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NORCHOL - foglio illustrativo, effetti collaterali, dosaggio

Contiene principio attivo:

Dostupné balení:

Foglio illustrativo - NORCHOL

FOGLIO ILLUSTRATIVO

DENOMINAZIONE DEL MEDICINALE

NORCHOL 10 MBq/ml soluzione iniettabile

CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA

Categoria farmacoterapeutica: Altri prodotti radiofarmaceutici a uso diagnostico, derivati dello iodio-131. Codice ATC: V09XA01.

INDICAZIONI TERAPEUTICHE

Medicinale solo per uso diagnostico.

Questo prodotto è indicato per:

  • – Valutazione diagnostica funzionale del tessuto cortico-surrenale.

In generale, prima di eseguire una scintigrafia, le proprietà morfo-strutturali delle ghiandole surrenali (posizione, dimensioni) vengono studiate mediante tomodensitometria (TC) ed ecografia. Analogamente, la diagnosi di disfunzione delle surrenali (ipercortisolismo, iperaldosteronismo) viene stabilita alla luce dei risultati delle valutazione biochimica endocrina. La scintigrafia consente di precisare la localizzazione del tessuto iperfunzionante (iperplasia diffusa o adenoma).

Diagnosi differenziale tra metastasi surrenalica (area fredda) e ipertrofia surrenalica·non maligna nei pazienti oncologici (quando la tomografia ad emissione di positroni mediante PET con fluorodesossi­glucosio (18F) (PET FDG) non consente di giungere a una conclusione).

  • – Localizzazione del tessuto funzionale in caso di persistenti elevati livelli di ormoni corticosurrenalici in seguito a surrenalectomia o in presenza di tessuto endocrino ectopico.

  • – Rilevazione e follow-up di tumori normofunzionanti del surrene (incidentalomi) quando la PET FDG non consente di giungere a una conclusione.

CONTROINDICAZIONI

  • Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo ECCIPIENTI.
  • Gravidanza.
  • Allattamento
  • Neonati e nati prematuri.

Documento reso disponibile da AIFA il 11/04/2021

PRECAUZIONI PER L’ USO

Potenziali reazioni anafilattiche o anafilattoidi

In caso di ipersensibilità o di reazione anafilattica, la somministrazione del prodotto deve essere interrotta immediatamente e se necessario deve essere avviato un trattamento per via endovenosa. Per permettere una presa in carico rapida in caso di urgenza, conviene avere a disposizione immediata i medicinali e il materiale necessari, in particolare una sonda per l'intubazione tracheale e materiale di ventilazione.

Giustificazione del rapporto beneficio/rischio individuale

Su ogni paziente, l'esposizione alle radiazioni ionizzanti deve essere giustificata sulla base dei benefici attesi. In ogni caso, l'attività somministrata deve essere determinata limitando quanto più possibile la dose di radiazioni risultante che permetta di ottenere l'informazione diagnostica richiesta.

Danno renale e insufficienza epatica

Non sono stati effettuati studi su pazienti affetti da insufficienza renale o epatica. Nei pazienti con funzionalità renale/epatica ridotta deve essere effettuata una accurata valutazione del rapporto beneficio/rischio dal momento che in questi pazienti è possibile un’aumentata esposizione alle radiazioni. (vedere paragrafo DOSE, MODO E TEMPO E DI SOMMINISTRAZI­ONE ).

Popolazione pediatrica

Popolazione pediatrica: vedere paragrafo DOSE, MODO E TEMPO E DI SOMMINISTRAZIONE.

L'indicazione va considerata con prudenza, poiché la dose efficace per MBq è più elevata che nell'adulto (vedere paragrafo DOSIMETRIA ).

Preparazione del paziente

La scintigrafia può essere indicata sia in condizioni basali (senza frenamento corticotropo esogeno), sia con frenamento corticotropo esogeno (mediante desametasone).

Nell'iperaldos­teronismo o nell'iperan­drogenismo, può essere necessario sopprimere l'assorbimento del radiofarmaco nel tessuto con funzionamento normale con la somministrazione di desametasone (0,5 mg 4 volte/giorno, a partire da 2 giorni prima della somministrazione del radiofarmaco e continuando per tutta la durata della del periodo di imaging (almeno 4 giorni dopo la somministrazione). Si consiglia di impedire che lo iodio liberato dalla molecola marcata con radioiodio si fissi sulla tiroide. L'inibizione della fissazione tiroidea mediante ioduro di potassio o Lugol in soluzione dovrà essere effettuata a posologie equivalenti a 100 mg di iodio al giorno. Essa deve essere avviata la vigilia della somministrazione del prodotto radiofarmaceutico e deve proseguire per almeno 7 giorni.

Documento reso disponibile da AIFA il 11/04/2021

La presenza di coniugati del prodotto radiofarmaceutico o dei suoi metaboliti nell'intestino (in seguito ad accumulo epatico seguito da escrezione per via biliare) può compromettere la qualità dei risultati dell'esame diagnostico a causa di una attività parassita a livello intestinale. Si raccomanda quindi di somministrare un lassativo: la somministrazione quotidiana di bisacodil costituisce la procedura di elezione in quanto l'attività del farmaco si limita a una modifica della motricità colica senza incidere sul ciclo enteroepatico del prodotto radiofarmaceutico. Il bisacodil è somministrato quotidianamente alla dose da 5 a 10 mg/giorno. Tale somministrazione viene avviata due giorni prima della prima acquisizione delle immagini e proseguita per tutto il periodo di registrazione delle immagini. Alternativamente un clistere può essere effettuato la sera prima di ogni acquisizione.

Al fine di ridurre l'esposizione alle radiazioni ionizzanti, il paziente deve essere ben idratato prima dell'inizio dell'esame e deve urinare il più sovente possibile nel corso delle prime ore successive all'esame.

Dopo l'esame

Deve essere evitato qualsiasi contatto stretto con lattanti e donne incinte nel corso delle 24 ore successive all'esame.

INTERAZIONI

Informare il medico o il medico specialista in medicina nucleare se si è assunto qualsiasi altro medicinale, anche quelli senza prescrizione medica. In generale, i trattamenti concomitanti con medicinali che presentano un'attività farmacologica nei confronti della corteccia surrenale modificano considerevolmente la fissazione dello iodometilnorco­lesterolo (131I). È pertanto necessario sospendere la somministrazione dei seguenti medicinali al malato per almeno 48 ore prima della somministrazione del prodotto radiofarmaceutico:

  • – medicinali che possono interferire con la funzione ipotalamo-ipofisi-surrenalica : glucocorticoidi, inibitori della biosintesi dei corticoidi come il mitotano, il metirapone, l'amminoglute­timmide) o

  • – medicinali che possono interferire con il sistema renina-angiotensina-aldosterone : spironolattone, la maggior parte dei diuretici il cui meccanismo di azione fa intervenire la corteccia surrenalica, gli inibitori del calcio, gli inibitori dell'enzima di conversione e i contraccettivi orali contenenti estrogeni.

Un frenamento corticotropo esogeno mediante desametasone può tuttavia essere necessario in alcuni casi.

Gli ipocolesterole­mizzanti possono aumentare la fissazione e se ne dovrà tenere quindi conto nell'interpre­tazione dei risultati dell'esame.

Documento reso disponibile da AIFA il 11/04/2021

Se l'indicazione per l'indagine diagnostica riguarda l'eventualità di un adenoma che secerne aldosterone, il trattamento mediante spironolattone dovrà essere sospeso per almeno sei settimane prima dell'inizio dell'esame.

AVVERTENZE SPECIALI

Fertilità, Gravidanza e Allattamento

Chiedere consiglio al medico o al medico specialista in medicina nucleare prima di prendere qualsiasi medicinale.

Donne potenzialmente fertili

Quando è necessario somministrare prodotti radiofarmaceutici a donne potenzialmente fertili, si devono assumere sempre informazioni su una possibile gravidanza. Ove non sia provato il contrario, qualsiasi donna che abbia saltato un ciclo mestruale deve essere considerata in gravidanza. In caso di dubbi riguardo ad un'eventuale gravidanza (in caso di amenorrea, cicli molto irregolari, ecc.) devono essere proposte alla paziente tecniche alternative (se esistenti) che non implichino l'impiego di radiazioni ionizzanti.

Gravidanza

Il medicinale è controindicato nelle donne in stato di gravidanza (vedere paragrafo CONTROINDICAZI­ONI ).

Allattamento

Il medicinale è controindicato durante l’allattamento al seno (vedere paragrafo CONTROINDICAZI­ONI).

Prima di somministrare un prodotto radiofarmaceutico a una madre che allatta al seno si dovrà prendere in considerazione se l'indagine possa essere ragionevolmente rinviata fino al termine dell’allattamento e se sia stata fatta la scelta del radiofarmaco più adatto, tenendo conto della secrezione della radioattività nel latte materno.

Qualora si ritenga necessaria la somministrazione del farmaco, si dovrà interrompere definitivamente l'allattamento.

Per 24 ore deve essere evitato ogni stretto contatto con lattanti.

Fertilità

Non sono stati effettuati studi sulla fertilità.

Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull’uso di macchinari

Non sono stati effettuati studi sulla capacità di guidare veicoli e sull’uso di macchinari.

Informazioni importanti su alcuni eccipienti

Avvertenze specifiche

La presenza di etanolo (80 mg/ml, pari a un massimo di 430 mg/unità di dose assunta) nel prodotto radiofarmaceutico può rendere pericolosa la somministrazione del medicinale in soggetti affetti da alcolismo e deve essere presa in considerazione nelle donne in

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gravidanza o che allattano al seno, nei bambini e nei gruppi ad alto rischio come gli insufficienti epatici o gli epilettici.

La presenza di alcol benzilico (9,4 mg/ml, vale a dire un massimo di 55 mg per unità di dose somministrata) può provocare reazioni tossiche e anafilattiche nei bambini di età inferiore ai 3 anni.

DOSE, MODO E TEMPO E DI SOMMINISTRAZIONE

Questo medicinale radiofarmaceutico è diretto all'uso esclusivamente in una struttura di medicina nucleare abilitata e deve essere manipolato solo da personale autorizzato.

Posologia

Adulti e anziani

L'attività raccomandata di iodometilnorco­lesterolo (131I) varia da 20 a 40 MBq in funzione del peso del paziente e del tomografo utilizzato. Nei soggetti anziani non si raccomanda alcun adeguamento posologico particolare.

Danno renale ed insufficienza epatica

È necessaria una considerazione attenta dell'attività da somministrare dal momento che in questi pazienti è possibile un'aumentata esposizione alle radiazioni.

Popolazione pediatrica

La sicurezza e l’efficacia di iodometilnorco­lesterolo (131I) nella popolazione pediatrica non è stata ancora stabilita (vedere paragrafo DOSIMETRIA ).

Modo di somministrazione

Lo iodometilnorco­lesterolo (131I) è somministrato solo per iniezione endovenosa.

Per la preparazione del paziente vedere paragrafo PRECAUZIONI PER L’ USO.

Il prodotto dovrà essere iniettato lentamente, in almeno 30 secondi, al fine di ridurre il più possibile il rischio di insorgenza di effetti indesiderati. Si raccomanda in particolare di evitare qualsiasi stravaso del prodotto.

Acquisizione delle immagini

Sono acquisite delle immagini statiche centrate sulle aree surrenali.

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  • 1– Scintigrafia in condizioni basali:

L'imaging basale viene solitamente ottenuto con scansioni planari dell'addome tra 4 e 7 giorni dopo la somministrazione del tracciante. Ulteriore imaging può essere ottenuto nei giorni 10–15, in particolare nei casi con attività di fondo intestinale che dà interferenza relativamente alta. In alcuni casi, queste immagini possono essere seguite da una acquisizione con tomografia computerizzata a emissione di singolo fotone (SPECT) sull'addome.

  • 2– Scintigrafia con soppressione dell'asse corticotropo mediante desametasone:

SOVRADOSAGGIO

In caso di somministrazione accidentale di un sovradosaggio di iodometilnorco­lesterolo (131I), la dose assorbita dal paziente deve essere ridotta quanto più possibile aumentando l'eliminazione del radionuclide dall'organismo, aumentando l'assunzione di liquidi e assumendo lassativi.

EFFETTI INDESIDERATI

Come tutti i medicinali, NORCHOL può causare effetti indesiderati sebbene non tutte le persone li manifestino.

La tabella seguente racchiude i tipi di reazioni osservate e i sintomi classificati per sistemi di organi. Le frequenze qui sotto sono definite secondo la convenzione seguente: Molto frequente (≥ 1/10) ; Frequente (≥ 1/100 à <1/10) ; Poco frequente (da ≥ 1/1.000 a <1/100) ; Raro (da ≥ 1/10.000 a <1/1.000) ; Molto raro (<1/10.000) ; Frequenza non nota (non può essere stimata sulla base dei dati disponibili).

Classificazione per sistemi e organi secondo MedDRA

Sintomo

Frequenza

Disturbi del sistema immunitario

Reazione

anafilattica/a­nafilattoide

Frequenza non nota

Patologie vascolari

Collasso circolatorio Ipotensione Ipertensione

Vampate di calore

Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche

Broncospasmo

Patologie gastrointestinali

Nausea

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Classificazione per sistemi e organi secondo MedDRA

Sintomo

Frequenza

Patologie della cute e deltessuto sottocutaneo

Orticaria

Patologia della cute

Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo

Dolore dorsale

Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione

Fastidio al torace

La somministrazione endovenosa di iodometilnorco­lesterolo (131I) può provocare reazioni indesiderate di tipo anafilattica/a­nafilattoide. La sintomatologia è la stessa osservata nel corso di una reazione di ipersensibilità in assenza di prove di una precedente sensibilizzazione. I sintomi della reazione di tipo anafilattica/a­nafilattoide sono generalmente di debole intensità (arrossamenti, sensazione di calore, orticaria, nausea, ipotensione), tuttavia si possono osservare segni più gravi come broncocostrizione o collasso. Generalmente la reazione di tipo anafilattica/a­nafilattoide si manifesta immediatamente nel corso della somministrazione, tuttavia non si può escludere la possibilità di un'insorgenza più tardiva (15 minuti dopo l'iniezione endovenosa). Tenere a portata di mano il materiale necessario per la somministrazione di antistaminici, corticosteroidi ed eventualmente adrenalina.

È stato riportato che la somministrazione endovenosa di iodometilnorco­lesterolo (131I) può provocare casi di ipertensione arteriosa, di dorsalgie e di fastidio toracico.

Si consiglia di evitare stravasi del prodotto radiofarmaceutico che potrebbero comportare reazioni sui tessuti a livello locale.

L'esposizione a radiazioni ionizzanti può potenzialmente indurre tumori o sviluppare dei difetti ereditari. Poiché la dose efficace è di 72 mSv quando viene somministrata la radioattività massima di 40 MBq, la probabilità che questi effetti indesiderati compaiano è scarsa.

Segnalazione degli effetti indesiderati

Se manifesta un qualsiasi effetto indesiderato, compresi quelli non elencati in questo foglio, si rivolga al medico o al farmacista. Lei può inoltre segnalare gli effetti indesiderati direttamente tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo. Segnalando gli effetti indesiderati lei può contribuire a fornire maggiori informazioni sulla sicurezza di questo medicinale.

Documento reso disponibile da AIFA il 11/04/2021

SCADENZA E CONSERVAZIONE

Il periodo di validità è di 14 giorni dalla data di produzione.

La data di scadenza si riferisce al prodotto in confezionamento integro, correttamente conservato.

Attenzione: non utilizzare il medicinale dopo la data di scadenza riportata sulla confezione.

Il medicinale è consegnato congelato in ghiaccio secco.

Conservare nel contenitore originale in piombo per proteggere il medicinale dalla luce a temperatura non superiore a –18°C.

Dopo il primo prelievo, conservare in frigorifero (2 °C – 8 °C) e utilizzarlo entro 8 ore.

Non ricongelare.

Ogni eventuale residuo deve essere eliminato.

Il prodotto deve essere conservato in ottemperanza con le normative locali relative ai materiali radioattivi.

COMPOSIZIONE

1 ml di soluzione iniettabile contiene:

Principio attivo :

Iodometilnorco­lesterolo (131I) 10 MBq alla data della calibrazione, corrispondenti a 0,9 –1,2 mg/ml.

La radioattività per flacone varia da 37 a 74 MBq alla data della calibrazione.

Lo iodio-131 si ottiene per fissione dell'uranio-235 o mediante bombardamento neutronico di tellurio stabile. L'emivita dello iodio-131 è di 8,02 giorni. Decade a xeno-131 stabile con emissione di radiazione gamma di 365 keV (81,7 %), 637 keV (7,2 %) e 284 keV (6,1 %) e di radiazione beta-meno con un'energia massima di 606 keV.

Eccipienti :

Etanolo, polisorbato 80, alcol benzilico, acqua per preparazioni iniettabili.

FORMA FARMACEUTICA E CONTENUTO

Soluzione iniettabile.

Soluzione incolore o giallo chiaro, limpida o leggermente torbida, con pH compreso fra 3,5 e 8,5.

Confezione: un flaconcino multidose da 3,7 a 7,4 mL contenente da 37 a 74 MBq alla data della calibrazione.

Documento reso disponibile da AIFA il 11/04/2021

Flaconcino con volume nominale di 15 ml in vetro soffiato, incolore, di tipo I secondo la Farmacopea europea, chiuso con un tappo in gomma e una capsula di alluminio.

TITOLARE DELL’AUTORIZZAZIONE ALL’IMMISSIONE IN COMMERCIO

IBA Molecular Italy S.r.l.

Via Nicola Piccinni 2,

I-20131 Milano

PRODUTTORE RESPONSABILE DEL RILASCIO DEI LOTTI

Institute of Isotopes Co. Ltd

Konkoly Thege Miklós út 29–33,

Budapest

H-1121

Ungheria

DATA DELLA PRIMA AUTORIZZAZIONE/RINNOVO DELL’AUTORIZZAZIONE

Data della prima autorizzazione:

REVISIONE DEL FOGLIO ILLUSTRATIVO DA PARTE DELL’AGENZIA

ITALIANA DEL FARMACO

LE INFORMAZIONI SEGUENTI SONO DESTINATE ESCLUSIVAMENTE AGLI OPERATORI SANITARI:

ISTRUZIONI PER L’USO

Soluzione iniettabile per uso endovenoso, pronta per l’uso in flaconcino multidose.

Prima dell'uso, il prodotto deve essere lasciato scongelare a temperatura ambiente nel suo contenitore in piombo; prima di iniettarlo è necessario controllare che il prodotto sia liquido.

Proteggere dalla luce.

La soluzione dopo lo scongelamento deve essere utilizzata immediatamente. Ogni eventuale residuo deve essere eliminato (vedere paragrafo SCADENZA E CONSERVAZIONE ).

Documento reso disponibile da AIFA il 11/04/2021

Una volta scongelato il prodotto non deve essere ricongelato.

Prima dell'uso, controllare l'integrità della confezione ed effettuare una misura della radioattività.

Dopo aver disinfettato il tappo, mediante una siringa e un ago monouso sterilizzati, prelevare il prodotto in modo asettico attraverso il tappo stesso.

I radiofarmaci devono essere utilizzati e somministrati solo da persone autorizzate in strutture cliniche opportunamente progettate. Il ricevimento, la conservazione, l’uso, il trasferimento e lo smaltimento sono soggetti alle normative ed alle appropriate autorizzazioni rilasciate dalle autorità competenti locali (vedere paragrafo Precauzioni particolari per lo smaltimento e la manipolazione ).

Come per tutti i medicinali, se in qualsiasi fase della preparazione di questo prodotto l’integrità del flaconcino appare compromessa, il medicinale non deve essere usato.

I rifiuti devono essere smaltiti in accordo con la normativa locale vigente per i materiali radioattivi.

INCOMPATIBILITÀ

In assenza di studi di compatibilità, questo medicinale non deve essere miscelato con altri medicinali.

PRECAUZIONI PARTICOLARI PER LO SMALTIMENTO E LA MANIPOLAZIONE

La somministrazione di radiofarmaci comporta rischi per altre persone, per irradiazione esterna o contaminazione proveniente dalla fuoriuscita di prodotto, urina, vomito, ecc.

Devono pertanto essere prese le dovute precauzioni conformemente alla normativa locale vigente.

Devono essere osservate le normali precauzioni per la manipolazione dei materiali radioattivi. Dopo l’uso, tutti i materiali associati alla preparazione ed alla somministrazione di radiofarmaci, compreso il prodotto inutilizzato ed il suo contenitore, devono essere decontaminati o trattati come rifiuti radioattivi e smaltiti in accordo con le specifiche normative previste dalle autorità competenti locali.

I materiali contaminati devono essere smaltiti come materiale radioattivo in conformità alla normativa locale vigente.

Qualsiasi prodotto residuo inutilizzato o i materiali di scarto devono essere smaltiti in conformità con la normativa locale vigente per i materiali radioattivi.

Documento reso disponibile da AIFA il 11/04/2021

DOSIMETRIA

Secondo la pubblicazione n. 80 della ICRP (Commissione internazionale per la protezione radiologica), le dosi di radiazioni assorbite dai pazienti sono le seguenti:

Organo

DOSI ASSORBITE PER UNITÀ DI RADIOATTIVITÀ SOMMINISTRATA (mGy/MBq)

Adulto

15 anni

10 anni

5 anni

1 anno

Tiroide

29

47

73

170

320

Ghiandole surrenali

3,5

5,3

7,7

11

16

Fegato

1,1

1,5

2,3

3,4

6,5

Colecisti

0,47

0,58

0,91

1,4

2,5

Pancreas

0,43

0,55

0,87

1,4

2,6

Intestino tenue

0,40

0,51

0,81

1,3

2,5

Parete del colon ascendente

0,40

0,50

0,80

1,3

2,4

Superfici ossee

0,40

0,50

0,78

1,2

2,4

Ovaie

0,40

0,50

0,80

1,3

2,4

Utero

0,40

0,50

0,81

1,3

2,4

Colon

0,40

0,49

0,79

1,3

2,5

Cuore

0,39

0,50

0,81

1,3

2,4

Reni

0,39

0,50

0,78

1,3

2,4

Stomaco

0,39

0,48

0,77

1,2

2,3

Parete del colon discendente

0,39

0,47

0,77

1,2

2,3

Vescica

0,38

0,47

0,74

1,2

2,2

Milza

0,37

0,48

0,76

1,2

2,3

Midollo rosso

0,37

0,46

0,72

1,1

2,2

Esofago

0,36

0,47

0,75

1,2

2,4

Timo

0,36

0,47

0,75

1,2

2,4

Polmoni

0,36

0,47

0,74

1,2

2,3

Altri organi

0,35

0,44

0,72

1,2

2,2

Muscoli

0,35

0,44

0,71

1,1

2,2

Testicoli

0,33

0,42

0,67

1,1

2,1

Cervello

0,32

0,41

0,68

1,1

2,1

Seni

0,31

0,39

0,63

1,0

2,0

Cute

0,29

0,37

0,60

0,99

1,9

Dose efficace (mSv/MBq)

1,8

2,9

4,4

9,6

18

La dose efficace derivante dalla somministrazione di una dose di radioattività massima di 40 MBq è di circa 72 mSv.

Per la somministrazione di un'attività di 40 MBq, la dose di radiazioni erogata agli ghiandole surrenali è 140 mGy, e agli organi critici è pari a 44 mGy per il fegato e 1160 mGy per la tiroide (in assenza di blocco).

Documento reso disponibile da AIFA il 11/04/2021

Per informazioni dettagliate, fare riferimento al Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto di NORCHOL 10 MBq/ml soluzione iniettabile.

Documento reso disponibile da AIFA il 11/04/2021

Esula dalla competenza dell’AIFA ogni eventuale disputa concernente i diritti di proprietà industriale e la tutela brevettuale dei dati relativi all’AIC dei

medicinali e, pertanto, l’Agenzia non può essere ritenuta responsabile in alcun modo di eventuali violazioni da parte del titolare dell'autorizza­zione

all'immissione in commercio (o titolare AIC).