Riassunto delle caratteristiche del prodotto - PERGOVERIS
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1. denominazione del medicinale
Pergoveris 150 UI/75 UI polvere e solvente per soluzione iniettabile.
2. composizione qualitativa e quantitativa
Un flaconcino contiene 150 UI (equivalenti a 11 microgrammi) di follitropina alfa* (r-hFSH) e 75 UI (equivalenti a 3 microgrammi) di lutropina alfa* (r-hLH).
Dopo la ricostituzione, ogni mL della soluzione contiene 150 UI di r-hFSH e 75 UI di r-hLH per millilitro.
* prodotta da cellule ovariche di criceto cinese (Chinese hamster ovary , CHO) con tecniche di ingegneria genetica.
Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.
3. forma farmaceutica
Polvere e solvente per soluzione iniettabile.
Polvere: granulo di liofilizzato bianco o biancastro.
Solvente: soluzione limpida incolore.
4. informazioni cliniche
4.1 indicazioni terapeutiche
Pergoveris è indicato per la stimolazione dello sviluppo follicolare in donne adulte con grave insufficienza di LH ed FSH.
Negli studi clinici tali pazienti venivano identificate in base a livelli sierici di LH endogeno < 1,2 UI/L.
4.2 posologia e modo di somministrazione
Il trattamento con Pergoveris deve essere iniziato sotto la supervisione di un medico esperto nel trattamento dell’infertilità.
Posologia
In donne con insufficienza di LH ed FSH (ipogonadismo ipogonadotropo), l’obiettivo della terapia con Pergoveris è lo sviluppo di un singolo follicolo di Graaf maturo dal quale verrà liberato l’ovocita dopo la somministrazione di gonadotropina corionica umana (hCG). Pergoveris deve essere somministrato con iniezioni giornaliere. Poiché queste pazienti sono amenorreiche e hanno una ridotta secrezione endogena di estrogeni, il trattamento può iniziare in qualsiasi momento.
Il trattamento deve essere adattato in base alla risposta individuale della paziente che va valutata attraverso il monitoraggio ecografico delle dimensioni del follicolo e mediante il dosaggio degli estrogeni.
Lo schema posologico raccomandato comincia con un flaconcino di Pergoveris al giorno. Se si utilizza meno di un flaconcino al giorno, la risposta follicolare potrebbe non essere soddisfacente a causa di un quantitativo di lutropina alfa insufficiente (vedere paragrafo 5.1).
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Se si ritiene opportuno un aumento della dose di FSH, l’adattamento del dosaggio dovrà essere effettuato utilizzando una preparazione autorizzata di follitropina alfa preferibilmente con incrementi di 37,5 UI-75 UI ad intervalli di 7–14 giorni.
La durata della stimolazione di un ciclo può essere estesa fino a 5 settimane.
Una volta ottenuta la risposta ottimale, 24–48 ore dopo l’ultima iniezione di Pergoveris, è necessario somministrare 250 microgrammi di r-hCG oppure da 5.000 a 10.000 UI di hCG in dose unica. Si raccomanda alla paziente di avere rapporti sessuali a scopi procreativi il giorno della somministrazione dell’hCG e il giorno successivo. In alternativa, può essere eseguita una inseminazione intrauterina (IUI).
Al fine di evitare una insufficienza precoce del corpo luteo dopo l’ovulazione, dovuta alla carenza di sostanze ad attività luteotropa (LH/hCG), deve essere valutata l’opportunità di un supporto della fase luteale.
In caso di risposta eccessiva, il trattamento deve essere interrotto e l’hCG non deve essere somministrato. Nel ciclo successivo il trattamento deve essere ripreso con dosaggi di FSH più bassi rispetto al ciclo precedente.
Popolazioni speciali
Anziani
Non esistono indicazioni rilevanti per l’uso specifico di Pergoveris nella popolazione anziana. La sicurezza e l’efficacia di questo medicinale nei pazienti anziani non sono state stabilite.
Compromissione renale ed epatica
La sicurezza, l’efficacia e la farmacocinetica di questo medicinale nei pazienti con compromissione renale o epatica non sono state stabilite.
Popolazione pediatrica
Non esiste alcuna indicazione per un uso specifico di questo medicinale nella popolazione pediatrica.
Modo di somministrazione
Pergoveris va somministrato per via sottocutanea. La prima iniezione deve essere effettuata sotto diretta supervisione medica. La polvere deve essere ricostituita immediatamente prima dell’uso con il solvente fornito. L’autosomministrazione deve essere effettuata unicamente da pazienti ben motivati, opportunamente addestrati e che abbiano la possibilità di consultare un esperto.
Per ulteriori istruzioni sulla ricostituzione del medicinale prima della somministrazione, vedere paragrafo 6.6.
4.3 controindicazioni
Pergoveris è controindicato in pazienti con:
ipersensibilità ai principi attivi o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1
tumori dell’ipotalamo e della ghiandola ipofisaria
ingrossamento ovarico o cisti ovariche non dovute alla sindrome dell’ovaio policistico e di origine sconosciuta
emorragie ginecologiche di origine sconosciuta
carcinoma dell’ovaio, dell’utero o della mammella
Pergoveris non deve essere usato anche quando non possa essere ottenuta una risposta efficace a causa di:
insufficienza ovarica primitiva
malformazioni degli organi sessuali incompatibili con la gravidanza
fibromi dell’utero incompatibili con la gravidanza
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4.4 avvertenze speciali e precauzioni d’impiego
Pergoveris contiene sostanze dotate di una potente azione gonadotropa in grado di causare reazioni avverse da lievi a severe e dovrebbe essere usato solo da medici esperti nei problemi di infertilità e nel loro trattamento.
La terapia con gonadotropine richiede un particolare impegno in termini di tempo da parte del medico e degli operatori sanitari di supporto e la disponibilità di adeguate attrezzature per il monitoraggio. Nelle donne, l’uso sicuro ed efficace di Pergoveris richiede il monitoraggio della risposta ovarica tramite ecografia, associata preferibilmente al dosaggio dei livelli sierici di estradiolo, eseguiti regolarmente. Può verificarsi un certo grado di variabilità individuale nella risposta all’FSH/LH, e in alcune pazienti la risposta può essere scarsa. Deve essere utilizzata nella donna la dose minima efficace in relazione agli obiettivi del trattamento.
Porfiria
Le pazienti affette da porfiria o con familiarità per porfiria devono essere attentamente controllate durante il trattamento con Pergoveris. In queste pazienti, Pergoveris potrebbe aumentare il rischio di un attacco acuto. L’aggravamento o l’insorgenza di questa condizione può richiedere l’interruzione della terapia.
Trattamento nelle donne
Prima di iniziare il trattamento deve essere adeguatamente studiata l’infertilità di coppia e devono essere valutate le eventuali controindicazioni per la gravidanza. In particolare, le pazienti devono essere esaminate per verificare l’eventuale presenza di ipotiroidismo, insufficienza corticosurrenalica, iperprolattinemia ed effettuare la terapia del caso.
Le pazienti sottoposte alla stimolazione dello sviluppo follicolare presentano un rischio maggiore di iperstimolazione in considerazione di una possibile risposta estrogenica eccessiva e dello sviluppo follicolare multiplo.
Sindrome da iperstimolazione ovarica ( Ovarian hyperstimulation syndrome , OHSS)
Un certo grado di ingrossamento ovarico è un effetto atteso della stimolazione ovarica controllata. È più comune nelle donne con sindrome dell’ovaio policistico e regredisce, in genere, senza alcun trattamento.
A differenza dell’ingrossamento ovarico privo di complicazioni, OHSS è una condizione che può manifestarsi con diversi gradi di gravità. Essa comprende un ingrossamento ovarico marcato, alti livelli sierici di ormoni steroidei e un incremento della permeabilità vascolare che può evolversi in un accumulo di liquidi nel peritoneo, nella pleura e, raramente, nelle cavità pericardiache.
In casi gravi di OHSS può essere osservata la seguente sintomatologia: dolore addominale, distensione addominale, ingrossamento ovarico di grado severo, aumento di peso, dispnea, oliguria e sintomi gastrointestinali quali nausea, vomito e diarrea.
La valutazione clinica può rivelare ipovolemia, emoconcentrazione, sbilancio elettrolitico, ascite, emoperitoneo, versamenti pleurici o idrotorace, insufficienza polmonare acuta, ed eventi tromboembolici.
Molto raramente, una severa OHSS può essere complicata da torsione ovarica o eventi tromboembolici come embolia polmonare, ictus ischemico o infarto del miocardio.
I fattori di rischio indipendenti per lo sviluppo di OHSS comprendono l’età giovanile, la massa corporea magra, la sindrome dell’ovaio policistico, dosi più elevate di gonadotropine esogene, livelli
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sierici di estradiolo elevati in assoluto o in rapido aumento (> 900 pg/mL oppure > 3.300 pmol/L in caso di anovulazione), episodi precedenti di OHSS e un gran numero di follicoli ovarici in fase di sviluppo (3 follicoli di diametro ≥ 14 mm in caso di anovulazione).
L’aderenza alla dose e al regime terapeutico raccomandati di Pergoveris ed FSH, può ridurre al minimo il rischio di iperstimolazione ovarica. Si raccomandano il monitoraggio ecografico dei cicli di stimolazione e la determinazione dei livelli di estradiolo per identificare tempestivamente i fattori di rischio.
Le evidenze suggeriscono che l’hCG svolga un ruolo chiave nell’induzione dell’OHSS e che la sindrome possa essere più grave e protratta in caso di gravidanza. Pertanto, in presenza di segni di OHSS, come livelli sierici di estradiolo > 5.500 pg/mL o > 20.200 pmol/L e/o ≥ 40 follicoli in totale, si raccomanda di astenersi dalla somministrazione di hCG e di istruire la paziente ad astenersi dai rapporti sessuali o a usare metodi barriera di contraccezione per almeno 4 giorni. L’OHSS può evolversi rapidamente (entro le 24 ore) o nell’arco di diversi giorni e diventare un evento clinico serio. Essa compare più frequentemente dopo sospensione del trattamento ormonale e raggiunge il suo massimo a circa 7–10 giorni dal trattamento. Generalmente si risolve spontaneamente con l’inizio delle mestruazioni. Pertanto le pazienti devono essere tenute sotto controllo per almeno due settimane dopo la somministrazione di hCG.
Se si verifica una OHSS grave, il trattamento con gonadotropine, se ancora in corso, deve essere sospeso. La paziente deve essere ospedalizzata, e iniziata la terapia specifica per la OHSS. Questa sindrome si verifica con una più alta incidenza nelle pazienti affette da ovaio policistico.
Quando si presume un rischio di OHSS, deve essere valutato se interrompere il trattamento.
Torsione ovarica
La torsione ovarica è stata riportata dopo il trattamento con altre gonadrotopine. Ciò può essere associato ad altri fattori di rischio, come OHSS, gravidanza, operazione chirurgica addominale precedente, precedenti di torsione ovarica, ciste ovarica precedente o attuale, sindrome dell’ovaio policistico. Danni all’ovaia causati da un limitato afflusso di sangue possono essere ridotti mediante diagnosi precoce ed immediata detorsione.
Gravidanza multipla
Nelle pazienti che si sottopongono ad induzione dell’ovulazione, l’incidenza di gravidanze e nascite multiple è aumentata rispetto ai concepimenti naturali. La maggioranza dei concepimenti multipli sono gemellari. La gravidanza multipla, in particolare se di ordine elevato, comporta un aumento del rischio di esiti avversi materni e perinatali.
Per minimizzare il rischio di gravidanze multiple, si raccomanda un attento monitoraggio della risposta ovarica.
Prima di iniziare il trattamento, le pazienti devono essere informate del rischio potenziale di nascite multiple. Laddove si presuma un rischio di gravidanza multipla, deve essere valutato se interrompere il trattamento.
Interruzione della gravidanza
L’incidenza di interruzione della gravidanza per aborto spontaneo prima o dopo il primo trimestre è maggiore nelle pazienti che si sottopongono a stimolazione dello sviluppo follicolare per indurre l’ovulazione rispetto alla popolazione normale.
Gravidanza ectopica
Le donne con storia di precedenti disturbi alle tube sono a rischio di gravidanze ectopiche, sia se la gravidanza è ottenuta con concepimento spontaneo che con trattamenti per l’infertilità. Dopo le
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tecniche di riproduzione assistita (Assisted Reproductive Technology , ART) è stata riportata una prevalenza di gravidanze ectopiche maggiore rispetto alla popolazione generale.
Neoplasie del sistema riproduttivo
Sono stati segnalati casi di neoplasie, sia benigne che maligne, dell’ovaio o altre neoplasie dell’apparato riproduttivo in donne sottoposte a ripetuti regimi per il trattamento dell’infertilità. Non è stato ancora stabilito se il trattamento con gonadotropine incrementi o meno il rischio di sviluppo di questi tumori nelle donne infertili.
Malformazioni congenite
La prevalenza di malformazioni congenite a seguito di ART può essere leggermente superiore rispetto ai concepimenti naturali. Ciò si pensa sia dovuto a differenti caratteristiche parentali (es. età materna, caratteristiche del liquido seminale) ed alle gravidanze multiple.
Eventi tromboembolici
Nelle donne con malattia tromboembolica recente o in corso o nelle donne che presentano fattori di rischio per eventi tromboembolici generalmente riconosciuti, sia personali che familiari, trombofilia o obesità grave (indice di massa corporea > 30 Kg/m²), il trattamento con gonadotropine può ulteriormente aumentare il rischio. In tali pazienti deve essere valutato il beneficio della somministrazione di gonadotropine in rapporto al rischio. Tuttavia va notato che la gravidanza stessa e la OHSS inducono un incremento del rischio di eventi tromboembolici.
Sodio
Pergoveris contiene meno di 1 mmol (23 mg) di sodio per dose, cioè è praticamente ”senza sodio”.
4.5 interazioni con altri medicinali ed altre forme d’interazione
Pergoveris non deve essere somministrato in miscela con altri medicinali con la stessa iniezione, ad eccezione della follitropina alfa, per la quale sono stati effettuati degli studi che dimostrano che la somministrazione congiunta dei due farmaci non altera significativamente l’attività, la stabilità, le proprietà farmacocinetiche e farmacodinamiche dei principi attivi.
4.6 fertilità, gravidanza e allattamento
Gravidanza
Non vi è indicazione all’uso di Pergoveris durante la gravidanza. I dati su un numero limitato di gravidanze esposte non indicano alcuna reazione avversa della follitropina alfa e lutropina alfa sulla gravidanza, sullo sviluppo embrionale o fetale, sul parto o sullo sviluppo postnatale a seguito di stimolazione ovarica controllata. Negli studi sugli animali non è stato osservato alcun effetto teratogeno di tali gonadotropine. In caso di esposizione durante la gravidanza, i dati clinici non sono sufficienti per escludere un effetto teratogeno di Pergoveris.
Allattamento
Pergoveris non è indicato in fase di allattamento.
Fertilità
Pergoveris è indicato per l’uso nell’infertilità (vedere paragrafo 4.1).
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4.7 effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull’uso di macchinari
Pergoveris non altera o altera in modo trascurabile la capacità di guidare veicoli e di usare macchinari.
4.8 effetti indesiderati
Riepilogo del profilo di sicurezza
Le reazioni avverse segnalate più comunemente sono cefalea, cisti ovariche e reazioni locali della sede di iniezione (ad es. dolore, eritema, ematoma, gonfiore e/o irritazione della sede di iniezione).
OHSS lieve o moderata è stata osservata comunemente e deve essere considerata un rischio intrinseco della procedura di stimolazione. Una OHSS grave non è comune (vedere paragrafo 4.4).
Molto raramente può verificarsi tromboembolia, in genere associata a una OHSS grave (vedere paragrafo 4.4).
Elenco schematico delle reazioni avverse
Le reazioni avverse sono elencate di seguito in base alla classificazione MedDRA per sistemi e organi e per frequenza. Le categorie di frequenza utilizzate sono: molto comune (≥1/10), comune (≥1/100, <1/10), non comune (≥1/1.000, <1/100), raro (≥1/10.000, <1/1.000), molto raro (<1/10.000), non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili).
Disturbi del sistema immunitario
Molto raro: reazioni di ipersensibilità da lievi a gravi, comprendenti reazioni anafilattiche e shock
Patologie del sistema nervoso
Molto comune: cefalea
Patologie vascolari
Molto raro: tromboembolia, generalmente associata a OHSS grave
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche
Molto raro: esacerbazione o peggioramento dell’asma
Patologie gastrointestinali
Comune: dolore addominale, distensione addominale, fastidio addominale, nausea, vomito,
diarrea
Patologie dell’apparato riproduttivo e della mammella
Molto comune: cisti ovariche
Comune: dolore alla mammella, dolore pelvico, OHSS lieve o moderata (con la sintomatologia
associata)
Non comune: OHSS grave (con la sintomatologia associata) (vedere paragrafo 4.4)
Raro: complicanze della OHSS grave
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione
Molto comune: reazioni alla sede di iniezione da lievi a gravi (ad es. dolore, eritema, ematoma, lividi, gonfiore e/o irritazione della sede di iniezione)
Segnalazione delle reazioni avverse sospette
La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione riportato nell’allegato V .
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4.9 sovradosaggio
Sintomi
Gli effetti di un sovradosaggio di Pergoveris non sono noti. Tuttavia esiste la possibilità che si verifichi una OHSS, come descritto al paragrafo 4.4.
Trattamento
Il trattamento è diretto ai sintomi.
5. proprietà farmacologiche
5.1 proprietà farmacodinamiche
Categoria farmacoterapeutica: ormoni sessuali e modulatori del sistema genitale, gonadotropine, codice ATC: G03GA30.
Pergoveris è un preparato costituito dall’ormone follicolo-stimolante umano ricombinante (follitropina alfa, r-hFSH) e dall’ormone luteinizzante umano ricombinante (lutropina alfa, r-hLH), prodotti in cellule ovariche di criceto cinese (CHO) utilizzando la tecnologia del DNA ricombinante.
Meccanismo d’azione
Negli studi clinici è stata dimostrata l’efficacia della combinazione di follitropina alfa e lutropina alfa in donne con ipogonadismo ipogonadotropo.
Nella stimolazione dello sviluppo follicolare nelle donne anovulatorie con deficit di LH ed FSH, l’effetto primario dovuto alla somministrazione di lutropina alfa è un incremento della secrezione di estradiolo da parte dei follicoli, la cui crescita è stimolata dall’FSH.
Effetti farmacodinamici
Negli studi clinici le pazienti con grave insufficienza di LH e FSH venivano identificate in base a livelli sierici di LH endogeno < 1,2 UI/L dosati da un laboratorio centrale. Tuttavia è opportuno tenere conto della variabilità della misurazione dell’LH eseguita da differenti laboratori. Il tasso di ovulazione ottenuto in questi studi è stato il 70–75% per ciclo.
Efficacia clinica
In uno studio clinico è stata studiata la dose appropriata di r-hLH in donne affette da ipogonadismo ipogonadotropo con concentrazioni sieriche di LH endogeno al di sotto di 1,2 UI/L. Una dose giornaliera da 75 UI di r-hLH (in associazione a 150 UI di r-hFSH), si è dimostrata adeguata per lo sviluppo follicolare e la produzione estrogenica. Una dose di 25 UI di r-hLH al giorno (in associazione a 150 UI di r-hFSH) è risultata insufficiente per lo sviluppo follicolare.
Pertanto, l’utilizzo di meno di un flaconcino al giorno di Pergoveris può fornire un’attività LH troppo bassa per assicurare un adeguato sviluppo follicolare.
5.2 proprietà farmacocinetiche
Follitropina alfa e lutropina alfa mostrano lo stesso profilo farmacocinetico della follitropina alfa e lutropina alfa somministrate separatamente.
Documento reso disponibile da AIFA il 10/10/2018
Esula dalla competenza dell’AIFA ogni eventuale disputa concernente i diritti di proprietà industriale e la tutela brevettuale dei dati relativi all’AIC dei medicinali e, pertanto, l’Agenzia non può essere ritenuta responsabile in alcun modo di eventuali violazioni da parte del titolare dell'autorizzazione all'immissione in commercio (o titolare AIC).
Follitropina alfa
Distribuzione
Dopo somministrazione per via endovenosa, la follitropina alfa si distribuisce nello spazio liquido extracellulare con un’emivita iniziale di circa 2 ore e viene eliminata con una emivita terminale di circa 1 giorno. Il volume di distribuzione allo stadio stazionario è di 10 L.
Dopo somministrazione per via sottocutanea, la biodisponibilità assoluta è di circa il 70%. Dopo somministrazioni ripetute l’accumulo di follitropina alfa è 3 volte maggiore raggiungendo la fase di equilibrio entro 3–4 giorni. La follitropina alfa stimola efficacemente lo sviluppo follicolare e la steroidogenesi anche nelle donne con soppressa secrezione delle gonadotropine endogene, nonostante livelli non misurabili di LH.
Eliminazione
La clearance totale è di 0,6 L/ora e un ottavo della dose di follitropina alfa viene escreta nelle urine.
Lutropina alfa
Distribuzione
Dopo somministrazione endovenosa, la lutropina alfa viene rapidamente distribuita con un’emivita iniziale di circa un’ora ed eliminata dall’organismo con un’emivita terminale di circa 10–12 ore. Allo stadio stazionario il volume di distribuzione è di circa 10–14 L. La lutropina alfa mostra una farmacocinetica lineare, come valutato con l’AUC, che è direttamente proporzionale alla dose somministrata.
Dopo somministrazione sottocutanea, la biodisponibilità assoluta è di circa il 60%; l’emivita terminale è leggermente prolungata. La farmacocinetica della lutropina alfa dopo somministrazione singola e ripetuta è confrontabile ed il tasso di accumulo della lutropina alfa è minimo. Il tempo medio di permanenza è di circa 5 ore.
Eliminazione
La clearance totale è di circa 2 L/ora e meno del 5% della dose viene escreta nelle urine.
Relazioni farmacocinetiche/farmacodinamiche
Non esiste interazione farmacocinetica con la follitropina alfa se somministrata simultaneamente.
Gli studi clinici con Pergoveris sono stati condotti utilizzando una formulazione liofilizzata. Uno studio clinico comparativo tra la formulazione liofilizzata e quella liquida ha dimostrato la bioequivalenza tra le due formulazioni.
5.3 dati preclinici di sicurezza
I dati preclinici non rivelano rischi particolari per l’uomo sulla base di studi convenzionali di sicurezza farmacologica, tossicità a dosi ripetute, genotossicità.
6. informazioni farmaceutiche
6.1 elenco degli eccipienti
Polvere
Saccarosio
Polisorbato 20
Metionina
Sodio fosfato dibasico diidrato
Sodio diidrogeno fosfato monoidrato
Acido fosforico concentrato (come correttore di pH)
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Sodio idrossido (come correttore di pH)
Solvente
Acqua per preparazioni iniettabili
6.2 incompatibilità
Questo medicinale non deve essere miscelato con altri medicinali ad eccezione di quelli menzionati nel paragrafo 6.6.
6.3 periodo di validità
Flaconcini non aperti
3 anni.
Soluzione ricostituita
Pergoveris è per uso singolo e immediato dopo la prima apertura e la ricostituzione. Quindi, il prodotto non può essere conservato una volta aperto e ricostituito.
6.4 precauzioni particolari per la conservazione
Non conservare a temperatura superiore a 25°C.
Conservare nella confezione originale per proteggere il medicinale dalla luce.
6.5 natura e contenuto del contenitore
Polvere: flaconcini da 3 mL (vetro di tipo I) con tappo (gomma di bromobutile) e capsula di chiusura a strappo in alluminio.
1 flaconcino contiene 11 microgrammi di r-hFSH e 3 microgrammi di r-hLH.
Solvente: flaconcini da 3 mL (vetro di tipo I) con tappo in gomma rivestito in Teflon e capsula di chiusura a strappo in alluminio.
1 flaconcino di solvente contiene 1 mL di acqua per preparazioni iniettabili.
Confezioni da 1, 3 e 10 flaconcini con il corrispondente numero di fiala di solvente (1, 3 e
10 flaconcini).
È possibile che non tutte le confezioni siano commercializzate.
6. 6 precauzioni particolari per lo smaltimento e la manipolazione
Per uso singolo, da usare immediatamente dopo l’apertura e la ricostituzione.
Ricostituzione
Il pH della soluzione ricostituita è 6,5 – 7,5.
Pergoveris deve essere ricostituito con il solvente prima dell’uso operando una leggera roteazione.
La soluzione ricostituita non deve essere somministrata se contiene particelle o non è limpida.
Pergoveris può essere miscelato insieme alla follitropina alfa e somministrato congiuntamente in una sola iniezione.
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Il medicinale non utilizzato e i rifiuti derivati da tale medicinale devono essere smaltiti in conformità alla normativa locale vigente.
7. titolare dell’autorizzazione all’immissione in commercio
Merck Europe B.V.
Gustav Mahlerplein 102
1082 MA Amsterdam
Paesi Bassi
9. DATA DELLA PRIMA AUTORIZZAZIONE/RINNOVO DELL’AUTORIZZAZIONE
Data della prima autorizzazione: 25 giugno 2007
Data del rinnovo più recente: 8 maggio 2017
10. DATA DI REVISIONE DEL TESTO
{MM/AAAA}
Informazioni più dettagliate su questo medicinale sono disponibili sul sito web dell’Agenzia europea dei medicinali,.
8. NUMERI DELL’AUTORIZZAZIONE ALL’IMMISSIONE IN COMMERCIO
EU/1/07/396/001
EU/1/07/396/002
EU/1/07/396/003
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Documento reso disponibile da AIFA il 10/10/2018
Esula dalla competenza dell’AIFA ogni eventuale disputa concernente i diritti di proprietà industriale e la tutela brevettuale dei dati relativi all’AIC dei medicinali e, pertanto, l’Agenzia non può essere ritenuta responsabile in alcun modo di eventuali violazioni da parte del titolare dell'autorizzazione all'immissione in commercio (o titolare AIC).
1. denominazione del medicinale
Pergoveris (300 UI + 150 UI)/0,48 mL soluzione iniettabile in penna preriempita
2. composizione qualitativa e quantitativa
Ogni penna preriempita multidose contiene 300 UI (equivalenti a 22 microgrammi) di follitropina alfa* (r-hFSH) e 150 UI (equivalenti a 6 microgrammi) di lutropina alfa* (r-hLH) in 0,48 mL di soluzione.
*La follitropina alfa umana ricombinante e la lutropina alfa umana ricombinante sono prodotte in cellule ovariche di criceto cinese (Chinese hamster ovary , CHO) utilizzando la tecnologia del DNA ricombinante.
Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.
3. forma farmaceutica
Soluzione iniettabile (per iniezione).
Soluzione limpida, da incolore a leggermente gialla.
Il pH della soluzione è 6,5 – 7,5 e la sua osmolalità è 250 – 400 mOsm/kg.
4. informazioni cliniche
4.1 indicazioni terapeutiche
Pergoveris è indicato per la stimolazione dello sviluppo follicolare in donne adulte con grave insufficienza di LH ed FSH.
Negli studi clinici tali pazienti venivano identificate in base a livelli sierici di LH endogeno < 1,2 UI/L.
4.2 posologia e modo di somministrazione
Il trattamento con Pergoveris deve essere iniziato sotto la supervisione di un medico esperto nel trattamento dell’infertilità.
Posologia
In donne con insufficienza di LH ed FSH (ipogonadismo ipogonadotropo), l’obiettivo della terapia con Pergoveris è lo sviluppo di un singolo follicolo di Graaf maturo dal quale verrà liberato l’ovocita dopo la somministrazione di gonadotropina corionica umana (hCG). Pergoveris deve essere somministrato con iniezioni giornaliere. Poiché queste pazienti sono amenorreiche e hanno una ridotta secrezione endogena di estrogeni, il trattamento può iniziare in qualsiasi momento.
Il trattamento deve essere adattato in base alla risposta individuale della paziente che va valutata attraverso il monitoraggio ecografico delle dimensioni del follicolo e mediante il dosaggio degli estrogeni.
Il regime di trattamento ha inizio con la dose raccomandata di Pergoveris pari a 150 UI di r-hFSH/75 UI di r-hLH somministrata giornalmente. Se si utilizza una dose giornaliera inferiore a quella raccomandata, la risposta follicolare può essere non soddisfacente, dal momento che la quantità di lutropina alfa può essere insufficiente (vedere paragrafo 5.1).
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Se si ritiene opportuno un aumento della dose di FSH, l’adattamento del dosaggio dovrà essere effettuato utilizzando una preparazione autorizzata di follitropina alfa preferibilmente con incrementi di 37,5 UI-75 UI ad intervalli di 7–14 giorni.
La durata della stimolazione di un ciclo può essere estesa fino a 5 settimane.
Una volta ottenuta la risposta ottimale, 24–48 ore dopo l’ultima iniezione di Pergoveris, è necessario somministrare 250 microgrammi di r-hCG oppure da 5.000 a 10.000 UI di hCG in dose unica. Si raccomanda alla paziente di avere rapporti sessuali a scopi procreativi il giorno della somministrazione dell’hCG e il giorno successivo. In alternativa, può essere eseguita una inseminazione intrauterina (IUI).
Al fine di evitare una insufficienza precoce del corpo luteo dopo l’ovulazione, dovuta alla carenza di sostanze ad attività luteotropa (LH/hCG), deve essere valutata l’opportunità di un supporto della fase luteale.
In caso di risposta eccessiva, il trattamento deve essere interrotto e l’hCG non deve essere somministrato. Nel ciclo successivo il trattamento deve essere ripreso con dosaggi di FSH più bassi rispetto al ciclo precedente.
Popolazioni speciali
Anziani
Non esistono indicazioni rilevanti per l’uso specifico di Pergoveris nella popolazione anziana. La sicurezza e l’efficacia di questo medicinale nei pazienti anziani non sono state stabilite.
Compromissione renale ed epatica
La sicurezza, l’efficacia e la farmacocinetica di questo medicinale nei pazienti con compromissione renale o epatica non sono state stabilite.
Popolazione pediatrica
Non esiste alcuna indicazione per un uso specifico di questo medicinale nella popolazione pediatrica.
Modo di somministrazione
Pergoveris va somministrato per via sottocutanea. La prima iniezione deve essere effettuata sotto diretta supervisione medica. L’autosomministrazione deve essere effettuata unicamente da pazienti ben motivati, opportunamente addestrati e che abbiano la possibilità di consultare un esperto.
Per le istruzioni sull'uso di questo medicinale, vedere paragrafo 6.6.
4.3 controindicazioni
Pergoveris è controindicato in pazienti con:
ipersensibilità ai principi attivi o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1
tumori dell’ipotalamo e della ghiandola ipofisaria
ingrossamento ovarico o cisti ovariche non dovute alla sindrome dell’ovaio policistico e di origine sconosciuta
emorragie ginecologiche di origine sconosciuta
carcinoma dell’ovaio, dell’utero o della mammella
Pergoveris non deve essere usato anche quando non possa essere ottenuta una risposta efficace a causa di:
insufficienza ovarica primitiva
malformazioni degli organi sessuali incompatibili con la gravidanza
fibromi dell’utero incompatibili con la gravidanza
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4.4 avvertenze speciali e precauzioni d’impiego
Pergoveris contiene sostanze dotate di una potente azione gonadotropa in grado di causare reazioni avverse da lievi a severe e dovrebbe essere usato solo da medici esperti nei problemi di infertilità e nel loro trattamento.
La terapia con gonadotropine richiede un particolare impegno in termini di tempo da parte del medico e degli operatori sanitari di supporto e la disponibilità di adeguate attrezzature per il monitoraggio. Nelle donne, l’uso sicuro ed efficace di Pergoveris richiede il monitoraggio della risposta ovarica tramite ecografia, associata preferibilmente al dosaggio dei livelli sierici di estradiolo, eseguiti regolarmente. Può verificarsi un certo grado di variabilità individuale nella risposta all’FSH/LH, e in alcune pazienti la risposta può essere scarsa. Deve essere utilizzata nella donna la dose minima efficace in relazione agli obiettivi del trattamento.
Porfiria
Le pazienti affette da porfiria o con familiarità per porfiria devono essere attentamente controllate durante il trattamento con Pergoveris. In queste pazienti, Pergoveris potrebbe aumentare il rischio di un attacco acuto. L’aggravamento o l’insorgenza di questa condizione può richiedere l’interruzione della terapia.
Trattamento nelle donne
Prima di iniziare il trattamento deve essere adeguatamente studiata l’infertilità di coppia e devono essere valutate le eventuali controindicazioni per la gravidanza. In particolare, le pazienti devono essere esaminate per verificare l’eventuale presenza di ipotiroidismo, insufficienza corticosurrenalica, iperprolattinemia ed effettuare la terapia del caso.
Le pazienti sottoposte alla stimolazione dello sviluppo follicolare presentano un rischio maggiore di iperstimolazione in considerazione di una possibile risposta estrogenica eccessiva e dello sviluppo follicolare multiplo.
Sindrome da iperstimolazione ovarica ( Ovarian hyperstimulation syndrome , OHSS)
Un certo grado di ingrossamento ovarico è un effetto atteso della stimolazione ovarica controllata. È più comune nelle donne con sindrome dell’ovaio policistico e regredisce, in genere, senza alcun trattamento.
A differenza dell’ingrossamento ovarico privo di complicazioni, OHSS è una condizione che può manifestarsi con diversi gradi di gravità. Essa comprende un ingrossamento ovarico marcato, alti livelli sierici di ormoni steroidei e un incremento della permeabilità vascolare che può evolversi in un accumulo di liquidi nel peritoneo, nella pleura e, raramente, nelle cavità pericardiache.
In casi gravi di OHSS può essere osservata la seguente sintomatologia: dolore addominale, distensione addominale, ingrossamento ovarico di grado severo, aumento di peso, dispnea, oliguria e sintomi gastrointestinali quali nausea, vomito e diarrea.
La valutazione clinica può rivelare ipovolemia, emoconcentrazione, sbilancio elettrolitico, ascite, emoperitoneo, versamenti pleurici o idrotorace, insufficienza polmonare acuta, ed eventi tromboembolici.
Molto raramente, una severa OHSS può essere complicata da torsione ovarica o eventi tromboembolici come embolia polmonare, ictus ischemico o infarto del miocardio.
I fattori di rischio indipendenti per lo sviluppo di OHSS comprendono l’età giovanile, la massa corporea magra, la sindrome dell’ovaio policistico, dosi più elevate di gonadotropine esogene, livelli sierici di estradiolo elevati in assoluto o in rapido aumento (> 900 pg/mL oppure > 3.300 pmol/L in
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caso di anovulazione), episodi precedenti di OHSS e un gran numero di follicoli ovarici in fase di sviluppo (3 follicoli di diametro ≥ 14 mm in caso di anovulazione).
L’aderenza alla dose e al regime terapeutico raccomandati di Pergoveris ed FSH, può ridurre al minimo il rischio di iperstimolazione ovarica. Si raccomandano il monitoraggio ecografico dei cicli di stimolazione e la determinazione dei livelli di estradiolo per identificare tempestivamente i fattori di rischio.
Le evidenze suggeriscono che l’hCG svolga un ruolo chiave nell’induzione dell’OHSS e che la sindrome possa essere più grave e protratta in caso di gravidanza. Pertanto, in presenza di segni di OHSS, come livelli sierici di estradiolo > 5.500 pg/mL o > 20.200 pmol/L e/o ≥ 40 follicoli in totale, si raccomanda di astenersi dalla somministrazione di hCG e di istruire la paziente ad astenersi dai rapporti sessuali o a usare metodi barriera di contraccezione per almeno 4 giorni. L’OHSS può evolversi rapidamente (entro le 24 ore) o nell’arco di diversi giorni e diventare un evento clinico serio. Essa compare più frequentemente dopo sospensione del trattamento ormonale e raggiunge il suo massimo a circa 7–10 giorni dal trattamento. Generalmente si risolve spontaneamente con l’inizio delle mestruazioni. Pertanto le pazienti devono essere tenute sotto controllo per almeno due settimane dopo la somministrazione di hCG.
Se si verifica una OHSS grave, il trattamento con gonadotropine, se ancora in corso, deve essere sospeso. La paziente deve essere ospedalizzata, e iniziata la terapia specifica per la OHSS. Questa sindrome si verifica con una più alta incidenza nelle pazienti affette da ovaio policistico.
Quando si presume un rischio di OHSS, deve essere valutato se interrompere il trattamento.
Torsione ovarica
La torsione ovarica è stata riportata dopo il trattamento con altre gonadrotopine. Ciò può essere associato ad altri fattori di rischio, come OHSS, gravidanza, operazione chirurgica addominale precedente, precedenti di torsione ovarica, ciste ovarica precedente o attuale, sindrome dell’ovaio policistico. Danni all’ovaia causati da un limitato afflusso di sangue possono essere ridotti mediante diagnosi precoce ed immediata detorsione.
Gravidanza multipla
Nelle pazienti che si sottopongono ad induzione dell’ovulazione, l’incidenza di gravidanze e nascite multiple è aumentata rispetto ai concepimenti naturali. La maggioranza dei concepimenti multipli sono gemellari. La gravidanza multipla, in particolare se di ordine elevato, comporta un aumento del rischio di esiti avversi materni e perinatali.
Per minimizzare il rischio di gravidanze multiple, si raccomanda un attento monitoraggio della risposta ovarica.
Prima di iniziare il trattamento, le pazienti devono essere informate del rischio potenziale di nascite multiple. Laddove si presuma un rischio di gravidanza multipla, deve essere valutato se interrompere il trattamento.
Interruzione della gravidanza
L’incidenza di interruzione della gravidanza per aborto spontaneo prima o dopo il primo trimestre è maggiore nelle pazienti che si sottopongono a stimolazione dello sviluppo follicolare per indurre l’ovulazione rispetto alla popolazione normale.
Gravidanza ectopica
Le donne con storia di precedenti disturbi alle tube sono a rischio di gravidanze ectopiche, sia se la gravidanza è ottenuta con concepimento spontaneo che con trattamenti per l’infertilità. Dopo le tecniche di riproduzione assistita (Assisted Reproductive Technology , ART) è stata riportata una prevalenza di gravidanze ectopiche maggiore rispetto alla popolazione generale.
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Neoplasie del sistema riproduttivo
Sono stati segnalati casi di neoplasie, sia benigne che maligne, dell’ovaio o altre neoplasie dell’apparato riproduttivo in donne sottoposte a ripetuti regimi per il trattamento dell’infertilità. Non è stato ancora stabilito se il trattamento con gonadotropine incrementi o meno il rischio di sviluppo di questi tumori nelle donne infertili.
Malformazioni congenite
La prevalenza di malformazioni congenite a seguito di ART può essere leggermente superiore rispetto ai concepimenti naturali. Ciò si pensa sia dovuto a differenti caratteristiche parentali (es. età materna, caratteristiche del liquido seminale) ed alle gravidanze multiple.
Eventi tromboembolici
Nelle donne con malattia tromboembolica recente o in corso o nelle donne che presentano fattori di rischio per eventi tromboembolici generalmente riconosciuti, sia personali che familiari, trombofilia o obesità grave (indice di massa corporea > 30 Kg/m²), il trattamento con gonadotropine può ulteriormente aumentare il rischio. In tali pazienti deve essere valutato il beneficio della somministrazione di gonadotropine in rapporto al rischio. Tuttavia va notato che la gravidanza stessa e la OHSS inducono un incremento del rischio di eventi tromboembolici.
Sodio
Pergoveris contiene meno di 1 mmol (23 mg) di sodio per dose, cioè è praticamente ”senza sodio”.
4.5 interazioni con altri medicinali ed altre forme d’interazione
Pergoveris soluzione iniettabile in penna preriempita non deve essere somministrato sotto forma di miscela con altri medicinali nell’ambito della stessa iniezione.
Pergoveris soluzione iniettabile in penna preriempita può essere somministrato in concomitanza con una preparazione autorizzata di follitropina alfa come iniezioni separate.
4.6 fertilità, gravidanza e allattamento
Gravidanza
Non vi è indicazione all’uso di Pergoveris durante la gravidanza. I dati su un numero limitato di gravidanze esposte non indicano alcuna reazione avversa della follitropina alfa e lutropina alfa sulla gravidanza, sullo sviluppo embrionale o fetale, sul parto o sullo sviluppo postnatale a seguito di stimolazione ovarica controllata. Negli studi sugli animali non è stato osservato alcun effetto teratogeno di tali gonadotropine. In caso di esposizione durante la gravidanza, i dati clinici non sono sufficienti per escludere un effetto teratogeno di Pergoveris.
Allattamento
Pergoveris non è indicato in fase di allattamento.
Fertilità
Pergoveris è indicato per l’uso nell’infertilità (vedere paragrafo 4.1).
4.7 effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull’uso di macchinari
Pergoveris non altera o altera in modo trascurabile la capacità di guidare veicoli e di usare macchinari.
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4.8 effetti indesiderati
Riepilogo del profilo di sicurezza
Le reazioni avverse segnalate più comunemente sono cefalea, cisti ovariche e reazioni locali della sede di iniezione (ad es. dolore, eritema, ematoma, gonfiore e/o irritazione della sede di iniezione).
OHSS lieve o moderata è stata osservata comunemente e deve essere considerata un rischio intrinseco della procedura di stimolazione. Una OHSS grave non è comune (vedere paragrafo 4.4).
Molto raramente può verificarsi tromboembolia, in genere associata a una OHSS grave (vedere paragrafo 4.4).
Elenco schematico delle reazioni avverse
Le reazioni avverse sono elencate di seguito in base alla classificazione MedDRA per sistemi e organi e per frequenza. Le categorie di frequenza utilizzate sono: molto comune (≥1/10), comune (≥1/100, <1/10), non comune (≥1/1.000, <1/100), raro (≥1/10.000, <1/1.000), molto raro (<1/10.000), non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili).
Disturbi del sistema immunitario
Molto raro: reazioni di ipersensibilità da lievi a gravi, comprendenti reazioni anafilattiche e shock
Patologie del sistema nervoso
Molto comune: cefalea
Patologie vascolari
Molto raro: tromboembolia, generalmente associata a OHSS grave
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche
Molto raro: esacerbazione o peggioramento dell’asma
Patologie gastrointestinali
Comune: dolore addominale, distensione addominale, fastidio addominale, nausea, vomito,
diarrea
Patologie dell’apparato riproduttivo e della mammella
Molto comune: cisti ovariche
Comune: dolore alla mammella, dolore pelvico, OHSS lieve o moderata (con la sintomatologia
associata)
Non comune: OHSS grave (con la sintomatologia associata) (vedere paragrafo 4.4)
Raro: complicanze della OHSS grave
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione
Molto comune: reazioni alla sede di iniezione da lievi a gravi (ad es. dolore, eritema, ematoma, lividi, gonfiore e/o irritazione della sede di iniezione)
Segnalazione delle reazioni avverse sospette
La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione riportato nell’allegato V .
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4.9 sovradosaggio
Sintomi
Gli effetti di un sovradosaggio di Pergoveris non sono noti. Tuttavia esiste la possibilità che si verifichi una OHSS, come descritto al paragrafo 4.4.
Trattamento
Il trattamento è diretto ai sintomi.
5. proprietà farmacologiche
5.1 proprietà farmacodinamiche
Categoria farmacoterapeutica: ormoni sessuali e modulatori del sistema genitale, gonadotropine, codice ATC: G03GA30.
Pergoveris è un preparato costituito dall’ormone follicolo-stimolante umano ricombinante (follitropina alfa, r-hFSH) e dall’ormone luteinizzante umano ricombinante (lutropina alfa, r-hLH), prodotti in cellule ovariche di criceto cinese (CHO) utilizzando la tecnologia del DNA ricombinante.
Meccanismo d’azione
Negli studi clinici è stata dimostrata l’efficacia della combinazione di follitropina alfa e lutropina alfa in donne con ipogonadismo ipogonadotropo.
Nella stimolazione dello sviluppo follicolare nelle donne anovulatorie con deficit di LH ed FSH, l’effetto primario dovuto alla somministrazione di lutropina alfa è un incremento della secrezione di estradiolo da parte dei follicoli, la cui crescita è stimolata dall’FSH.
Effetti farmacodinamici
Negli studi clinici le pazienti con grave insufficienza di LH e FSH venivano identificate in base a livelli sierici di LH endogeno < 1,2 UI/L dosati da un laboratorio centrale. Tuttavia è opportuno tenere conto della variabilità della misurazione dell’LH eseguita da differenti laboratori. Il tasso di ovulazione ottenuto in questi studi è stato il 70–75% per ciclo.
Efficacia clinica
In uno studio clinico è stata studiata la dose appropriata di r-hLH in donne affette da ipogonadismo ipogonadotropo con concentrazioni sieriche di LH endogeno al di sotto di 1,2 UI/L. Una dose giornaliera da 75 UI di r-hLH (in associazione a 150 UI di r-hFSH), si è dimostrata adeguata per lo sviluppo follicolare e la produzione estrogenica. Una dose di 25 UI di r-hLH al giorno (in associazione a 150 UI di r-hFSH) è risultata insufficiente per lo sviluppo follicolare.
Pertanto, una somministrazione quotidiana di Pergoveris con meno di 75 UI di r-hLH può fornire un’attività LH troppo bassa per assicurare un adeguato sviluppo follicolare.
5.2 proprietà farmacocinetiche
Follitropina alfa e lutropina alfa mostrano lo stesso profilo farmacocinetico della follitropina alfa e lutropina alfa somministrate separatamente.
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Documento reso disponibile da AIFA il 10/10/2018
Esula dalla competenza dell’AIFA ogni eventuale disputa concernente i diritti di proprietà industriale e la tutela brevettuale dei dati relativi all’AIC dei medicinali e, pertanto, l’Agenzia non può essere ritenuta responsabile in alcun modo di eventuali violazioni da parte del titolare dell'autorizzazione all'immissione in commercio (o titolare AIC).
Follitropina alfa
Distribuzione
Dopo somministrazione per via endovenosa, la follitropina alfa si distribuisce nello spazio liquido extracellulare con un’emivita iniziale di circa 2 ore e viene eliminata con una emivita terminale di circa 1 giorno. Il volume di distribuzione allo stadio stazionario è di 10 L.
Dopo somministrazione per via sottocutanea, la biodisponibilità assoluta è di circa il 70%. Dopo somministrazioni ripetute l’accumulo di follitropina alfa è 3 volte maggiore raggiungendo la fase di equilibrio entro 3–4 giorni. La follitropina alfa stimola efficacemente lo sviluppo follicolare e la steroidogenesi anche nelle donne con soppressa secrezione delle gonadotropine endogene, nonostante livelli non misurabili di LH.
Eliminazione
La clearance totale è di 0,6 L/ora e un ottavo della dose di follitropina alfa viene escreta nelle urine.
Lutropina alfa
Distribuzione
Dopo somministrazione endovenosa, la lutropina alfa viene rapidamente distribuita con un’emivita iniziale di circa un’ora ed eliminata dall’organismo con un’emivita terminale di circa 10–12 ore. Allo stadio stazionario il volume di distribuzione è di circa 10–14 L. La lutropina alfa mostra una farmacocinetica lineare, come valutato con l’AUC, che è direttamente proporzionale alla dose somministrata.
Dopo somministrazione sottocutanea, la biodisponibilità assoluta è di circa il 60%; l’emivita terminale è leggermente prolungata. La farmacocinetica della lutropina alfa dopo somministrazione singola e ripetuta è confrontabile ed il tasso di accumulo della lutropina alfa è minimo. Il tempo medio di permanenza è di circa 5 ore.
Eliminazione
La clearance totale è di circa 2 L/ora e meno del 5% della dose viene escreta nelle urine.
Relazioni farmacocinetiche/farmacodinamiche
Non esiste interazione farmacocinetica con la follitropina alfa se somministrata simultaneamente.
Gli studi clinici con Pergoveris sono stati condotti utilizzando una formulazione liofilizzata. Uno studio clinico comparativo tra la formulazione liofilizzata e quella liquida ha dimostrato la bioequivalenza tra le due formulazioni.
5.3 dati preclinici di sicurezza
I dati preclinici non rivelano rischi particolari per l’uomo sulla base di studi convenzionali di sicurezza farmacologica, tossicità a dosi ripetute, genotossicità.
6. informazioni farmaceutiche
6.1 elenco degli eccipienti
Saccarosio
Arginina monocloridrato
Polossamero 188
Metionina
Fenolo
Sodio fosfato dibasico diidrato
Sodio diidrogeno fosfato monoidrato
Sodio idrossido (come correttore di pH)
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Acido fosforico concentrato (come correttore di pH)
Acqua per preparazioni iniettabili
6.2 incompatibilità
Non pertinente.
6.3 periodo di validità
2 anni.
Durante l'uso, ne è stata dimostrata la stabilità chimica e fisica per 28 giorni a 25 °C.
Una volta aperto, il prodotto può essere conservato per un massimo di 28 giorni a 25 °C. Altre tempistiche e condizioni di conservazione durante l’uso sono sotto la responsabilità dell'utilizzatore.
6.4 precauzioni particolari per la conservazione
Conservare in frigorifero (2 °C – 8 °C). Non congelare.
Conservare nella confezione originale per proteggere il medicinale dalla luce.
Per le condizioni di conservazione durante l’uso, vedere paragrafo 6.3.
6.5 natura e contenuto del contenitore
Cartuccia in vetro incolore da 3 mL (vetro borosilicato di tipo I, con tappo dello stantuffo grigio in gomma bromobutilica e capsula di chiusura ghierata composta da un tappo interno grigio in gomma e da alluminio) preassemblati in una penna preriempita.
Ogni penna preriempita Pergoveris (300 UI + 150 UI)/0,48 mL contiene 0,48 mL di soluzione iniettabile e può erogare due dosi di Pergoveris 150 UI/75 UI.
Confezione contenente 1 penna preriempita Pergoveris (300 UI + 150 UI)/0,48mL e 5 aghi per iniezione.
È possibile che non tutte le confezioni siano commercializzate.
6.6 precauzioni particolari per lo smaltimento e la manipolazione
Devono essere utilizzate solo le soluzioni limpide che non contengono particelle.
Il medicinale non utilizzato e i rifiuti derivati da tale medicinale devono essere smaltiti in conformità alla normativa locale vigente.
Per le istruzioni sull’uso di questo medicinale, vedere il paragrafo "Istruzioni per l'uso " del foglio illustrativo.
7. titolare dell’autorizzazione all’immissione in commercio
Merck Europe B.V.
Gustav Mahlerplein 102
1082 MA Amsterdam
Paesi Bassi
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8. NUMERI DELL’AUTORIZZAZIONE ALL’IMMISSIONE IN COMMERCIO
EU/1/07/396/004
9. data della prima autorizzazione/rinnovo dell’autorizzazione
Data della prima autorizzazione: 25 giugno 2007
Data del rinnovo più recente: 8 maggio 2017
10. DATA DI REVISIONE DEL TESTO
{MM/AAAA}
Informazioni più dettagliate su questo medicinale sono disponibili sul sito web dell’Agenzia europea dei medicinali,.
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1. denominazione del medicinale
Pergoveris (450 UI + 225 UI)/0,72 mL soluzione iniettabile in penna preriempita
2. composizione qualitativa e quantitativa
Ogni penna preriempita multidose contiene 450 UI (equivalenti a 33 microgrammi) di follitropina alfa* (r-hFSH) e 225 UI (equivalenti a 9 microgrammi) di lutropina alfa* (r-hLH) in 0,72 mL di soluzione.
*La follitropina alfa umana ricombinante e la lutropina alfa umana ricombinante sono prodotte in cellule ovariche di criceto cinese (Chinese hamster ovary , CHO) utilizzando la tecnologia del DNA ricombinante.
Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.
3. forma farmaceutica
Soluzione iniettabile (per iniezione).
Soluzione limpida, da incolore a leggermente gialla.
Il pH della soluzione è 6,5 – 7,5 e la sua osmolalità è 250 – 400 mOsm/kg.
4. informazioni cliniche
4.1 indicazioni terapeutiche
Pergoveris è indicato per la stimolazione dello sviluppo follicolare in donne adulte con grave insufficienza di LH ed FSH.
Negli studi clinici tali pazienti venivano identificate in base a livelli sierici di LH endogeno < 1,2 UI/L.
4.2 posologia e modo di somministrazione
Il trattamento con Pergoveris deve essere iniziato sotto la supervisione di un medico esperto nel trattamento dell’infertilità.
Posologia
In donne con insufficienza di LH ed FSH (ipogonadismo ipogonadotropo), l’obiettivo della terapia con Pergoveris è lo sviluppo di un singolo follicolo di Graaf maturo dal quale verrà liberato l’ovocita dopo la somministrazione di gonadotropina corionica umana (hCG). Pergoveris deve essere somministrato con iniezioni giornaliere. Poiché queste pazienti sono amenorreiche e hanno una ridotta secrezione endogena di estrogeni, il trattamento può iniziare in qualsiasi momento.
Il trattamento deve essere adattato in base alla risposta individuale della paziente che va valutata attraverso il monitoraggio ecografico delle dimensioni del follicolo e mediante il dosaggio degli estrogeni.
Il regime di trattamento ha inizio con la dose raccomandata di Pergoveris pari a 150 UI di r-hFSH/75 UI di r-hLH somministrata giornalmente. Se si utilizza una dose giornaliera inferiore a quella raccomandata, la risposta follicolare può essere non soddisfacente, dal momento che la quantità di lutropina alfa può essere insufficiente (vedere paragrafo 5.1).
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Se si ritiene opportuno un aumento della dose di FSH, l’adattamento del dosaggio dovrà essere effettuato utilizzando una preparazione autorizzata di follitropina alfa preferibilmente con incrementi di 37,5 UI-75 UI ad intervalli di 7–14 giorni.
La durata della stimolazione di un ciclo può essere estesa fino a 5 settimane.
Una volta ottenuta la risposta ottimale, 24–48 ore dopo l’ultima iniezione di Pergoveris, è necessario somministrare 250 microgrammi di r-hCG oppure da 5.000 a 10.000 UI di hCG in dose unica. Si raccomanda alla paziente di avere rapporti sessuali a scopi procreativi il giorno della somministrazione dell’hCG e il giorno successivo. In alternativa, può essere eseguita una inseminazione intrauterina (IUI).
Al fine di evitare una insufficienza precoce del corpo luteo dopo l’ovulazione, dovuta alla carenza di sostanze ad attività luteotropa (LH/hCG), deve essere valutata l’opportunità di un supporto della fase luteale.
In caso di risposta eccessiva, il trattamento deve essere interrotto e l’hCG non deve essere somministrato. Nel ciclo successivo il trattamento deve essere ripreso con dosaggi di FSH più bassi rispetto al ciclo precedente.
Popolazioni speciali
Anziani
Non esistono indicazioni rilevanti per l’uso specifico di Pergoveris nella popolazione anziana. La sicurezza e l’efficacia di questo medicinale nei pazienti anziani non sono state stabilite.
Compromissione renale ed epatica
La sicurezza, l’efficacia e la farmacocinetica di questo medicinale nei pazienti con compromissione renale o epatica non sono state stabilite.
Popolazione pediatrica
Non esiste alcuna indicazione per un uso specifico di questo medicinale nella popolazione pediatrica.
Modo di somministrazione
Pergoveris va somministrato per via sottocutanea. La prima iniezione deve essere effettuata sotto diretta supervisione medica. L’autosomministrazione deve essere effettuata unicamente da pazienti ben motivati, opportunamente addestrati e che abbiano la possibilità di consultare un esperto.
Per le istruzioni sull'uso di questo medicinale, vedere paragrafo 6.6.
4.3 controindicazioni
Pergoveris è controindicato in pazienti con:
ipersensibilità ai principi attivi o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1
tumori dell’ipotalamo e della ghiandola ipofisaria
ingrossamento ovarico o cisti ovariche non dovute alla sindrome dell’ovaio policistico e di origine sconosciuta
emorragie ginecologiche di origine sconosciuta
carcinoma dell’ovaio, dell’utero o della mammella
Pergoveris non deve essere usato anche quando non possa essere ottenuta una risposta efficace a causa di:
insufficienza ovarica primitiva
malformazioni degli organi sessuali incompatibili con la gravidanza
fibromi dell’utero incompatibili con la gravidanza
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4.4 avvertenze speciali e precauzioni d’impiego
Pergoveris contiene sostanze dotate di una potente azione gonadotropa in grado di causare reazioni avverse da lievi a severe e dovrebbe essere usato solo da medici esperti nei problemi di infertilità e nel loro trattamento.
La terapia con gonadotropine richiede un particolare impegno in termini di tempo da parte del medico e degli operatori sanitari di supporto e la disponibilità di adeguate attrezzature per il monitoraggio. Nelle donne, l’uso sicuro ed efficace di Pergoveris richiede il monitoraggio della risposta ovarica tramite ecografia, associata preferibilmente al dosaggio dei livelli sierici di estradiolo, eseguiti regolarmente. Può verificarsi un certo grado di variabilità individuale nella risposta all’FSH/LH, e in alcune pazienti la risposta può essere scarsa. Deve essere utilizzata nella donna la dose minima efficace in relazione agli obiettivi del trattamento.
Porfiria
Le pazienti affette da porfiria o con familiarità per porfiria devono essere attentamente controllate durante il trattamento con Pergoveris. In queste pazienti, Pergoveris potrebbe aumentare il rischio di un attacco acuto. L’aggravamento o l’insorgenza di questa condizione può richiedere l’interruzione della terapia.
Trattamento nelle donne
Prima di iniziare il trattamento deve essere adeguatamente studiata l’infertilità di coppia e devono essere valutate le eventuali controindicazioni per la gravidanza. In particolare, le pazienti devono essere esaminate per verificare l’eventuale presenza di ipotiroidismo, insufficienza corticosurrenalica, iperprolattinemia ed effettuare la terapia del caso.
Le pazienti sottoposte alla stimolazione dello sviluppo follicolare presentano un rischio maggiore di iperstimolazione in considerazione di una possibile risposta estrogenica eccessiva e dello sviluppo follicolare multiplo.
Sindrome da iperstimolazione ovarica ( Ovarian hyperstimulation syndrome , OHSS)
Un certo grado di ingrossamento ovarico è un effetto atteso della stimolazione ovarica controllata. È più comune nelle donne con sindrome dell’ovaio policistico e regredisce, in genere, senza alcun trattamento.
A differenza dell’ingrossamento ovarico privo di complicazioni, OHSS è una condizione che può manifestarsi con diversi gradi di gravità. Essa comprende un ingrossamento ovarico marcato, alti livelli sierici di ormoni steroidei e un incremento della permeabilità vascolare che può evolversi in un accumulo di liquidi nel peritoneo, nella pleura e, raramente, nelle cavità pericardiache.
In casi gravi di OHSS può essere osservata la seguente sintomatologia: dolore addominale, distensione addominale, ingrossamento ovarico di grado severo, aumento di peso, dispnea, oliguria e sintomi gastrointestinali quali nausea, vomito e diarrea.
La valutazione clinica può rivelare ipovolemia, emoconcentrazione, sbilancio elettrolitico, ascite, emoperitoneo, versamenti pleurici o idrotorace, insufficienza polmonare acuta, ed eventi tromboembolici.
Molto raramente, una severa OHSS può essere complicata da torsione ovarica o eventi tromboembolici come embolia polmonare, ictus ischemico o infarto del miocardio.
I fattori di rischio indipendenti per lo sviluppo di OHSS comprendono l’età giovanile, la massa corporea magra, la sindrome dell’ovaio policistico, dosi più elevate di gonadotropine esogene, livelli sierici di estradiolo elevati in assoluto o in rapido aumento (> 900 pg/mL oppure > 3.300 pmol/L in
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caso di anovulazione), episodi precedenti di OHSS e un gran numero di follicoli ovarici in fase di sviluppo (3 follicoli di diametro ≥ 14 mm in caso di anovulazione).
L’aderenza alla dose e al regime terapeutico raccomandati di Pergoveris ed FSH, può ridurre al minimo il rischio di iperstimolazione ovarica. Si raccomandano il monitoraggio ecografico dei cicli di stimolazione e la determinazione dei livelli di estradiolo per identificare tempestivamente i fattori di rischio.
Le evidenze suggeriscono che l’hCG svolga un ruolo chiave nell’induzione dell’OHSS e che la sindrome possa essere più grave e protratta in caso di gravidanza. Pertanto, in presenza di segni di OHSS, come livelli sierici di estradiolo > 5.500 pg/mL o > 20.200 pmol/L e/o ≥ 40 follicoli in totale, si raccomanda di astenersi dalla somministrazione di hCG e di istruire la paziente ad astenersi dai rapporti sessuali o a usare metodi barriera di contraccezione per almeno 4 giorni. L’OHSS può evolversi rapidamente (entro le 24 ore) o nell’arco di diversi giorni e diventare un evento clinico serio. Essa compare più frequentemente dopo sospensione del trattamento ormonale e raggiunge il suo massimo a circa 7–10 giorni dal trattamento. Generalmente si risolve spontaneamente con l’inizio delle mestruazioni. Pertanto le pazienti devono essere tenute sotto controllo per almeno due settimane dopo la somministrazione di hCG.
Se si verifica una OHSS grave, il trattamento con gonadotropine, se ancora in corso, deve essere sospeso. La paziente deve essere ospedalizzata, e iniziata la terapia specifica per la OHSS. Questa sindrome si verifica con una più alta incidenza nelle pazienti affette da ovaio policistico.
Quando si presume un rischio di OHSS, deve essere valutato se interrompere il trattamento.
Torsione ovarica
La torsione ovarica è stata riportata dopo il trattamento con altre gonadrotopine. Ciò può essere associato ad altri fattori di rischio, come OHSS, gravidanza, operazione chirurgica addominale precedente, precedenti di torsione ovarica, ciste ovarica precedente o attuale, sindrome dell’ovaio policistico. Danni all’ovaia causati da un limitato afflusso di sangue possono essere ridotti mediante diagnosi precoce ed immediata detorsione.
Gravidanza multipla
Nelle pazienti che si sottopongono ad induzione dell’ovulazione, l’incidenza di gravidanze e nascite multiple è aumentata rispetto ai concepimenti naturali. La maggioranza dei concepimenti multipli sono gemellari. La gravidanza multipla, in particolare se di ordine elevato, comporta un aumento del rischio di esiti avversi materni e perinatali.
Per minimizzare il rischio di gravidanze multiple, si raccomanda un attento monitoraggio della risposta ovarica.
Prima di iniziare il trattamento, le pazienti devono essere informate del rischio potenziale di nascite multiple. Laddove si presuma un rischio di gravidanza multipla, deve essere valutato se interrompere il trattamento.
Interruzione della gravidanza
L’incidenza di interruzione della gravidanza per aborto spontaneo prima o dopo il primo trimestre è maggiore nelle pazienti che si sottopongono a stimolazione dello sviluppo follicolare per indurre l’ovulazione rispetto alla popolazione normale.
Gravidanza ectopica
Le donne con storia di precedenti disturbi alle tube sono a rischio di gravidanze ectopiche, sia se la gravidanza è ottenuta con concepimento spontaneo che con trattamenti per l’infertilità. Dopo le tecniche di riproduzione assistita (Assisted Reproductive Technology , ART) è stata riportata una prevalenza di gravidanze ectopiche maggiore rispetto alla popolazione generale.
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Neoplasie del sistema riproduttivo
Sono stati segnalati casi di neoplasie, sia benigne che maligne, dell’ovaio o altre neoplasie dell’apparato riproduttivo in donne sottoposte a ripetuti regimi per il trattamento dell’infertilità. Non è stato ancora stabilito se il trattamento con gonadotropine incrementi o meno il rischio di sviluppo di questi tumori nelle donne infertili.
Malformazioni congenite
La prevalenza di malformazioni congenite a seguito di ART può essere leggermente superiore rispetto ai concepimenti naturali. Ciò si pensa sia dovuto a differenti caratteristiche parentali (es. età materna, caratteristiche del liquido seminale) ed alle gravidanze multiple.
Eventi tromboembolici
Nelle donne con malattia tromboembolica recente o in corso o nelle donne che presentano fattori di rischio per eventi tromboembolici generalmente riconosciuti, sia personali che familiari, trombofilia o obesità grave (indice di massa corporea > 30 Kg/m²), il trattamento con gonadotropine può ulteriormente aumentare il rischio. In tali pazienti deve essere valutato il beneficio della somministrazione di gonadotropine in rapporto al rischio. Tuttavia va notato che la gravidanza stessa e la OHSS inducono un incremento del rischio di eventi tromboembolici.
Sodio
Pergoveris contiene meno di 1 mmol (23 mg) di sodio per dose, cioè è praticamente ”senza sodio”.
4.5 interazioni con altri medicinali ed altre forme d’interazione
Pergoveris soluzione iniettabile in penna preriempita non deve essere somministrato sotto forma di miscela con altri medicinali nell’ambito della stessa iniezione.
Pergoveris soluzione iniettabile in penna preriempita può essere somministrato in concomitanza con una preparazione autorizzata di follitropina alfa come iniezioni separate.
4.6 fertilità, gravidanza e allattamento
Gravidanza
Non vi è indicazione all’uso di Pergoveris durante la gravidanza. I dati su un numero limitato di gravidanze esposte non indicano alcuna reazione avversa della follitropina alfa e lutropina alfa sulla gravidanza, sullo sviluppo embrionale o fetale, sul parto o sullo sviluppo postnatale a seguito di stimolazione ovarica controllata. Negli studi sugli animali non è stato osservato alcun effetto teratogeno di tali gonadotropine. In caso di esposizione durante la gravidanza, i dati clinici non sono sufficienti per escludere un effetto teratogeno di Pergoveris.
Allattamento
Pergoveris non è indicato in fase di allattamento.
Fertilità
Pergoveris è indicato per l’uso nell’infertilità (vedere paragrafo 4.1).
4.7 effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull’uso di macchinari
Pergoveris non altera o altera in modo trascurabile la capacità di guidare veicoli e di usare macchinari.
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4.8 effetti indesiderati
Riepilogo del profilo di sicurezza
Le reazioni avverse segnalate più comunemente sono cefalea, cisti ovariche e reazioni locali della sede di iniezione (ad es. dolore, eritema, ematoma, gonfiore e/o irritazione della sede di iniezione).
OHSS lieve o moderata è stata osservata comunemente e deve essere considerata un rischio intrinseco della procedura di stimolazione. Una OHSS grave non è comune (vedere paragrafo 4.4).
Molto raramente può verificarsi tromboembolia, in genere associata a una OHSS grave (vedere paragrafo 4.4).
Elenco schematico delle reazioni avverse
Le reazioni avverse sono elencate di seguito in base alla classificazione MedDRA per sistemi e organi e per frequenza. Le categorie di frequenza utilizzate sono: molto comune (≥1/10), comune (≥1/100, <1/10), non comune (≥1/1.000, <1/100), raro (≥1/10.000, <1/1.000), molto raro (<1/10.000), non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili).
Disturbi del sistema immunitario
Molto raro: reazioni di ipersensibilità da lievi a gravi, comprendenti reazioni anafilattiche e shock
Patologie del sistema nervoso
Molto comune: cefalea
Patologie vascolari
Molto raro: tromboembolia, generalmente associata a OHSS grave
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche
Molto raro: esacerbazione o peggioramento dell’asma
Patologie gastrointestinali
Comune: dolore addominale, distensione addominale, fastidio addominale, nausea, vomito,
diarrea
Patologie dell’apparato riproduttivo e della mammella
Molto comune: cisti ovariche
Comune: dolore alla mammella, dolore pelvico, OHSS lieve o moderata (con la sintomatologia
associata)
Non comune: OHSS grave (con la sintomatologia associata) (vedere paragrafo 4.4)
Raro: complicanze della OHSS grave
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione
Molto comune: reazioni alla sede di iniezione da lievi a gravi (ad es. dolore, eritema, ematoma, lividi, gonfiore e/o irritazione della sede di iniezione)
Segnalazione delle reazioni avverse sospette
La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione riportato nell’allegato V .
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4.9 sovradosaggio
Sintomi
Gli effetti di un sovradosaggio di Pergoveris non sono noti. Tuttavia esiste la possibilità che si verifichi una OHSS, come descritto al paragrafo 4.4.
Trattamento
Il trattamento è diretto ai sintomi.
5. proprietà farmacologiche
5.1 proprietà farmacodinamiche
Categoria farmacoterapeutica: ormoni sessuali e modulatori del sistema genitale, gonadotropine, codice ATC: G03GA30.
Pergoveris è un preparato costituito dall’ormone follicolo-stimolante umano ricombinante (follitropina alfa, r-hFSH) e dall’ormone luteinizzante umano ricombinante (lutropina alfa, r-hLH), prodotti in cellule ovariche di criceto cinese (CHO) utilizzando la tecnologia del DNA ricombinante.
Meccanismo d’azione
Negli studi clinici è stata dimostrata l’efficacia della combinazione di follitropina alfa e lutropina alfa in donne con ipogonadismo ipogonadotropo.
Nella stimolazione dello sviluppo follicolare nelle donne anovulatorie con deficit di LH ed FSH, l’effetto primario dovuto alla somministrazione di lutropina alfa è un incremento della secrezione di estradiolo da parte dei follicoli, la cui crescita è stimolata dall’FSH.
Effetti farmacodinamici
Negli studi clinici le pazienti con grave insufficienza di LH e FSH venivano identificate in base a livelli sierici di LH endogeno < 1,2 UI/L dosati da un laboratorio centrale. Tuttavia è opportuno tenere conto della variabilità della misurazione dell’LH eseguita da differenti laboratori. Il tasso di ovulazione ottenuto in questi studi è stato il 70–75% per ciclo.
Efficacia clinica
In uno studio clinico è stata studiata la dose appropriata di r-hLH in donne affette da ipogonadismo ipogonadotropo con concentrazioni sieriche di LH endogeno al di sotto di 1,2 UI/L. Una dose giornaliera da 75 UI di r-hLH (in associazione a 150 UI di r-hFSH), si è dimostrata adeguata per lo sviluppo follicolare e la produzione estrogenica. Una dose di 25 UI di r-hLH al giorno (in associazione a 150 UI di r-hFSH) è risultata insufficiente per lo sviluppo follicolare.
Pertanto, una somministrazione quotidiana di Pergoveris con meno di 75 UI di r-hLH può fornire un’attività LH troppo bassa per assicurare un adeguato sviluppo follicolare.
5.2 proprietà farmacocinetiche
Follitropina alfa e lutropina alfa mostrano lo stesso profilo farmacocinetico della follitropina alfa e lutropina alfa somministrate separatamente.
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Follitropina alfa
Distribuzione
Dopo somministrazione per via endovenosa, la follitropina alfa si distribuisce nello spazio liquido extracellulare con un’emivita iniziale di circa 2 ore e viene eliminata con una emivita terminale di circa 1 giorno. Il volume di distribuzione allo stadio stazionario è di 10 L.
Dopo somministrazione per via sottocutanea, la biodisponibilità assoluta è di circa il 70%. Dopo somministrazioni ripetute l’accumulo di follitropina alfa è 3 volte maggiore raggiungendo la fase di equilibrio entro 3–4 giorni. La follitropina alfa stimola efficacemente lo sviluppo follicolare e la steroidogenesi anche nelle donne con soppressa secrezione delle gonadotropine endogene, nonostante livelli non misurabili di LH.
Eliminazione
La clearance totale è di 0,6 L/ora e un ottavo della dose di follitropina alfa viene escreta nelle urine.
Lutropina alfa
Distribuzione
Dopo somministrazione endovenosa, la lutropina alfa viene rapidamente distribuita con un’emivita iniziale di circa un’ora ed eliminata dall’organismo con un’emivita terminale di circa 10–12 ore. Allo stadio stazionario il volume di distribuzione è di circa 10–14 L. La lutropina alfa mostra una farmacocinetica lineare, come valutato con l’AUC, che è direttamente proporzionale alla dose somministrata.
Dopo somministrazione sottocutanea, la biodisponibilità assoluta è di circa il 60%; l’emivita terminale è leggermente prolungata. La farmacocinetica della lutropina alfa dopo somministrazione singola e ripetuta è confrontabile ed il tasso di accumulo della lutropina alfa è minimo. Il tempo medio di permanenza è di circa 5 ore.
Eliminazione
La clearance totale è di circa 2 L/ora e meno del 5% della dose viene escreta nelle urine.
Relazioni farmacocinetiche/farmacodinamiche
Non esiste interazione farmacocinetica con la follitropina alfa se somministrata simultaneamente.
Gli studi clinici con Pergoveris sono stati condotti utilizzando una formulazione liofilizzata. Uno studio clinico comparativo tra la formulazione liofilizzata e quella liquida ha dimostrato la bioequivalenza tra le due formulazioni.
5.3 dati preclinici di sicurezza
I dati preclinici non rivelano rischi particolari per l’uomo sulla base di studi convenzionali di sicurezza farmacologica, tossicità a dosi ripetute, genotossicità.
6. informazioni farmaceutiche
6.1 elenco degli eccipienti
Saccarosio
Arginina monocloridrato
Polossamero 188
Metionina
Fenolo
Sodio fosfato dibasico diidrato
Sodio diidrogeno fosfato monoidrato
Sodio idrossido (come correttore di pH)
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Acido fosforico concentrato (come correttore di pH)
Acqua per preparazioni iniettabili
6.2 incompatibilità
Non pertinente.
6.3 periodo di validità
2 anni.
Durante l'uso, ne è stata dimostrata la stabilità chimica e fisica per 28 giorni a 25 °C.
Una volta aperto, il prodotto può essere conservato per un massimo di 28 giorni a 25 °C. Altre tempistiche e condizioni di conservazione durante l’uso sono sotto la responsabilità dell'utilizzatore.
6.4 precauzioni particolari per la conservazione
Conservare in frigorifero (2 °C – 8 °C). Non congelare.
Conservare nella confezione originale per proteggere il medicinale dalla luce.
Per le condizioni di conservazione durante l’uso, vedere paragrafo 6.3.
6.5 natura e contenuto del contenitore
Cartuccia in vetro incolore da 3 mL (vetro borosilicato di tipo I, con tappo dello stantuffo grigio in gomma bromobutilica e capsula di chiusura ghierata composta da un tappo interno grigio in gomma e da alluminio) preassemblati in una penna preriempita.
Ogni penna preriempita Pergoveris (450 UI + 225 UI)/0,72 mL contiene 0,72 mL di soluzione iniettabile e può erogare tre dosi di Pergoveris 150 UI/75 UI.
Confezione contenente 1 penna preriempita Pergoveris (450 UI + 225 UI)/0,72 mL e 7 aghi per iniezione.
È possibile che non tutte le confezioni siano commercializzate.
6.6 precauzioni particolari per lo smaltimento e la manipolazione
Devono essere utilizzate solo le soluzioni limpide che non contengono particelle.
Il medicinale non utilizzato e i rifiuti derivati da tale medicinale devono essere smaltiti in conformità alla normativa locale vigente.
Per le istruzioni sull’uso di questo medicinale, vedere il paragrafo "Istruzioni per l'uso " del foglio illustrativo.
7. titolare dell’autorizzazione all’immissione in commercio
Merck Europe B.V.
Gustav Mahlerplein 102
1082 MA Amsterdam
Paesi Bassi
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8. NUMERI DELL’AUTORIZZAZIONE ALL’IMMISSIONE IN COMMERCIO
EU/1/07/396/005
9. data della prima autorizzazione/rinnovo dell’autorizzazione
Data della prima autorizzazione: 25 giugno 2007
Data del rinnovo più recente: 8 maggio 2017
10. DATA DI REVISIONE DEL TESTO
{MM/AAAA}
Informazioni più dettagliate su questo medicinale sono disponibili sul sito web dell’Agenzia europea dei medicinali,.
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1. denominazione del medicinale
Pergoveris (900 UI + 450 UI)/1,44 mL soluzione iniettabile in penna preriempita
2. composizione qualitativa e quantitativa
Ogni penna preriempita multidose contiene 900 UI (equivalenti a 66 microgrammi) di follitropina alfa* (r-hFSH) e 450 UI (equivalenti a 18 microgrammi) di lutropina alfa* (r-hLH) in 1,44 mL di soluzione.
*La follitropina alfa umana ricombinante e la lutropina alfa umana ricombinante sono prodotte in cellule ovariche di criceto cinese (Chinese hamster ovary , CHO) utilizzando la tecnologia del DNA ricombinante.
Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.
3. forma farmaceutica
Soluzione iniettabile (per iniezione).
Soluzione limpida, da incolore a leggermente gialla.
Il pH della soluzione è 6,5 – 7,5 e la sua osmolalità è 250 – 400 mOsm/kg.
4. informazioni cliniche
4.1 indicazioni terapeutiche
Pergoveris è indicato per la stimolazione dello sviluppo follicolare in donne adulte con grave insufficienza di LH ed FSH.
Negli studi clinici tali pazienti venivano identificate in base a livelli sierici di LH endogeno < 1,2 UI/L.
4.2 posologia e modo di somministrazione
Il trattamento con Pergoveris deve essere iniziato sotto la supervisione di un medico esperto nel trattamento dell’infertilità.
Posologia
In donne con insufficienza di LH ed FSH (ipogonadismo ipogonadotropo), l’obiettivo della terapia con Pergoveris è lo sviluppo di un singolo follicolo di Graaf maturo dal quale verrà liberato l’ovocita dopo la somministrazione di gonadotropina corionica umana (hCG). Pergoveris deve essere somministrato con iniezioni giornaliere. Poiché queste pazienti sono amenorreiche e hanno una ridotta secrezione endogena di estrogeni, il trattamento può iniziare in qualsiasi momento.
Il trattamento deve essere adattato in base alla risposta individuale della paziente che va valutata attraverso il monitoraggio ecografico delle dimensioni del follicolo e mediante il dosaggio degli estrogeni.
Il regime di trattamento ha inizio con la dose raccomandata di Pergoveris pari a 150 UI di r-hFSH/75 UI di r-hLH somministrata giornalmente. Se si utilizza una dose giornaliera inferiore a quella raccomandata, la risposta follicolare può essere non soddisfacente, dal momento che la quantità di lutropina alfa può essere insufficiente (vedere paragrafo 5.1).
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Se si ritiene opportuno un aumento della dose di FSH, l’adattamento del dosaggio dovrà essere effettuato utilizzando una preparazione autorizzata di follitropina alfa preferibilmente con incrementi di 37,5 UI-75 UI ad intervalli di 7–14 giorni.
La durata della stimolazione di un ciclo può essere estesa fino a 5 settimane.
Una volta ottenuta la risposta ottimale, 24–48 ore dopo l’ultima iniezione di Pergoveris, è necessario somministrare 250 microgrammi di r-hCG oppure da 5.000 a 10.000 UI di hCG in dose unica. Si raccomanda alla paziente di avere rapporti sessuali a scopi procreativi il giorno della somministrazione dell’hCG e il giorno successivo. In alternativa, può essere eseguita una inseminazione intrauterina (IUI).
Al fine di evitare una insufficienza precoce del corpo luteo dopo l’ovulazione, dovuta alla carenza di sostanze ad attività luteotropa (LH/hCG), deve essere valutata l’opportunità di un supporto della fase luteale.
In caso di risposta eccessiva, il trattamento deve essere interrotto e l’hCG non deve essere somministrato. Nel ciclo successivo il trattamento deve essere ripreso con dosaggi di FSH più bassi rispetto al ciclo precedente.
Popolazioni speciali
Anziani
Non esistono indicazioni rilevanti per l’uso specifico di Pergoveris nella popolazione anziana. La sicurezza e l’efficacia di questo medicinale nei pazienti anziani non sono state stabilite.
Compromissione renale ed epatica
La sicurezza, l’efficacia e la farmacocinetica di questo medicinale nei pazienti con compromissione renale o epatica non sono state stabilite.
Popolazione pediatrica
Non esiste alcuna indicazione per un uso specifico di questo medicinale nella popolazione pediatrica.
Modo di somministrazione
Pergoveris va somministrato per via sottocutanea. La prima iniezione deve essere effettuata sotto diretta supervisione medica. L’autosomministrazione deve essere effettuata unicamente da pazienti ben motivati, opportunamente addestrati e che abbiano la possibilità di consultare un esperto.
Per le istruzioni sull'uso di questo medicinale, vedere paragrafo 6.6.
4.3 controindicazioni
Pergoveris è controindicato in pazienti con:
ipersensibilità ai principi attivi o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1
tumori dell’ipotalamo e della ghiandola ipofisaria
ingrossamento ovarico o cisti ovariche non dovute alla sindrome dell’ovaio policistico e di origine sconosciuta
emorragie ginecologiche di origine sconosciuta
carcinoma dell’ovaio, dell’utero o della mammella
Pergoveris non deve essere usato anche quando non possa essere ottenuta una risposta efficace a causa di:
insufficienza ovarica primitiva
malformazioni degli organi sessuali incompatibili con la gravidanza
fibromi dell’utero incompatibili con la gravidanza
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4.4 avvertenze speciali e precauzioni d’impiego
Pergoveris contiene sostanze dotate di una potente azione gonadotropa in grado di causare reazioni avverse da lievi a severe e dovrebbe essere usato solo da medici esperti nei problemi di infertilità e nel loro trattamento.
La terapia con gonadotropine richiede un particolare impegno in termini di tempo da parte del medico e degli operatori sanitari di supporto e la disponibilità di adeguate attrezzature per il monitoraggio. Nelle donne, l’uso sicuro ed efficace di Pergoveris richiede il monitoraggio della risposta ovarica tramite ecografia, associata preferibilmente al dosaggio dei livelli sierici di estradiolo, eseguiti regolarmente. Può verificarsi un certo grado di variabilità individuale nella risposta all’FSH/LH, e in alcune pazienti la risposta può essere scarsa. Deve essere utilizzata nella donna la dose minima efficace in relazione agli obiettivi del trattamento.
Porfiria
Le pazienti affette da porfiria o con familiarità per porfiria devono essere attentamente controllate durante il trattamento con Pergoveris. In queste pazienti, Pergoveris potrebbe aumentare il rischio di un attacco acuto. L’aggravamento o l’insorgenza di questa condizione può richiedere l’interruzione della terapia.
Trattamento nelle donne
Prima di iniziare il trattamento deve essere adeguatamente studiata l’infertilità di coppia e devono essere valutate le eventuali controindicazioni per la gravidanza. In particolare, le pazienti devono essere esaminate per verificare l’eventuale presenza di ipotiroidismo, insufficienza corticosurrenalica, iperprolattinemia ed effettuare la terapia del caso.
Le pazienti sottoposte alla stimolazione dello sviluppo follicolare presentano un rischio maggiore di iperstimolazione in considerazione di una possibile risposta estrogenica eccessiva e dello sviluppo follicolare multiplo.
Sindrome da iperstimolazione ovarica ( Ovarian hyperstimulation syndrome , OHSS)
Un certo grado di ingrossamento ovarico è un effetto atteso della stimolazione ovarica controllata. È più comune nelle donne con sindrome dell’ovaio policistico e regredisce, in genere, senza alcun trattamento.
A differenza dell’ingrossamento ovarico privo di complicazioni, OHSS è una condizione che può manifestarsi con diversi gradi di gravità. Essa comprende un ingrossamento ovarico marcato, alti livelli sierici di ormoni steroidei e un incremento della permeabilità vascolare che può evolversi in un accumulo di liquidi nel peritoneo, nella pleura e, raramente, nelle cavità pericardiache.
In casi gravi di OHSS può essere osservata la seguente sintomatologia: dolore addominale, distensione addominale, ingrossamento ovarico di grado severo, aumento di peso, dispnea, oliguria e sintomi gastrointestinali quali nausea, vomito e diarrea.
La valutazione clinica può rivelare ipovolemia, emoconcentrazione, sbilancio elettrolitico, ascite, emoperitoneo, versamenti pleurici o idrotorace, insufficienza polmonare acuta, ed eventi tromboembolici.
Molto raramente, una severa OHSS può essere complicata da torsione ovarica o eventi tromboembolici come embolia polmonare, ictus ischemico o infarto del miocardio.
I fattori di rischio indipendenti per lo sviluppo di OHSS comprendono l’età giovanile, la massa corporea magra, la sindrome dell’ovaio policistico, dosi più elevate di gonadotropine esogene, livelli sierici di estradiolo elevati in assoluto o in rapido aumento (> 900 pg/mL oppure > 3.300 pmol/L in
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caso di anovulazione), episodi precedenti di OHSS e un gran numero di follicoli ovarici in fase di sviluppo (3 follicoli di diametro ≥ 14 mm in caso di anovulazione).
L’aderenza alla dose e al regime terapeutico raccomandati di Pergoveris ed FSH, può ridurre al minimo il rischio di iperstimolazione ovarica. Si raccomandano il monitoraggio ecografico dei cicli di stimolazione e la determinazione dei livelli di estradiolo per identificare tempestivamente i fattori di rischio.
Le evidenze suggeriscono che l’hCG svolga un ruolo chiave nell’induzione dell’OHSS e che la sindrome possa essere più grave e protratta in caso di gravidanza. Pertanto, in presenza di segni di OHSS, come livelli sierici di estradiolo > 5.500 pg/mL o > 20.200 pmol/L e/o ≥ 40 follicoli in totale, si raccomanda di astenersi dalla somministrazione di hCG e di istruire la paziente ad astenersi dai rapporti sessuali o a usare metodi barriera di contraccezione per almeno 4 giorni. L’OHSS può evolversi rapidamente (entro le 24 ore) o nell’arco di diversi giorni e diventare un evento clinico serio. Essa compare più frequentemente dopo sospensione del trattamento ormonale e raggiunge il suo massimo a circa 7–10 giorni dal trattamento. Generalmente si risolve spontaneamente con l’inizio delle mestruazioni. Pertanto le pazienti devono essere tenute sotto controllo per almeno due settimane dopo la somministrazione di hCG.
Se si verifica una OHSS grave, il trattamento con gonadotropine, se ancora in corso, deve essere sospeso. La paziente deve essere ospedalizzata, e iniziata la terapia specifica per la OHSS. Questa sindrome si verifica con una più alta incidenza nelle pazienti affette da ovaio policistico.
Quando si presume un rischio di OHSS, deve essere valutato se interrompere il trattamento.
Torsione ovarica
La torsione ovarica è stata riportata dopo il trattamento con altre gonadrotopine. Ciò può essere associato ad altri fattori di rischio, come OHSS, gravidanza, operazione chirurgica addominale precedente, precedenti di torsione ovarica, ciste ovarica precedente o attuale, sindrome dell’ovaio policistico. Danni all’ovaia causati da un limitato afflusso di sangue possono essere ridotti mediante diagnosi precoce ed immediata detorsione.
Gravidanza multipla
Nelle pazienti che si sottopongono ad induzione dell’ovulazione, l’incidenza di gravidanze e nascite multiple è aumentata rispetto ai concepimenti naturali. La maggioranza dei concepimenti multipli sono gemellari. La gravidanza multipla, in particolare se di ordine elevato, comporta un aumento del rischio di esiti avversi materni e perinatali.
Per minimizzare il rischio di gravidanze multiple, si raccomanda un attento monitoraggio della risposta ovarica.
Prima di iniziare il trattamento, le pazienti devono essere informate del rischio potenziale di nascite multiple. Laddove si presuma un rischio di gravidanza multipla, deve essere valutato se interrompere il trattamento.
Interruzione della gravidanza
L’incidenza di interruzione della gravidanza per aborto spontaneo prima o dopo il primo trimestre è maggiore nelle pazienti che si sottopongono a stimolazione dello sviluppo follicolare per indurre l’ovulazione rispetto alla popolazione normale.
Gravidanza ectopica
Le donne con storia di precedenti disturbi alle tube sono a rischio di gravidanze ectopiche, sia se la gravidanza è ottenuta con concepimento spontaneo che con trattamenti per l’infertilità. Dopo le tecniche di riproduzione assistita (Assisted Reproductive Technology , ART) è stata riportata una prevalenza di gravidanze ectopiche maggiore rispetto alla popolazione generale.
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Neoplasie del sistema riproduttivo
Sono stati segnalati casi di neoplasie, sia benigne che maligne, dell’ovaio o altre neoplasie dell’apparato riproduttivo in donne sottoposte a ripetuti regimi per il trattamento dell’infertilità. Non è stato ancora stabilito se il trattamento con gonadotropine incrementi o meno il rischio di sviluppo di questi tumori nelle donne infertili.
Malformazioni congenite
La prevalenza di malformazioni congenite a seguito di ART può essere leggermente superiore rispetto ai concepimenti naturali. Ciò si pensa sia dovuto a differenti caratteristiche parentali (es. età materna, caratteristiche del liquido seminale) ed alle gravidanze multiple.
Eventi tromboembolici
Nelle donne con malattia tromboembolica recente o in corso o nelle donne che presentano fattori di rischio per eventi tromboembolici generalmente riconosciuti, sia personali che familiari, trombofilia o obesità grave (indice di massa corporea > 30 Kg/m²), il trattamento con gonadotropine può ulteriormente aumentare il rischio. In tali pazienti deve essere valutato il beneficio della somministrazione di gonadotropine in rapporto al rischio. Tuttavia va notato che la gravidanza stessa e la OHSS inducono un incremento del rischio di eventi tromboembolici.
Sodio
Pergoveris contiene meno di 1 mmol (23 mg) di sodio per dose, cioè è praticamente ”senza sodio”.
4.5 interazioni con altri medicinali ed altre forme d’interazione
Pergoveris soluzione iniettabile in penna preriempita non deve essere somministrato sotto forma di miscela con altri medicinali nell’ambito della stessa iniezione.
Pergoveris soluzione iniettabile in penna preriempita può essere somministrato in concomitanza con una preparazione autorizzata di follitropina alfa come iniezioni separate.
4.6 fertilità, gravidanza e allattamento
Gravidanza
Non vi è indicazione all’uso di Pergoveris durante la gravidanza. I dati su un numero limitato di gravidanze esposte non indicano alcuna reazione avversa della follitropina alfa e lutropina alfa sulla gravidanza, sullo sviluppo embrionale o fetale, sul parto o sullo sviluppo postnatale a seguito di stimolazione ovarica controllata. Negli studi sugli animali non è stato osservato alcun effetto teratogeno di tali gonadotropine. In caso di esposizione durante la gravidanza, i dati clinici non sono sufficienti per escludere un effetto teratogeno di Pergoveris.
Allattamento
Pergoveris non è indicato in fase di allattamento.
Fertilità
Pergoveris è indicato per l’uso nell’infertilità (vedere paragrafo 4.1).
4.7 effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull’uso di macchinari
Pergoveris non altera o altera in modo trascurabile la capacità di guidare veicoli e di usare macchinari.
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4.8 effetti indesiderati
Riepilogo del profilo di sicurezza
Le reazioni avverse segnalate più comunemente sono cefalea, cisti ovariche e reazioni locali della sede di iniezione (ad es. dolore, eritema, ematoma, gonfiore e/o irritazione della sede di iniezione).
OHSS lieve o moderata è stata osservata comunemente e deve essere considerata un rischio intrinseco della procedura di stimolazione. Una OHSS grave non è comune (vedere paragrafo 4.4).
Molto raramente può verificarsi tromboembolia, in genere associata a una OHSS grave (vedere paragrafo 4.4).
Elenco schematico delle reazioni avverse
Le reazioni avverse sono elencate di seguito in base alla classificazione MedDRA per sistemi e organi e per frequenza. Le categorie di frequenza utilizzate sono: molto comune (≥1/10), comune (≥1/100, <1/10), non comune (≥1/1.000, <1/100), raro (≥1/10.000, <1/1.000), molto raro (<1/10.000), non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili).
Disturbi del sistema immunitario
Molto raro: reazioni di ipersensibilità da lievi a gravi, comprendenti reazioni anafilattiche e shock
Patologie del sistema nervoso
Molto comune: cefalea
Patologie vascolari
Molto raro: tromboembolia, generalmente associata a OHSS grave
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche
Molto raro: esacerbazione o peggioramento dell’asma
Patologie gastrointestinali
Comune: dolore addominale, distensione addominale, fastidio addominale, nausea, vomito,
diarrea
Patologie dell’apparato riproduttivo e della mammella
Molto comune: cisti ovariche
Comune: dolore alla mammella, dolore pelvico, OHSS lieve o moderata (con la sintomatologia
associata)
Non comune: OHSS grave (con la sintomatologia associata) (vedere paragrafo 4.4)
Raro: complicanze della OHSS grave
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione
Molto comune: reazioni alla sede di iniezione da lievi a gravi (ad es. dolore, eritema, ematoma, lividi, gonfiore e/o irritazione della sede di iniezione)
Segnalazione delle reazioni avverse sospette
La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione riportato nell’allegato V .
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4.9 sovradosaggio
Sintomi
Gli effetti di un sovradosaggio di Pergoveris non sono noti. Tuttavia esiste la possibilità che si verifichi una OHSS, come descritto al paragrafo 4.4.
Trattamento
Il trattamento è diretto ai sintomi.
5. proprietà farmacologiche
5.1 proprietà farmacodinamiche
Categoria farmacoterapeutica: ormoni sessuali e modulatori del sistema genitale, gonadotropine, codice ATC: G03GA30.
Pergoveris è un preparato costituito dall’ormone follicolo-stimolante umano ricombinante (follitropina alfa, r-hFSH) e dall’ormone luteinizzante umano ricombinante (lutropina alfa, r-hLH), prodotti in cellule ovariche di criceto cinese (CHO) utilizzando la tecnologia del DNA ricombinante.
Meccanismo d’azione
Negli studi clinici è stata dimostrata l’efficacia della combinazione di follitropina alfa e lutropina alfa in donne con ipogonadismo ipogonadotropo.
Nella stimolazione dello sviluppo follicolare nelle donne anovulatorie con deficit di LH ed FSH, l’effetto primario dovuto alla somministrazione di lutropina alfa è un incremento della secrezione di estradiolo da parte dei follicoli, la cui crescita è stimolata dall’FSH.
Effetti farmacodinamici
Negli studi clinici le pazienti con grave insufficienza di LH e FSH venivano identificate in base a livelli sierici di LH endogeno < 1,2 UI/L dosati da un laboratorio centrale. Tuttavia è opportuno tenere conto della variabilità della misurazione dell’LH eseguita da differenti laboratori. Il tasso di ovulazione ottenuto in questi studi è stato il 70–75% per ciclo.
Efficacia clinica
In uno studio clinico è stata studiata la dose appropriata di r-hLH in donne affette da ipogonadismo ipogonadotropo con concentrazioni sieriche di LH endogeno al di sotto di 1,2 UI/L. Una dose giornaliera da 75 UI di r-hLH (in associazione a 150 UI di r-hFSH), si è dimostrata adeguata per lo sviluppo follicolare e la produzione estrogenica. Una dose di 25 UI di r-hLH al giorno (in associazione a 150 UI di r-hFSH) è risultata insufficiente per lo sviluppo follicolare.
Pertanto, una somministrazione quotidiana di Pergoveris con meno di 75 UI di r-hLH può fornire un’attività LH troppo bassa per assicurare un adeguato sviluppo follicolare.
5.2 proprietà farmacocinetiche
Follitropina alfa e lutropina alfa mostrano lo stesso profilo farmacocinetico della follitropina alfa e lutropina alfa somministrate separatamente.
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Follitropina alfa
Distribuzione
Dopo somministrazione per via endovenosa, la follitropina alfa si distribuisce nello spazio liquido extracellulare con un’emivita iniziale di circa 2 ore e viene eliminata con una emivita terminale di circa 1 giorno. Il volume di distribuzione allo stadio stazionario è di 10 L.
Dopo somministrazione per via sottocutanea, la biodisponibilità assoluta è di circa il 70%. Dopo somministrazioni ripetute l’accumulo di follitropina alfa è 3 volte maggiore raggiungendo la fase di equilibrio entro 3–4 giorni. La follitropina alfa stimola efficacemente lo sviluppo follicolare e la steroidogenesi anche nelle donne con soppressa secrezione delle gonadotropine endogene, nonostante livelli non misurabili di LH.
Eliminazione
La clearance totale è di 0,6 L/ora e un ottavo della dose di follitropina alfa viene escreta nelle urine.
Lutropina alfa
Distribuzione
Dopo somministrazione endovenosa, la lutropina alfa viene rapidamente distribuita con un’emivita iniziale di circa un’ora ed eliminata dall’organismo con un’emivita terminale di circa 10–12 ore. Allo stadio stazionario il volume di distribuzione è di circa 10–14 L. La lutropina alfa mostra una farmacocinetica lineare, come valutato con l’AUC, che è direttamente proporzionale alla dose somministrata.
Dopo somministrazione sottocutanea, la biodisponibilità assoluta è di circa il 60%; l’emivita terminale è leggermente prolungata. La farmacocinetica della lutropina alfa dopo somministrazione singola e ripetuta è confrontabile ed il tasso di accumulo della lutropina alfa è minimo. Il tempo medio di permanenza è di circa 5 ore.
Eliminazione
La clearance totale è di circa 2 L/ora e meno del 5% della dose viene escreta nelle urine.
Relazioni farmacocinetiche/farmacodinamiche
Non esiste interazione farmacocinetica con la follitropina alfa se somministrata simultaneamente.
Gli studi clinici con Pergoveris sono stati condotti utilizzando una formulazione liofilizzata. Uno studio clinico comparativo tra la formulazione liofilizzata e quella liquida ha dimostrato la bioequivalenza tra le due formulazioni.
5.3 dati preclinici di sicurezza
I dati preclinici non rivelano rischi particolari per l’uomo sulla base di studi convenzionali di sicurezza farmacologica, tossicità a dosi ripetute, genotossicità.
6. informazioni farmaceutiche
6.1 elenco degli eccipienti
Saccarosio
Arginina monocloridrato
Polossamero 188
Metionina
Fenolo
Sodio fosfato dibasico diidrato
Sodio diidrogeno fosfato monoidrato
Sodio idrossido (come correttore di pH)
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Acido fosforico concentrato (come correttore di pH)
Acqua per preparazioni iniettabili
6.2 incompatibilità
Non pertinente.
6.3 periodo di validità
2 anni.
Durante l'uso, ne è stata dimostrata la stabilità chimica e fisica per 28 giorni a 25 °C.
Una volta aperto, il prodotto può essere conservato per un massimo di 28 giorni a 25 °C. Altre tempistiche e condizioni di conservazione durante l’uso sono sotto la responsabilità dell'utilizzatore.
6.4 precauzioni particolari per la conservazione
Conservare in frigorifero (2 °C – 8 °C). Non congelare.
Conservare nella confezione originale per proteggere il medicinale dalla luce.
Per le condizioni di conservazione durante l’uso, vedere paragrafo 6.3.
6.5 natura e contenuto del contenitore
Cartuccia in vetro incolore da 3 mL (vetro borosilicato di tipo I, con tappo dello stantuffo grigio in gomma bromobutilica e capsula di chiusura ghierata composta da un tappo interno grigio in gomma e da alluminio) preassemblati in una penna preriempita.
Ogni penna preriempita Pergoveris (900 UI + 450 UI)/1,44 mL contiene 1,44 mL di soluzione iniettabile e può erogare sei dosi di Pergoveris 150 UI/75 UI.
Confezione contenente 1 penna preriempita Pergoveris (900 UI + 450 UI)/1,44 mL e 14 aghi per iniezione.
È possibile che non tutte le confezioni siano commercializzate.
6.6 precauzioni particolari per lo smaltimento e la manipolazione
Devono essere utilizzate solo le soluzioni limpide che non contengono particelle.
Il medicinale non utilizzato e i rifiuti derivati da tale medicinale devono essere smaltiti in conformità alla normativa locale vigente.
Per le istruzioni sull’uso di questo medicinale, vedere il paragrafo "Istruzioni per l'uso " del foglio illustrativo.
7. titolare dell’autorizzazione all’immissione in commercio
Merck Europe B.V.
Gustav Mahlerplein 102
1082 MA Amsterdam
Paesi Bassi
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8. NUMERI DELL’AUTORIZZAZIONE ALL’IMMISSIONE IN COMMERCIO
EU/1/07/396/006
9. data della prima autorizzazione/rinnovo dell’autorizzazione
Data della prima autorizzazione: 25 giugno 2007
Data del rinnovo più recente: 8 maggio 2017
10. DATA DI REVISIONE DEL TESTO
{MM/AAAA}
Informazioni più dettagliate su questo medicinale sono disponibili sul sito web dell’Agenzia europea dei medicinali,.
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ALLEGATO II
A. PRODUTTORI DEI PRINCIPI ATTIVI BIOLOGICI E
PRODUTTORE RESPONSABILE DEL RILASCIO DEI LOTTI
B. CONDIZIONI O LIMITAZIONI DI FORNITURA E UTILIZZO
C. ALTRE CONDIZIONI E REQUISITI DELL’AUTORIZZAZIONE ALL’IMMISSIONE IN COMMERCIO
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Nome e indirizzo dei produttori dei principi attivi biologici
Merck Serono S.A.
Zone Industrielle de l’Ouriettaz
CH-1170 Aubonne
Svizzera
Merck S.L.
C/ Batanes 1
Tres Cantos
E-28760 Madrid
Spagna
Nome e indirizzo del produttore responsabile del rilascio dei lotti
Merck Serono S.p.A.
Via delle Magnolie 15 (Zona Industriale)
I-70026 Modugno (Bari)
Italia
Medicinale soggetto a prescrizione medica limitativa (vedere allegato I: riassunto delle caratteristiche del prodotto, paragrafo 4.2).
C. ALTRE CONDIZIONI E REQUISITI DELL’AUTORIZZAZIONE ALL’IMMISSIONE IN COMMERCIO
I requisiti per la presentazione degli PSUR per questo medicinale sono definiti nell’elenco delle date di riferimento per l’Unione europea (elenco EURD) di cui all’articolo 107 quater , paragrafo 7, della Direttiva 2001/83/CE e successive modifiche, pubblicato sul sito web dell'Agenzia europea dei medicinali.
D. CONDIZIONI O LIMITAZIONI PER QUANTO RIGUARDA L’USO SICURO ED
EFFICACE DEL MEDICINALE