Riassunto delle caratteristiche del prodotto - PROXIL
PROXIL 300 mg compresse
2. composizione qualitativa e quantitativa
Ogni compressa contiene :
PRINCIPIO ATTIVO
Proglumetacina (dimaleato) mg 300,00
Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1
3. FORME FARMACEUTICHE
Compresse
4. informazioni cliniche
4.1. indicazioni terapeutiche
Terapia della infiammazione, del dolore e delle limitazioni funzionali.
In reumatologia :
Artrite reumatoide (artrite cronica primaria), spondilite anchilopoietica, osteoartrosi a varia localizzazione (colonna vertebrale, cervicale, lombare, bacino, anca, ginocchio, spalla, ecc.) e disturbi conseguenti (lombalgie, sciatalgie, ernia discale, radicoliti, ecc.), reumatismo articolare acuto, artropatie dismetaboliche (gotta), infiammazioni reumatiche extra-articolari (tendiniti, borsiti, sinoviti, tenosinoviti, periartrite scapolo omerale, torcicollo, nevralgie e nevriti, fibromiositi).
In traumatologia :
Strappi muscolari, contusioni, lussazioni, distorsioni, fratture, artropatie post-operatorie, chirurgia ortopedica.
In ginecologia :
Annessiti.
In flebologia :
Flebiti, tromboflebiti.
In otorinolaringoiatria :
Otiti, mastoiditi, sinusiti, rinofaringiti, tonsilliti.
4.2. posologia e modo di somministrazione
La posologia media consigliata per adulti, da adattare alla gravità ed alla risposta terapeutica del singolo caso, è la seguente.
Terapia d'attacco : 1–2 compresse da 300 mg al dì in somministrazioni refratte, secondo prescrizione medica.
Terapia di mantenimento : 1 compressa da 300 mg.
Nel trattamento di pazienti anziani la posologia deve essere attentamente stabilita dal medico, che dovrà valutare una eventuale riduzione dei dosaggi sopraindicati.
Nel trattamento di pazienti anziani la posologia deve essere attentamente stabilita dal medico, che dovrà valutare una eventuale riduzione dei dosaggi sopraindicati.
Gli effetti indesiderati possono essere minimizzati con l’uso della più bassa dose efficace per la più breve durata possibile di trattamento che occorre per controllare i sintomi (vedere sezione 4.4).
4.3. controindicazioni
Pazienti affetti da ulcera gastroduodenale in fase attiva.
Storia di emorragia gastrointestinale o perforazione relativa a precedenti trattamenti attivi o storia di emorragia/ulcera peptica ricorrente (due o più episodi distinti di dimostrata ulcerazione o sanguinamento).
Severa insufficienza cardiaca, renale o epatica.
Ipersensibilità al principio attivo o uno qualsiasi degli eccipienti (vedi sezioni 2 e 6.1)
Precedenti reazioni di ipersensibilità (per esempio, broncospasmo, rinite, orticaria) in risposta all’acido acetilsalicilico a ad altri FANS.
I FANS sono controindicati in pazienti con edema angioneurotico o manifestazioni idiosincrasiche.
Documento reso disponibile da AIFA il 06/05/2020
Patologie emorragiche pregresse o in corso, gravi disturbi della coagulazione, alterazioni dell’emopoiesi o gravi discrasie ematiche (come anemia, trombocitopenia, leucopenia).
L’uso di Proxil, come di qualsiasi farmaco inibitore della sintesi delle prostaglandine e della cicloossigenasi, è controindicato in gravidanza e durante l’allattamento (vedi sezioni 4.6 e 5.3).
La somministrazione di Proxil è sconsigliata nelle donne che intendano iniziare una gravidanza, dovrebbe essere sospesa in quelle che hanno problemi di fertilità o che sono sottoposte a indagini sulla fertilità.
Bambini al di sotto dei 14 anni.
4.4. avvertenze speciali e precauzioni d’impiego
Gli effetti indesiderati possono essere minimizzati con l’uso della più bassa dose efficace per la più breve durata possibile di trattamento che occorre per controllare i sintomi (vedere sezione 4.2 e i paragrafi sottostanti sui rischi gastrointestinali e cardiovascolari).
Particolari cautele devono essere adottate nel trattamento di pazienti con funzionalità cardiaca, epatica o renale ridotta. In tali pazienti è opportuno ricorrere al monitoraggio periodico dei parametri clinici e di laboratorio, specie in caso di trattamenti prolungati.
Sono stati segnalati depositi corneali o alterazioni retiniche in pazienti con artrite reumatoide ai quali è stata somministrata indometacina per periodi prolungati. Inoltre essendosi rilevate alterazioni oculari nel corso di studi in animali con FANS, si raccomanda, prolungandosi la terapia, di effettuare periodici controlli oftalmologici.
La sostanza può indurre manifestazioni neurotossiche a dosi superiori a quelle consigliate nei pazienti con insufficienza renale e nei pazienti con disturbi del sistema nervoso centrale. Particolare cautela deve essere rivolta ai pazienti affetti da disordini psichiatrici, epilessia o morbo di Parkinson.
L'uso, specie se prolungato, di prodotti per applicazione topica può dare origine a fenomeni di ipersensibilizzazione. Ove ciò accada, occorre interrompere il trattamento ed istituire una terapia idonea.
L’uso di PROXIL deve essere evitato in concomitanza di altri FANS, inclusi inibitori selettivi della COX-2.
Al pari di altri farmaci dotati di attività antiflogistica e antipiretica, anche la proglumetacina può mascherare i sintomi che di solito accompagnano le malattie infettive. Il medico deve tener presente tale possibilità in modo da evitare qualsiasi ritardo nell’intraprendere la terapia appropriata al processo infettivo in atto. Si raccomanda cautela in caso di concomitante somministrazione di vaccini vivi.
Anziani: i pazienti anziani hanno un aumento della frequenza di reazioni avverse ai FANS, specialmente emorragie e perforazioni gastrointestinali, che possono essere fatali (vedi sezione 4.2).
Emorragia gastrointestinale, ulcerazione e perforazione: durante il trattamento con tutti i FANS, in qualsiasi momento, con o senza sintomi di preavviso o precedente storia di gravi eventi gastrointestinali, sono state riportate emorragia gastrointestinale, ulcerazione e perforazione, che possono essere fatali.
Negli anziani e in pazienti con storia di ulcera , soprattutto se complicata da emorragia o perforazione (vedi sezione 4.3), il rischio di emorragia gastrointestinale, ulcerazione o perforazione è più alto con dosi aumentate di FANS.
Questi pazienti devono iniziare il trattamento con la più bassa dose disponibile. L’uso concomitante di agenti protettori (misoprostolo o inibitori della pompa protonica) deve essere considerato per questi pazienti e anche per pazienti che assumono basse dosi di aspirina o altri farmaci che possono aumentare il rischio di eventi gastrointestinali (vedi sotto e sezione 4.5).
Pazienti con storia di tossicità gastrointestinale, in particolare anziani, devono riferire qualsiasi sintomo gastrointestinale inusuale (soprattutto emorragia gastrointestinale) in particolare nelle fasi iniziali del trattamento.
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Cautela deve essere prestata ai pazienti che assumono farmaci concomitanti che potrebbero aumentare il rischio di ulcerazione o emorragia, come corticosteroidi orali, anticoagulanti come warfarin, inibitori selettivi del reuptake della serotonina o agenti antiaggreganti piastrinici come l’aspirina (vedi sezione 4.5).
Quando si verifica emorragia o ulcerazione gastrointestinale in pazienti che assumono FANS il trattamento deve essere sospeso.
I FANS devono essere somministrati con cautela nei pazienti con una storia di malattia gastrointestinale (colite ulcerosa, morbo di Crohn) poiché tali condizioni possono essere esacerbate (vedi sezione 4.8 – effetti indesiderati).
In pazienti con difetti della coagulazione i FANS possono inibire l’aggregazione piastrinica.
Cautela è anche richiesta in pazienti con una preesistente storia di asma bronchiale ed in quelli affetti da lupus eritematoso poiché potrebbe verificarsi una esacerbazione dei sintomi.
Per l’interazione con il metabolismo dell’acido arachidonico, i FANS possono raramente determinare fenomeni allergici quali reazioni anafilattiche e anafilattoidi in soggetti predisposti.
Gravi reazioni cutanee alcune delle quali fatali, includenti dermatite esfoliativa, sindrome di Stevens-Johnson e necrolisi tossica epidermica, sono state riportate molto raramente in associazione con l’uso dei FANS (vedi 4.8). Nelle prime fasi della terapia i pazienti sembrano essere a più alto rischio: l’insorgenza della reazione si verifica nella maggior parte dei casi entro il primo mese di trattamento. Proxil deve essere interrotto alla prima comparsa di rash cutaneo, lesioni della mucosa o qualsiasi altro segno di ipersensibilità.
Effetti cardiovascolari e cerebrovascolari
Un adeguato monitoraggio ed opportune istruzioni sono necessarie nei pazienti con anamnesi positiva per ipertensione e/o insufficienza cardiaca congestizia da lieve a moderata poiché in associazione al trattamento con i FANS sono stati riscontrati ritenzione di liquidi ed edema.
Studi clinici e dati epidemiologici suggeriscono che l’uso di alcuni FANS (specialmente ad alti dosaggi e per trattamenti di lunga durata) può essere associato ad un modesto aumento del rischio di eventi trombotici arteriosi (p.es. infarto del miocardio o ictus). Non ci sono dati sufficienti per escludere un rischio simile per proglumetacina.
I pazienti con ipertensione non controllata, insufficienza cardiaca congestizia, cardiopatia ischemica accertata, malattia arteriosa periferica e/o malattia cerebrovascolare devono essere trattati con proglumetacina soltanto dopo attenta valutazione. Analoghe considerazioni devono essere effettuate prima di iniziare un trattamento di lunga durata in pazienti con fattori di rischio per malattia cardiovascolare (es. ipertensione, iperlipidemia, diabete mellito, fumo).
A causa dell’importanza delle prostaglandine per il mantenimento del flusso ematico renale, è richiesta particolare cautela o si impone l’esclusione dall’uso di Proxil in caso di insufficienza cardiaca, insufficienza o ipoperfusione renale, ipertensione arteriosa, in pazienti in trattamento con diuretici ed in quelli reduci da interventi chirurgici maggiori, nonché in pazienti in età avanzata.
4.5. interazioni con altri medicinali ed altre forme di interazioni
Agenti antiaggreganti e inibitori selettivi del reuptake della serotonina (SSRIs): aumento del rischio di emorragia gastrointestinale (vedi sezione 4.4).
Anticoagulanti e ipoglicemizzanti orali: la proglumetacina (dimaleato) non ha mostrato alcuna prova di interazione con gli anticoagulanti orali o con agenti ipoglicemizzanti orali. Tuttavia è opportuno somministrarla con cautela nei pazienti in trattamento con questi farmaci. In particolare con anticoagulanti poiché i FANS possono aumentarne gli effetti inibendo l’aggregazione piastrinica (vedi 4.4).
Antipsicotici: aumentata incidenza di sonnolenza in pazienti trattati contemporaneamente con indometacina metabolita attivo di Proxil e aloperidolo.
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Benzodiazepine: aumentata incidenza di vertigini in pazienti trattati contemporaneamente con indometacina metabolita attivo del Proxil e diazepam.
Ciclosporina: i FANS possono aumentare la nefrotossicità della ciclosporina attraverso un effetto inibitorio sulla sintesi delle prostaglandine renali. Nei pazienti in trattamento con ciclosporina i FANS devono essere somministrati con cautela e le funzioni renali strettamente monitorate.
Corticosteroidi: aumento del rischio di ulcerazione o emorragia gastrointestinale (vedi sezione 4.4).
Diflunisal: evitare l’uso concomitante. Il diflunisal può incrementare i livelli plasmatici di indiometacina metabolita attivo del Proxil inibendone la coniugazione glucuronica e, conseguentemente, riducendo l’escrezione renale.
Diossina, sali di litio e fenitoina: i FANS possono elevare la concentrazione plasmatica di diossina, sali di litio e fenitoina.
Diuretici, ACE inibitori e Antagonisti dell’angiotensina II:
I FANS possono ridurre l’effetto dei diuretici (quali tiazide e furosemide) e di altri farmaci antiipertensivi (beta-bloccanti, ACE inibitori, antagonisti dell’angiotensina II). In alcuni pazienti con funzione renale compromessa (per esempio pazienti disidratati o pazienti anziani con funzione renale compromessa) la co-somministrazione di un ACE inibitore o di un antagonista dell’angiotensina II e di agenti che inibiscono il sistema della ciclo-ossigenasi può portare a un ulteriore deterioramento della funzione renale, che comprende una possibile insufficienza renale acuta, generalmente reversibile. Queste interazioni devono essere considerate in pazienti che assumono PROXIL in concomitanza con ACE inibitori o antagonisti dell’angiotensina II. Quindi, la combinazione deve essere somministrata con cautela, specialmente nei pazienti anziani.
I pazienti devono essere adeguatamente idratati e deve essere preso in considerazione il monitoraggio della funzione renale dopo l’inizio della terapia concomitante.
Altri FANS : la contemporanea somministrazione di farmaci FANS può aumentare la frequenza di effetti collaterali.
Metrotressato e altri agenti citotossici: i FANS incrementano la tossicità del metrotressato provocandone un aumento delle concentrazioni plasmatiche (per diminuzione della secrezione tubulare).
Probenecid : La concentrazione plasmatica dell’indometacina metabolita attivo della proglumentacina può essere incrementata dall’uso concomitante di probenecid.
Quinoloni (Ciprofloxacina): possibile aumento del rischio di stimolazione del sistema nervoso centrale (casi isolati di convulsioni sono stati osservati con indometacina metabolita attivo del Proxil)
Triamterene : una reversibile insufficienza renale è stata osservata in pazienti trattati concomitantemente con indometacina metabolita attivo del Proxil e triamterene.
4.6 Gravidanza ed allattamento
Proxil è controindicato in gravidanza e durante l’allattamento.
L’inibizione della sintesi di prostaglandine può interessare negativamente la gravidanza e/o lo sviluppo embrio/fetale.
Risultati di studi epidemiologici suggeriscono un aumentato rischio di aborto e di malformazione cardiaca e di gastroschisi dopo l’uso di un inibitore della sintesi delle prostaglandine nelle prime fasi della gravidanza. Il rischio assoluto di malformazioni cardiache aumentava da meno dell’1%, fino a circa l’1,5 %. E’ stato ritenuto che il rischio aumenta con la dose e la durata della terapia. Negli animali, la somministrazione di inibitori della sintesi di prostaglandine ha mostrato di provocare un aumento della perdita di pre e post-impianto e di mortalità embrione-fetale.
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Inoltre, un aumento di incidenza di varie malformazioni, inclusa quella cardiovascolare, è stato riportato in animali a cui erano stati somministrati inibitori di sintesi delle prostaglandine, durante il periodo organogenetico.
Durante il terzo trimestre di gravidanza, tutti gli inibitori della sintesi di prostaglandine possono esporre il feto a :
– tossicità cardiopolmonare (con chiusura prematura del dotto arterioso e ipertensione polmonare);
– disfunzione renale, che può progredire in insufficienza renale con oligo-idroamnios;
la madre e il neonato, alla fine della gravidanza, a:
– possibile prolungamento del tempo di sanguinamento, ed effetto antiaggregante che può occorrere anche a dosi molto basse;
– inibizione delle contrazioni uterine risultanti in ritardo o prolungamento del travaglio
La somministrazione di PROXIL è sconsigliata nelle donne che intendano iniziare una gravidanza, dovrebbe essere sospesa in quelle che hanno problemi di fertilità o che sono sottoposte a indagini sulla fertilità (vedere paragrafo 4.3).
4.7 effetti sulla capacità di guidare veicoli e di usare macchinari
A causa della possibile insorgenza di capogiri o altri disturbi nervosi centrali, PROXIL può compromettere la capacità di guidare o usare macchinari.
4.8 effetti indesiderati
Negli studi clinici effettuati, la Proglumetacina (dimaleato) è stata generalmente ben tollerata. Gli effetti indesiderati, quando si verificano, sono di solito indometacina simili, ma con ridotta severità e più bassa incidenza.
Gli eventi avversi più comunemente osservati sono di natura gastrointestinale.
Possono verificarsi ulcera peptica, perforazione o emorragia gastrointestinale, a volte fatale, in particolare negli anziani (vedi sezione 4.4).
Dopo somministrazione di PROXIL sono stati riportati: nausea, vomito diarrea, flatulenza, costipazione, dispepsia, dolore addominale, melena, ematemesi, stomatiti ulcerative, esacerbazione di colite e morbo di Crohn (vedi sezione 4.4 – Speciali avvertenze e precauzioni d’impiego).
Meno frequentemente sono state osservate gastriti.
In associazione al trattamento con FANS sono stati riportati edema, ipertensione e insufficienza cardiaca.
Studi clinici e dati epidemiologici suggeriscono che l’uso di alcuni FANS (specialmente ad alti dosaggi e per trattamenti di lunga durata) può essere associato ad un modesto aumento del rischio di eventi trombotici arteriosi (p.es. infarto del miocardio o ictus) (vedere Sezione 4.4).
Reazioni bollose includenti Sindrome di Stevens- Johnson e Necrolisi Tossica Epidermica (molto raramente).
La tabella sotto riportata mostra l’incidenza delle reazioni avverse raggruppate in base alla Classificazione MedDRA, system Organ Class (SOC) “Internationally agreed Order of Importance” e ordinate secondo la frequenza (comune, non comune, rara, molto rara). All’interno di ciascuna classe di frequenza, gli effetti indesiderati sono riportati in ordine decrescente di gravità.
Classificazion e sistemica organica | Molto comuni ≥ 1/10 | Comuni ≥ 1/100 ≤ 1/10 | Non comuni ≥ 1/1,000 ≤ 1/100 | Rari ≥ 1/10,000 ≤ 1/1,000 | Molto rari ≤ 1/10,000 | Incidenza sconosciut a
|
Patologie del sistema emolinfopoietico | Anemia emolitica Agranulocitosi Neutropenia Leucopenia | Anemia aplastica Reazione anafilattica |
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Trombocitopenia | ||||||
Disordini del metabolismo e della nutrizione | Anoressia | Iperglicemia Iperpotassiemia | ||||
Disordini psichiatrici | Confusione | Allucinazioni Depressione | ||||
Patologie del sistema nervoso | Cefalea | Sonnolenza | Convulsione Parestesia | |||
Classificazion e sistemica organica | Molto comuni ≥ 1/10 | Comuni ≥ 1/100 ≤ 1/10 | Non comuni ≥ 1/1,000 ≤ 1/100 | Rari ≥ 1/10,000 ≤ 1/1,000 | Molto rari ≤ 1/10,000 | Incidenza sconosciut a
|
Patologie dell’occhio | Diplopia Dolore orbitale Visione annebbiata | |||||
Patologie dell’orecchio e del labirinto | Vertigine | Tinnitus | Perdita dell’udito | |||
Patologie cardiache | Palpitazioni | Aritmia | Insufficienza cardiaca Infarto miocardico | |||
Patologie vascolari | Evento tromboembolico Ipertensione | Shock | Ictus | |||
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche | Dispnea Asma Epitassi | |||||
Patologie gastointestinali | Diarrea Vomito Nausea Dolore addominale Dispepsia Costipazione Flatulenza | Pancreatine Gastirite Ulcera peptica Stomatite | Perforazione gastrointestinale Emorragia gastrointestinale Ematemesi | Morbo di Crohn’s Colite ulcerativa Melena | ||
Patologie epatobiliari | Epatite Ittero Funzione epatica anormale | |||||
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo | Eruzione cutanea | Reazione di fotosensibilità Prurito | Necrolisi tossica epidermica Sindrome di Stevens-Johnson Angioedema Porpora Petecchia | |||
Patologie renali e urinarie | Glicosuria Proteinuria Nefrite interstiziale acuta | Insufficienza renale |
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Ematuria | ||||||
Patologie dell’apparato riproduttivo e della mammella | Emorragia vaginale | |||||
Patologie sistematiche e condizioni relative alla sede di somministrazion e | Edema | Dolore toracico |
* la frequenza non può essere valutata dai dati disponibili
SOC secondario
4.9 sovradosaggio
Non sono noti casi di sovradosaggio con il Proxil. Tuttavia, in caso di sovradosaggio con sintomi quali spasmi, convulsioni, disorientamento, etc. si consigliano misure di supporto e sintomatiche (lavanda gastrica, monitoraggio delle funzioni epatiche e renali).
5. proprietá farmacologiche
5.1 proprietà farmacodinamiche
Categoria farmacoterapeutica: farmaci antinfiammatori/antireumatici non steroidei.
Codice ATC: M01AB14
La proglumetacina, un derivato sintetico dell’acido indolacetico, è un antinfiammatorio non steroideo dotato di proprietà antinfiammatoria, antipiretica ed analgesica simili a quelle dell’indometacina. Il meccanismo d’azione della sostanza consiste nella inibizione delle ciclossidasi e quindi della biosintesi delle prostaglandine. Inibisce inoltre la formazione di altri mediatori dell’infiammazione (bradichinine, ecc.); per questo suo meccanismo d’azione la Proglumetacina (dimaleato) svolge un’azione antinfiammatoria. Tuttavia, in modelli sperimentali, proglumetacina ha mostrato un blando effetto inibitorio della cicloossigenasi, mentre suo metabolita, indometacina, induce una forte inibizione dell’enzima. Proglumetacina può anche inibire la formazione di altri mediatori dell’infiammazione (bradichinina, leucotrieni). A differenza di altri FANS derivati dall’acido acetico correlati all’indometacina, la proglumetacina sembra inibire la 5-lipoossigenasi a basse concentrazioni. La via della lipoossigenasi nel metabolismo dell’acido arachidonico porta alla formazione di leucotrieni, composti che si comportano come potenti mediatori pro-infiammatori. La proglumetacina (dimaleato) è praticamente priva di altri effetti farmacologici, per es. sul sistema nervoso centrale, neurovegetativo ecc.
Risultati particolarmente interessanti si sono ottenuti studiando le attività gastro-lesive, intestinolesive e cartilagine-lesive della Proglumetacina (dimaleato). Probabilmente in virtù del mascheramento chimico dell’acetossile del nucleo indolico, noto per la sua isto-lesività, e per la presenza nella molecola della Proglumetacina (dimaleato) di una componente citoprotettiva gastrica, gli effetti gastro e intestino-lesivi della Proglumetacina (dimaleato) risultano pressoché nulli, o comunque molto inferiori a quelli provocati da altri agenti antinfiammatori comunemente usati.
5.2 proprietà farmacocinetiche
Assorbimento
La Proglumetacina (dimaleato) dopo somministrazione orale è assorbita come tale dal tratto gastroenterico. Dopo la somministrazione orale singola di Proglumetacina (dimaleato), i metaboliti attivi raggiungono i picchi plasmatici massimi dopo 3–5 ore e scompaiono dal plasma dopo 12–24 ore. Distribuzione
La Proglumetacina (dimaleato) non si lega alle proteine plasmatiche.
Metabolismo
Nell’organismo avviene un processo di biotrasformazione. I metaboliti più importanti della Proglumetacina (dimaleato) sono l’acido 1-(p-cloro-benzoil)-2-metil-5-metossi-indol- 3-acetico e
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derivati, la N-benzoil-N’,N’-di-n-propil-DL-isoglutamina e derivati, l’etanol- propanol-piperazina e derivati.
Eliminazione
Dopo somministrazione orale di Proglumetacina (dimaleato) radiomarcata, il 20–30% della radioattività viene ritrovata nelle urine delle 48 ore successive alla somministrazione, e il 70–80% della radioattività si riscontra nelle feci delle 72 ore successive alla somministrazione. E’ dimostrato un circolo entero-epato-enterico della Proglumetacina (dimaleato) e dei suoi metaboliti. Trattamenti ripetuti nell’uomo non provocano un accumulo della Proglumetacina (dimaleato) o dei suoi derivati nel sangue.
5.3. dati preclinici di sicurezzala proglumetacina (dimaleato) svolge un’azione antinfiammatoria, che si può mettere in evidenza su diversi modelli di infiammazione, per esempio, su quelli acuti con carragenina nel ratto, su quelli subacuti come quelli da “cotton pellets” nel ratto e su quelli cronico-immunitari, come l’artrite da adiuvante di lewis nel ratto. tali azioni si possono osservare con dosi orali di 3-70 mg/kg a seconda delle diverse condizioni sperimentali. l’edema da carragenina della zampa di ratto è stato inoltre ridotto da somministrazione topica di 500 mg/animale di proxil pomata. la proglumetacina (dimaleato) ha un’azione analgesica a 9 mg/kg per via orale (modello di randall e selitto nel ratto) e a 10 mg/kg per via orale nel topo. la proglumetacina (dimaleato) infine ha un’azione antipiretica, che si può mettere in evidenza per es. con 10 mg/kg orali nel ratto.
I dati non clinici non rilevano rischi particolari per l’uomo sulla base di studi convenzionali di safety pharmacology, tossicità a dosi ripetute, genotossicità, potenziale cancerogeno, tossicità riproduttiva. Tossicità per somministrazioni ripetute
Ratti SD 6 mesi; somministrazioni orali quotidiane di 5, 20, 40 mg/kg. Sono state tollerate bene le dosi fino a 20 mg/kg. Le dosi di 40 mg/kg hanno provocato mortalità dovuta a lesioni del tratto gastroenterico. Cane beagle 6 mesi: Somministrazione orale quotidiana di 10, 20 e 30 mg/kg. Sono state tollerate bene le dosi di 10 e 20 mg/kg. Leggera diminuzione di peso corporeo con 30 mg/kg.
Tossicità sulla funzione riproduttiva prove di mutagenesi
Non vi sono ulteriori informazioni su dati preclinici oltre a quelle già riportate in altre parti di questo Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto (vedere 4.6) Attività carcinogenetica
E’ da escludersi, perché la Proglumetacina (dimaleato) non ha analogie chimiche con agenti conosciuti cancerogeni o co-cancerogeni. Le prove di mutagenesi, inoltre, sono state negative. Infine nelle prove di tossicità cronica nel ratto e nel cane non si sono osservate lesioni necroscopiche o istologiche, né attività biochimiche sospette.
6 informazioni farmaceutiche
6.1 elenco degli eccipienti
Ogni compressa contiene :
Cellulosa microcristallina, Carbossimetilcellulosa sodica, Magnesio stearato Talco, Silice precipitata, Macrogol 4000, Titanio diossido (E 171), Copolimero di ammonio metacrilato (Eudragit E)
6.2 incompatibilità
Non sono note incompatibilità chimiche.
6.3 periodo di validità
Compresse: 2 anni
La data di scadenza indicata si riferisce al prodotto in confezionamento integro, correttamente conservato.
6.4 precauzioni particolari per la conservazione
Non conservare a temperatura superiore a 25°C.
6.5 natura e contenuto del contenitore
Astuccio da 20 compresse da 300 mg
6.6 Precauzioni particolari per lo smaltimento e e la manipoloazione
Nessuna in particolare
7 titolare dell’autorizzazione all’immissione in commercio
Meda Pharma S.P.A. Via Felice Casati, 20 – 20124 Milano (MI)
Documento reso disponibile da AIFA il 06/05/2020
8 numero dell’autorizzazione all’immissione in commercio
Compresse codice A.I.C. 024116079
9 DATA DI PRIMA AUTORIZZAZIONE / RINNOVO DELL’AUTORIZZAZIONE
Data di prima autorizzazione: 1 Febbraio 1980
Rinnovo dell’autorizzazione: Maggio 2005
10 DATA DI (PARZIALE) REVISIONE DEL TESTO
PROXIL 150 mg capsule
2. composizione qualitativa e quantitativa
Ogni capsula contiene :
PRINCIPIO ATTIVO
Proglumetacina (dimaleato) mg 150
Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.
3. FORME FARMACEUTICHE
Capsule rigide
4. informazioni cliniche
4.1. indicazioni terapeutiche
In flebologia : flebiti, tromboflebiti.
In otorinolaringoiatria : otiti, mastoiditi, sinusiti, rinofaringiti, tonsilliti.
4.2. posologia e modo di somministrazione
La posologia media consigliata per adulti, da adattare alla gravità ed alla risposta terapeutica del singolo caso, è la seguente.
Terapia d'attacco : 2–3 capsule da 150 mg al dì, secondo prescrizione medica.
Terapia di mantenimento : 1–2 capsule da 150 mg al dì, oppure 1 capsula al mattino secondo prescrizione medica.
Nel trattamento di pazienti anziani la posologia deve essere attentamente stabilita dal medico, che dovrà valutare una eventuale riduzione dei dosaggi sopraindicati.
Gli effetti indesiderati possono essere minimizzati con l’uso della più bassa dose efficace per la più breve durata possibile di trattamento che occorre per controllare i sintomi (vedere sezione 4.4).
4.3. controindicazioni
Pazienti affetti da ulcera gastroduodenale in fase attiva.
Storia di emorragia gastrointestinale o perforazione relativa a precedenti trattamenti attivi o storia di emorragia/ulcera peptica ricorrente (due o più episodi distinti di dimostrata ulcerazione o sanguinamento).
Severa insufficienza cardiaca, renale o epatica.
Ipersensibilità al principio attivo o uno qualsiasi degli eccipienti (vedi sezioni 2 e 6.1)
Precedenti reazioni di ipersensibilità (per esempio, broncospassmo, rinite, orticaria) in risposta all’acido acetilsalicilico a ad altri FANS.
I FANS sono controindicati in pazienti con edema angioneurotico o manifestazioni idiosincrasiche. Patologie emorragiche pregresse o in corso, gravi disturbi della coagulazione, alterazioni dell’emopoiesi o gravi discrasie ematiche (come anemia, trombocitopenia, leucopenia).
L’uso di Proxil, come di qualsiasi farmaco inibitore della sintesi delle prostaglandine e della cicloossigenasi, è controindicato in gravidanza e durante l’allattamento (vedi sezioni 4.6 e 5.3).
Documento reso disponibile da AIFA il 06/05/2020
La somministrazione di Proxil è sconsigliata nelle donne che intendano iniziare una gravidanza, dovrebbe essere sospesa in quelle che hanno problemi di fertilità o che sono sottoposte a indagini sulla fertilità.
Bambini al di sotto dei 14 anni.
4.4.
Gli effetti indesiderati possono essere minimizzati con l’uso della più bassa dose efficace per la più breve durata possibile di trattamento che occorre per controllare i sintomi (vedere sezione 4.2 e i paragrafi sottostanti sui rischi gastrointestinali e cardiovascolari).
Particolari cautele devono essere adottate nel trattamento di pazienti con funzionalità cardiaca, epatica o renale ridotta. In tali pazienti è opportuno ricorrere al monitoraggio periodico dei parametri clinici e di laboratorio, specie in caso di trattamenti prolungati. Sono stati segnalati depositi corneali o alterazioni retiniche in pazienti con artrite reumatoide ai quali è stata somministrata indometacina per periodi prolungati. Inoltre essendosi rilevate alterazioni oculari nel corso di studi in animali con FANS, si raccomanda, prolungandosi la terapia, di effettuare periodici controlli oftalmologici.
La sostanza può indurre manifestazioni neurotossiche a dosi superiori a quelle consigliate nei pazienti con insufficienza renale e nei pazienti con disturbi del sistema nervoso centrale. Particolare cautela deve essere rivolta ai pazienti affetti da disordini psichiatrici, epilessia o morbo di Parkinson.
L’uso di PROXIL deve essere evitato in concomitanza di altri FANS, inclusi inibitori selettivi della COX-2.
Al pari di altri farmaci dotati di attività antiflogistica e antipiretica, anche la proglumetacina può mascherare i sintomi che di solito accompagnano le malattie infettive. Il medico deve tener presente tale possibilità in modo da evitare qualsiasi ritardo nell’intraprendere la terapia appropriata al processo infettivo in atto. Si raccomanda cautela in caso di concomitante somministrazione di vaccini vivi.
Anziani: i pazienti anziani hanno un aumento della frequenza di reazioni avverse ai FANS, specialmente emorragie e perforazioni gastrointestinali, che possono essere fatali (vedi sezione 4.2). Emorragia gastrointestinale, ulcerazione e perforazione: durante il trattamento con tutti i FANS, in qualsiasi momento, con o senza sintomi di preavviso o precedente storia di gravi eventi gastrointestinali, sono state riportate emorragia gastrointestinale, ulcerazione e perforazione, che possono essere fatali.
Negli anziani e in pazienti con storia di ulcera, soprattutto se complicata da emorragia o perforazione (vedi sezione 4.3), il rischio di emorragia gastrointestinale, ulcerazione o perforazione è più alto con dosi aumentate di FANS.
Questi pazienti devono iniziare il trattamento con la più bassa dose disponibile. L’uso concomitante di agenti protettori (misoprostolo o inibitori della pompa protonica) deve essere considerato per questi pazienti e anche per pazienti che assumono basse dosi di aspirina o altri farmaci che possono aumentare il rischio di eventi gastrointestinali (vedi sotto e sezione 4.5).
Pazienti con storia di tossicità gastrointestinale, in particolare anziani, devono riferire qualsiasi sintomo gastrointestinale inusuale (soprattutto emorragia gastrointestinale) in particolare nelle fasi iniziali del trattamento.
Cautela deve essere prestata ai pazienti che assumono farmaci concomitanti che potrebbero aumentare il rischio di ulcerazione o emorragia, come corticosteroidi orali, anticoagulanti come warfarin, inibitori selettivi del reuptake della serotonina o agenti antiaggreganti piastrinici come l’aspirina ( vedi sezione 4.5).
Quando si verifica emorragia o ulcerazione gastrointestinale in pazienti che assumono FANS il trattamento deve essere sospeso.
Documento reso disponibile da AIFA il 06/05/2020
I FANS devono essere somministrati con cautela nei pazienti con una storia di malattia gastrointestinale (colite ulcerosa, morbo di Crohn) poiché tali condizioni possono essere esacerbate (vedi sezione 4.8 – effetti indesiderati).
In pazienti con difetti della coagulazione i FANS possono inibire l’aggregazione piastrinica.
Cautela è anche richiesta in pazienti con una preesistente storia di asma bronchiale ed in quelli affetti da lupus eritematoso poiché potrebbe verificarsi un’esacerbazione dei sintomi.
Per l’interazione con il metabolismo dell’acido arachidonico, i FANS possono raramente determinare fenomeni allergici quali reazioni anafilattiche e anafilattoidi in soggetti predisposti.
Gravi reazioni cutanee alcune delle quali fatali, includenti dermatite esfoliativa, sindrome di Stevens-Johnson e necrolisi tossica epidermica, sono state riportate molto raramente in associazione con l’uso dei FANS (vedi 4.8). Nelle prime fasi della terapia i pazienti sembrano essere a più alto rischio: l’insorgenza della reazione si verifica nella maggior parte dei casi entro il primo mese di trattamento. FANS deve essere interrotto alla prima comparsa di rash cutaneo, lesioni della mucosa o qualsiasi altro segno di ipersensibilità
Effetti cardiovascolari e cerebrovascolari
Un adeguato monitoraggio ed opportune istruzioni sono necessarie nei pazienti con anamnesi positiva per ipertensione e/o insufficienza cardiaca congestizia da lieve a moderata poiché in associazione al trattamento con i FANS sono stati riscontrati ritenzione di liquidi ed edema.
Studi clinici e dati epidemiologici suggeriscono che l’uso di alcuni FANS (specialmente ad alti dosaggi e per trattamenti di lunga durata) può essere associato ad un modesto aumento del rischio di eventi trombotici arteriosi (p.es. infarto del miocardio o ictus). Non ci sono dati sufficienti per escludere un rischio simile per proglumetacina.
I pazienti con ipertensione non controllata, insufficienza cardiaca congestizia, cardiopatia ischemica accertata, malattia arteriosa periferica e/o malattia cerebrovascolare devono essere trattati con proglumetacina soltanto dopo attenta valutazione. Analoghe considerazioni devono essere effettuate prima di iniziare un trattamento di lunga durata in pazienti con fattori di rischio per malattia cardiovascolare (es. ipertensione, iperlipidemia, diabete mellito, fumo).
A causa dell’importanza delle prostaglandine per il mantenimento del flusso ematico renale, è richiesta particolare cautela o si impone l’esclusione dall’uso di Proxil in caso di insufficienza cardiaca, insufficienza o ipoperfusione renale, ipertensione arteriosa, in pazienti in trattamento con diuretici ed in quelli reduci da interventi chirurgici maggiori, nonché in pazienti in età avanzata.
I pazienti affetti da rari problemi ereditari di intolleranza al galattosio, da deficit di Lapp lattasi, da malassorbimento di glucosio galattosio, non devono assumere questo medicinale.
4.5. interazioni con altri medicinali ed altre forme di interazioni
Agenti antiaggreganti e inibitori selettivi del reuptake della serotonina (SSRIs): aumento del rischio di emorragia gastrointestinale (vedi sezione 4.4).
Anticoagulanti e ipoglicemizzanti orali La Proglumetacina (dimaleato) non ha mostrato alcuna prova di interazione con gli anticoagulanti orali o con agenti ipoglicemizzanti orali. Tuttavia è opportuno somministrarla con cautela nei pazienti in trattamento con questi farmaci. In particolare con anticoagulanti poiché i FANS possono aumentarne gli effetti inibendo l’aggregazione piastrinica (vedi 4.4).
Antipsicotici: aumentata incidenza di sonnolenza in pazienti trattati contemporaneamente con indometacina metabolita attivo di Proxil e aloperidolo.
Benzodiazepine: aumentata incidenza di vertigini in pazienti trattati contemporaneamente con indometacina metabolita attivo del Proxil e diazepam.
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Ciclosporina: i FANS possono aumentare la nefrotossicità della ciclosporina attraverso un effetto inibitorio sulla sintesi delle prostaglandine renali. Nei pazienti in trattamento con ciclosporina i FANS devono essere somministrati con cautela e le funzioni renali strettamente monitorate.
Corticosteroidi: aumento del rischio di ulcerazione o emorragia gastrointestinale (vedi sezione 4.4).
Diflunisal: evitare l’uso concomitante. Il diflunisal può incrementare i livelli plasmatici di indiometacina metabolita attivo del Proxil inibendone la coniugazione glucuronica e, conseguentemente, riducendo l’escrezione renale.
Diossina, sali di litio e fenitoina: i FANS possono elevare la concentrazione plasmatica di diossina, sali di litio e fenitoina.
Diuretici, ACE inibitori e Antagonisti dell’angiotensina II:
I FANS possono ridurre l’effetto dei diuretici (quali tiazide e furosemide) e di altri farmaci antiipertensivi (beta-bloccanti, ACE inibitori, antagonisti dell’angiotensina II). In alcuni pazienti con funzione renale compromessa (per esempio pazienti disidratati o pazienti anziani con funzione renale compromessa) la co-somministrazione di un ACE inibitore o di un antagonista dell’angiotensina II e di agenti che inibiscono il sistema della ciclo-ossigenasi può portare a un ulteriore deterioramento della funzione renale, che comprende una possibile insufficienza renale acuta, generalmente reversibile. Queste interazioni devono essere considerate in pazienti che assumono PROXIL in concomitanza con ACE inibitori o antagonisti dell’angiotensina II. Quindi, la combinazione deve essere somministrata con cautela, specialmente nei pazienti anziani.
I pazienti devono essere adeguatamente idratati e deve essere preso in considerazione il monitoraggio della funzione renale dopo l’inizio della terapia concomitante.
Altri FANS : la contemporanea somministrazione di farmaci FANS può aumentare la frequenza di effetti collaterali.
Metrotressato e altri agenti citotossici: i FANS incrementano la tossicità del metrotressato provocandone un aumento delle concentrazioni plasmatiche (per diminuzione della secrezione tubulare).
Probenecid : La concentrazione plasmatica dell’indometacina metabolita attivo della proglumentacina può essere incrementata dall’uso concomitante di probenecid.
Quinoloni (Ciprofloxacina): possibile aumento del rischio di stimolazione del sistema nervoso centrale (casi isolati di convulsioni sono stati osservati con indometacina metabolita attivo del Proxil)
Triamterene : una reversibile insufficienza renale è stata osservata in pazienti trattati concomitantemente con indometacina metabolita attivo del Proxil e triamterene.
4.6. Gravidanza ed allattamento
Proxil è controindicato in gravidanza e durante l’allattamento.
L’inibizione della sintesi di prostaglandine può interessare negativamente la gravidanza e/o lo sviluppo embrio/fetale.
Risultati di studi epidemiologici suggeriscono un aumentato rischio di aborto e di malformazione cardiaca e di gastroschisi dopo l’uso di un inibitore della sintesi delle prostaglandine nelle prime fasi della gravidanza. Il rischio assoluto di malformazioni cardiache aumentava da meno dell’1%, fino a circa l’1,5 %. E’ stato ritenuto che il rischio aumenta con la dose e la durata della terapia. Negli animali, la somministrazione di inibitori della sintesi di prostaglandine ha mostrato di provocare un aumento della perdita di pre e post-impianto e di mortalità embrione-fetale.
Inoltre, un aumento di incidenza di varie malformazioni, inclusa quella cardiovascolare, è stato riportato in animali a cui erano stati somministrati inibitori di sintesi delle prostaglandine, durante il periodo organogenetico.
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Durante il terzo trimestre di gravidanza, tutti gli inibitori della sintesi di prostaglandine possono esporre
il feto a :
– tossicità cardiopolmonare (con chiusura prematura del dotto arterioso e ipertensione polmonare);
– disfunzione renale, che può progredire in insufficienza renale con oligo-idroamnios;
la madre e il neonato, alla fine della gravidanza, a:
– possibile prolungamento del tempo di sanguinamento, ed effetto antiaggregante che può occorrere anche a dosi molto basse;
– inibizione delle contrazioni uterine risultanti in ritardo o prolungamento del travaglio
La somministrazione di PROXIL è sconsigliata nelle donne che intendano iniziare una gravidanza, dovrebbe essere sospesa in quelle che hanno problemi di fertilità o che sono sottoposte a indagini sulla fertilità (vedere paragrafo 4.3).
4.7. effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull'uso di macchinari
A causa della possibile insorgenza di capogiri o altri disturbi nervosi centrali, PROXIL può compromettere la capacità di guidare o usare macchinari
4.8. effetti indesiderati
Negli studi clinici effettuati, la Proglumetacina (dimaleato) è stata generalmente ben tollerata. Gli effetti indesiderati, quando si verificano, sono di solito indometacina simili, ma con ridotta severità e più bassa incidenza.
Gli eventi avversi più comunemente osservati sono di natura gastrointestinale.
Possono verificarsi ulcera peptica, perforazione o emorragia gastrointestinale, a volte fatale, in particolare negli anziani (vedi sezione 4.4).
Dopo somministrazione di FANS sono stati riportati: nausea, vomito diarrea, flatulenza, costipazione, dispepsia, dolore addominale, melena, ematemesi, stomatiti ulcerative , esacerbazione di colite e morbo di Crohn (vedi sezione 4.4 – Speciali avvertenze e precauzioni d’impiego).
Meno frequentemente sono state osservate gastriti.
In associazione al trattamento con FANS sono stati riportati edema, ipertensione e insufficienza cardiaca.
Studi clinici e dati epidemiologici suggeriscono che l’uso di alcuni FANS (specialmente ad alti dosaggi e per trattamenti di lunga durata) può essere associato ad un modesto aumento del rischio di eventi trombotici arteriosi (p.es. infarto del miocardio o ictus) (vedere Sezione 4.4).
Reazioni bollose includenti Sindrome di Stevens- Johnson e Necrolisi Tossica Epidermica (molto raramente).
La tabella sotto riportata mostra l’incidenza delle reazioni avverse raggruppate in base alla Classificazione MedDRA, system Organ Class (SOC) “Internationally agreed Order of Importance” e ordinate secondo la frequenza (comune, non comune, rara, molto rara). All’interno di ciascuna classe di frequenza, gli effetti indesiderati sono riportati in ordine decrescente di gravità.
Classificazione sistemica organica | Molto comuni ≥ 1/10 | Comuni ≥ 1/100 ≤ 1/10 | Non comuni ≥ 1/1,000 ≤ 1/100 | Rari ≥ 1/10,000 ≤ 1/1,000 | Molto rari ≤ 1/10,000 | Incidenza sconosciut a
|
Patologie del sistema emolinfopoietico | Anemia emolitica Agranulocitosi Neutropenia Leucopenia Trombocitopenia | Anemia aplastica Reazione anafilattica | ||||
Disordini del metabolismo e | Anoressia | Iperglicemia Iperpotassiemia |
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della nutrizione | ||||||
Disordini psichiatrici | Confusione | Allucinazioni Depressione | ||||
Patologie del sistema nervoso | Cefalea | Sonnolenza | Convulsione Parestesia | |||
Patologie dell’occhio | Diplopia Dolore orbitale Visione annebbiata | |||||
Classificazione sistemica organica | Molto comuni ≥ 1/10 | Comuni ≥ 1/100 ≤ 1/10 | Non comuni ≥ 1/1,000 ≤ 1/100 | Rari ≥ 1/10,000 ≤ 1/1,000 | Molto rari ≤ 1/10,000 | Incidenza sconosciut a
|
Patologie dell’orecchio e del labirinto | Vertigine | Tinnitus | Perdita dell’udito | |||
Patologie cardiache | Palpitazioni | Aritmia | Insufficienza cardiaca Infarto miocardico | |||
Patologie vascolari | Evento tromboembolico Ipertensione | Shock | Ictus | |||
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche | Dispnea Asma Epitassi | |||||
Patologie gastointestinali | Diarrea Vomito Nausea Dolore addominale Dispepsia Costipazion e Flatulenza | Pancreatine Gastrite Ulcera peptica Stomatite | Perforazione gastrointestinal e Emorragia gastrointestinal e Ematemesi | Morbo di Crohn’s Colite ulcerativa Melena | ||
Patologie epatobiliari | Epatite Ittero Funzione epatica anormale | |||||
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo | Eruzione cutanea | Reazione di fotosensibilità Prurito | Necrolisi tossica epidermica Sindrome di Stevens-Johnson Angioedema Porpora Petecchia | |||
Patologie renali e urinarie | Glicosuria Proteinuria Nefrite interstiziale acuta Ematuria | Insufficienza renale |
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Patologie dell’apparato riproduttivo e della mammella | Emorragia vaginale | |||||
Patologie sistematiche e condizioni relative alla sede di somministrazione | Edema | Dolore toracico |
* la frequenza non può essere valutata dai dati disponibili
SOC secondario
4.9. sovradosaggio
Non sono noti casi di sovradosaggio con il Proxil. Tuttavia, in caso di sovradosaggio con sintomi quali spasmi, convulsioni, disorientamento, etc. si consigliano misure di supporto e sintomatiche (lavanda gastrica, monitoraggio delle funzioni epatiche e renali).
5. proprietá farmacologiche
5.1. proprietà farmacodinamiche
Categoria farmacoterapeutica: farmaci antinfiammatori/antireumatici non steroidei.
Codice ATC: M01AB14
La proglumetacina, un derivato sintetico dell’acido indolacetico, è un antinfiammatorio non steroideo dotato di proprietà antinfiammatoria, antipiretica ed analgesica simili a quelle dell’indometacina. Il meccanismo d'azione della sostanza consiste nella inibizione delle ciclossidasi e quindi della biosintesi delle prostaglandine. Inibisce inoltre la formazione di altri mediatori dell'infiammazione (bradichinine, ecc.). Per questo suo meccanismo d'azione la Proglumetacina (dimaleato) svolge un'azione antiinfiammatoria. Tuttavia, in modelli sperimentali, proglumetacina ha mostrato un blando effetto inibitorio della cicloossigenasi, mentre suo metabolita, indometacina, induce una forte inibizione dell’enzima. Proglumetacina può anche inibire la formazione di altri mediatori dell’infiammazione (bradichinina, leucotrieni). A differenza di altri FANS derivati dall’acido acetico correlati all’indometacina, la proglumetacina sembra inibire la 5-lipoossigenasi a basse concentrazioni. La via della lipoossigenasi nel metabolismo dell’acido arachidonico porta alla formazione di leucotrieni, composti che si comportano come potenti mediatori pro-infiammatori. La Proglumetacina (dimaleato) è praticamente priva di altri effetti farmacologici, per es. sul sistema nervoso centrale, neurovegetativo ecc. Risultati particolarmente interessanti si sono ottenuti studiando le attività gastro-lesive, intestino-lesive e cartilagine-lesive della Proglumetacina (dimaleato). Probabilmente in virtù del mascheramento chimico dell'acetossile del nucleo indolico, noto per la sua isto-lesività, e per la presenza nella molecola della Proglumetacina (dimaleato) di una componente citoprotettiva gastrica, gli effetti gastro e intestino-lesivi della Proglumetacina (dimaleato) risultano pressoché nulli, o comunque molto inferiori a quelli provocati da altri agenti antiinfiammatori comunemente usati.
5.2. proprietà farmacocinetiche
Assorbimento
La Proglumetacina (dimaleato) dopo somministrazione orale è assorbita come tale dal tratto gastroenterico.
Dopo la somministrazione orale singola di Proglumetacina (dimaleato), i metaboliti attivi raggiungono i picchi plasmatici massimi dopo 3–5 ore e scompaiono dal plasma dopo 12–24 ore.
Distribuzione
La Proglumetacina (dimaleato) non si lega alle proteine plasmatiche.
Metabolismo
Nell'organismo avviene un processo di biotrasformazione. I metaboliti più importanti della Proglumetacina (dimaleato) sono l'acido 1-(p-cloro-benzoil)-2-metil-5-metossi-indol- 3-acetico e derivati, la N-benzoil-N',N'-di-n-propil-DL-isoglutamina e derivati, l'etanol- propanol-piperazina e derivati.
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Eliminazione
Dopo somministrazione orale di Proglumetacina (dimaleato) radiomarcata, il 20–30% della radioattività viene ritrovata nelle urine delle 48 ore successive alla somministrazione, e il 70–80% della radioattività si riscontra nelle feci delle 72 ore successive alla somministrazione. E' dimostrato un circolo entero-epato-enterico della Proglumetacina (dimaleato) e dei suoi metaboliti. Trattamenti ripetuti nell'uomo non provocano un accumulo della Proglumetacina (dimaleato) o dei suoi derivati nel sangue.
5.3. dati preclinici di sicurezzala proglumetacina (dimaleato) svolge un’azione antinfiammatoria, che si può mettere in evidenza su diversi modelli di infiammazione, per esempio, su quelli acuti con carragenina nel ratto, su quelli subacuti come quelli da “cotton pellets” nel ratto e su quelli cronico-immunitari, come l’artrite da adiuvante di lewis nel ratto. tali azioni si possono osservare con dosi orali di 3-70 mg/kg a seconda delle diverse condizioni sperimentali. l’edema da carragenina della zampa di ratto è stato inoltre ridotto da somministrazione topica di 500 mg/animale di proxil pomata. la proglumetacina (dimaleato) ha un’azione analgesica a 9 mg/kg per via orale (modello di randall e selitto nel ratto) e a 10 mg/kg per via orale nel topo. la proglumetacina (dimaleato) infine ha un’azione antipiretica, che si può mettere in evidenza per es. con 10 mg/kg orali nel ratto.
I dati non clinici non rilevano rischi particolari per l’uomo sulla base di studi convenzionali di safety pharmacology, tossicità a dosi ripetute, genotossicità, potenziale cancerogeno, tossicità riproduttiva.
Ratti SD 6 mesi; somministrazioni orali quotidiane di 5, 20, 40 mg/kg. Sono state tollerate bene le dosi fino a 20 mg/kg. Le dosi di 40 mg/kg hanno provocato mortalità dovuta a lesioni del tratto gastroenterico. Cane beagle 6 mesi: Somministrazione orale quotidiana di 10, 20 e 30 mg/kg. Sono state tollerate bene le dosi di 10 e 20 mg/kg. Leggera diminuzione di peso corporeo con 30 mg/kg.
Tossicità sulla funzione riproduttiva e prove di mutagenesi
Non vi sono ulteriori informazioni su dati preclinici oltre a quelle già riportate in altre parti di questo Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto (vedere 4.6) Attività carcinogenetica
E' da escludersi, perché la Proglumetacina (dimaleato) non ha analogie chimiche con agenti conosciuti cancerogeni o co-cancerogeni. Le prove di mutagenesi, inoltre, sono state negative. Infine nelle prove di tossicità cronica nel ratto e nel cane non si sono osservate lesioni necroscopiche o istologiche, né attività biochimiche sospette.
6. informazioni farmaceutiche
6.1. elenco degli eccipienti
Lattosio, Magnesio stearato, Talco; COMPONENTI DELLA CAPSULA DI GELATINA DURA: Gelatina pura, Eritrosina (E 127), Ossido di ferro giallo (E 172), Titanio diossido (E 171)
6.2. incompatibilità
Non sono note incompatibilità chimiche.
6.3. periodo di validità
5 anni.
La data di scadenza indicata si riferisce al prodotto in confezionamento integro, correttamente conservato.
6.4. precauzioni particolari per la conservazione
Nessuna.
6.5. natura e contenuto del contenitore
– Astuccio da 20 capsule da 150 mg
– Astuccio da 50 capsule da 150 mg
6.6 precauzioni particolari per lo smaltimento e la manipolazione
Nessuna in particolare
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7. titolare dell’autorizzazione all’immissione in commercio
Meda Pharma S.P.A. Via Felice Casati, 20 – 20124 Milano (MI)
8. numero dell’autorizzazione all’immissione in commercio
20 capsule da 150 mg codice A.I.C. 024116030
50 capsule da 150 mg codice A.I.C. 024116042