Riassunto delle caratteristiche del prodotto - SAFUMIX
Safumix 50 microgrammi/250 microgrammi/dose, polvere per inalazione
Safumix 50 microgrammi/500 microgrammi/dose, polvere per inalazione
2. composizione qualitativa e quantitativa
Safumix 50 microgrammi/250 microgrammi : ogni dose erogata (la dose che fuoriesce dal boccaglio) contiene salmeterolo xinafoato corrispondente a 48 microgrammi di salmeterolo e 238 microgrammi di fluticasone propionato.
Ciò corrisponde ad una dose preimpostata di salmeterolo xinafoato corrispondente a 50 microgrammi di salmeterolo e 250 microgrammi di fluticasone propionato.
Safumix 50 microgrammi/500 microgrammi : ogni dose erogata (la dose che fuoriesce dal boccaglio) contiene salmeterolo xinafoato corrispondente a 48 microgrammi di salmeterolo e 476 microgrammi di fluticasone propionato.
Ciò corrisponde ad una dose preimpostata di salmeterolo xinafoato corrispondente a 50 microgrammi di salmeterolo e 500 microgrammi di fluticasone propionato.
Eccipiente con effetti noti: 17 mg di lattosio monoidtrato per dose erogata
Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.
3. forma farmaceutica
Polvere per inalazione in un dispositivo inalatore dosatore (Easyhaler) Polvere bianca.
4. informazioni cliniche
4.1 indicazioni terapeutiche
Asma
Safumix è indicato per il trattamento regolare dell'asma negli adulti e negli adolescenti di età pari o superiore a 12 anni in cui l'uso di un prodotto combinato (β2 agonista a lunga durata d'azione e corticosteroide inalatorio) è appropriato:
– pazienti non adeguatamente controllati con corticosteroidi inalatori e β2 agonista a breve durata d'azione usati „al bisogno“
o
– pazienti già adeguatamente controllati sia con corticosteroide inalatorio sia con β 2 agonista a lunga durata d'azione.
Broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO)
Safumix è indicato per il trattamento sintomatico di pazienti con BPCO, con valori normali previsti di FEV 1 <60% (pre-broncodilatatore) e anamnesi di esacerbazioni ripetute, che presentano sintomi significativi nonostante una regolare terapia broncodilatatoria.
4.2 posologia e modo di somministrazione
Posologia
I pazienti devono essere istruiti ad usare Safumix ogni giorno al fine di ottenere il massimo del beneficio, anche in assenza di sintomi.
I pazienti devono essere visitati regolarmente dal medico in modo che il dosaggio di Safumix sia sempre ottimale e sia modificato esclusivamente su consiglio del medico. La dose deve essere titolata fino alla dose più bassa che consente di mantenere un efficace controllo dei sintomi.
Per dosaggi che non possono essere raggiunti con Safumix (cioè 50 microgrammi di salmeterolo e 100 microgrammi di fluticasone propionato) sono disponibili altri prodotti di combinazione a dose fissa contenenti questi due principi attivi.
Quando il controllo dei sintomi è mantenuto con il dosaggio più basso della combinazione somministrato due volte al giorno, il passo successivo può prevedere, a titolo di prova, la somministrazione del solo corticosteroide inalatorio. In alternativa, pazienti che richiedono un β2 agonista a lunga durata d'azione possono essere trattati con Safumix somministrato una volta al giorno se, a giudizio del medico, è opportuno mantenere il controllo della malattia. In caso di dose unica giornaliera se il paziente ha una storia di sintomi notturni, la dose deve essere somministrata la sera e se il paziente ha una storia di sintomi prevalentemente diurni la dose deve essere somministrata al mattino.
I pazienti devono ricevere un dosaggio di Safumix contenente la dose di fluticasone propionato idonea alla severità della malattia. Se un paziente necessita di dosi non comprese nel regime raccomandato, devono essere prescritte dosi idonee del β2-agonista e/o del corticosteroide.
Dosi raccomandate:
Asma
Adulti e adolescenti dai 12 anni in su:
Un'inalazione di 50 microgrammi di salmeterolo e 250 microgrammi di fluticasone propionato due volte al giorno.
o
Un'inalazione di 50 microgrammi di salmeterolo e 500 microgrammi di fluticasone propionato due volte al giorno.
In adulti o adolescenti con asma persistente moderata (definiti come pazienti con sintomi giornalieri, uso giornaliero del farmaco al bisogno per la risoluzione rapida dei sintomi e limitazione del flusso respiratorio da moderata a grave) per i quali è essenziale un raggiungimento rapido del controllo dell’asma, può essere presa in considerazione una terapia iniziale di mantenimento con salmeterolo/fluticasone per un breve periodo di prova. In questi casi, la dose iniziale raccomandata è di una inalazione di 50 microgrammi di salmeterolo e 100 microgrammi di fluticasone propionato due volte al giorno, attraverso un dosaggio disponibile con altri prodotti di combinazione a dose fissa contenenti questi due principi attivi. Una volta che sia stato raggiunto il controllo dell’asma, il trattamento deve essere riverificato valutando l’opportunità di ricondurre la terapia del paziente al trattamento con il solo corticosteroide inalatorio. E' importante tenere sotto controllo regolarmente il paziente una volta che si sia proceduto a ridurre la terapia all’impiego del solo corticosteroide inalatorio.
Non è stato dimostrato un evidente beneficio in confronto alla sola terapia con fluticasone propionato somministrato per via inalatoria, impiegato come terapia iniziale di mantenimento, quando uno o due dei criteri di gravità sopra descritti non sono soddisfatti. In generale la terapia con corticosteroidi inalatori resta il trattamento di prima linea per la maggior parte dei pazienti. Safumix non è indicato per il trattamento iniziale dell’asma lieve. Il dosaggio di Salmeterolo/fluticasone propionato 50 microgrammi/100 microgrammi non è appropriato in adulti e bambini con asma grave; in pazienti con asma grave si raccomanda di stabilire il dosaggio appropriato di corticosteroide inalatorio prima di impiegare una qualsiasi associazione fissa.
Popolazione pediatrica
L’uso di Safumix non è raccomandato nei bambini di età inferiore ai 12 anni.
BPCO
Adulti:
Un'inalazione di 50 microgrammi di salmeterolo e 500 microgrammi di fluticasone propionato due volte al giorno.
Speciali gruppi di pazienti:
Non è necessario modificare la dose nei pazienti anziani o in quelli con danno renale. Non sono disponibili dati sull’uso di Safumix in pazienti con danno epatico.
Modo di somministrazione
Uso inalatorio.
Istruzioni per l'uso corretto di Safumix:
L'inalatore è regolato dal flusso inspiratorio, il che significa che quando il paziente inala attraverso il boccaglio, la sostanza è rilasciata nelle vie respiratorie.
Nota: è importante istruire il paziente a:
Documento reso disponibile da AIFA il 17/07/2019 2
Leggere attentamente le istruzioni per l'uso presenti nel foglio illustrativo che è incluso in ogni confezione di Safumix Tenere l'inalatore in posizione verticale, afferrandolo tra l'indice e il pollice Agitare vigorosamente l'inalatore su e giù da 3 a 5 volte prima dell'azionamento Attivare (effettuare lo scatto) l'inalatore prima dell'inalazione Respirare con forza e profondità attraverso il boccaglio per garantire che sia erogata una dose ottimale ai polmoni Trattenere il respiro dopo l'inalazione per almeno 5 secondi Non espirare mai attraverso il boccaglio poiché questo porterà a una riduzione della dose inalata. Nel caso ciò avvenisse, il paziente va istruito a battere leggermente il boccaglio su un tavolo o sul palmo di una mano per svuotarlo dalla polvere e poi ripetere la procedura di dosaggio. Non azionare mai il dispositivo più di una volta senza l’inalazione della polvere. Nel caso questo avvenga, il paziente deve essere istruito a battere leggermente il boccaglio su un tavolo o sul palmo di una mano per svuotarlo dalla polvere e poi ripetere la procedura di dosaggio. Riposizionare sempre il copri boccaglio (e, se in uso, chiudere la copertura di protezione) dopo l'uso, per evitare l'azionamento accidentale del dispositivo (che potrebbe comportare un sovradosaggio o sottodosaggio al paziente, quando sarà successivamente utilizzato) Sciacquare la bocca con acqua e/o lavarsi i denti dopo aver inalato la dose di mantenimento al fine di minimizzare il rischio di candidiasi a livello orofaringeo Non usare mai l'acqua per la pulizia dell'inalatore perché la polvere è sensibile all'umidità Sostituire Safumix quando il conta dosi raggiunge lo zero anche se la polvere può ancora essere osservata all'interno dell'inalatore.4.3 controindicazioni
Ipersensibilità ai principi attivi o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1 (lattosio che contiene piccole quantità di proteine del latte).
4.4 avvertenze speciali e precauzioni di impiego
Eccipienti
Safumix contiene come eccipiente lattosio fino a 17,1 mg/dose. Questa quantità normalmente non causa problemi alle persone intolleranti al lattosio. L'eccipiente lattosio contiene piccole quantità di proteine del latte, che possono causare reazioni allergiche.
4.5 interazioni con altri medicinali ed altre forme di interazione
I bloccanti β-adrenergici possono ridurre o antagonizzare l’effetto di salmeterolo. I β-bloccanti sia non selettivi che selettivi devono essere evitati, a meno che non vi siano valide ragioni per il loro uso. La terapia con β 2-agonisti può indurre un’ipopotassiemia potenzialmente grave. Si consiglia particolare cautela in caso di asma acuta di grado severo, perché questo effetto può essere potenziato dal trattamento concomitante con derivati xantinici, steroidi e diuretici.
L’uso concomitante di altri medicinali contenenti β-adrenergici può avere un effetto potenzialmente additivo.
Normalmente, le concentrazioni plasmatiche di fluticasone propionato dopo la somministrazione per via inalatoria sono basse, a causa dell’esteso metabolismo di primo passaggio e dell’elevata clearance sistemica mediata dal citocromo CYP3A4 a livello intestinale ed epatico. Sono quindi improbabili interazioni farmacologiche clinicamente significative mediate da fluticasone propionato.
In uno studio d’interazione condotto in soggetti sani trattati con fluticasone propionato intranasale, ritonavir (un inibitore molto potente del citocromo CYP3A4) 100 mg due volte al giorno ha aumentato di diverse centinaia di volte le concentrazioni plasmatiche di fluticasone propionato, con conseguente riduzione marcata delle concentrazioni sieriche di cortisolo. Per fluticasone propionato somministrato per via inalatoria non sono disponibili informazioni su questa interazione, ma è atteso un aumento marcato dei livelli plasmatici di fluticasone propionato. Sono stati segnalati casi di sindrome di Cushing e soppressione surrenalica. L’associazione deve essere evitata, a meno che il benefico non superi il rischio aumentato di effetti indesiderati sistemici del glucocorticoide.
In un piccolo studio condotto in volontari sani, ketoconazolo, un inibitore leggermente meno potente del CYP3A, ha aumentato del 150% l’esposizione a fluticasone propionato dopo una singola inalazione. Ciò ha determinato una riduzione più marcata del cortisolo plasmatico rispetto al solo fluticasone propionato. Si ritiene che anche il trattamento concomitante con altri inibitori di CYP3A, incluso itraconazolo e prodotti contenenti cobicistat, e moderati inibitori del CYP3A come eritromicina, aumenti il rischio di effetti indesiderati sistemici. L’associazione deve essere evitata a meno che il beneficio non superi il maggior rischio di effetti indesiderati sistemici dovuti ai corticosteroidi; in questo caso è necessario monitorare i pazienti per verificare l’assenza di effetti indesiderati sistemici dovuti ai corticosteroidi.
Inibitori potenti del CYP3A4
La co-somministrazione di ketoconazolo (400 mg per via orale una volta al giorno) e salmeterolo (50 microgrammi per via inalatoria due volte al giorno) in 15 soggetti sani per 7 giorni ha determinato un
aumento significativo dell’esposizione plasmatica a salmeterolo (1,4 volte per Cmax e 15 volte per AUC). Ciò può determinare un aumento dell’incidenza di altri effetti sistemici del trattamento con salmeterolo (ad es. prolungamento dell’intervallo QTc e palpitazioni) rispetto al trattamento con solo salmeterolo o solo ketoconazolo (vedere paragrafo 4.4).
Non sono stati osservati effetti clinicamente significativi sulla pressione arteriosa, sulla frequenza cardiaca, sulla glicemia e sui livelli ematici di potassio. La co-somministrazione con ketoconazolo non ha aumentato l’emivita di eliminazione di salmeterolo o l’accumulo di salmeterolo in caso di somministrazione ripetuta.
La co-somministrazione di ketoconazolo deve essere evitata, a meno che i benefici non superino il rischio potenzialmente aumentato di effetti sistemici del trattamento con salmeterolo. È probabile un rischio simile di interazioni con altri inibitori potenti del CYP3A4 (ad es. itraconazolo, telitromicina, ritonavir).
Inibitori moderati del CYP3A4
La co-somministrazione di eritromicina (500 mg per via orale tre volte al giorno) e salmeterolo (50 microgrammi per via inalatoria due volte al giorno) in 15 soggetti sani per 6 giorni ha determinato un
aumento lieve ma non statisticamente significativo dell’esposizione a salmeterolo (1,4 volte per Cmax e
1,2 volte per AUC). La co-somministrazione con eritromicina non è stata associata ad alcun effetto avverso grave.
4.6 fertilità, gravidanza e allattamento
Gravidanza
Un moderato numero di dati in donne in gravidanza (più di 1.000 gravidanze esposte) indica che salmeterolo e fluticasone propionato non causano malformazioni o tossicità fetale/neonatale. Gli studi sugli animali hanno mostrato una tossicità riproduttiva dopo somministrazione di agonisti dei β2-adrenorecettori e glucocorticosteroidi (vedere paragrafo 5.3).
La somministrazione di Safumix a donne in gravidanza va presa in considerazione solo se il beneficio atteso per la madre supera qualsiasi possibile rischio per il feto.
Documento reso disponibile da AIFA il 17/07/2019 6
Nel trattamento di donne in gravidanza va usata la più bassa dose efficace di fluticasone propionato che consente di mantenere un controllo adeguato dell’asma.
Allattamento
Non è noto se salmeterolo e fluticasone propionato/metaboliti siano escreti nel latte materno.
Gli studi hanno evidenziato che salmeterolo e fluticasone propionato, e i loro metaboliti, sono escreti nel latte dei ratti che allattano.
Il rischio per i neonati/lattanti allattati al seno non può essere escluso. Deve essere presa la decisione se interrompere l’allattamento o interrompere la terapia con Safumix tenendo in considerazione il beneficio dell’allattamento per il bambino e il beneficio della terapia per la donna.
Fertilità
Non vi sono dati relativi all’uomo. Tuttavia, gli studi sugli animali non hanno mostrato effetti di salmeterolo o fluticasone propionato sulla fertilità.
4.7 effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull’uso di macchinari
Safumix non altera o altera in modo trascurabile la capacità di guidare veicoli e di usare macchinari.
4.8 effetti indesiderati
Poiché Safumix contiene salmeterolo e fluticasone propionato, si prevedono reazioni avverse dello stesso tipo e severità di quelle associate a ciascuno dei due principi attivi. In seguito a co-somministrazione dei due principi attivi, non vi è alcuna incidenza di eventi avversi aggiuntivi.
Le reazioni avverse associate a salmeterolo/fluticasone propionato sono elencate di seguito in base alla classificazione per sistemi e organi e alla frequenza. Le frequenze sono definite come segue: molto comune (≥1/10), comune (≥1/100, <1/10), non comune (≥1/1.000, <1/100), raro (≥1/10.000, <1/1.000) e non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili). Le frequenze sono basate sui dati degli studi clinici. L’incidenza con placebo non è stata considerata.
Classificazione per sistemi e organi | Reazione avversa | Frequenza |
Infezioni ed Infestazioni | Candidiasi della bocca e della gola Polmonite (in pazienti con BPCO) Bronchite Candidiasi esofagea | Comune Comune1,3,5 Comune1,3 Raro |
Disturbi del sistema immunitario | Reazioni di ipersensibilità accompagnate dalle seguenti manifestazioni: Reazioni di ipersensibilità cutanee Angioedema (principalmente del viso ed edema orofaringeo) Sintomi respiratori (dispnea) Sintomi respiratori (broncospasmo) Reazioni anafilattiche incluso shock anafilattico | Non comune Raro Non comune Raro Raro |
Patologie endocrine | Sindrome di Cushing, manifestazioni cushingoidi, soppressione surrenalica, ritardo di crescita in bambini ed adolescenti, diminuzione della densità minerale ossea | Raro4 |
Disturbi del metabolismo e della nutrizione | Ipopotassiemia Iperglicemia | Comune3 Non comune4 |
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Classificazione per sistemi e organi | Reazione avversa | Frequenza |
Disturbi psichiatrici | Ansia Disturbi del sonno Alterazioni comportamentali incluse iperattività psicomotoria e irritabilità (particolarmente nei bambini) Depressione, aggressività (particolarmente nei bambini) | Non comune Non comune Raro Non nota |
Patologie del sistema nervoso | Cefalea Tremore | Molto comune1 Non comune |
Patologie dell'occhio | Cataratta Glaucoma Visione, offuscata (vedere anche il paragrafo 4.4) | Non comune Raro4 Non nota |
Patologie cardiache | Palpitazioni Tachicardia Aritmie cardiache (incluse tachicardia sopraventricolare ed extrasistoli). Fibrillazione atriale Angina pectoris | Non comune Non comune Raro Non comune Non comune |
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche | Rinofaringite Irritazione della gola Raucedine/disfonia Sinusite Broncospasmo paradosso | Molto comune2,3 Comune Comune Comune1,3 Raro4 |
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo | Contusioni | Comune1,3 |
Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo | Crampi muscolari Fratture traumatiche Artralgia Mialgia | Comune Comune1,3 Comune Comune |
1. Segnalato comunemente con placebo
2. Segnalato molto comunemente con placebo
3. Segnalato in uno studio in BPCO nell'arco di 3 anni
4. Vedere paragrafo 4.4
5. Vedere paragrafo 5.1
Descrizione di reazioni avverse selezionate
Sono stati segnalati gli effetti indesiderati farmacologici del trattamento con β2-agonisti, quali tremore, palpitazioni e cefalea, che però sono tendenzialmente transitori e si riducono nel corso di una terapia regolare.
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Come con altre terapie per inalazione può verificarsi broncospasmo paradosso con un immediato aumento del respiro sibilante e della dispnea dopo la somministrazione della dose. Il broncospasmo paradosso risponde ad un broncodilatatore ad azione rapida e deve essere trattato immediatamente. L’uso di Safumix deve essere interrotto immediatamente, il paziente valutato e, se necessario, deve essere istituita una terapia alternativa.
A causa del componente fluticasone propionato, in alcuni pazienti si possono verificare raucedine e candidiasi (mughetto) della bocca e della gola e, raramente, dell'esofago. Sia la raucedine che l'incidenza della candidiasi della bocca e della gola possono essere ridotte sciacquando la bocca con acqua e/o lavandosi i denti dopo l’uso del medicinale. La candidiasi sintomatica della bocca e della gola può essere trattata con una terapia antimicotica locale proseguendo il trattamento con Safumix.
Popolazione pediatrica
I possibili effetti sistemici includono la sindrome di Cushing, manifestazioni cushingoidi, soppressione surrenalica e ritardo della crescita in bambini ed adolescenti (vedere paragrafo 4.4). I bambini possono anche manifestare ansia, disturbi del sonno e alterazioni comportamentali incluse iperattività e irritabilità.
Segnalazione delle reazioni avverse sospette
La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo.
4.9 sovradosaggio
Non sono disponibili dati da studi clinici sul sovradosaggio con Safumix, ma di seguito sono riportati i dati relativi al sovradosaggio dei due componenti presi singolarmente:
I segni e i sintomi del sovradosaggio di salmeterolo sono capogiri, aumento della pressione sistolica, tremore, cefalea e tachicardia. Se la terapia con Safumix deve essere interrotta a causa di un sovradosaggio del β-agonista contenuto nel medicinale, va presa in considerazione un’idonea terapia steroidea sostitutiva. Inoltre, può manifestarsi ipopotassiemia e quindi vanno monitorati i livelli sierici di potassio. Deve essere presa in considerazione la somministrazione addizionale di potassio.
Nei casi di sovradosaggio acuto e cronico di fluticasone propionato, la terapia con Safumix deve proseguire con una dose idonea a mantenere il controllo dei sintomi.
5. proprietà farmacologiche
5.1 proprietà farmacodinamiche
Categoria farmacoterapeutica: farmaci per le malattie ostruttive delle vie respiratorie, adrenergici in associazione con corticosteroidi o altri farmaci, esclusi anticolinergici.
codice ATC: R03AK06
Meccanismo d’azione ed effetti farmacodinamici
Safumix contiene salmeterolo e fluticasone propionato, che presentano diversi meccanismi d’azione. Il rispettivo meccanismo d’azione dei due principi attivi è discusso di seguito.
Salmeterolo Salmeterolo è un agonista selettivo dei β2-adrenorecettori a lunga durata d’azione (12 ore), dotato di una lunga catena laterale che si lega all’esosito del recettore.
Salmeterolo produce una broncodilatazione di maggiore durata, che dura almeno 12 ore, rispetto a quella ottenuta con le dosi raccomandate dei β2-agonisti convenzionali a breve durata d’azione.
Documento reso disponibile da AIFA il 17/07/2019 9
Fluticasone propionato
Fluticasone propionato somministrato per via inalatoria alle dosi raccomandate è dotato di attività antinfiammatoria glucocorticoide a livello polmonare, con conseguente riduzione dei sintomi e delle esacerbazioni dell’asma, con meno effetti indesiderati osservati rispetto alla somministrazione sistemica dei corticosteroidi.
Efficacia e sicurezza clinica
Studi clinici sull'asma Uno studio clinico della durata di dodici mesi (Gaining Optimal Asthma ControL , GOAL), condotto in 3.416 pazienti adulti e adolescenti con asma persistente, ha confrontato la sicurezza e l’efficacia di salmeterolo/fluticasone propionato (FP) rispetto ad un corticosteroide inalatorio (FP) impiegato da solo al fine di verificare il raggiungimento degli obiettivi di controllo dell’asma. Il trattamento è stato aumentato gradualmente ogni 12 settimane fino al raggiungimento del **controllo totale dell'asma o della dose più elevata del medicinale consentita dallo studio. Lo studio GOAL ha dimostrato che un numero maggiore di pazienti trattati con salmeterolo/FP ha raggiunto il controllo dell’asma rispetto ai pazienti trattati con il solo corticosteroide inalatorio (inhaled corticosteroid , ICS) e che tale controllo è stato ottenuto con una dose più bassa di corticosteroide.
*Un buon controllo dell’asma è stato raggiunto più rapidamente con salmeterolo/FP rispetto al solo ICS. Il tempo di trattamento necessario affinché il 50% dei soggetti raggiungesse una prima settimana individuale con un buon controllo è stato di 16 giorni per salmeterolo/FP, rispetto a 37 giorni per il gruppo ICS. Nel sottogruppo di asmatici naïve agli steroidi, il tempo necessario al raggiungimento di una settimana individuale con un buon controllo è stato di 16 giorni nel trattamento con salmeterolo/FP rispetto a 23 giorni dopo trattamento con ICS.
I risultati complessivi dello studio hanno evidenziato:
Percentuale di pazienti che hanno raggiunto un *buon controllo (BC) e un **controllo totale (CT) dell’asma in 12 mesi | ||||
Trattamento pre-studio | Salmeterolo/FP | FP | ||
BC | CT | BC | CT | |
Senza ICS (solo SABA – Short Acting Beta Agonist) | 78% | 50% | 70% | 40% |
Dose bassa di ICS (≤500 microgrammi di BDP – beclometasone dipropionato oequivalente/die) | 75% | 44% | 60% | 28% |
Dose media di ICS (da >500 a 1.000 microgrammi di BDP o equivalente/die) | 62% | 29% | 47% | 16% |
Risultati raggruppati dei 3 livelli di trattamento | 71% | 41% | 59% | 28% |
**Controllo totale dell’asma; assenza di sintomi, nessun uso di SABA, picco di flusso espiratorio mattutino previsto pari o superiore all’80%, assenza di risvegli notturni, assenza di esacerbazioni e assenza di effetti indesiderati che rendono necessaria una modifica della terapia.
I risultati dello studio suggeriscono che salmeterolo/FP 50/100 microgrammi due volte al giorno può essere preso in considerazione come terapia di mantenimento iniziale nei pazienti con asma di grado moderato persistente per i quali si ritiene essenziale un rapido controllo dell’asma.
In uno studio in doppio cieco, randomizzato, a gruppi paralleli, condotto in 318 pazienti con asma persistente di età ≥18 anni, sono state valutate la sicurezza e la tollerabilità della somministrazione di due inalazioni due volte al giorno (dose doppia) di salmeterolo/FP per due settimane. Lo studio ha evidenziato che la doppia inalazione di ogni dosaggio di salmeterolo/FP per un massimo di 14 giorni ha indotto un lieve aumento degli eventi avversi correlati al β-agonista (tremore – 1 paziente [1%] vs 0, palpitazioni – 6 [3%] vs 1 [<1%], crampi muscolari – 6 [3%] vs 1 [<1%]) e un’incidenza simile di eventi avversi correlati al corticosteroide inalatorio (ad es. candidiasi orale – 6 [6%] vs 16 [8%], raucedine – 2 [2%] vs 4 [2%]) rispetto ad una sola inalazione due volte al giorno. Il lieve aumento degli eventi avversi correlati al β-agonista va tenuto in considerazione qualora il medico valuti l’opportunità di raddoppiare la dose di Safumix in pazienti adulti che richiedono una terapia aggiuntiva con corticosteroidi inalatori a breve termine (fino a 14 giorni).
Studi clinici sulla BPCO
TORCH è stato uno studio di 3 anni volto a valutare l’effetto del trattamento con salmeterolo/FP 50/500 microgrammi due volte al giorno, salmeterolo 50 microgrammi due volte al giorno, FP 500 microgrammi due volte al giorno o placebo sulla mortalità per tutte le cause nei pazienti con BPCO. I pazienti con BPCO e con un FEV1 basale (pre-broncodilatatore) <60% rispetto al valore normale previsto sono stati randomizzati al trattamento in doppio cieco. Durante lo studio, i pazienti potevano proseguire la terapia abituale per la BPCO, ad eccezione di altri corticosteroidi inalatori, broncodilatatori a lunga durata d’azione e corticosteroidi sistemici a lungo termine. La sopravvivenza a 3 anni è stata determinata in tutti i pazienti, indipendentemente dall’interruzione del farmaco in studio. L’endpoint primario era la riduzione della mortalità per tutte le cause a 3 anni per salmeterolo/FP vs placebo.
Placebo N = 1.524 | Salmeterolo 50 N = 1.521 | FP 500 N = 1.534 | Salmeterolo/FP 50/500 N = 1.533 | |
Mortalità per tutte le cause a 3 anni | ||||
Numero di decessi (%) | 231 (15.2%) | 205 (13.5%) | 246 (16.0%) | 193 (12.6%) |
Rapporto di rischio vs placebo (IC) p-value | N/A | 0.879 (0.73, 1.06) 0.180 | 1.060 (0.89, 1.27) 0.525 | 0.825 (0.68, 1.00) 0.0521 |
Rapporto di rischio salmeterolo/FP 500/50 vs componenti (IC) p-value | N/A | 0.932 (0.77, 1.13) 0.481 | 0.774 (0.64, 0.93) 0.007 | N/A |
1. p-value non significativo dopo aggiustamento per 2 analisi preliminari sul confronto dell’efficacia primaria in base ad un’analisi log-rank stratificata per l’abitudine al fumo
È stata osservata una tendenza verso un miglioramento della sopravvivenza nei soggetti trattati con salmeterolo/FP rispetto al placebo nell’arco di 3 anni, ma non ha raggiunto il livello di significatività statistica p≤0,05.
La percentuale di pazienti deceduti entro 3 anni per cause correlate alla BPCO è stata il 6,0% per il placebo, il 6,1% per salmeterolo, il 6,9% per FP e il 4,7% per salmeterolo/FP.
Il numero medio di esacerbazioni per anno, da moderate gravi, è stato significativamente ridotto con salmeterolo/ FP rispetto al trattamento con salmeterolo, FP e placebo (tasso medio nel gruppo salmeterolo/FP 0,85 rispetto a 0,97 nel gruppo salmeterolo, 0,93 nel gruppo FP e 1,13 nel gruppo placebo). Questo si traduce in una riduzione dell’incidenza delle riacutizzazioni da moderate a gravi del 25% (IC 95%: da 19% a 31%; p<0,001) rispetto al placebo, del 12% rispetto al salmeterolo (IC 95%: da 5% a 19%, p=0,002) e del 9% rispetto a FP (IC 95%: da 1% a 16%, p=0,024). Salmeterolo e FP hanno ridotto significativamente le percentuali di esacerbazioni rispetto al placebo rispettivamente del 15% (IC 95%: da 7% a 22%; p<0,001) e del 18% (IC 95%: da 11% a 24%; p<0,001).
La qualità della vita correlata alla salute (Health Related Quality of Life – HRQoL), misurata con il St
George’s Respiratory Questionnaire (SGRQ), è migliorata con tutti i trattamenti attivi rispetto al placebo. Il miglioramento medio in tre anni per salmeterolo/FP rispetto al placebo è stato di –3,1 unità (IC 95%: da –4,1 a –2,1; p<0,001), rispetto al salmeterolo è stato di –2,2 unità (p<0,001) e rispetto a FP è stato di –1,2 unità (p=0,017). Una riduzione di 4 unità è considerata clinicamente rilevante.
La probabilità stimata a 3 anni di contrarre una polmonite, segnalata come evento avverso, è stata del 12,3% per il placebo, del 13,3% per salmeterolo, del 18,3% per FP e del 19,6% per salmeterolo/FP (rapporto di rischio per salmeterolo/FP/ vs placebo: 1,64, IC 95%: da 1,33 a 2,01, p<0,001). Non è stato osservato alcun aumento dei decessi correlati alla polmonite; i decessi durante il trattamento giudicati principalmente dovuti a polmonite sono stati 7 per il placebo, 9 per salmeterolo, 13 per FP e 8 per salmeterolo/FP. Non sono state riscontrate differenze significative nella probabilità di fratture ossee (5,1% placebo, 5,1% salmeterolo, 5,4% FP e 6,3% salmeterolo/FP; rapporto di rischio per salmeterolo/FP vs placebo: 1,22, IC 95%: da 0,87 a 1,72, p=0,248).
Documento reso disponibile da AIFA il 17/07/2019 11
Gli studi clinici controllati verso placebo della durata di 6 e 12 mesi hanno evidenziato che l’uso regolare di salmeterolo/FP 50/500 microgrammi migliora la funzione polmonare e riduce la dispnea e l’uso dei medicinali sintomatici.
Gli studi replicativi SCO40043 e SCO100250 sono stati randomizzati, in doppio cieco, a gruppi paralleli, volti a confrontare l’effetto di salmeterolo/FP 50/250 microgrammi due volte al giorno (una dose non approvata per il trattamento della BPCO nell’Unione europea) con salmeterolo 50 microgrammi due volte al giorno sulla percentuale annuale di esacerbazioni moderate/gravi in soggetti affetti da BPCO con FEV 1 previsto inferiore al 50% ed esacerbazioni all’anamnesi. Le esacerbazioni moderate/gravi sono state definite come un peggioramento dei sintomi per cui è stato necessario il trattamento con corticosteroidi orali e/o antibiotici o il ricovero in ospedale.
Gli studi comprendevano una fase di run-in di 4 settimane, durante la quale tutti i soggetti hanno ricevuto in aperto salmeterolo/FP 50/250 per standardizzare la terapia farmacologica della BPCO e stabilizzare la malattia prima della randomizzazione al farmaco in studio per 52 settimane. I soggetti sono stati randomizzati 1:1 a salmeterolo/FP 50/250 (ITT totale n=776) o salmeterolo (ITT totale n=778). Prima della fase di run-in , i soggetti hanno interrotto l’uso dei farmaci anti-BPCO precedenti, ad eccezione dei broncodilatatori a breve durata d’azione. L’uso contemporaneo di broncodilatatori inalatori a lunga durata d’azione (b2agonisti e anticolinergici), preparati combinati con ipratropio/salbutamolo, β2-agonisti orali e preparati a base di teofillina non era consentito durante il periodo di trattamento. Corticosteroidi orali e antibiotici erano consentiti per il trattamento acuto delle esacerbazioni della BPCO in base a linee guida specifiche. I soggetti hanno usato salbutamolo secondo necessità per tutta la durata degli studi.
I risultati di entrambi gli studi hanno evidenziato che il trattamento con salmeterolo/FP 50/250 ha indotto una percentuale annuale significativamente minore di esacerbazioni moderate/gravi della BPCO rispetto al salmeterolo (SCO40043: rispettivamente 1,06 e 1,53 per soggetto per anno, rapporto dei tassi 0,70, IC 95%: da 0,58 a 0,83, p<0,001; SCO100250: rispettivamente 1,10 e 1,59 per soggetto per anno, rapporto dei tassi 0,70, IC 95%: da 0,58 a 0,83, p<0,001). I risultati relativi alle misure secondarie di efficacia (tempo alla prima esacerbazione moderata/grave, tasso annuale di esacerbazioni richiedenti l’uso di corticosteroidi orali e FEV 1 mattutino (AM) pre-dose) erano significativamente a favore di salmeterolo/FP 50/250 microgrammi due volte al giorno rispetto al salmeterolo. I profili degli eventi avversi erano simili, ad eccezione di una maggiore incidenza di polmoniti ed effetti indesiderati locali noti (candidiasi e disfonia) nel gruppo salmeterolo/FP 50/250 microgrammi due volte al giorno rispetto al salmeterolo. Eventi correlati a polmonite sono stati segnalati in 55 soggetti (7%) nel gruppo salmeterolo/FP 50/250 microgrammi due volte al giorno e in 25 soggetti (3%) nel gruppo salmeterolo. L’aumentata incidenza di segnalazioni di polmonite con salmeterolo/FP 50/250 microgrammi due volte al giorno sembra essere di entità simile all’incidenza segnalata dopo il trattamento con salmeterolo/FP 50/500 microgrammi due volte al giorno nello studio TORCH.
Lo studio Salmeterol Multi-center Asthma Research Trial (SMART) è stato uno studio di 28 settimane, condotto negli USA, in soggetti adulti e adolescenti nel quale è stata valutata la sicurezza di salmeterolo rispetto al placebo in aggiunta alla loro abituale terapia antiasmatica. Sebbene non vi fossero differenze significative nell'endpoint primario del numero combinato di decessi correlati ad eventi respiratori e di eventi respiratori potenzialmente letali, lo studio ha mostrato un aumento significativo dei decessi correlati all'asma nei pazienti trattati con salmeterolo (13 decessi su 13.176 pazienti trattati con salmeterolo contro 3 decessi su 13.179 pazienti trattati con placebo). Lo studio non è stato progettato per valutare l'impatto dell'uso concomitante di corticosteroidi inalatori e solo il 47% dei soggetti ha riferito l'uso di ICS al basale.
Sicurezza ed efficacia di salmeterolo-FP verso FP da solo nell'asma
Sono stati condotti due studi multicentrici della durata di 26 settimane per confrontare la sicurezza e l'efficacia di salmeterolo-FP rispetto a FP da solo, uno in soggetti adulti e adolescenti (studio AUSTRI) e l'altro in soggetti pediatrici di 4–11 anni (studio VESTRI). Per entrambi gli studi, i soggetti arruolati avevano asma persistente da moderata a grave con anamnesi di ospedalizzazione correlata all'asma o esacerbazione dell'asma nell'anno precedente. L'obiettivo primario di ogni studio era di determinare se l'aggiunta di LABA (long acting beta-adrenoceptor agonists) alla terapia ICS (salmeterolo-FP) non fosse inferiore alla sola terapia ICS (FP) in termini di rischio di eventi gravi correlati all'asma (ospedalizzazione correlata all'asma, intubazione endotracheale e morte). Un obiettivo secondario di efficacia di questi studi era di valutare se ICS/LABA (salmeterolo-FP) fosse superiore alla terapia ICS da sola (FP) in termini di grave esacerbazione dell'asma (definita come peggioramento dell'asma che ha richiesto l'uso di corticosteroidi sistemici per almeno 3 giorni o ricovero in ospedale o visita al pronto soccorso a causa di asma che ha richiesto l'uso di corticosteroidi sistemici).
Rispettivamente, un totale di 11.679 e 6.208 soggetti sono stati randomizzati e hanno ricevuto il trattamento negli studi AUSTRI e VESTRI. Per l'endpoint primario di sicurezza, la non inferiorità è stata raggiunta per entrambi gli studi (vedere la tabella seguente).
Eventi avversi seri correlati all'asma negli studi di 26 settimane AUSTRI e VESTRI
AUSTRI | VESTRI | |||
Salmeterolo-FP (n = 5.834) | FP da solo (n = 5.845) | Salmeterolo-FP (n = 3.107) | FP da solo (n = 3.101) | |
Endpoint compositi (Ospedalizzazione correlata all'asma, intubazione endotracheale o morte) | 34 (0,6%) | 33 (0,6%) | 27 (0,9%) | 21 (0,7%) |
Rapporto di rischio Salmeterolo-FP/FP (95% IC) | 1,029 (0,638–1,662)a | 1,285 (0,726–2,272)b | ||
Morte | 0 | 0 | 0 | 0 |
Ospedalizzazione correlata all'asma | 34 | 33 | 27 | 21 |
Intubazione endotracheale | 0 | 2 | 0 | 0 |
aSe la stima risultante calcolata al 95% dell'IC per il rischio relativo era inferiore a 2,0, si è conclusa la non inferiorità.
bSe la stima risultante calcolata al 95% dell'IC per il rischio relativo era inferiore a 2,675, la non inferiorità è stata conclusa.
Per l'endpoint secondario di efficacia, la riduzione del tempo alla prima esacerbazione dell'asma per salmeterolo-FP rispetto a FP è stata osservata in entrambi gli studi, tuttavia solo lo studio AUSTRI ha raggiunto rilevanza statistica:
AUSTRI | VESTRI | ||||
Salmeterolo-FP (n = 5.834) | FP da solo (n = 5.845) | Salmeterolo-FP (n = 3.107) | FP da solo (n = 3.101) | ||
Numero di soggetti esacerbazione dell'asma | con | 480 (8%) | 597 (10%) | 265 (9%) | 309 (10%) |
Rapporto di rischio Salmeterolo-FP/FP (95% IC) | 0,787 (0,698, 0,888) | 0,859 (0,729, 1,012) |
Popolazione pediatrica
L’uso di Safumix non è raccomandato nei bambini di età inferiore a 12 anni. La sicurezza e l’efficacia di Safumix in questa popolazione giovanile non sono state stabilite.
Medicinali contenenti fluticasone propionato in donne in gravidanza con asma
Uno studio epidemiologico di coorte retrospettivo osservazionale che ha utilizzato cartelle cliniche elettroniche provenienti dal Regno Unito è stato condotto per valutare il rischio di MCM (Macrocephaly-capillary malformation) dopo l’esposizione a FP da solo per via inalatoria e alla combinazione salmeterolo-FP rispetto a ICS senza FP durante il primo trimestre di gravidanza. In questo studio non è stato fatto alcun confronto con placebo.
Nella coorte di 5.362 donne in gravidanza con asma esposte durante il primo trimestre a ICS, sono state identificate 131 diagnosi di MCM; 1.612 (30%) sono state esposte a FP o salmeterolo-FP, 42 delle quali hanno ricevuto una diagnosi di MCM. L’odds ratio aggiustato per le diagnosi di MCM in un anno era 1,1 (95%CI: 0,5 – 2,3) per donne con asma moderata esposte a FP vs donne esposte a ICS senza FP e 1,2 (95%CI: 0,7 – 2,0) per donne con asma da considerevole a grave. Non sono state identificate differenze nel rischio di MCM dopo l’esposizione durante il primo trimestre a FP da solo rispetto alla combinazione salmeterolo-FP. Il rischio assoluto di MCM attraverso le diverse fasce di gravità dell’asma andava da 2,0 a 2,9 per 100 gravidanze esposte a FP, paragonabile ai risultati di uno studio di 15.840 gravidanze non esposte alle terapie per l'asma presenti nel General Practice Research Database (2,8 eventi MCM per 100 gravidanze).
5.2 proprietà farmacocinetiche
Per le proprietà farmacocinetiche, ogni componente può essere considerato separatamente.
Salmeterolo
Salmeterolo agisce localmente nel polmone e, pertanto, i livelli plasmatici non sono indicativi degli effetti terapeutici. Inoltre, sono disponibili solo dati limitati sulla farmacocinetica di salmeterolo in conseguenza della difficoltà tecnica di analizzare il farmaco nel plasma, dovuta alle basse concentrazioni plasmatiche riscontrate alle dosi terapeutiche somministrate per via inalatoria (circa 200 picogrammi/mL, o meno).
Fluticasone propionato
La biodisponibilità assoluta di una singola dose di fluticasone propionato somministrato per via inalatoria in soggetti sani varia approssimativamente fra il 5 e l’11% della dose nominale in base al tipo di inalatore utilizzato. Nei pazienti asmatici o con BPCO è stato osservato un livello inferiore di esposizione sistemica a fluticasone propionato somministrato per via inalatoria.
L’assorbimento sistemico si verifica principalmente attraverso i polmoni ed è inizialmente rapido, poi prolungato. La rimanente porzione della dose inalata può essere ingerita, ma contribuisce in misura minima all’esposizione sistemica a causa della bassa solubilità in acqua e del metabolismo presistemico, con conseguente disponibilità orale inferiore all’1%. Si verifica un incremento lineare dell’esposizione sistemica in rapporto all’aumento della dose inalata.
La disposizione di fluticasone propionato è caratterizzata da un’elevata clearance plasmatica (1.150 mL/min), un ampio volume di distribuzione allo stato stazionario (circa 300 L) ed un’emivita terminale di circa 8 ore.
Il legame con le proteine plasmatiche è del 91%.
Fluticasone propionato è eliminato molto rapidamente dalla circolazione sistemica. La via metabolica principale è la trasformazione in un metabolita acido carbossilico inattivo ad opera dell’enzima CYP3A4 del citocromo P450. Nelle feci sono stati rilevati anche altri metaboliti non identificati.
La clearance renale di fluticasone propionato è trascurabile. Meno del 5% della dose viene eliminato nelle urine, principalmente sotto forma di metaboliti. La porzione principale della dose viene escreta con le feci sotto forma di metaboliti e di farmaco immodificato.
Popolazione pediatrica
L’uso di Safumix non è raccomandato nei bambini di età inferiore a 12 anni. La sicurezza e l’efficacia di Safumix in questa popolazione giovanile non sono state stabilite.
5.3 dati preclinici di sicurezza
Negli studi sugli animali in cui salmeterolo e fluticasone propionato sono stati somministrati separatamente, i soli elementi di preoccupazione per la sicurezza d’uso nell’uomo erano gli effetti associati ad azioni farmacologiche eccessive.
Negli studi di riproduzione sugli animali, i glucocorticoidi hanno mostrato di indurre malformazioni (palatoschisi, malformazioni scheletriche). Tuttavia, questi risultati sperimentali sugli animali non sembrano avere rilevanza per quanto riguarda la somministrazione nell’uomo alle dosi raccomandate. Gli studi sugli animali con salmeterolo hanno evidenziato una tossicità embriofetale solo a livelli di esposizione elevati. A seguito della co-somministrazione nel ratto a dosi associate all’induzione da parte dei glucocorticoidi di anomalie note, è stato osservato un aumento dell’incidenza di trasposizione dell’arteria ombelicale e di incompleta ossificazione dell’osso occipitale. Sia salmeterolo xinafoato che fluticasone propionato non hanno mostrato alcun potenziale di tossicità genetica.
6. informazioni farmaceutiche
6.1 elenco degli eccipienti
Lattosio monoidrato (che contiene proteine del latte)
6.2 incompatibilità
Non pertinente.
6.3 periodo di validità
Come confezionato per la vendita: 18 mesi
Dopo la prima apertura del foglio di alluminio: 1 mese [dosaggio 50/250], 2 mesi [dosaggio 50/500]. Non conservare a temperatura superiore a 25°C. Proteggere dall'umidità.
6.4 precauzioni particolari per la conservazione
Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conservazione.
Per le condizioni di conservazione dopo la prima apertura vedere paragrafo 6.3.
6.5 natura e contenuto del contenitore
L'inalatore multidose per la polvere è composto da sette parti in plastica e una molla in acciaio inossidabile. I materiali plastici dell'inalatore sono: polibutilene tereftalato, polietilene a bassa densità, policarbonato, stirene butadiene, polipropilene. L'inalatore è sigillato in un sacchetto di alluminio e imballato con o senza copertura di protezione (polipropilene ed elastomero termoplastico) in una scatola.
Confezioni:
1, 2 o 3 inalatori contenenti 60 dosi, con o senza copertura di protezione.
È possibile che non tutte le confezioni siano commercializzate.
6.6 Precauzioni particolari per lo smaltimento
Nessuna istruzione particolare.
7. titolare dell’autorizzazione all’immissione in commercio
Orion Corporation
Orionintie 1
FI-02200 Espoo
Finlandia
8. NUMERO(I) DELL’AUTORIZZAZIONE ALL’IMMISSIONE IN COMMERCIO | |||||
045960010 – "50 microgrammi/250 microgrammi/dose PBT/LDPE/PC/SB/PP da 60 dosi | polvere | per | inalazione" 1 | inalatore | in |
045960022 – "50 microgrammi/250 microgrammi/dose PBT/LDPE/PC/SB/PP da 60 dosi | polvere | per | inalazione" 2 | inalatori | in |
045960034 – "50 microgrammi/250 microgrammi/dose PBT/LDPE/PC/SB/PP da 60 dosi | polvere | per | inalazione" 3 | inalatori | in |
045960046 – "50 microgrammi/250 microgrammi/dose PBT/LDPE/PC/SB/PP con copertura di protezione da 60 dosi | polvere | per | inalazione" 1 | inalatore | in |
045960059 – "50 microgrammi/250 microgrammi/dose PBT/LDPE/PC/SB/PP con copertura di protezione da 60 dosi | polvere | per | inalazione" 2 | inalatori | in |
045960061 – "50 microgrammi/250 microgrammi/dose PBT/LDPE/PC/SB/PP con copertura di protezione da 60 dosi | polvere | per | inalazione" 3 | inalatori | in |
045960073 – "50 microgrammi/500 microgrammi/dose PBT/LDPE/PC/SB/PP da 60 dosi | polvere | per | inalazione" 1 | inalatore | in |
045960085 – "50 microgrammi/500 microgrammi/dose PBT/LDPE/PC/SB/PP da 60 dosi | polvere | per | inalazione" 2 | inalatori | in |
045960097 – "50 microgrammi/500 microgrammi/dose PBT/LDPE/PC/SB/PP da 60 dosi | polvere | per | inalazione" 3 | inalatori | in |
045960109 – "50 microgrammi/500 microgrammi/dose PBT/LDPE/PC/SB/PP con copertura di protezione da 60 dosi | polvere | per | inalazione" 1 | inalatore | in |
045960111 – "50 microgrammi/500 microgrammi/dose PBT/LDPE/PC/SB/PP con copertura di protezione da 60 dosi | polvere | per | inalazione" 2 | inalatori | in |
045960123 – "50 microgrammi/500 microgrammi/dose PBT/LDPE/PC/SB/PP con copertura di protezione da 60 dosi | polvere | per | inalazione" 3 | inalatori | in |
9. data della prima autorizzazione/ rinnovo dell’ autorizzazione
Data della prima autorizzazione:
Data del rinnovo più recente: