorno (trattamento in corso quando ISGA era “Mild” o peggiore [≥ 2]) o nessun trattamento (trattamento sospeso quando ISGA era “Clear” [0] o “Almost Clear” [1]). L’interruzione dello studio doveva avvenire in assenza di miglioramenti nell’ISGA del soggetto dopo 3 cicli di trattamento consecutivi con Staquis.

Lo Studio 3 non includeva un endpoint di efficacia; la risposta di efficacia di Staquis basata su ISGA ha determinato l’estensione dell’uso intermittente di Staquis per un massimo di 48 settimane. Complessivamente, i soggetti hanno ricevuto una media di 6,2 cicli di trattamento (su 13 possibili cicli di trattamento in corso incluso il periodo di trattamento di 28 giorni negli studi 1 o 2). Il numero medio di cicli consecutivi di trattamento è stato di 3,6 e il numero medio di cicli consecutivi di trattamento sospeso è stato di 2,5.

Risultati dello studio sull’intervallo QT

I risultati di uno studio approfondito sull’intervallo QT relativamente a Staquis applicato sul 60% della BSA in volontari sani non hanno dimostrato alcun prolungamento dell’intervallo QT. Sebbene i volontari sani avessero concentrazioni di crisaborolo inferiori rispetto ai pazienti con dermatite atopica, gli studi clinici su Staquis non hanno identificato alcun effetto cardiaco, incluso il prolungamento dell'intervallo QT.

Popolazione pediatrica

L’Agenzia europea dei medicinali ha rinviato l’obbligo di presentare i risultati degli studi con Staquis in uno o più sottogruppi della popolazione pediatrica per il trattamento della dermatite atopica (vedere paragrafo 4.2 per informazioni sull’uso pediatrico).

10

5.2 proprietà farmacocinetiche

Assorbimento

La farmacocinetica (PK) di Staquis è stata studiata in 33 soggetti pediatrici di età compresa tra 2 e 17 anni con dermatite atopica da lieve a moderata e un coinvolgimento della BSA media ± DS di 49 ± 20% (intervallo dal 27% al 92%). In questo studio, i soggetti hanno applicato circa 3 mg/cm2 di Staquis unguento (la dose era compresa tra 6 g e 30 g circa per applicazione) due volte al giorno per 8 giorni. Le concentrazioni plasmatiche erano quantificabili in tutti i soggetti. Le medie ± DS della concentrazione plasmatica massima (Cmax) e dell’area sotto la curva tempo – concentrazione da 0 a 12 ore dalla somministrazione (AUC0–12) per crisaborolo il Giorno 8 erano rispettivamente 127 ± 196 ng/mL e 949 ± 1240 ng*h/mL. Le concentrazioni sistemiche di crisaborolo erano allo stato stazionario entro il Giorno 8. In base ai rapporti di AUC0–12 tra il Giorno 8 e il Giorno 1, il fattore di accumulo medio per crisaborolo era pari a 1,9. L'esposizione sistemica (Cmax e AUC0–12) del crisaborolo e dei suoi principali metaboliti è aumentata con l'aumentare della percentuale di BSA trattato.

Gli studi sono stati condotti con una diversa formulazione di crisaborolo che, a differenza di Staquis, conteneva butilidrossitoluene (BHT). Il test di permeazione in vitro (In Vitro Permeation Testing , IVPT) è stato eseguito su cute intatta per supportare l'equivalenza terapeutica tra le formulazioni contenenti BHT e quelle non contenenti BHT. Sebbene i risultati siano stati inconcludenti e altamente variabili, non si prevede che un possibile leggero aumento della permeazione influenzi il profilo di rischio-beneficio del prodotto in pazienti con BSA fino al 40% colpiti in misura clinicamente rilevante.

Distribuzione

Sulla base di uno studio in vitro , il crisaborolo è legato per il 97% alle proteine plasmatiche umane.

Biotrasformazione ed eliminazione

Il crisaborolo viene sostanzialmente metabolizzato in metaboliti inattivi. Il metabolita principale alcool 5-(4-cianofenossi)-2-idrossil benzilico (metabolita 1), si forma da vari enzimi CYP, come il CYP3A4, il CYP1A2 e per idrolisi. Questo metabolita viene ulteriormente metabolizzato in metaboliti a valle, tra i quali l’acido 5-(4-cianofenossi)-2-idrossil benzoico (metabolita 2), formato per ossidazione, è anch’esso un metabolita principale. La farmacocinetica dei metaboliti 1 e 2 è stata valutata nello studio di farmacocinetica sopra descritto e le concentrazioni sistemiche erano in prossimità o hanno raggiunto lo stato stazionario al Giorno 8. In base ai rapporti di AUC0–12 tra il Giorno 8 e il Giorno 1, i fattori di accumulo medi per i metaboliti 1 e 2 erano rispettivamente 1,7 e 6,3. Le Cmax e AUC0–12 medie ± DS per il metabolita 2 al Giorno 8 erano 1850 ± 1830 ng/mL e 18200 ± 18100 ng*h/mL. L’escrezione renale dei metaboliti è la principale via di eliminazione. Circa il 25% della dose radiomarcata è stato assorbito e prevalentemente escreto nelle urine.

Interazioni farmacologiche

Potenziale del crisaborolo di influenzare la farmacocinetica di altri medicinali

Studi in vitro su microsomi epatici umani hanno indicato che nelle condizioni di uso clinico non si prevede l’inibizione di CYP1A2, 2B6, 2C8, 2C9, 2C19 e 3A4 da parte del crisaborolo e del metabolita 1.

Studi in vitro su microsomi epatici umani per il metabolita 2 hanno mostrato che questo non inibiva le attività di CYP2C19, 2D6 e 3A4, era un debole inibitore di CYP1A2 e 2B6 e un inibitore moderato di CYP2C8 e 2C9. L’enzima più sensibile, CYP2C9, è stato ulteriormente esaminato in uno studio clinico utilizzando warfarin come substrato di CYP2C9. I risultati di questo studio non hanno mostrato alcun potenziale di interazione farmacologica.

Studi in vitro indicano che nelle condizioni di uso clinico, non si prevede che il crisaborolo e i metaboliti 1 e 2 inducano gli enzimi CYP.

11

Sulla base di dati in vitro , una certa quantità (< 30%) di crisaborolo è metabolizzata tramite il CYP3A4 e il CYP1A2. La somministrazione di Staquis in concomitanza con forti inibitori di CYP3A4 o CYP1A2 può aumentare l’esposizione sistemica al crisaborolo.

Studi in vitro hanno dimostrato che il crisaborolo e il metabolita 1 non inibiscono le attività di uridina difosfato (UDP)-glucuronosiltran­sferasi (UGT) 1A1, 1A4, 1A6, 1A9, 2B7 e 2B15. Il metabolita 2 non ha inibito UGT1A4, 1A6, 2B7 e 2B15. Il metabolita 2 ha mostrato una debole inibizione di UGT1A1; tuttavia non sono previste interazioni farmacologiche clinicamente significative tra il crisaborolo (e i suoi metaboliti) e i substrati di UGT1A1 a concentrazioni terapeutiche. Il metabolita 2 ha mostrato inibizione di UGT1A9 moderata e può causare un aumento moderato delle concentrazioni di substrati di UGT1A9 sensibili, come il propofol. Non si prevede un’interazione clinicamente rilevante tra il metabolita 2 e il propofol dovuta alla posologia e al modo di somministrazione del propofol (infusione endovenosa o iniezione con titolazione per l’effetto clinico di anestesia o sedazione). Non sono stati condotti studi di interazione farmacologica con substrati di UGT1A9 sensibili.

Studi in vitro indicano che, alle condizioni di uso clinico, non si prevede che il crisaborolo e i metaboliti 1 e 2 causino interazioni clinicamente significative con i substrati di trasportatori quali la P-glicoproteina, la proteina di resistenza del cancro al seno (Breast Cancer Resistance Protein , BCRP) e i trasportatori anionici o cationici organici.

5.3 dati preclinici di sicurezza

I dati preclinici provenienti da studi condotti in vitroin vivo per via orale e cutanea di somministrazione non rivelano rischi particolari per l’uomo sulla base di studi convenzionali di farmacologia di sicurezza, tossicità a dosi ripetute, genotossicità, tossicità giovanile o tossicità della riproduzione e dello sviluppo.

È stata osservata una maggiore incidenza correlata al farmaco di tumori benigni a cellule granulari nell’utero con cervice e vagina (in combinazione) in ratti femmine trattati con crisaborolo a dosi orali circa 2 volte superiori all’esposizione sistemica media nell’uomo alle condizioni d’uso massime. La rilevanza clinica di questo risultato è sconosciuta; tuttavia, dato il tipo di tumore e lo stato benigno in una singola specie e in un singolo sesso, la rilevanza per l’uomo è considerata bassa.

6. informazioni farmaceutiche

6.1 elenco degli eccipienti

Paraffina bianca morbida

Glicole propilenico (E 1520)

Glicerolo monostearato 40–55 (Tipo I)

Paraffina solida

Sodio calcio edetato

6.2 incompatibilità

Non pertinente.

6.3 periodo di validità

3 anni.

Dopo la prima apertura del contenitore: 1 anno.

6.4 precauzioni particolari per la conservazione

Non conservare a temperatura superiore a 25 °C. Non congelare.

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Conservare il tubo ben chiuso.

6.5 natura e contenuto del contenitore

Tubo laminato multistrato con testa in polietilene ad alta densità dotata di sigillo a strappo e una chiusura con tappo bianco in polipropilene. Lo strato esterno del tubo è costituito da sette strati (polietilene a bassa densità, polietilene bianco ad alta densità, polietilene ad alta densità, polietilene a bassa densità, acido etilen-acrilico, alluminio e acido etilen-acrilico). Il rivestimento interno è costituito da polietilene lineare a bassa densità.

Tubi da 2,5 g, 30 g, 60 g e 100 g. Scatola da sei tubi per il formato da 2,5 g. Scatola da un tubi per i formati da 30 g, 60 g e 100 g.

È possibile che non tutti i tubi siano commercializzati.

6.6 Precauzioni particolari per lo smaltimento

Il medicinale non utilizzato e i rifiuti derivati da tale medicinale devono essere smaltiti in conformità alla normativa locale vigente.

7. titolare dell’autorizzazione all’immissione in commercio

Pfizer Europe MA EEIG

Boulevard de la Plaine 17

1050 Bruxelles

Belgio

8. NUMERO(I) DELL’AUTORIZZAZIONE ALL’IMMISSIONE IN COMMERCIO

EU/1/19/1421/001

EU/1/19/1421/002

EU/1/19/1421/003

EU/1/19/1421/004

9. data della prima autorizzazione/rinnovo dell’autorizzazione

Data di prima autorizzazuione: 27 marzo 2020

10. DATA DI REVISIONE DEL TESTO

Informazioni più dettagliate su questo medicinale sono disponibili sul sito web dell’Agenzia europea dei medicinali,.

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Documento reso disponibile da AIFA il 16/02/2022

Esula dalla competenza dell’AIFA ogni eventuale disputa concernente i diritti di proprietà industriale e la tutela brevettuale dei dati relativi all’AIC dei medicinali e, pertanto, l’Agenzia non può essere ritenuta responsabile in alcun modo di eventuali violazioni da parte del titolare dell'autorizzazione all'immissione in commercio (o titolare AIC).

A. PRODUTTORe RESPONSABILeDEL RILASCIO DEI

LOTTI

B. CONDIZIONI O LIMITAZIONI DI FORNITURA E

UTILIZZO

C. ALTRE CONDIZIONI E REQUISITI

DELL’AUTORIZZA­ZIONE ALL’IMMISSIONE IN COMMERCIO

D. CONDIZIONI O LIMITAZIONI PER QUANTO RIGUARDA

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A. PRODUTTORI RESPONSABILI DEL RILASCIO DEI LOTTI

Nome e indirizzo dei produttori responsabili del rilascio dei lotti

Pfizer Service Company BVBA

Hoge Wei 10

1930 Zaventem

Belgio

B. CONDIZIONI O LIMITAZIONI DI FORNITURA E UTILIZZO

Medicinale soggetto a prescrizione medica.

C. ALTRE CONDIZIONI E REQUISITI DELL’AUTORIZZAZIONE ALL’IMMISSIONE

IN COMMERCIO

    

I requisiti per la presentazione degli PSUR per questo medicinale sono definiti nell’elenco delle date di riferimento per l’Unione europea (elenco EURD) di cui all’articolo 107 quater , paragrafo 7, della Direttiva 2001/83/CE e successive modifiche, pubblicato sul sito web dell’Agenzia europea dei medicinali.

Il titolare dell’autorizzazione all’immissione in commercio deve presentare il primo PSUR per questo medicinale entro 6 mesi successivi all’autorizzazione.

D. CONDIZIONI O LIMITAZIONI PER QUANTO RIGUARDA L’USO SICURO ED EFFICACE DEL MEDICINALE