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RASAGILINA DOC GENERICI - riassunto delle caratteristiche del prodotto

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Riassunto delle caratteristiche del prodotto - RASAGILINA DOC GENERICI

RIASSUNTO DELLE CARATTERISTICHE DEL PRODOTTO

RASAGILINA DOC Generici 1 mg compresse.

2.

Ogni compressa contiene 1 mg di rasagilina (come rasagilina tartrato).

Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.

3.

3.

Compressa.

Compresse di colore bianco-biancastro, oblunghe (circa 11,5 mm x 6 mm), biconvesse, con inciso ‘R9SE’ su un lato e ‘1’ sull’altro.

4. informazioni cliniche

4.1

4.1

RASAGILINA DOC Generici è indicato negli adulti per il trattamento della malattia di Parkinson idiopatica sia in monoterapia (senza levodopa) che in terapia di associazione (con levodopa) nei pazienti con fluttuazioni di fine dose.

4.2

Posologia

La dose raccomandata di rasagilina è 1 mg (una compressa di RASAGILINA DOC Generici), una volta al giorno, da assumere con o senza levodopa.

Anziani

Non è necessario un aggiustamento della dose nei pazienti anziani (vedere paragrafo 5.2).

Compromissione epatica

Rasagilina è controindicata in pazienti con grave compromissione epatica (vedere paragrafo 4.3). Evitare l’uso di rasagilina in pazienti con moderata compromissione epatica. Si raccomanda cautela all’inizio del trattamento con rasagilina in pazienti con lieve compromissione epatica. In caso di evoluzione della compromissione epatica da lieve a moderata il trattamento con rasagilina va interrotto (vedere paragrafo 4.4 e 5.2).

Compromissione renale

Non sono richieste speciali precauzioni nei pazienti con danno renale.

Popolazione pediatrica

La sicurezza e l’efficacia di RASAGILINA DOC Generici nei bambini e negli adolescenti non sono state stabilite. Non esiste alcuna indicazione per un uso specifico di RASAGILINA DOC Generici nella popolazione pediatrica per l’indicazione malattia di Parkinson.

Modo di somministrazione

Per uso orale.

RASAGILINA DOC Generici può essere assunto sia a digiuno sia a stomaco pieno.

4.3

4.3

Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti (elencati al paragrafo 6.1).

1

1

Trattamento concomitante con altri inibitori delle monoaminoossidasi (MAO) (inclusi i medicinali ed i prodotti naturali senza obbligo di prescrizione, come l’erba di San Giovanni) o petidina (vedere paragrafo 4.5). Bisogna attendere almeno 14 giorni tra l’interruzione del trattamento con rasagilina e l’inizio della terapia con inibitori delle MAO o petidina.

Compromissione epatica grave.

4.4

2

4.5

3

4.6

Gravidanza

I dati relativi all’uso di rasagilina in donne in gravidanza non esistono. Gli studi sugli animali non indicano effetti dannosi diretti o indiretti di tossicità riproduttiva (vedere paragrafo 5.3). A scopo precauzionale, è preferibile evitare l’uso di rasagilina durante la gravidanza.

Allattamento

I dati preclinici indicano che rasagilina inibisce la secrezione di prolattina e quindi potrebbe inibire la lattazione.

Non è noto se rasagilina venga escreta nel latte materno. Particolare attenzione dovrà essere prestata nella somministrazione del farmaco in donne in allattamento.

Fertilità

Non sono disponibili dati sugli esseri umani sull’effetto di rasagilina sulla fertilità. I dati preclinici indicano che rasagilina non ha effetto sulla fertilità.

4.7

4.7

Nei pazienti che presentano sonnolenza/episodi di insorgenza improvvisa di sonno, rasagilina può compromettere la capacità di guidare veicoli e di usare macchinari.

I pazienti devono essere avvertiti sul rischio di utilizzare macchinari, inclusi i veicoli a motore, sino a quando non avranno accertato che rasagilina non ha effetti sulle loro capacità.

I pazienti in trattamento con rasagilina che presentano sonnolenza e/o episodi di insorgenza improvvisa di sonno devono essere informati di astenersi dalla guida o dall’intrapren­dere attività in cui una alterata

4

4

attenzione può esporre loro stessi o gli altri a rischio di danno grave o morte (per es. usare macchinari) fino a quando non abbiano acquisito sufficiente esperienza con rasagilina e altri medicinali dopaminergici per valutare se influenzino in modo negativo le loro prestazioni mentali e/o motorie.

Nel caso si manifestino un aumento della sonnolenza o nuovi episodi di addormentamento nel corso di attività diurne (per es. guardando la televisione, come passeggero in automobile, ecc.) in ogni momento nel corso del trattamento, i pazienti non devono guidare o partecipare ad attività potenzialmente pericolose.

I pazienti non devono guidare, usare macchinari o lavorare in quota durante il trattamento se hanno manifestato in precedenza sonnolenza e/o si sono addormentati senza preavviso prima di usare rasagilina.

I pazienti devono essere avvertiti dei possibili effetti additivi di medicinali sedativi, alcool o altri depressivi del sistema nervoso centrale (per es. benzodiazepine, antipsicotici, antidepressivi) in combinazione con rasagilina, o quando assumono in concomitanza medicinali che aumentano i livelli plasmatici di rasagilina (per es. ciprofloxacina) (vedere paragrafo 4.4)

4.8

4.8

Sintesi del profilo di sicurezza

Negli studi clinici in pazienti con malattia di Parkinson, le reazioni avverse più comunemente segnalate sono state: cefalea, depressione, vertigini e sindrome influenzale (influenza e rinite) in monoterapia; discinesia, ipotensione ortostatica, cadute, dolore addominale, nausea e vomito e bocca secca in associazione a trattamento con levodopa; dolore muscoloscheletrico, come mal di schiena e dolore al collo, e artralgia in entrambi i regimi. Queste reazioni avverse non sono state associate ad un tasso elevato di sospensione del farmaco.

Tabella delle reazioni avverse

Le reazioni avverse sono sotto elencate nelle Tabelle 1 e 2 per sistemi e organi e in base alla frequenza,usando le convenzioni seguenti: molto comune (>1/10), comune (da >1/100 a <1/10), non comune (da >1/1.000 a <1/100), raro (da >1/10.000 a <1/1.000), molto raro (<1/10.000), non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili).

Monoterapia

La tabella sottostante elenca le reazioni avverse segnalate con maggiore incidenza in studi controllati verso placebo in pazienti trattati con 1 mg/die di rasagilina

Classificazione per sistemi e organi

Molto comune

Comune

Non comune

Non nota

Infezioni ed infestazioni

Influenza

Tumori benigni, maligni e non specificati (cisti e polipi compresi)

Carcinoma cutaneo

Patologie del sistema emolinfopoieti co

Leucopenia

5

Disturbi del sistema immunitario

Allergia

Disturbi del metabolismo e della nutrizione

Appetito ridotto

Disturbi psichiatrici

Depressione,

* allucinazioni

Disturbi del controllo degli impulsi*

Patologie del sistema nervoso

Cefalea

Accidente cerebrovascolare

Sindrome serotoninergica*, episodi di sonnolenza diurna eccessiva (ESD) e di insorgenza improvvisa di sonno (SOS)

Patologie dell’occhio

Congiuntivite

Patologie dell’orecchio e del labirinto

Vertigine

Patologie cardiache

Angina pectoris

Infarto del miocardio

Patologie vascolari

Ipertensione

Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche

Rinite

Patologie gastrointestinali

Flatulenza

Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo

Dermatite

Eruzione vescicobollosa

Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo

Dolore muscoloscheletrico, dolore al collo artrite

Patologie renali e urinarie

Urgenza urinaria

Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di

Febbre, malessere

6

somministrazi one

Vedere paragrafo descrizione di reazioni avverse particolari

Terapia di associazione

Nella tabella sottostante sono segnalate le reazioni avverse riscontrate con maggiore incidenza in studi controllati verso placebo in pazienti in trattamento con 1 mg/die di rasagilina.

Classificazione per sistemi e organi

Molto comune

Comune

Non comune

Non nota

Tumori benigni, maligni e non specificati

Melanoma cutaneo

Disturbi del metabolismo e della nutrizione

Appetito ridotto

Disturbi psichiatrici

Allucinazioni*, sogni anormali

Confusione

Disturbi del controllo degli impulsi*

Patologie del sistema nervoso

Discinesia

Distonia, sindrome del tunnel carpale, disturbi dell’equilibrio

Accidente cerebrovascolare

Sindrome serotoninergica*, episodi di sonnolenza diurna eccessiva (ESD) e di insorgenza improvvisa di sonno (SOS)

Patologie cardiache

Angina pectoris

Patologie vascolari

Ipotensione ortostatica

Ipertensione*

Patologie gastrointestinali

Dolore addominale, stipsi, nausea e vomito, bocca secca

Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo

Eruzione cutanea

Patologie del sistema muscoloscheletr

Artralgia, dolore del collo

7

8

4.9

4.9

Sintomi

I sintomi segnalati a seguito di sovradosaggio con rasagilina in dosi incluse tra 3 mg e 100 mg comprendevano, ipomania, crisi ipertensiva e sindrome serotoninergica.

Il sovradosaggio può essere associato ad una significativa inibizione delle MAO-A e MAO-B.

Volontari sani sono stati trattati con 20 mg/die di prodotto in uno studio a singola dose, oppure con 10 mg/die, in uno studio della durata di dieci giorni. Le reazioni avverse osservate sono state valutate come lievi o moderate e non correlate al trattamento con rasagilina. In uno studio con aumento progressivo delle dosi, condotto in pazienti in terapia cronica con levodopa e trattati con 10 mg/die di rasagilina sono state segnalate reazioni avverse cardiovascolari (inclusa ipertensione e ipotensione posturale) che sono scomparse all’interruzione del trattamento. Tali sintomi sono simili a quelli osservati per gli inibitori non selettivi delle MAO.

Trattamento

Non esiste un antidoto specifico. In caso di sovradosaggio, monitorare i pazienti e intervenire con un’adeguata terapia sintomatica e di supporto.

5. proprietà farmacologiche

5.1

Categoria farmacoterapeutica: farmaci antiparkinsoniani, inibitori delle monoaminoossidasi B

Codice ATC: N04BD02

Meccanismo d'azione

Rasagilina ha dimostrato di essere un potente ed irreversibile inibitore selettivo delle MAO-B, che può determinare un aumento dei livelli extracellulari di dopamina nello striato. L’aumento dei livelli di dopamina e il conseguente aumento dell’attività dopaminergica possono essere responsabili degli effetti benefici osservati con rasagilina nei modelli di disfunzione motoria su base dopaminergica.

L’1-Aminoindano è il maggiore metabolita attivo di rasagilina e non è un inibitore delle MAO-B.

Efficacia e sicurezza clinica L’efficacia di rasagilina è stata documentata dai risultati di tre studi: in monoterapia nello studio I e in terapia di associazione negli studi II e III.

Monoterapia

9

9

Nello studio I, 404 pazienti sono stati randomizzati e trattati per 26 settimane con placebo (138 pazienti) con rasagilina 1 mg/die (134 pazienti) o rasagilina 2 mg/die (132 pazienti), senza altro farmaco di confronto attivo.

In questo studio, l’obiettivo primario di efficacia era la variazione rispetto al basale del punteggio totale del Unified Parkinson’s Disease Rating Scale (UPDRS, parti I-III). La differenza tra la variazione media tra il valore basale e quello alla 26 settimana /fine del trattamento (LOCF, Last Observation Carried Forward) è risultata statisticamente significativa (UPDRS, parti I-III: per rasagilina 1 mg in confronto a placebo –4,2, 95% CI [-5,7 –2,7]; p<0,0001; mentre per rasagilina 2 mg versus placebo–3,6, 95% CI [-5,0 –2,1]; p<0,0001 UPDRS, Motorio, parte II: per rasagilina 1 mg in confronto a placebo –2,7, 95% CI [-3,87 –1,55] p<0,0001; per rasagilina 2 mg in confronto a placebo –1,68, 95% CI [-2,85 –0,51] p=0,0050). L’effetto era evidente, malgrado la sua entità fosse modesta in questa popolazione con malattia lieve. Si è osservato un significativo e positivo effetto sulla qualità di vita (valutata mediante la scala PD-QUALIF).

Terapia di associazione

Nello studio II, i pazienti sono stati randomizzati e trattati per 18 settimane con placebo (229 pazienti) o con rasagilina 1 mg/die (231 pazienti) o con entacapone 200 mg (227 pazienti), un inibitore della catecol-O-metiltransferasi (COMT), assunto insieme alla dose programmata di levodopa (LD)/inibitore della decarbossilasi. Nello studio III, i pazienti sono stati randomizzati e trattati per 26 settimane con placebo (159 pazienti), rasagilina 0,5 mg/die (164 pazienti) o rasagilina 1 mg/die (149 pazienti).

In entrambi gli studi, la principale misura di efficacia era la variazione tra il basale e il periodo di trattamento nel numero medio di ore trascorse in stato “off” durante il giorno (stabilito sulla base di diari redatti a casa per 24 ore e compilati per tre giorni prima di ogni visita di valutazione).

Nello studio II la differenza media nel numero di ore trascorse in stato “off ” rispetto al placebo è stata di – 0,78 ore, 95% CI [-1,18 –0,39ore], p=0,0001. La riduzione media totale giornaliera del tempo in “off” osservata nel gruppo con entacapone (-0,80 ore, 95% CI [-1,20 –0,41], p<0.0001) è stata simile a quella riscontrata nel gruppo con rasagilina 1 mg. Nello studio III la differenza media rispetto a placebo è risultata –0,94 ore, 95% CI [-1,36 –0,51], p<0,0001. Anche il gruppo trattato con rasagilina 0,5 mg ha evidenziato un miglioramento statisticamente significativo rispetto al gruppo placebo, tuttavia di minore entità. La consistenza di questi dati per l’end-point di efficacia primaria è stata confermata in una batteria di modelli statistici aggiuntivi ed è stata dimostrata in tre coorti (ITT, per protocollo e per pazienti che hanno completato il trattamento).

Le misure di efficacia secondarie prevedevano la valutazione globale del grado di miglioramento da parte dell’esaminatore, il punteggio delle sottoscale del Activities of Daily Living (ADL) in stato “off” e il punteggio UPDRS in stato “on”. Rispetto a placebo, il trattamento con rasagilina ha determinato un beneficio statisticamente significativo.

5.2

5.2

Assorbimento

Rasagilina viene assorbita rapidamente, raggiungendo la concentrazione plasmatica di picco (Cmax) in circa 0,5 ore. La biodisponibilità assoluta di rasagilina in dose singola è di circa il 36%.

Il cibo non influisce sul Tmax di rasagilina, anche se vi è una diminuzione di Cmax e dell’esposizione (AUC) di circa il 60% e 20%, rispettivamente, se il farmaco viene assunto con un pasto ad alto contenuto di grassi. Poiché l’AUC non viene modificata in modo sostanziale, rasagilina può essere assunta sia a stomaco pieno che a stomaco vuoto.

Distribuzione

Il volume medio di distribuzione di rasagilina dopo iniezione endovenosa di una dose singola è di 243 l. Il legame alle proteine plasmatiche dopo dose orale singola di rasagilina marcata con 14C è circa 60%-70%.

Biotrasformazione Prima di essere escreta, rasagilina subisce una biotrasformazione quasi completa a livello epatico. Le vie metaboliche principali di rasagilina sono due: N-dealchilazione e/o idrossilazione con formazione di: 1-Aminoindano, 3-idrossi-N-propargil-1 aminoindano e 3-idrossi-1– aminoindano. Gli esperimenti in vitro indicano che entrambe le vie metaboliche di rasagilina dipendono dal sistema del citocromo P450; CYP1A2 è il principale isoenzima coinvolto nel metabolismo di rasagilina. È stato inoltre riscontrato che la coniugazione di rasagilina e dei suoi metaboliti è una delle principali vie di eliminazione

1

1

con formazione di glucuronidi. Esperimenti ex vivo e in vitro dimostrano che rasagilina non è né un inibitore né un induttore dei principali enzimi di CYP450 (vedere paragrafo 4.5).

Eliminazione Dopo somministrazione orale di rasagilina marcata con 14C, il farmaco è stato eliminato principalmente attraverso le urine (62,6%) e attraverso le feci (21,8%) con un recupero totale dell’84,4% della dose su un periodo di 38 giorni. Meno dell’1% di rasagilina è escreto nelle urine come farmaco immodificato.

Linearità/Non linearità

La farmacocinetica di rasagilina è lineare per dosi comprese nel range 0,5 e 2 mg nei pazienti con malattia di Parkinson. La sua emivita finale è di 0,6–2 ore.

Compromissione epatica

In soggetti con compromissione epatica lieve, l’AUC e Cmax erano aumentate dell’80% e 38%, rispettivamente. In soggetti con compromissione epatica moderata, l’AUC e Cmax erano aumentate del 568% e 83%, rispettivamente (vedere paragrafo 4.4).

Compromissione renalerenale

La farmacocinetica di rasagilina in soggetti con danno renale da lieve (CLcr 50–80 ml/min) a moderato (CLcr 30–49 ml/min) è risultata simile a quella dei soggetti sani.

Anziani

L’età ha una scarsa influenza sulla farmacocinetica negli anziani (>65 anni) (vedere paragrafo 4.2)

5.3

5.3

I dati preclinici non rivelano rischi particolari per l’uomo sulla base di studi convenzionali di sicurezza farmacologica, tossicità a dosi ripetute, genotossicità , cancerogenesi, riproduzione e sviluppo.

Rasagilina non presenta potenziale genotossico in vivo ed in numerosi sistemi in vitro utilizzanti batteri e/o epatociti. In presenza di metaboliti attivi, rasagilina induce un aumento delle aberrazioni cromosomiche a concentrazioni citotossiche eccessive che non sono utilizzate nelle condizioni di uso clinico.

Rasagilina non è risultata cancerogena nei ratti per una esposizione sistemica di 84–339 volte maggiore della concentrazione plasmatica attesa nell’uomo con la dose di 1 mg/die.

Nel topo è stato osservato un aumento nell’incidenza di adenoma e/o carcinoma bronchiolo/al­veolare combinato, con un’esposizione sistemica di 144–213 volte maggiore della concentrazione plasmatica attesa nell’uomo con la dose di 1 mg/die.

6. informazioni farmaceutiche

6.1

6.1

Cellulosa microcristallina

Acido tartarico

Amido di mais

Amido di mais pregelatinizzato

Talco

Acido stearico

6.2

Non pertinente.

6.3

3 anni.

6.4

6.4

Non conservare a temperatura superiore ai 25°C.

1

6.5

Blister oPA/Al/PVC/Al e blister PVC/PVDC/Al, confezioni da 28 compresse.

6.6

6.6

Nessuna istruzione particolare.

7.

TITOLARE DELL'AUTORIZZAZIONE ALL'IMMISSIONE IN COMMERCIO

TITOLARE DELL'AUTORIZZAZIONE ALL'IMMISSIONE IN COMMERCIODOC Generici S.r.l. – Via Turati 40 – 20121 Milano – Italia.

8.

8.

044400012 – “1 mg compresse” 28 compresse in blister OPA/Al/PVC/Al.

044400024 – “1 mg compresse” 28 compresse in blister PVC/PVDC/Al.

9.

DATA DELLA PRIMA AUTORIZZAZIONE/ RINNOVO DELL’AUTORIZZAZIONE

Data della prima autorizzazione: Giugno 2016.