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Farmaci contenenti principio attivo Proglumetacina

La proglumetacina è un principio attivo appartenente alla classe dei farmaci anti-infiammatori non steroidei (FANS). Questi farmaci sono ampiamente utilizzati per il trattamento di diverse condizioni dolorose e infiammatorie, come l'artrite reumatoide, l'osteoartrosi e la spondilite anchilosante. In Italia, la proglumetacina è disponibile in diverse formulazioni farmaceutiche, tra cui compresse e capsule.

La proglumetacina agisce inibendo la sintesi delle prostaglandine, sostanze chimiche prodotte dall'organismo in risposta a un danno tissutale o a un'infiammazione. Le prostaglandine sono responsabili della sensibilizzazione dei recettori del dolore e dell'aumento della permeabilità vascolare, che porta all'edema e alla formazione di essudato infiammatorio. Bloccando la produzione di queste sostanze, la proglumetacina riduce il dolore e l'infiammazione nei tessuti interessati.

La proglumetacina viene assorbita rapidamente dal tratto gastrointestinale dopo somministrazione orale. La sua biodisponibilità varia tra il 60% e l'80%, a seconda della formulazione utilizzata. La concentrazione plasmatica massima viene raggiunta entro 1-2 ore dalla somministrazione. La proglumetacina si lega alle proteine plasmatiche per oltre il 99% ed è ampiamente distribuita nei tessuti corporei.

Il metabolismo della proglumetacina avviene principalmente nel fegato, dove viene convertita in due metaboliti attivi: la 2-acilossibenzoilpropionilglutammide e la 3-carbossibenzoilpropionilglutammide. Questi metaboliti hanno un'azione anti-infiammatoria simile a quella della proglumetacina, contribuendo all'effetto terapeutico complessivo del farmaco. La proglumetacina e i suoi metaboliti vengono eliminati principalmente attraverso l'emuntorio renale, con una emivita di eliminazione di circa 4-6 ore.

La posologia della proglumetacina varia in base alla gravità dei sintomi e alla risposta individuale al trattamento. In genere, la dose iniziale raccomandata è di 300 mg al giorno, suddivisa in due o tre somministrazioni. La dose può essere aumentata gradualmente fino a un massimo di 600 mg al giorno, se necessario e tollerato dal paziente.

La proglumetacina è generalmente ben tollerata dalla maggior parte dei pazienti. Tuttavia, come tutti i FANS, può causare effetti collaterali gastrointestinali, come dispepsia, nausea, vomito e dolore addominale. In alcuni casi possono verificarsi ulcere gastriche o sanguinamenti gastrointestinali. Per ridurre il rischio di questi effetti indesiderati è consigliabile assumere la proglumetacina con cibo o latte.

Altri possibili effetti collaterali della proglumetacina includono vertigini, cefalea, sonnolenza e reazioni cutanee. In rari casi, il farmaco può causare alterazioni della funzionalità epatica o renale, anemia emolitica e trombocitopenia. È importante che i pazienti segnalino al medico qualsiasi effetto indesiderato sospetto durante il trattamento con proglumetacina.

La proglumetacina è controindicata nei pazienti con ipersensibilità nota al principio attivo o ad altri FANS, in presenza di ulcera gastroduodenale in fase attiva, sanguinamento gastrointestinale o perforazione e in caso di grave insufficienza renale o epatica. Inoltre, la proglumetacina deve essere usata con cautela nei pazienti anziani e in quelli con storia di malattie gastrointestinali, cardiovascolari o renali.

In conclusione, la proglumetacina è un farmaco anti-infiammatorio non steroideo efficace nel trattamento di diverse condizioni dolorose e infiammatorie. La sua azione terapeutica si basa sull'inibizione della sintesi delle prostaglandine, riducendo così il dolore e l'infiammazione nei tessuti interessati. La proglumetacina è generalmente ben tollerata dalla maggior parte dei pazienti, ma può causare effetti collaterali gastrointestinali e altre reazioni avverse in alcuni casi.

Farmaci contenenti principio attivo Proglumetacina